Energia+che+viene+dallo+spazio+con+pannelli+solari+in+orbita+%7C+Si+pu%C3%B2+fare+e+il+risultato+%C3%A8+sorprendente
player
/tech/522675-pannelli-solari-spazio-risultati.html/amp/
Tech

Energia che viene dallo spazio con pannelli solari in orbita | Si può fare e il risultato è sorprendente

Pensare a dei pannelli solari funzionanti nello spazio sembra pura fantascienza, ma in realtà è tutto vero e funzionano alla perfezione.

L’intera comunità scientifica mondiale è a lavoro da anni sulla ricerca di nuove fonti di energia rinnovabili, dato che quelle che sono state scoperte fino a ora costano troppo oppure non sono abbastanza sufficienti.
Le ricerche procedono senza intoppi e proprio nelle ultime ore è arrivata una sorprendente notizia.

Un gruppo di scienziati in forza al California Institute of Technology (Caltech) da qualche anno sta lavorando alla ricerca di fonti di energia provenienti dallo spazio e pare che proprio nelle ultime ore la ricerca abbia dato i suoi primi risultati.
A quanto pare si può davvero ricevere energia dallo spazio aperto e questo potrebbe totalmente cambiare il modo in cui concepiamo l’energia.

Solo qualche mese fa un team di ricercatori avevo posto le basi per una nuova ricerca che si basa su una fonte di energia proveniente dall’aria, ma stavolta gli scienziati della Caltech hanno raggiunto un risultato ancor più sorprendente.
Ben presto potremmo davvero installare dei pannelli solari in orbita nello spazio e ricevere energia wireless sulla Terra.

Una ricerca durata più di un anno: finalmente i primi risultati

Anche se i primi risultati sono arrivati soltanto adesso, i ricercatori della Caltech sono a lavoro concretamente su questo progetto già da più di 3 anni.
Si tratta di un progetto ambizioso e rivoluzionario che però alla fine del 2022 ha dato i suoi frutti e adesso abbiamo anche dei risultati concreti.

Il progetto è stato denominato Space-based Solar Power Project (SSPP) che, senza fare troppi giri di parole, indica l’istallazione di pannelli fotovoltaici nello spazio.
Detta così sembra qualcosa di veramente impossibile e fantascientifico, ma vi assicuriamo che si tratta di un progetto validissimo e che ha dato anche i suoi primi risultati.

Alla fine del 2022, infatti, il team della Caltech ha mandato nello spazio quella che è una sorta di stazione spaziale sulla quale sono stati montati dei moduli.
Ogni modulo è composto da diverse celle fotovoltaiche che sono in grado di raccogliere l’energia solare dove è più potente, ovvero nello spazio aperto.

I 3 componenti che costituiscono la centrale orbitale solare della Caltech hanno i nomi in codice di: DOLCE, ALBA e MAPLE.
In totale l’intera struttura ha un peso totale di 50 kg ed è stata lanciata in orbita da un modulo SpaceX.

Arrivano i primi risultati: possiamo ottenere energia dallo spazio aperto

La struttura dei moduli della SSPP è davvero all’avanguardia: il componente ALBA presenta 32 diversi tipi di celle fotovoltaiche ultraleggere e a elevata efficienza, così da poter capire quale risulterà più efficiente nello spazio aperto e ridurre anche i costi di produzione.

Il modulo DOLCE, invece, è la struttura portante con delle dimensioni davvero ragguardevoli: 183×183 cm.
Questa struttura rappresenta una vera e propria centrale elettrica spaziale che riceve l’energia solare dalle celle fotovoltaiche di ALBA e la trasforma in elettricità.

Infine c’è MAPLE, che è composto da una serie di trasmettitori a microonde leggeri e flessibili; è questo il modulo principale che fa da collegamento tra lo spazio aperto e la Terra dato che i suoi raggi sono collegati a due trasmettitori sul nostro pianeta.

La stazione è stata mandata in orbita alla fine del 2022 e proprio nel mese di giugno ha dato i suoi primi risultati.
Il team della Caltech si è dichiarato soddisfatto e ha detto che i risultati seguono precisamente le stime effettuate prima del lancio.
Ben presto potremo davvero ottenere energia gratis dallo spazio.

This post was published on 7 Giugno 2023 6:30

Salvatore Montagnolo

Nasce il 21 maggio 1996 a Napoli e cresce con la passione per i videogiochi e per tutto ciò che c'è di tecnologico nel mondo. Preme il suo primo tasto "START" all'età di 6 anni con Crash Bandicoot per l'inizio di una grande avventura all'insegna di console, comandi e schermi.

Pubblicato da

Recent Posts

Di queste vecchie musicassette ne abbiamo sicuro almeno una in casa: valgono migliaia di Euro

Le musicassette stanno tornando di gran moda, come i vinili, ed esattamente come tutto ciò…

Dopo 180 ore di gioco, possiamo finalmente dirvi qual è la miglior classe di Dragon Age: The Veilguard (e anche perché!)

Volete iniziare a giocare a Dragon Age: The Veilguard ma non sapete dove mettere le…

Il Giappone conquista gli Stati Uniti e arrivano gli zombie: ecco la trama del nuovo pazzo videogioco made in China

Dalla Cina è in arrivo un videogioco che definire bizzarro è dire poco: solamente il…

Il vincitore di “Gioco di ruolo dell’anno” a Lucca Comics & Games 2024 è già in sconto

Siete appassionati di GDR cartacei? A Lucca Comics & Games 2024 è stato eletto il…

Perché da oggi devi fare massima attenzione a chi mandi note vocali su Whatsapp

I messaggi vocali di Whatsapp non sono affatto così sicuri e innocui come credi, anzi:…

Phantom Blade Zero provato al Tokyo Game Show | L’alba del kungfupunk

Alla fiera giapponese abbiamo provato con mano l'attesissimo soulslike di S-GAME, che punta a divenire…