Nel 2023 siamo super interconnessi, perdere o smarrire lo smartphone o il tablet può causare non solo frustrazione, ma anche ansia, smarrimento e preoccupazione per la sicurezza dei dati personali.
Quasi tutti gli utenti al giorno d’oggi hanno collegato app bancarie, dati sensibili e tanto altro; sono passati più di vent’anni dal nokia 3330 e utilizzare il proprio cellulare per giocare a snake e per la rubrica con qualche amico con cui mandarsi sms discutibili e squilli.
Samsung e tutte le altre grandi aziende produttrici di smartphone hanno collaborato per decenni con Google e la sua piccola creatura robotica chiamata Android per affinare strumenti validi ed efficaci per trovare il proprio dispositivo.
Ad esempio, andando in questo link, troverete i vostri device collegati all’account Google in una lista e potrete farli squillare o individuarli.
Questa funzione però sarà migliorata con il prossimo aggiornamento che è alle porte e sarà rilasciato tra pochissime settimane.
“Trova il mio dispositivo” è uno strumento che ha regalato agli utenti Apple la convinzione di avere dei device super sicuri e a prova di ladro, infatti, la funzionalità corrispettiva in Android funziona solo ed esclusivamente con lo smartphone acceso; al contrario, in casa Apple, la funzione “Trova il mio dispositivo” funziona benissimo anche con il cellulare spento.
In caso di furto o smarrimento se possedete un iPhone, un iPad o un Mac potrete visualizzarlo tramite servizio di geolocalizzazione; avrete il dispositivo tracciato sul corrispettivo Apple di Google Maps, potrete farlo suonare e/o spegnerlo a piacimento.
Ma la questione si sta ribaltando con Android 14.
Come anticipato prima Android 14 sta per fare il suo ingresso, la giovane dev e giornalista Kuba Wojciechowski ha anticipato sul sito twitter di 91Mobile che Google sta lavorando per rendere dal day 1 del rilascio del nuovo sistema operativo una nuova funzione “trova il dispositivo”.
La vera particolarità riguarda non solo la possibilità di ritrovare il dispositivo anche da spento, ma anche con la rete mobile e wi-fi spenta. Questo incrementa di molto la possibilità di rientrare in possesso del proprio smartphone anche in caso di furto.
Questa nuova funzionalità si chiamerà Pixel Power-off Finder e sarà similissima a quella sviluppata in Cupertino da Apple; grazie a questa innovazione tutti i dispositivi Android (e non solo i top di gamma come succede in Apple) saranno uniti in un enorme network interconnesso che comunicherà attraverso alla tecnologia UWB.
Questa feature sarà condivisa tra tutti gli OEM (i produttori di device) e sarà presente nativamente nel kernel di Android 14. Il codice in questione è specificato nell’HAL, ovvero l’Hardware Abstraction Layer che sarà ritrovato nel kernel con la denominazione: hardware.google.bluetooth.power_off_finder; Il funzionamento per quanto sembri complesso sfrutterà il Bluetooth e una componentistica a bassissimo impatto sulla batteria che renderà la localizzazione super efficace.
Quest’evoluzione della funzionalità trova il mio device e la funzione Pixel Power-Off Finder sono segnali importantissimi su quanto Google inizi a essere ancora più attenta e consapevole dell’importanza dei nostri dati personali; infatti, per noi utenti, è essenziale sapere che la nostra intera vita digitale non finisca nelle mani sbagliate.
Certamente i primi device che saranno influenzati da questo aggiornamento saranno i Pixel 8, per tutti gli altri smartphone coinvolti restate in attesa qui su Player.it.
Nel frattempo, se siete curiosi di scoprire le ultime novità di Android 14 date uno sguardo a quest’ultima news.
This post was published on 10 Aprile 2023 7:00
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