Quando il papà di Star Wars, George Lucas, creò negli anni ’70 un pianeta con due soli, regalò agli spettatori alcune delle immagini più iconiche della storia del cinema. Come dimenticare il giovane Luke Skywalker che fissa il doppio tramonto sul pianeta desertico di Tatooin?
Davanti a quelle immagini e la sontuosa musica di John Williams, è difficile non ritrovarsi a sognare come il giovane Skywalker, stanco della sua terra desolata e infuocato dal desiderio di scoprire quella magnifica galassia lontana lontana. Oggi, però, a noi non serve più sognare: Tatooine è reale e neanche poi così “lontana lontana”.
All’epoca dei primi Star Wars, pianeti come Tatooine sembravano realtà confinate alla pura fantascienza, e per decenni, l’esistenza di pianeti che orbitano attorno a due soli gemelli è stata considerata come un qualcosa di fondamentalmente impossibile. Ma, grazie alla scienza, oggi sappiamo che non è cosi. D’altronde, non è la prima volta che un prodotto di fantasia sia pieno di idee e mondi ritenuti impossibili, almeno fino a quando arriva la scienza a dimostrare il contrario, e molte di queste idee provengono da storie di fantascienza, proprio come il leggendario Star Wars.
Nei primi giorni di giugno, un team di ricerca internazionale ha annunciato la scoperta di un pianeta simile a Tatooine che orbita attorno a due soli. Il pianeta, in onore del progetto che lo ha scoperto (Binaries Escorted By Orbiting Planets), ha preso il nome di BEBOP-1C ed è stato annunciato per la prima volta sulla rivista Nature da un team di esperti provenienti dalle università di Birmingham, Londra, St Andrews e Keele. In realtà, BEBOP-1C non è il solo pianeta che gira attorno alle sue due stelle: il primo venne scoperto nel 2019, ed è stato ribattezzato TOI 1338b.
Quando un pianeta gira attorno a due stelle in questo modo, si parla di sistema solare circumbinario, ma sappiate che BEBOP-1C e TOI 1338b non sono neanche i primi pianeti conosciuti di questo tipo! Era il 2011 quando è stata trovata la prima Tatooine, ovvero Kepler-16b: il primo pianeta circumbinario. Insomma, quando nel 2015 J.J. Abrams ha detto che Star Wars “non è una lezione di scienza”, qualcuno avrebbe potuto dirgli che un po’, almeno un pochetto, si stava sbagliando.
“In origine si pensava che i pianeti circumbinari non esistessero, perché le stelle binarie rimescolano i dischi di formazione dei pianeti, creando un ambiente difficile per la loro formazione. Tutto questo è cambiato con la scoperta di Kepler-16b nel 2011 da parte del telescopio spaziale Kepler.” Mettendo Star Wars da parte, ritorniamo alla più recente scoperta! La dottoressa Rosemary Mardling della Monash University School of Physics and Astronomy, coautrice dello studio, ha affermato: “BEBOP-1c è quasi il più vicino possibile alle due stelle. Se si avvicinasse di più, verrebbe espulso dal sistema dal forte campo gravitazionale della binaria”.
Secondo i ricercatori, i sistemi circumbinari, per quanto rari e lontani, sono importanti per aiutare gli scienziati a capire come si formano i pianeti: “Se vogliamo svelare i misteri delle esoatmosfere circolari simili a Tatooine, il sistema BEBOP-1 può fornire una nuova speranza”. BEBOP-1c è un gigante gassoso con una massa circa 65 volte superiore a quella della Terra e circa cinque volte inferiore a quella di Giove. Orbita intorno alle sue stelle a una distanza che equivale al 79% della distanza media tra la Terra e il Sole, e impiega circa 215 giorni per completare un viaggio intorno ai suoi soli.
TOI-1338b ha una massa superiore circa 22 volte a quella della terra e orbita ad una distanza ancora più inferiore, rispetto a BEBOP-1c è circa il 30% più vicina ad una delle stelle, e impiega circa 95 giorni per completare il viaggio attorno i due soli. Intervistato dai microfoni di Space.com, il coautore dello studio Amaury Triaud, astrofisico dell’Università di Birmingham in Inghilterra, ha dichiarato che BEBOP-1c è il primo pianeta circumbinario individuato con la sola tecnica della velocità radiale.
Se non fosse stato per i ritardi inevitabili causati dal COVID, che hanno portato alla chiusura temporanea degli osservatori dedicati al progetto, la scoperta sarebbe avvenuta un anno prima. Matthew Standing, l’autore principale dello studio, ha affermato che “Finora i pianeti circumbinari sono stati scoperti in transito dai telescopi spaziali Kepler e TESS, che costano centinaia di milioni di dollari […] non c’è bisogno di telescopi spaziali costosi per individuare questi pianeti”.
This post was published on 22 Giugno 2023 7:00
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