Nelle ultime ore una vera e propria bufera si è scatenata su Instagram: il social starebbe promuovendo contenuti illegali.
I social network senza dubbio sono stati una grande passo in avanti per la nostra realtà, hanno aiutato tante persone lontane a mettersi in contatto e soprattutto hanno favorito le interazioni sociali anche per tutte quelle persone che avevano difficoltà a rapportarsi con gli altri.
Purtroppo però, come in quasi tutti gli aspetti della vita, il pericolo principale sta per come si usano questi mezzi in molti casi.
Molte volte i social network sono stati teatro in passato di azioni illegali, cyberbullismo, contenuti sensibili e molti altri elementi che andavano contro le regole e le linee guida delle piattaforme.
Nonostante l’aumento dei controlli e delle task force sempre più attrezzate a oscurare e segnalare questo tipo di contenuti, ancora oggi la situazione non è risolta del tutto.
Lo dimostra anche il fatto che di recente la popolare piattaforma Instagram è finita sotto pesante accusa da parte di tantissimi utenti proprio per questo motivo.
Il social di proprietà di Mark Zuckerberg è finito nella bufera più totale dopo che sono apparsi in maniera molto frequente contenuti sensibili e che promuovevano azioni illegali.
Le task force in mano ai grandi colossi tech e aziende che gestiscono social network, come META, lavorano di continuo per cercare di ripulire la piattaforma da eventuali contenuti non appropriati, ma può sempre capitare che qualcosa sfugga ai controlli.
Questa volta però non si tratta solo di qualche foto o video, ma di intere reti di account e bacheche tappezzate di contenuti illegali.
L’aspetto più sorprendente non è però solo questo: a quanto pare l’algoritmo di Instagram non solo non ha fatto nulla per evitare la diffusione di questi contenuti, ma li avrebbe anche spinti per farli apparire nella sezione “Scopri” della maggior parte degli utenti sulla piattaforma.
Improvvisamente milioni di persone si sono imbattuti in contenuti che promuovevano abuso minorile e pedofilia.
A quanto pare è proprio questo che ha fatto scattare l’allarme nel quartier generale di META: reel, foto, video, account, hashtag e molti altri contenuti a sfondo sessuale che avevano come protagonisti bambini e minori in generale.
Adesso sono partite le indagini su larga scala su tutta la piattaforma e Instagram potrebbe finire ancora di più nel caos.
Le prime accuse sono arrivate dal Wall Street Journal che ha fatto partire un’indagine da parte del Stanford Internet Observatory che si occupa proprio di casi del genere.
Il SIO ha confermato le accuse del Wall Street Journal andando ad analizzare e specificare anche quelle che sono state le dinamiche dell’accaduto.
A quanto pare tutto questo è stato causato da una rete di pedofili e criminali informatici, i quali hanno sfruttato l’algoritmo di Instagram per collegarsi fra loro attraverso specifici hashtag (ora disattivati dalla piattaforma).
Questo ha scatenato una sorta di reazione a catena dove sempre più contenuti sono divenuti di visione pubblica attraverso la sezione dei suggeriti.
META, dal canto suo, ha cercato di discolparsi e giustificarsi per quanto accaduto e attraverso un suo portavoce ha confermato di aver avviato delle indagini interne per far sì che non accadano più fattacci del genere.
Per adesso non sappiamo se ci saranno conseguenze anche per Instagram stesso oppure sarà una questione da risolvere soltanto internamente alla piattaforma.
This post was published on 15 Giugno 2023 17:59
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