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Spotify Finanzia l’industria delle armi | Artisti in rivolta

Daniel Ek, amministratore delegato di Spotify, investe su una nuova tecnologia. L’operazione sta suscitando forte reazioni da parte di tutti gli utenti e soprattutto gli artisti legati alla nota piattaforma di streaming.

L’investimento riguarda una tecnologia di difesa basata sull’intelligenza artificiale, evento che sancisce il legame tra Spotify e il mercato delle armi.

Spotify scende in guerra

Ek ha annunciato all’inizio del mese che avrebbe investito 100 milioni di euro (85,2 milioni di sterline) nell’azienda di difesa Helsing, entrando così a far parte del consiglio di amministrazione. Secondo Mixmag, l’azienda intende utilizzare l’intelligenza artificiale per supportare le operazioni militari e la ricerca sul campo di battaglia.

Pare che il software di intelligenza artificiale sarà in grado di riconoscere gli schemi delle telecamere, immagini termiche, dati radar e tutte le informazioni provenienti da altri sensori, creando così un quadro del campo da battaglia il più preciso e dettagliato possibile.

La ribellione degli artisti

L’accordo ha suscitato l’ira del produttore Darren Sangita, che ha scritto su Twitter: “#BoycottSPOTIFY ora! Annullate il vostro abbonamento oggi stesso. Gli artisti e gli amanti della musica non devono sostenere l’industria militare #AI! Registrate la vostra rabbia per il coinvolgimento di #Spotify nella sponsorizzazione delle multinazionali delle armi. È una cosa ignobile. La musica non è guerra! È sbagliato a tutti i livelli”.

Ovviamente non è l’unico: sono in molti gli artisti che urlano per i vari social tutta la loro indignazione nei confronti di Spotify, e tra quei “molti” troviamo anche il percussionista jazz Sameer Gupta.

“F*****o Spotify”

Il compositore di Brooklyn, dopo aver appreso la notizia, ha cancellato il suo abbonamento a Spotify e ha tolto la maggior parte del suo catalogo musicale dalla piattaforma, incoraggiando gli altri utenti a fare lo stesso: offre anche uno sconto del 95% sul suo Bandcamp a chiunque cancelli il proprio abbonamento.

“F*****o Spotify”, ha scritto un altro utente prima di aggiungere “Avevo 3 colonne sonore pronte e ho appena scoperto che il CEO ha investito 100 milioni di euro in una società di tecnologia di difesa AI. Sto chiudendo l’account, devo trovare un altro modo per consegnare i mixtape. Qualcuno vuole delle cassette pirata? DJ set in vinile?”.

This post was published on 1 Dicembre 2022 16:30

Stefano Sergente

Nato nel 1993 tra le rive radioattive del Fiume Pescara, dopo aver studiato le antiche arti della sceneggiatura presso la Scuola Internazionale di Comics, decide inconsciamente di dedicare la sua vita alla scrittura. Tra le tante avventure intraprese ci sono diversi progetti cinematografici e fumetti brevi, tra i quali alcuni pubblicati con il collettivo Spaghetti Comics. Grazie all'educazione spartana impartita dai suoi fratelli maggiori, può vantare la fortuna di avere avuto un joypad del NES tra i suoi primi giocattoli, passione che ha portato avanti tutta la vita consumando pad di varie console, mouse, tastiere, occhi e mani.

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