Secondo degli studi del Pew Research Center il più grande social network del mondo, Facebook, sta subendo enormi perdite d’utenza, specie nella fascia più giovane d’età.
Questa marmaglia di giovani sta abbandonando in massa il social network di Mark Zuckenberg in favore di altre piattaforme come Snapchat o Instagram.
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Nel 2015 il 71% degli abitanti degli Stati Uniti con età compresa tra i 13 e i 17 anni utilizzava Facebook.
Durante il corso del 2018 lo stesso studio ha portato alla ribalta una flessione in negativo del 20%, arrivando al 51%.; l’azienda di Mark Zuckemberg ha perso in tre anni un intero quinto della sua utenza in una determinata fascia di età.
Vediamo insieme cosa significano queste flessioni e quali sono le motivazioni che spingono i giovani a cambiare social network.
Di seguito troviamo due senti delle ricerche datate 2015 e 2018.
La differenza appare immediatamente molto marcata: Facebook è tracollato, arrivando a perdere 20 punti percentuali ora divisi tra i due Social Network con base visiva SnapChat e Instagram. A stupire maggiormente è però l’arrivo di Youtube, nemmeno considerato nello studio più vecchio.
Secondo le statistiche ricavate dalla ricerca l’uso di Facebook è rappresentato per un 70% da giovani che vivono in situazioni di reddito non elevatissimo, sotto i 30.000$ annuali (che in America non sono ‘sta grande cifra) mentre le altre piattaforme non hanno questi particolari divari a livello di introiti monetari.
Quello che l’analisi mostra è il gusto dei più giovani, più interessati a contenuti specifici che a una grande agorà da riempire di chiacchiere; Snapchat, Instagram e Youtube portano avanti a colpi di foto, panorami, stories e video un discorso che Facebook, pur avendo afferrato pienamente, non può più permettersi di fare.
Questo a causa dei suoi utenti.
Nell’infografica sottostante troviamo le percentuali riguardanti i vari social network sezionando la popolazione adolescenziale maschile per etnia ed età. La domanda su cui si basano le percentuali è semplicemente “usi il social network X?” e la percentuale equivale alle persone che hanno risposto si a tale domanda.
Leggendo i dati è possibile tirare fuori due conclusioni rapide: Facebook è usato in maggioranza da persone di colore e ispanici mentre gli americani non appartenenti a questi due macro gruppi hanno dimostrato maggiore interesse per Instagram o Snapchat.
Altro dato interessante è osservare come il successo di Facebook diminuisca tanto più aumenta il reddito annuale della famiglia di provenienza; con più soldi è possibile ostentare attraverso foto e video una maggiore ricchezza o un lifestyle più appetibile nel mondo dei like?
La fuga da Facebook è comunque veicolata da un dato importante: l’età dei suoi utenti.
A causa della sua anzianità e della sua universalità Facebook è finito per integrare nelle sue fila bambini, adolescenti, post adolescenti e adulti; non il luogo migliore dove potersi esprimere liberamente secondo il pensiero dei suoi utenti più giovani insomma.
A tal proposito arrivano le dichiarazioni dell’analista di eMarketer Paul Verna, il quale ha portato in esempio le sue due figlie di 17 e 14 anni.
“[la fuga degli utenti da Facebook] è qualcosa che abbiamo osservato per aneddoti per lungo tempo. Quando la mia bambina più grande ha compiuto tredici anni crearsi l’account di Facebook aveva lo stesso valore rituale di un rito di passaggio; quando la mia figlia più piccola ha invece raggiunto la stessa età era già attiva e interessata unicamente al mondo di Instagram. Economicamente parlando non è un vero e proprio tracollo per l’azienda di Zuckemberg perché Instagram è comunque di sua proprietà ma Facebook non se la sta semplicemente passando bene quando si tratta di raccogliere a se la gioventù americana
Nel corso dei prossimi anni questo rifiuto di facebook da parte delle fascie più giovani potrebbe semplicemente aumentare e rischia di diventare una vera e propria minaccia all’esistenza del social network stesso, sempre più incatenato in fasce d’età progressivamente più anziane”
Secondo il Pew Research Center il 95% degli adolescenti ha accesso a uno smartphone, un bel 20% in più rispetto al 2015. Di questi che hanno accesso allo smartphone il 45% utilizzano internet in modo costante ed è un altro 20% in più rispetto alla scorsa osservazione targata 2015. I prossimi anni potrebbero portare al colosso (che al momento conta oltre 2.2 miliardi di utenti mensili) ulteriori flessioni che consegnerebbero definitivamente Facebook al mondo degli adulti.
Continua il periodo nero per l’azienda americana che ultimamente, tra un cambridge analytica, una polemica sulla revenge porn e un bug pericoloso non ha passato esattamente quelli che potremmo definire come momenti felici.
This post was published on 13 Giugno 2018 20:34
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