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A Napoli si può fare tutto, anche far volare… i Taxi

Il primo taxi volante potrebbe presto vibrare trai cieli della magica Napoli, precisamente tra le nuvole dell’aeroporto di Capodichino. Ma sarà tutto oro quel che luccica?

Se ve lo stavate chiedendo, sappiate che non è uno scherzo. Pare proprio che il nostro paese sia vicino ad affacciarsi a nuove forme di trasporto: grazie alla regione Campania potremmo infatti presto solcare i nostri cieli grazie a piccoli veicoli volanti, offrendo servizi che fino a qualche anno fa potevano esistere solamente nelle opere di fantascienza.

La Campania vola verso il futuro

Il piano stravagante del team dietro il peculiare e “futuristico” mezzo di trasporto, consiste nel progettare dei taxi volanti elettrici in grado di ospitare fino a quattro persone, compreso il pilota, abbastanza potente da raggiungere una velocità di circa 100 km/h e arrivare fino a 500 metri di altezza.

Questo evento, che agli appassionati di tech potrebbe sembrare più magico di un racconto, è possibile grazie un progetto che nascerebbe dalla collaborazione tra il distretto aerospaziale della Campania (Dac) e la Gesac, ovvero la società a capo della gestione di tutti gli aeroporti presenti tra Salerno e Napoli.

Il progresso tecnologico a discapito dei napoletani?

Lo scopo della collaborazione è quello di costruire un sistema efficiente di “Mobilità aerea avanzata” che verrà principalmente sfruttato per agevolare il turismo, collegando facilmente l’aeroporto di Capodichino con le destinazioni turistiche di tutta la Campania. Come potete notare si tratta di un progetto piuttosto insolito che non poteva che generare parecchie discussioni.

Sono infatti numerose le critiche mosse contro il piano della Campania, accusata soprattutto di ignorare la difficile e nota situazione dei trasporti pubblici napoletani, per investire su progetti di cui nessuno sentiva la necessità.

Il futuro che non guarda indietro

Una cosa è certa: il progetto è sicuramente valido nell’ambito del progresso tecnologico, ma è anche vero che non aiuterà in alcun modo a risolvere problematiche ben più emergenti, soprattutto per i cittadini.

Se il progetto verrà portato avanti o abortito, attualmente non ci è dato saperlo, ma sicuramente è una notizia che denota un’inclinazione insolita per la nostra nazione, che presto potrebbe prendere sempre più piede tra le regioni. La paura è sempre la stessa: questo accanito inseguimento al futuro e al progresso tecnologico, quante persone in difficoltà lascerà indietro?

This post was published on 1 Dicembre 2022 6:00

Stefano Sergente

Nato nel 1993 tra le rive radioattive del Fiume Pescara, dopo aver studiato le antiche arti della sceneggiatura presso la Scuola Internazionale di Comics, decide inconsciamente di dedicare la sua vita alla scrittura. Tra le tante avventure intraprese ci sono diversi progetti cinematografici e fumetti brevi, tra i quali alcuni pubblicati con il collettivo Spaghetti Comics. Grazie all'educazione spartana impartita dai suoi fratelli maggiori, può vantare la fortuna di avere avuto un joypad del NES tra i suoi primi giocattoli, passione che ha portato avanti tutta la vita consumando pad di varie console, mouse, tastiere, occhi e mani.

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