Hai appena acquistato il tuo nuovo fantastica Smart TV 4K HDR Dolby Atmos 120Hz HDMI 2.1 non plus ultra superaccessoriata. La accendi, installi il tuo servizio di streaming preferita, la avvii e… sorpresa: il TV ci mette un minuto ad aprire una semplice app.
Com’è possibile che nel 2023 un TV nuovo di zecca sia più lento di una calcolatrice?
La risposta è molto semplice: per i produttori di Smart TV è giorno dopo giorno meno redditizio vendere un TV a causa della sempre crescente accessibilità alla tecnologia produttiva, per non parlare della concorrenza spietata di brand più economici come Xiaomi, Hisense, TCL e simili.
C’è quindi bisogno di trovare delle soluzioni per ridurre i costi, ma gli utenti non sono certamente disposti a rinunciare alla qualità visiva! Quindi dove risparmiare? Con altri componenti interni come il processore.
Eh già ormai anche uno Smart TV è a tutti gli effetti un computer o, più precisamente, uno smartphone con uno schermo gigantesco! I processori che si trovano all’interno degli Smart TV più diffusi non sono altro che vecchi processori per smartphone con delle leggere modifiche all’architettura per rimuovere i limiti di risparmio energetico (d’altronde uno Smart TV al contrario di uno smartphone non ha certo una batteria da preservare, visto che è sempre attaccato alla corrente!) e per incrementare la qualità visiva del segnale che arriva al display. Ma sono pur sempre piccoli processori con poca potenza di calcolo che, se acquistati in stock da migliaia e migliaia di pezzi dal produttore di turno, possono essere ottenuti per pochi dollari (se non centesimi!).
E quindi come risolvere il problema dei menù che laggano, delle app che ci mettono minuti ad avviarsi e dei casuali riavvii di sitema perché la memoria del televisore è satura?
C’è una notizia buona e una notizia cattiva: quella buona è che è molto semplice, quella cattiva è che dovrai acquistare un altro dispositivo.
I dispositivi che possono risolvere il vostro problema sono sostanzialmente tre: una Chromecast, una Stick e un Box TV. Nonostante i tre dispositivi abbiano caratteristiche comuni, differiscono per alcune feature chiave. Andiamo a scoprirle:
Il dispositivo più veloce ed economico per trasmettere contenuti dal tuo Smartphone al tuo TV. Nota negativa: è limitato alla risoluzione FullHD 1920x1080px.
PRO:
CONTRO:
Chromecast | Acquista su Amazon
La risposta di Amazon alla Chromecast è un ottimo compromesso soprattutto per chi è già in possesso di altri dispositivi Alexa: veloce, aggiornata, economica e con un ottimo telecomando.
PRO:
CONTRO:
Amazon Fire Stick TV | Acquista su Amazon
La nuova versione di Chromecast con Google TV include il sistema operativo di Google e trasformerà il tuo Smart TV in una macchina da streaming perfetta, con compatibilità con tutte le app Android più diffuse, aggiornamenti costanti e supporto al 4K con HDR e Dolby Audio per i contenuti Dolby Atmos e Dolby Digital Plus.
PRO:
CONTRO:
Chromecast con Google TV 4K | Acquista su Amazon
Il non plus ultra dei Box TV è la Shield TV Pro (2019) di Nvidia. Oltre ad avere un sistema operativo Android TV costantemente aggiornato e con supporto a tutte le app del mondo. Ha il processore più potente della categoria (lo stesso che muove Nintendo Switch!) e supporta 4K HDR, Dolby Atmos, Dolby Digital Plus e Dolby Vision. Oltre a queste caratteristiche tecniche è l’unica ad integrare un sistema di upscaling dell’immagine con IA che può trasformare flussi video in bassa risoluzione in 4K con una qualità impareggiabile. Un lato negativo? Il costo.
PRO:
CONTRO:
Nvidia Shield TV Pro (2019) | Acquista su Amazon
This post was published on 21 Gennaio 2023 15:30
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