Il telescopio spaziale James Webb ha scattato una straordinaria foto ad uno dei giganti di ghiaccio presenti nel nostro sistema solare: il pianeta Urano.
L’immagine mostra gli anelli spettacolari e le varie caratteristiche luminose nell’atmosfera del pianeta: Urano è dotato di un sistema di 13 anelli annidati. Undici di questi – nove anelli principali e due anelli polverosi più deboli – sono chiaramente visibili nell’ultima spettacolare immagine del telescopio spaziale Webb della NASA.
Il telescopio Webb è stato lanciato nel dicembre 2021 e dopo diversi mesi di preparazione – trascorsi per il dispiegamento del parasole e dello specchio – ha iniziato a catturare immagini assolutamente straordinarie. La prima di una lunga lista, è stata l’immagine a campo profondo dell’universo, rilasciata lo scorso luglio.
Sono poi arrivate le immagini spettacolari di tante altre bellezze spaziali: come le atmosfere degli esopianeti, la Nebulosa Anello del sud, l’ammasso di galassie interagenti chiamato Quintetto di Stephan e la Nebulosa Carina, situata a circa 7.600 anni luce di distanza. Immagini così belle che, secondo le testimonianze, avrebbero portato gli astronomi alle lacrime.
Lo scorso agosto sono arrivate anche nuove splendide immagini di Giove, il gigante gassoso, tra cui le aurore ai due poli, dovute al potente campo magnetico di Giove, i suoi sottili anelli e due piccole lune. Un mese dopo viene mostrata un’immagine a mosaico che ritrae un panorama di formazione stellare che si estende per ben 340 anni luce nella Nebulosa Tarantola, così chiamata per i suoi lunghi filamenti polverosi, ed infine il telescopio Webb ha deciso di puntare le sue lenti su Urano: il settimo pianeta del sistema solare in ordine di distanza dal Sole.
Urano ha la particolarità di ruotare su un fianco con un angolo di circa 90 gradi rispetto al piano della sua orbita. Secondo la NASA, ciò provoca stagioni piuttosto estreme: i poli del pianeta passano infatti molti anni colpiti costantemente dalla luce solare, seguono poi lo stesso numero di anni passati, però, nel buio più totale. Secondo la NASA, i poli di Urano – nel corso della sua orbita di 84 anni intorno al Sole – passano precisamente 42 anni di luce solare e i restanti 42 anni di buio.
Sebbene gli anelli di Urano siano già stati fotografati due volte in passato, dalla sonda Voyager 2 nel 1986 e dall’Osservatorio Keck, non è mai stato possibile ottenere un’immagine così chiara come il primo sguardo di Webb: “Urano non è mai stato così bello. Davvero”, ha twittato la NASA, per poi continuare dicendo che “solo Voyager 2 e Keck (con ottiche adattive) avevano già fotografato gli anelli più deboli del pianeta, e mai così chiaramente come il primo sguardo di Webb a questo gigante di ghiaccio, che mette in evidenza anche le caratteristiche atmosferiche luminose”.
L’immagine all’infrarosso della NIRCam (Near-Infrared Camera) di Webb combina i dati di due filtri, qui rappresentati rispettivamente in blu e arancione. Quando il Voyager 2 ha osservato Urano, la sua fotocamera ha mostrato una palla blu-verdognola, presentando le lunghezze d’onda prive di particolari. Con le lunghezze d’onda dell’infrarosso e la sensibilità extra di Webb, però, vediamo decisamente più dettagli, e l’atmosfera di Urano non è mai stata così spettacolare.
“Questo pianeta è caratterizzato come un gigante di ghiaccio a causa della composizione chimica del suo interno. Si pensa che la maggior parte della sua massa sia costituita da un fluido caldo e denso di materiali ghiacciati – acqua, metano e ammoniaca – sopra un piccolo nucleo roccioso […] Urano ha 13 anelli conosciuti e 11 di essi sono visibili in questa immagine di Webb. Alcuni di questi anelli sono così luminosi con Webb che, quando sono vicini, sembrano fondersi in un anello più grande.” Nove di questi sono classificati come gli anelli principali del pianeta, mentre due sono gli anelli polverosi, i più deboli, scoperti solo dopo le ricerche effettuate dal Voyager 2 nel 1986.
Il James Webb Space Telescope si definisce il più importante osservatorio scientifico spaziale del mondo e promette di risolvere i misteri del nostro sistema solare, arrivando a guardare mondi lontani per indagare le misteriose strutture e origini del nostro universo. Una cosa è certa, guardando le diverse immagini mozzafiato che sono riusciti a portare sotto i nostri occhi, possiamo dire che stanno mantenendo questa ambiziosissima promessa.
This post was published on 8 Aprile 2023 9:30
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