La battaglia a distanza tra Twitter e il neo-rivale Threads continua ad andare avanti: la piattaforma di Elon Musk sceglie la censura.
Dopo tante voci di corridoio e anticipazioni qualche giorno fa è stato finalmente rilasciato Threads, la nuova piattaforma targata Mark Zuckerberg che promette di essere il nemico pubblico numero uno di Elon Musk e del suo Twitter.
Anche se non è stato fin da subito palese, a quanto pare il magnate sudafricano sta mettendo i bastoni tra le ruote al suo rivale.
Threads non è stato pubblicizzato molto, ma nonostante questo solo nelle prime due ore dopo la sua uscita ha superato i 2 milioni di iscritti.
Tutti sono curiosi di provarlo e lo dimostra anche il fatto che in Italia si sta provando in tutti i modi a scaricarlo sul proprio dispositivo anche se ufficialmente non è ancora disponibile in Europa.
Questa nuova piattaforma facente parte del gruppo Meta funziona esattamente come Twitter: gli utenti possono pubblicare brevi post scritti con un numero limitati di caratteri, seguire varie discussioni su un determinato argomento e avere ovviamente un profilo e una bacheca personale.
Il tutto però avviene attraverso un profilo Instagram attivo dato che le due app sono collegate fra loro.
Parlare di concorrenza sul web è davvero molto strano dato che è da quando esiste il concetto di social network che tutte le piattaforme si sono ispirate e anche copiate a vicenda.
Elon Musk però lo conosciamo benissimo e sappiamo bene la sua eccentricità nell’affrontare il lavoro sul web e soprattutto sul suo Twitter.
A quanto pare se l’è legata al dito.
Linda Yaccarino, amministratore delegato di Twitter, qualche giorno fa ha smentito le voci secondo le quali il traffico di Twitter sarebbe drasticamente calato proprio a causa dell’arrivo di Threads.
Non sappiamo se questo è vero oppure solo un modo per allontanare le preoccupazioni, ma in ogni caso l’azienda con l’uccellino azzurro non sembra proprio star dormendo sonni tranquilli.
Attualmente Threads ha raggiunto gli oltre 100 milioni di iscritti e tanti utenti stanno utilizzando Twitter per condividere i loro profili e le loro discussioni collegati alla nuova piattaforma di Zuckerberg.
Questo a quanto pare starebbe preoccupando molto i vertici di Twitter che avrebbe messo in campo una strategia non proprio pulitissima per arginare Threads.
Negli ultimi giorni, alcuni ricercatori del web tra cui il tecnologo Andy Baio, hanno provato a fare delle ricerche su Twitter utilizzando la parola chiave “Threads”.
Utilizzando semplicemente la ricerca “threads” o “threads.net” saltano fuori soltanto post di utenti che condividono il proprio profilo Threads sulla loro bacheca di Twitter.
Se invece si fa una ricerca più approfondita scrivendo “url:threads.net” ovvero un filtro che ti permette di trovare tweet con quello specifico URL, stranamente non salta fuori nessun risultato.
A quanto pare l’amministrazione di Twitter ha bloccato ogni collegamento esterno a Threads, tra cui tutte le discussioni che poi sono state pubblicate dagli utenti sulla piattaforma di Elon Musk.
Se fosse davvero così non ci sorprenderebbe dato che Elon Musk in passato aveva già dato prova di questo comportamento: in passato aveva attuato questa sorta di censura anche nei confronti della piattaforma Substack Notes.
In quel caso aveva bloccato non solo i link, ma anche le condivisioni e i like e molto probabilmente questo capiterà anche nei confronti di Threads.
This post was published on 15 Luglio 2023 13:00
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