I miglioramenti nel campo dell’intelligenza artificiale sono l’innovazione “più importante” del momento secondo il miliardario filantropo Bill Gates.
“Questo cambierà il nostro mondo”, ha continuato Gates nell’intervista pubblicata venerdì da Forbes. Secondo il noto imprenditore le applicazioni dell’intelligenza artificiale generativa, come ChatGPT di OpenAI, potrebbero migliorare l’efficienza degli uffici, la stesura di fatture, mail e tanto altro.
Bill Gates e il potenziale delle AI
Era il 2020 quando Bill Gates ha lasciato il consiglio di amministrazione di Microsoft, il gigante tecnologico fondato da lui stesso nel 1975, ma nonostante tutto trascorre ancora buona parte del suo tempo presso la sede centrale di Redmond, a Washington, per confrontarsi con alcuni team dell’azienda. Uno dei principali argomenti di discussione è l’intelligenza artificiale e il modo in cui l’AI potrà cambiare l’azienda, soprattutto il modo in cui gli utenti potranno utilizzare i software Microsoft.
“Il mio interesse per l’intelligenza artificiale risale ai primi tempi in cui imparavo a conoscere il software. L’idea che i computer vedano, sentano e scrivano è la ricerca a lungo termine dell’intero settore. È sempre stata molto interessante per me. Così, quando queste tecniche di apprendimento automatico hanno iniziato a funzionare molto bene, in particolare per il riconoscimento del parlato e delle immagini, sono rimasto affascinato da quante altre invenzioni sarebbero necessarie prima che l’IA sia davvero intelligente, nel senso di superare i test e di essere in grado di scrivere in modo fluente.”
OpenAI e il legame con il fondatore di Microsoft
Nell’estate del 2022, Gates ha incontrato il cofondatore e presidente di OpenAI, Greg Brockman, per esaminare alcuni dei prodotti basati sull’intelligenza artificiale generativa che stanno nascendo da questa startup che ha recentemente annunciato una partnership “pluriennale e multimiliardaria” con Microsoft. L’azienda fondata da Gates ha recentemente annunciato una collaborazione con OpenAI per aggiornare il suo motore di ricerca Bing, che ora supporterà anche la tecnologia generativa di ChatGPT.
Bill Gates ha detto riguardo il team di OpenAI:”Sono rimasto in contatto con loro e sono stati molto disponibili a mostrare i loro prodotti. E ora, col tempo, stanno collaborando, in particolare con gli enormi back-end che queste competenze richiedono, grazie alla partnership con Microsoft.” Questa manovra ha portato Google a rispondere annunciando il proprio chatbot, Bard, di cui potrete scoprire maggiori dettagli nel nostro articolo dedicato: lo trovate qui.
Il fondatore di Microsoft non nasconde il suo entusiasmo per le enormi potenzialità e applicazioni che potrà avere questa tecnologia: “Quando ero CEO di Microsoft, scrissi il promemoria sull'”onda anomala” di Internet. È sorprendente che ciò che sto vedendo nell’IA solo negli ultimi 12 mesi sia importante quanto il PC, il PC con GUI (interfaccia grafica utente) o Internet. Tra le quattro pietre miliari più importanti della tecnologia digitale, questa si colloca ai primi posti. E conosco il lavoro di OpenAI meglio di altri. Non sto dicendo che siano gli unici. Anzi, sapete, parte dell’aspetto sorprendente è che ci saranno molti nuovi operatori in questo spazio. Ma ciò che OpenAI ha fatto è davvero impressionante e sicuramente è leader in molti aspetti dell’IA, come si può vedere dall’ampia disponibilità di ChatGPT.”
Il futuro secondo Bill Gates
Tra i nuovi operatori di cui parla Gates, c’è il già accennato Bard di Google, che proprio per inseguire il successo di ChatGPT ha affrettato la produzione commettendo diversi errori. Ci riferiamo alla presentazione a Parigi dove il Bard di Google ha fornito una risposta sbagliata proprio durante l’evento: se volete saperne di più, trovate qui tutti i dettagli. Tornando a Gates, ecco cosa pensa il multimiliardario riguardo i cambiamenti inevitabili che porteranno queste AI.
“La maggior parte dei futuristi che hanno analizzato l’avvento dell’IA ha affermato che i lavori fisici e ripetitivi sarebbero stati i primi a essere colpiti dall’IA. Questo sta sicuramente accadendo e le persone non dovrebbero abbassare la guardia, ma è un po’ più lento di quanto mi sarei aspettato. Rodney Brooks (professore emerito del MIT e imprenditore nel campo della robotica) ha espresso una visione che definirei eccessivamente conservatrice della rapidità con cui alcune di queste cose sarebbero avvenute.”
Gates ha continuato affermando che “la guida autonoma presenta sfide particolari, ma la robotizzazione delle fabbriche avverrà comunque nei prossimi 5-10 anni. Ma ciò che sorprende è che i compiti che implicano la fluidità della lettura e della scrittura, come riassumere una serie complessa di documenti o scrivere qualcosa nello stile di un autore preesistente… Il fatto di poterlo fare con questi modelli linguistici di grandi dimensioni e di rafforzarli, quella fluidità è davvero sorprendente.”