L’inquinamento è un problema che chi vive in città deve affrontare tutti i giorni. Ormai è risaputo che molte malattie, soprattutto dell’apparato respiratorio, sono causate proprio dall’alto livello di inquinamento. Secondo recenti studi, però, anche chi soffre di malattie al cuore deve stare molto attento.
Ci sono molte evidenze scientifiche che dimostrano che l’inquinamento dell’aria può avere un impatto significativo sulla salute. L’esposizione a lungo termine all’inquinamento atmosferico è stata associata a una serie di problemi di salute, tra cui le malattie respiratorie come l’asma, la bronchite cronica e l’enfisema.
L’esposizione all’inquinamento dell’aria inoltre aumenta sensibilmente il rischio di cancro polmonare, del seno e della vescica. Ci sono, però, anche effetti meno conosciuti e che le persone difficilmente collegano all’inquinamento. Ad esempio, gli effetti neurologici. L’inquinamento può anche avere effetti negativi sulla salute del cervello, come il deterioramento cognitivo e il rischio di demenza.
Altri problemi molto gravi possono verificarsi sulla salute riproduttiva, aumentando il rischio di aborto spontaneo, nascita prematura e basso peso alla nascita del bambino.
Inoltre, i bambini e gli anziani sono particolarmente vulnerabili agli effetti dell’inquinamento atmosferico, poiché il loro sistema immunitario è meno resistente e possono avere problemi di salute preesistenti.
Da recenti studi, sembra che l’inquinamento possa provocare o peggiorare malattie all’apparato cardiocircolatorio. Le patologie che colpiscono il cuore non vengono associate solitamente all’inquinamento, e invece una delle più diffuse può avere come causa scatenante proprio la contaminazione dell’aria.
L’inquinamento dell’aria può avere effetti negativi sulla salute del cuore e può aumentare il rischio di sviluppare aritmie cardiache. Le aritmie cardiache sono disturbi del ritmo cardiaco in cui il cuore batte troppo lentamente, troppo velocemente o in modo irregolare.
L’inquinamento dell’aria può aumentare il rischio di aritmie cardiache in diversi modi. Ad esempio, l’esposizione a lungo termine all’inquinamento dell’aria può causare infiammazione e stress ossidativo nel corpo, che possono danneggiare il cuore e il sistema cardiovascolare. Inoltre, l’esposizione a breve termine all’inquinamento può causare un aumento della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna, che aumentano il rischio di aritmia.
In particolare, le particelle fini dell’inquinamento atmosferico, note come PM2,5, possono penetrare nel cuore e causare infiammazione e danno cellulare, tra i peggiori nemici del cuore. Inoltre, gli inquinanti atmosferici come il monossido di carbonio e gli ossidi di azoto possono influire sulla funzione cardiaca e aumentare il rischio di aritmia.
L’inquinamento dell’aria può anche avere effetti peggiorativi su coloro che già soffrono di aritmie cardiache, aumentando la gravità e la frequenza degli episodi.
L’inquinamento dell’aria può essere una causa scatenante o peggiorativa dell’aritmia cardiaca, un disturbo del ritmo cardiaco che può essere potenzialmente pericoloso per la salute. Gli effetti dell’inquinamento sull’aritmia e sui problemi cardiaci in generale si amplificano negli immunodepressi.
Gli immunodepressi, come le persone con il sistema immunitario compromesso o le persone che stanno facendo chemioterapia, possono essere particolarmente vulnerabili agli effetti dell’inquinamento dell’aria sulla salute. Poiché il loro sistema immunitario è già indebolito, possono essere più suscettibili alle infezioni e ad altri problemi di salute associati all’esposizione all’inquinamento atmosferico.
Inoltre, l’esposizione allo smog può aggravare le condizioni preesistenti delle persone immunodepresse, come le malattie polmonari e, appunto, cardiache.
Per difenderci dallo smog, possiamo prendere tanti accorgimenti in grado di diminuire di molto i rischi per la nostra salute. Ecco cinque regole che tutti possiamo seguire e che chi soffre di patologie al cuore o respiratorie dovrebbe tenere sempre in mente:
This post was published on 5 Maggio 2023 15:30
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