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Fibra FTTH, sta arrivando in tantissimi centri urbani ma manca proprio il tuo, ecco il perché

La tecnologia di cablaggio in fibra ottica fino a casa è la forma più avanzata e veloce disponibile, ma per molti italiani è ancora un sogno impossibile.

La fibra ottica ha rivoluzionato il modo di fruire Internet, ed è ciò che ha reso possibile il concretizzarsi del Web come lo conosciamo oggi, che permette lo streaming di contenuti multimediali a velocità che fino a pochi anni fa erano assolutamente impensabili.

La velocità della fibra rispetto alla vecchia ADSL è impareggiabileLa velocità della fibra rispetto alla vecchia ADSL è impareggiabile
La velocità della fibra rispetto alla vecchia ADSL è impareggiabile

Gli italiani hanno accolto con entusiasmo le nuove possibilità offerte dalla fibra ottica, e nelle principali città italiane questa tecnologia è ormai una realtà solida e diffusa capillarmente. Sono però ancora moltissime le aree non coperte dalla forma più evoluta di questa tecnologia, ovvero la FTTH. Molti nostri concittadini insomma continuano a rimanere vittime del digital divide, tagliati fuori da un’innovazione che fondamentale che spacca il paese in cittadini di Serie A e Serie B.

Dateci la FTTH e nessuno si farà male!

La forma più evoluta e performante di cablaggio di rete è nota con la sigla FTTH che sta per fiber to the home, ovvero indica il che il collegamento alla rete internet da parte dell’utenza domestica avviene al 100% tramite cablaggio in fibra ottica. Ciò la contraddistingue dalla più obsoleta FTTC che sta per fiber to the cabinet, che invece porta la fibra solamente fino al cabinato stradale, realizzando il collegamento finale con l’abitato tramite cavi in rame, più economici ma anche molto più lenti. Si tratta insomma della famigerata fibra misto rame, una sorta di fibra di serie b cui molti operatori in passato sono ricorsi per tagliare i costi, offrendo però agli utenti finali un servizio ben peggiore di quello dato da una rete completamente in fibra.

schema dei tipi di fibra ottica, il più evoluto è il FTTH

Una ricerca di quest’anno condotta da Oliver Wyman su un campione di consumatori di paesi di tutto il mondo ha cercato di capire quale sia il livello di diffusione della FTTH e quando sia richiesta dai cittadini. Per quanto riguarda l’Italia, ben il 50% degli intervistati ha dichiarato di avere intenzione di passare alla tecnologia FTTH entro i prossimi 12 mesi, contro il 43% della media di altri paesi europei analizzati. Ciò può spiegarsi con il fatto che l’Italia è in generale meno cablata di altri paesi. Ma come se non fosse abbastanza, il 24% di questo campione di italiani ha dichiarato che, sebbene vorrebbero passare alla FTTH, in realtà non possono farlo perché la loro abitazione non è raggiunta dalla copertura del servizio! Insomma in molti casi la rinuncia alla FTTH è una scelta obbligata dal fatto che tale tecnologia non è disponibile al proprio domicilio.

Una situazione che la dice lunga sullo stato di avanzamento della copertura del servizio nel nostro paese: l’Italia è addirittura al venticinquesimo posto in Europa come copertura di rete, fanalino di coda che peggio di lei vede solo Grecia e Cipro!

Domanda e offerta

Non è nemmeno una questione di opportunità economica, poiché la stessa ricerca mostra che gli italiani pagherebbero volentieri qualcosa in più per poter usufruire di questo servizio: sono ben il 59% degli intervistati a dichiararsi disposti pagare un prezzo più alto pur di avere la FTTH. In particolare, il 30% di essi sarebbe disposta a spendere il 5% in più; il 21% si accetterebbe un rincaro del 10% e l’8% degli intervistati pagherebbe volentieri fino al 20% in più pur di avere una fibra ottica degna di questo nome.

La strada per la copertura totale del paese è ancora lunga

Questi dati dimostrano che nel nostro paese c’è ancora tanto da fare per adeguare l’offerta di connessione ad alta velocità rispetto ad una domanda che è molto più alta della disponibilità attuale. In realtà questa è una buona occasione per tutti, perché una situazione di scarsità di offerta dovrebbe stimolare la concorrenza con l’ingresso di nuovi operatori, o quantomeno spingere quelli già esistenti ad accelerare il processo di allargamento della copertura. Inoltre una maggior competizione dovrebbe portare a prezzi mediamente più bassi ed offerte speciali, il tutto a vantaggio degli utilizzatori finali.

This post was published on 22 Giugno 2023 18:30

Alessandro Giovannini

Puoi scrivermi qui: alessandro.giovannini.1990@proton.me Cinema e videogiochi: le mie due più grandi passioni. Da bambino mi alzavo presto la mattina per giocare con il Sega Mega Drive II prima di andare a scuola; passavo i pomeriggi a guardare Terminator 2 fino a consumare il nastro della VHS; impiegavo le serate a cimentarmi nelle avventure grafiche di Lucas Arts su un glorioso PC con Windows 95 in compagnia di mio fratello. Poi è venuta la laurea in cinema, nonché le esperienze di redattore presso siti di informazione cinematografica e gaming. Su Player mi sono specializzato in analisi di mercato e monografie su developers e franchise storici della gaming industry. Ho anche lanciato la newsletter Gamer's Digest che offre una rassegna settimanale della principali novità dell'industria del gaming. Primo videogioco: The Adventures of Captain Comic (DOS) Videogioco console casalinga preferito: Final Fantasy VII (PSX) Videogioco console mobile preferito: Advance Wars (GBA) Piattaforme di gioco possedute: Super Famicom, Game Boy Color, Mega Drive II, PSX, PS2, PS3, PS4, Xbox One S, PC.

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