Un cambio di logo potrebbe costare carissimo a Elon Musk. Il magnate ha dovuto affrontare un sacco di controversie legali e non da quando ha acquisito Twitter. Questa volta è accusato di insider trading per colpa di un logo.
A un certo punto della vita da CEO di Twitter di Elon Musk, il miliardario cambiò il logo del social network con un Doge, il cane di razza shiba inu mascotte della criptovaluta Dogecoin. Potrebbe costargli molto caro.
L’amministratore delegato di Twitter e Tesla è stato accusato di insider trading e di aver manipolato il prezzo di Dogecoin in una proposta di azione legale collettiva. Secondo Reuters, gli investitori sostengono che Musk ha usato la sua influenza su Twitter, le sue apparizioni televisive e gli influencer online pagati per fare trading in modo redditizio a loro spese.
Musk ha parlato molto di Dogecoin negli ultimi anni, causando spesso picchi nel prezzo del Dogecoin. Ad esempio, nel 2019 ha dichiarato che Dogecoin è la sua valuta preferita. Ha anche parlato favorevolmente del Dogecoin al Saturday Night Live, uno dei talk show più seguiti al mondo, dicendo che avrebbe lanciato un satellite chiamato Doge-1 sulla luna e a un certo punto ha preso in considerazione l’idea di consentire ai clienti di acquistare le auto Tesla utilizzando Dogecoin.
Cerchiamo di contestualizzare il tutto. Il Dogecoin è una criptovaluta digitale che è stata creata nel dicembre 2013. Il Dogecoin prende il nome dal meme di Internet “Doge”, che ritrae un cane di razza Shiba Inu con didascalie di vario genere.
Il Dogecoin è stato originariamente creato come una sorta di scherzo o parodia delle altre criptovalute, ma nel corso del tempo ha acquisito una popolarità considerevole e una base di sostenitori attivi. È noto per la sua community entusiasta e divertente, che spesso si impegna in attività di beneficenza e donazioni. Sebbene, venga adoperata per attività di questo tipo, si tratta comunque di una criptovaluta, pertanto fa parte di un mercato altamente volatile e che gli investimenti in esse comportano rischi significativi.
A differenza di altre criptovalute come il Bitcoin, non esiste un limite massimo al numero di Dogecoin che possono essere creati, il che significa che il numero di monete in circolazione aumenta gradualmente nel tempo.
Negli ultimi anni, il Dogecoin ha attirato molta attenzione a causa del suo aumento di valore significativo e delle campagne promozionali che coinvolgono personaggi famosi come Elon Musk.
Elon Musk è accusato di insider trading, una pratica illegale nel contesto finanziario che coinvolge l’utilizzo di informazioni privilegiate non pubbliche per trarre vantaggio sul mercato. Si verifica quando una persona, generalmente un insider di una società, come un dirigente, un membro del consiglio di amministrazione o un dipendente, utilizza informazioni riservate o non ancora rese pubbliche per acquistare o vendere titoli di quella società.
Le informazioni privilegiate potrebbero riguardare notizie importanti come risultati finanziari futuri, fusioni e acquisizioni imminenti, decisioni di recesso di prodotti.
In un documento depositato mercoledì sera presso il tribunale federale di Manhattan si afferma che Musk, ad esempio, ha venduto circa 124 milioni di dollari di Dogecoin in aprile dopo aver sostituito il logo di Twitter con quello del Doge, il che ha portato a un aumento del 30% del prezzo di Dogecoin. Secondo l’accusa, Musk ha intrapreso un “percorso di manipolazione del mercato e insider trading” al fine di frodare gli investitori. In tutto, la denuncia sostiene che Musk abbia intenzionalmente fatto salire il prezzo di Dogecoin di oltre il 36.000 per cento in diversi anni, per poi lasciarlo crollare.
Si tratta, in realtà, della terza modifica della causa contro Musk, originariamente presentata lo scorso giugno. Musk è stato citato in giudizio per un totale di 258 miliardi di dollari di danni. Gli avvocati di Musk, che non hanno ancora commentato la nuova citazione in giudizio, hanno già detto che la causa è una “fantasiosa opera di fantasia“.
Lanciata originariamente nel 2013 dagli ingegneri informatici Billy Markus e Jackson Palmer come fork , ovvero una copia in gergo crittografico di un’altra criptovaluta chiamata Litecoin, Dogecoin è nata come uno scherzo, ma nel corso degli anni ha raccolto un seguito di appassionati. Attualmente è la nona criptovaluta più grande secondo CoinGecko, con un market cap di poco superiore ai 10 miliardi di dollari.
Ancora tempi duri per Musk? Come ne uscirà stavolta?
This post was published on 4 Giugno 2023 9:30
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