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La censura su Facebook e Instagram sta per finire | Si potrà mostrare tutto

Grosse novità in casa Facebook e Instagram. Meta, la società che li gestisce, sta pensando di rimuovere una regola che da anni fa parte della policy di questi due social network che riguarda la pubblicazione di immagini di nudo.

Facebook e Instagram hanno regole sui contenuti per mantenere un ambiente sicuro e rispettabile per tutti gli utenti. Le regole vietano la pubblicazione di contenuti espliciti o che promuovono la violenza, la discriminazione o il bullismo. Includono anche il divieto di pubblicare immagini di nudo o contenuti sessualmente espliciti.

Tali regole si applicano a tutti gli utenti, indipendentemente dal genere. Tuttavia, la loro applicazione può essere soggettiva e dipendere dalla interpretazione della moderazione dei contenuti. Alcune persone sostengono che le regole discriminano le donne, poiché spesso vengono rimossi i post che mostrano il torso nudo delle donne, mentre quelli degli uomini vengono considerati accettabili.

Le regole di Facebook sono ingiuste?

Le regole sui contenuti che vietano la pubblicazione di immagini di nudo o contenuti sessualmente espliciti sui social media possono portare a fraintendimenti, poiché spesso non distinguono tra nudo osceno e nudo senza malizia.

Uno dei rischi principali è che possano limitare la libertà di espressione degli utenti e sopprimere la creatività artistica. Le immagini di nudo possono essere utilizzate in modo significativo in molte forme d’arte, come la fotografia, la pittura e la scultura, e la censura di tali immagini può limitare la possibilità di condividere e discutere queste forme d’arte sui social media.

Inoltre, le regole possono essere applicate in modo ingiusto e arbitrario, con alcune immagini che vengono rimosse mentre altre simili vengono lasciate online. Ciò può creare confusione e frustrazione per gli utenti, che non sanno esattamente cosa sia consentito e cosa no.

È importante che le regole sui contenuti sui social media siano applicate in modo equo e trasparente, e che tengano conto del contesto e dell’intenzione dell’utente dietro la pubblicazione di un’immagine. Spesso questo non accade, cosa che ha fatto nascere molti disguidi e addirittura dei movimenti di protesta contro queste regole così stringenti.

La protesta delle mamme

Esistono movimenti contro queste regole stringenti da parte di Facebook e Instagram, infatti si ritiene che la legge su questi social non sia uguale per tutti e che ci sia una forte discriminaizone contro le donne.

Ad esempio, movimenti come Lactivist e Free the Nipple si oppongono alla rimozione delle immagini di donne che allattano o mostrano il loro torso nudo sui social media. Il movimento Lactivist si concentra sulla promozione dell’allattamento al seno come scelta sana e naturale e lotta contro la censura delle immagini di donne che allattano sui social media.

Il movimento Free the Nipple, invece, si concentra sul tema dell’uguaglianza di genere e lotta contro la censura delle immagini di donne che mostrano i capezzoli, che vengono spesso rimossi dai social media, mentre quelli degli uomini sono considerati accettabili. Entrambi i movimenti sostengono che la rimozione di queste immagini è una forma di discriminazione nei confronti delle donne, le quali dovrebbero avere lo stesso diritto di mostrare il proprio corpo come gli uomini.

Capezzoli e torso nudo femminile: ora si può

Le regole di Facebook e Instagram che riguardano il nudo femminile stanno per cambiare. Un consiglio di sorveglianza indipendente ha chiesto una revisione delle regole sui contenuti di Meta in merito alle immagini a torso nudo delle donne. Attualmente, queste immagini sono vietate, mentre quelle degli uomini non lo sono.

Il consiglio sostiene che Meta debba definire criteri chiari e oggettivi per quanto riguarda queste regole per non causare fraintendimenti e soprattutto discriminazione. La richiesta di revisione delle regole è stata fatta dopo la rimozione da parte di Meta di alcuni post di un account gestito da una coppia americana transgender che raccoglieva fondi per un intervento chirurgico. I contenuti riportavano una foto del petto nudo di una persona con i capezzoli coperti e accompagnati da informazioni sull’assistenza sanitaria a cui hanno diritto le persone transgender.

I post sono stati rimossi dopo le segnalazioni degli utenti e poi ripristinati dopo il ricorso della coppia. Da qui, si è osservato che le regole sono poco chiare e che potrebbero discriminare non solo le donne, ma anche la comunità LGBT, dunque l’organo preposto al controllo ha invitato Meta a cambiare queste regole in modo che rispettino gli standard internazionali sui diritti umani.

Meta ha accolto la richiesta e ha fatto sapere che rivedrà le regole vigenti su Facebook e Instagram, sui quali forse in futuro potranno essere pubblicate anche immagini di nudo femminile se queste verranno ritenute legittime.

This post was published on 20 Gennaio 2023 17:00

Michele Longobardi

Laureato in Lettere moderne, scopro la passione per il giornalismo quasi per caso. I videogiochi sono il mio più grande amore e così decido di coniugare le due cose. Il giornalismo videoludico diventa la mia forma finale. Per me i videogiochi sono una forma d'arte e guai a dirmi il contrario. Appassionato di tutto ciò da cui sgorga sangue: cinema horror (registi preferiti Argento e Romero), letteratura gialla e dell'orrore (autori preferiti Christie, Poe e Lovecraft) e ovviamente i videogiochi del genere (Silent Hill e Resident Evil sopra ogni cosa). Il mio videogioco preferito di sempre è Fahrenheit che ho finito un numero non precisato di volte, da lì scaturisce la mia ammirazione per tutti i lavori di David Cage. La mia "carriera" videoludica è segnata da un marchio da cui non sono mai riuscito a staccarmi: PlayStation! In circa 20 anni di gaming, ho completato più di 800 titoli.

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