“Credo di avere un piano che porterà Twitter a superare il miliardo di utenti mensili in 12-18 mesi”, ha dichiarato Musk sulla sua piattaforma blu, in risposta a un tweet di Jordan Peterson.
Chiamatelo cieco ottimismo, distorsione della realtà o pura convinzione, ma Elon Musk ne è quasi certo: la sua piattaforma social avrà 1 miliardo di utenti mensili entro i prossimi 18 mesi.
Twitter è sempre più ambiziosa
L’uomo più ricco del mondo ha rilasciato diverse slide durante il fine settimana, presenti anche nei suoi ultimi discorsi aziendali, in cui mostra che le iscrizioni dei nuovi utenti, registrate fino al 16 novembre, hanno raggiunto i 2 milioni al giorno, con un aumento del 66% rispetto l’anno scorso. Inoltre, ha dichiarato che Twitter recentemente ha avuto 8 miliardi di utenti attivi ogni giorno, registrando così un aumento del 30%.
Durante il secondo trimestre, pare che l’uccellino blu abbia addirittura accumulato fino a 238 milioni di utenti, portando Musk a trovare nuove strategie per attirarne altri ancora. In molti si chiedono se i piani dell’eccentrico imprenditore comprenderanno il ripristinamento degli account sospesi, nonostante in precedenza aveva annunciato che prima di cominciare questa delicatissima operazione avrebbe aspettato la formazione di un consiglio di moderazione.
L’uccellino blu rischia di precipitare
Ricordiamo che Twitter, alcune settimane fa, ha registrato una perdita di 4 milioni di dollari al giorno, causata dalla sospensione delle pubblicità da parte di alcuni grandi inserzionisti, preoccupati dall’ambiguo sentiero intrapreso sotto la guida di Musk. Tra questi troviamo una serie di case automobilistiche e marchi globali, come Mondelez, Coca-Cola, Adidas, Hugo Boss e altri.
Il Financial Times ha scritto che secondo numerose agenzie pubblicitarie e media buyer, molti dei grandi marchi che rappresentano hanno deciso di sospendere la pubblicità su Twitter proprio a causa dell’approccio di Musk, soprattutto in merito la moderazione dei contenuti e la decisione di licenziare parte del team adibito alla vendita di annunci pubblicitari.
Pubblicità vs Musk
In risposta all’amara situazione, pare che Musk è arrivato a chiamare personalmente i dirigenti di alcuni grandissimi marchi per rimproverarli sull’attuale politica pubblicitaria nei confronti di Twitter.
Tuttavia ribadiamo che alcuni inserzionisti hanno dichiarato di faticare a trovare un punto di contatto con Twitter, soprattutto dopo il taglio dei posti di lavoro, e non riescono a ottenere un feedback sufficientemente positivo dalle campagne pubblicitarie precedenti. Quale sarà il futuro dell’uccellino blu? Difficile dirlo, ma è certo che la domanda diventa sempre più frequente e con prospettive sempre più grige.