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Restituite molti articoli di Amazon? Il ban potrebbe essere alle porte

Siete soliti fare i furbetti provando i vostri articoli per qualche giorno per poi restituirli? Ebbene state attenti perché Amazon ha cominciato a bannare dal proprio sito chi abbia una percentuale di restituzioni molto elevata.

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Secondo quanto riportato dal Wallstreet Journal, infatti, alcuni utenti, dopo aver restituito articoli ad Amazon per l’ennesima volta, si sono ritrovati con il proprio account bannato senza preavviso e, in alcuni casi, addirittura bloccati dal poter aprirne un altro. Se andiamo a vedere le condizioni di utilizzo e le regole per le restituzioni, non vi è alcun avviso che un abuso del sistema e un numero particolarmente alto di restituzioni possa comportare l’allontanamento della piattaforma. È tuttavia scritto in chiaro che Amazon si riserva il diritto di terminare un account in qualunque momento.

Il Wallstreet Journal ha riportato le parole di una donna newyorkese che spende migliaia di dollari all’anno per acquistare ogni tipo di bene da Amazon. A ciò che afferma la donna, il motivo per cui ha dovuto richiedere molti risarcimenti è il grande numero di indumenti e scarpe risultati rovinati all’arrivo o diversi da quanto specificato nell’ordine. A quanto pare, il suo account Amazon è stato terminato senza preavviso, adducendo come motivazione il fatto che vi sia stato un “numero inusuale di problemi con i suoi ordini”.

In altri casi, il fatto che la quantità di restituzioni sia il problema è chiaramente specificato: “Abbiamo chiuso questo account perché lei ha consistentemente restituito un grande numero di suoi ordini. Benché ci aspettiamo che vi siano occasionalmente problemi con gli ordini, non possiamo accettare un numero così elevato di restituzioni”.

 

Un ex impiegato di Amazon ha spiegato come funziona il meccanismo, raccontando come vi sia un algoritmo che evidenzi gli account dal comportamento sospetto. Non si tratta di un processo completamente automatico: una volta messo il flag sull’account vi sono dei responsabili umani che si occupa di determinare se vi stato in effetti un abuso e, conseguentemente, attuare una chiusura totale dell’account. Niente androidi o robot a gestire il tutto, quindi, ma un processo che comprende sia una parte umana che una computerizzata.

Non si può incolpare Amazon eccessivamente, in quanto si tratta di una politica volta a difendere il proprio business. Esistono infatti numerosi motivi per cui un eccessivo ratio di restituzioni possa far pensare si tratti di un comportamento fraudolento. In alcuni casi, alcuni utenti ordinano degli oggetti con il solo scopo di scrivere una recensione sul sito, per poi essere compensati da aziende di terze parti, per poi restituirlo. Amazon sta infatti cercando di combattere queste fake review, andando a colpire che offra bonus in denaro perché esse vengano scritte.

Un altro elemento ad essere spesso abusato è la possibilità che offre Amazon di ricevere talvolta il pezzo sostitutivo prima di aver restituito l’oggetto malfunzionante, permettendo quindi all’acquirente di tenere per sé due oggetti e di vendere quello di troppo. Vi è il caso di una coppia di Indianapolis che ha mantenuto in piedi tale sistema per un periodo di tempo estremamente lungo, per poi essere scoperta e costretta a restituire ad Amazon un milione e duecentomila dollari. La coppia è infatti stata accusata di frode e di riciclaggio.

In merito alla questione un portavoce di Amazon ha affermato:

Vogliamo che tutti possano utilizzare Amazon, ma esistono anche rare occasioni nelle quali qualcuno abusa del nostro servizio per un lungo periodo di tempo. Non prendiamo mai decisioni simili a cuor leggero, ma con gli oltre 300 milioni di clienti in tutto il mondo, dobbiamo prendere decisioni appropriate per difendere l’esperienza per tutti i nostri clienti.

Il comportamento di Amazon appare, dunque, assolutamente in buona fede e volto a proteggere tutti i clienti onesti che utilizzino ogni giorno la piattaforma. Nel caso riteniate, tuttavia, che il vostro account sia stato chiuso ingiustamente, Amazon fornisce la possibilità di appellarsi a tale decisione.

Il consiglio è dunque di pensarci due volte prima di fare i furbetti, in quanto il gioco potrebbe non valere la candela. Al contempo, non abbiate timore di restituire un articolo malfunzionante o danneggiato in quanto il sistema di restituzione serve proprio a prevenire questo.

 

This post was published on 23 Maggio 2018 12:47

Sebastiano Pezzile

Veneziano di provincia, nato e cresciuto a pane e sale giochi, tra una partita a Metal Slug e una sudata sul DDR. Appassionato di Esports e tutto ciò che concerne la competizioni nei videogiochi. Nel tempo libero speedrunna giochi ormai dimenticati, si fa ammazzare di botte su Tekken e gioca quei giochini indipendenti sperimentali che piacciono gli hipster come lui.

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