Fotografare lo spazio è stata sempre una possibilità fuori portata per chiunque… finché Sony non vi ha messo a disposizione un satellite per farlo!
Fin dall’alba dei tempi l’uomo ha osservato la volta stellata sopra la sua testa con un misto di timore e curiosità. Se le prime civiltà si immaginavano che fosse la dimora degli dei, gli uomini di scienza iniziarono a studiarlo con un approccio più razionale, inaugurando l’età moderna.
Fonte di infinita ispirazione per letterati, pittori ed artisti di ogni tipo, il firmamento è divenuto improvvisamente qualcosa di sempre più vicino e familiare a seguito delle prime esplorazioni spaziali del Novecento: e se nel 1969 in molti guardavano le immagini dell’allunaggio senza poter credere ai propri occhi, oggigiorno sembra quasi normale ragionare di possibili colonizzazioni di Marte!
Un sogno che si avvera
Ai giorni nostri sappiamo molto dello spazio, anche se tantissimo resta ancora da scoprire e conoscere). Qualunque persona ha a disposizione una grande mole di materiale sull’argomento, dalle riviste scientifiche ai documentari della NASA, alle splendide immagini di galassie lontane lontane immortalate dai più moderni telescopi.
Per l’uomo comune, tuttavia, l’osservazione spaziale diretta è rimasto sempre un problema difficilmente aggirabile: i telescopi ad uso amatoriale sono spesso poco più che giocattoli, a meno di non spendere cifre che pochi possono permettersi. Gli appassionati spesso organizzano raduni di osservazione in luoghi isolati, lontani dal caos e dalle luci delle grandi città, per avere una visuale del cielo il più nitida possibile.
Nulla di tutto questo però è comparabile alla vista che un astronauta può osservare direttamente dallo spazio. Per poter vedere, o ancor meglio immortalare immagini simili, bisognerebbe disporre di un satellite personale da poter radiocomandare a piacimento, per fargli compiere l’orbita che vogliamo attorno alla Terra e direzionare il suo occhio elettronico verso la porzione di spazio che desiderassimo fotografare.
Pura fantascienza insomma, un sogno ad occhi aperti… che ora è divenuto realtà grazie a Sony!
Sony ti regala un satellite
Ci sono momenti in cui la realtà supera l’immaginazione o, in questo caso, la fantascienza: la rivoluzione nell’ambito della fotografia spaziale arriva da Sony, il cui innovativo progetto si prefigge di permettere a chiunque di fotografare lo spazio, senza muoversi da casa!
Il nome del progetto è STAR SPHERE, e consiste nel permettere agli utenti che si iscriveranno al servizio di poter programmare un satellite per realizzare uno scatto fotografico con precisi valori di diaframma, zoom e valore di esposizione, in una data ben precisa e impostando un’orbita decisa dall’utente stesso!
Va precisato subito che il progetto è al momento in via di sviluppo, perciò è presto per parlare di periodo di lancio (in tutti i sensi!) del servizio e prezzi dello stesso. Tuttavia sono molte le informazioni già diramate da Sony, che permettono di farsi un’idea più precisa delle funzionalità di STAR SPHERE.
A seconda del proprio piano di abbonamento al servizio, gli utenti potranno predisporre le proprie fotografie programmando per tempo data e luogo dello scatto mentre il satellite percorre un’orbita predefinita (modalità Space Photography Tour), oppure prenotare uno slot esclusivo di 90 minuti in cui sarà possibile scegliere l’orbita da percorrere – ovviamente da selezionare in base ad una lista di circa 16 tracciati possibili – e manovrare in prima persona le funzionalità video-fotografiche del satellite per 10 minuti (modalità Premium Photography/Videography Experience).
C’è spazio per tutti
Il modello di business ideato da Sony prevede di consentire un numero massimo di foto e video che sarà possibile realizzare per ogni sessione di utilizzo. Nel caso della modalità Tour dovrebbe essere possibile preimpostare un solo scatto alla volta, mentre nella modalità Experience l’utente dovrebbe avere a disposizione una cinquantina di foto e la possibilità di effettuare una breve ripresa video di 30 secondi. Questi valori potrebbero essere incrementati a fronte di un sovrapprezzo da stabilire.
La fotografia spaziale sarà altamente personalizzabile: come detto l’utente avrà facoltà di regolare i parametri fotografici come zoom, velocità dell’otturatore e latitudine di posa della fotocamera, che potrà contare su sensore full frame realizzato interamente da Sony così come l’obiettivo a focale variabile, nel concreto si parla di un’ottica 28-135 f/4. Il satellite è inoltre in grado di registrare video in altissima risoluzione 4K.
Infine, per garantire facilità d’uso e ridurre margini di errore nella fase di impostazione dello scatto, gli utenti avranno a disposizione un simulatore attraverso cui potranno osservare una rappresentazione virtuale del satellite e della sua orbita attorno alla Terra. In tal modo sarà semplicissimo decidere cosa, come e quando fotografare lo spazio dalla nostra confortevole cameretta.
STAR SPHERE rappresenta senza dubbio una pietra miliare nell’evoluzione della fotografia spaziale, ed è un traguardo tecnologico cui Sony sta puntando con la collaborazione di altri prestigiosi enti giapponesi, quali l’Università di Tokyo, che ne progetta la costruzione di alcuni componenti, e la compagnia privata JAXA, specializzata nello sviluppo di tecnologie e supporti informatici per operazioni aerospaziali.
È l’alba di una nuova era per l’esplorazione spaziale, in cui ciascuno di noi potrà realizzare incredibili scatti orbitali senza muoversi da casa!