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Godetevi TikTok fin quando potete, avrà vita breve: gli Americani stanno per disintegrarlo

TikTok a rischio? Nel prossimo futuro potremmo non poter più usare il famoso social network cinese? È una possibilità che non possiamo escludere del tutto perché a muoversi stavolta è la politica che ha deciso di mettere alle strette il social più usato nel mondo.

La popolarità di TikTok è sotto gli occhi di tutti. Quella del social network arrivato dalla Cina con furore è diventata in poco tempo l’app più scaricata e utilizzata nel mondo, e i motivi sono molteplici. La sua facilità d’uso, la sua immediatezza, la possibilità di monetizzare facendo video molto brevi sono solo alcune delle motivazioni che hanno portato i più giovani, ma anche i meno giovani, a preferire TikTok ai social che sono su piazza da più tempo.

I numeri del successo

TikTok è diventato popolare perché offre un’esperienza di intrattenimento unica basata sulla condivisione di brevi video creativi. La sua combinazione di musica, danza, lip-sync e effetti speciali ha attirato una vasta gamma di utenti, dai teenager agli adulti.

Alcune statistiche dimostrano il successo di TikTok in modo inequivocabile. In primo luogo, TikTok è stato scaricato oltre due miliardi di volte in tutto il mondo, con una base di utenti attivi di oltre un miliardo. Nel 2020 e nel 2021, periodo di esplosione del fenomeno TikTok, l’app è stata la più scaricata in assoluto.

Negli Stati Uniti, il social è diventato talmente virale da aver superato di gran lunga Facebook e Instagram, soprattutto tra i giovani e i giovanissimi. TikTok, inoltre, ha generato oltre un miliardo di dollari in pubblicità nel 2020.

Questo enorme successo non è certo passato inosservato nei luoghi istituzionali che hanno cercato in qualche modo anche di mettere un freno alla scalata del social cinese. Non sono pochi i colpi che si stanno cercando di portare a segno ai danni di TikTok, ad esempio, un possibile ban nei paesi europei. Ma è in queste ore che sembrerebbe essere arrivata una decisione politica clamorosa che potrebbe mettere a rischio il suo utilizzo.

TikTok a rischio: perché?

Il social network creato dalla società asiatica ByteDance potrebbe ricevere un duro colpo da parte della politica americana, e di conseguenza, anche da quella di altri stati. Una richiesta del Senatore democratico del Colorado, Michael Bennet, fa tremare il colosso dei social e anche i suoi fruitori che potrebbero vedersi privati del loro sito di intrattenimento preferito, se non addirittura della loro fonte di sostentamento.

Bennet ha infatti inviato una lettera ufficiale ai CEO di Apple e Google, Tim Cook e Sundar Pichai, chiedendo la rimozione di TikTok dagli App Store degli smartphone iOS e Android. Questa azione è molto diversa da quelle fatte nei mesi precedenti da altre forze politiche perché chiama in causa direttamente i CEO, i quali sono tenuti a prendere una posizione ufficiale.

Prima abbiamo detto che negli Stati Uniti, TikTok è diventata l’app più nota tra i giovani, superando anche Facebook e Instagram. Ebbene, sono proprio gli USA i più accesi oppositori di TikTok, basti pensare che usarlo nelle aule del Congresso è severamente proibito e che ai membri della Camera dei Rappresentanti è chiesto di non scaricare l’app.

Questa guerra contro TikTok non viene dal nulla e ha delle motivazioni. La lettera di Bennet sottolinea che le politiche di TikTok sulla raccolta dati degli utenti rappresentano una minaccia per la sicurezza nazionale americana. Bennet, che è anche un membro importante della Commissione Intelligence del Congresso, potrebbe fare da apripista a una serie di mozioni contro TikTok da prendere sul serio.

Per ora, comunque, nessun allarme. potete ancora scaricare e usare TikTok quando e dove volete.

This post was published on 3 Febbraio 2023 15:30

Michele Longobardi

Laureato in Lettere moderne, scopro la passione per il giornalismo quasi per caso. I videogiochi sono il mio più grande amore e così decido di coniugare le due cose. Il giornalismo videoludico diventa la mia forma finale. Per me i videogiochi sono una forma d'arte e guai a dirmi il contrario. Appassionato di tutto ciò da cui sgorga sangue: cinema horror (registi preferiti Argento e Romero), letteratura gialla e dell'orrore (autori preferiti Christie, Poe e Lovecraft) e ovviamente i videogiochi del genere (Silent Hill e Resident Evil sopra ogni cosa). Il mio videogioco preferito di sempre è Fahrenheit che ho finito un numero non precisato di volte, da lì scaturisce la mia ammirazione per tutti i lavori di David Cage. La mia "carriera" videoludica è segnata da un marchio da cui non sono mai riuscito a staccarmi: PlayStation! In circa 20 anni di gaming, ho completato più di 800 titoli.

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