Da pochi giorni è stato lanciato in orbita un nuovo telescopio che ci darà succose informazioni sulla materia e l’energia oscura.
Negli ultimi anni la comunità scientifica si sta interessando molto a scoprire di più sulla cosiddetta materia oscura (dark matter, in inglese), ovvero un tipo di materia ipotetica che non emetterebbe radiazioni elettromagnetiche e dunque per definizione difficile da individuare.
Secondo gli esperti si tratterebbe di un tipo di materia esistente nell’Universo opposta alla materia fisica che tutti conosciamo.
Secondo le teorie, la materia che tutti conosciamo costituisce soltanto il 5% dell’Universo, mentre il restante 95% sarebbe composto in gran parte da materia oscura ed energia oscura.
Questi due elementi sono oggetto di ricerca da parte delle maggiori agenzie aerospaziali proprio per la loro difficile comprensione: non emettendo radiazione elettromagnetiche, possono essere studiate solo mediante i loro effetti gravitazionali.
Per cercare di saperne di più su questo tipo di materia negli ultimi giorni è stato lanciato in orbita un nuovo enorme telescopio che avrà proprio il compito di fare luce maggiormente sulla materia oscura che si trova in una parte esatta dell’Universo.
Tra non molto potremmo davvero saperne molto di più su questo affascinante elemento del cosmo.
Il grosso telescopio che andrà a scoprire di più sulla materia e sull’energia oscura è stato lanciato in orbita a bordo del celebre razzo Falcon 9 dell’agenzia SpaceX, ovvero quella di proprietà di Elon Musk.
L’intero veicolo spaziale ha un peso complessivo di 2,2 tonnellate, ma anche lo stesso telescopio ha delle dimensioni davvero considerevoli con una lunghezza di 1,2 metri.
L’intera missione spaziale, denominata Euclid, è stata organizzata dall’ESA, ovvero l’agenzia aerospaziale europea.
Inizialmente il lancio doveva prevedere l’uso di un Soyuz russo, ma dopo le vicende che tutti conosciamo con l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia l’ESA ha deciso di cambiare i piani in corso d’opera.
Il lancio è stato effettuato nella mattina del 1° luglio dalla stazione di Cape Carneval in Florida ed è diretto verso l’orbita L2, ovvero il secondo punto di Lagrange nel quale si trova anche il più celebre telescopio James Webb.
Si tratta di un’orbita molto stabile ed è per questo che viene utilizzata da tantissimi telescopi che mirano a ottenere informazioni dettagliate.
Secondo le stime, il telescopio della missione Euclid dovrebbe giungere a destinazione in circa due mesi e dunque potremo avere i primi risultati già a partire dal mese di ottobre.
L’intera missione ha una durata di 6 anni durante i quali il telescopio girerà per l’orbita L2 osservando e analizzando il 36% del cielo.
Il telescopio ha un campo visivo grande più del doppio dell’intera dimensione della Luna.
Per fare un paragone con qualcosa di più conosciuto pensate che il telescopio Hubble ha un campo visivo pari a 1/12 delle dimensioni della Luna e impiegherebbe 1000 anni per fare il lavoro che farà il telescopio della missione Euclid.
Per fare ciò, Euclid si servirà di due strumentazioni importanti: una in grado di percepire le lunghezze d’onda della luce visibile e l’altro che invece opera con gli infrarossi.
Secondo gli esperti, il telescopio Euclid sarà in grado addirittura di fornire un’intera mappatura in 3D dell’intero spazio di cielo osservato dando informazioni sulla materia che vi si trova all’interno.
Più che un semplice telescopio è considerato addirittura per molti un rivelatore di energia oscura dell’Universo.
This post was published on 6 Luglio 2023 16:06
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