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Diablo X-One 2.0 – Recensione: la sedia da gaming per sederi importanti (e non solo)

Se avete passato gli ultimi anni ad arricchire il vostro fisioterapista probabilmente non è solo colpa della vostra schiena malandata, ma anche del fatto che è giunta l’ora di buttare quel rudere su cui passate le giornate e dotarvi di una sedia comoda in grado di supportarvi in tutte le vostre fasi di gioco o lavoro. Chi scrive, infatti, è un “Physiotherapy Addicted”, uno di quelli che quando si sveglia bene si sveglia direttamente nel reparto di geriatria. Soffro di mal di schiena da sempre, ma ciò non mi ha impedito di diventare un videogiocatore accanito. Per passione e per lavoro, infatti, passo diverso tempo al PC o alle console. Seduto, per buona parte della giornata. E nonostante le pause, quando mi alzo sento la schiena che impreca come uno dei più coloriti pensionati veneziani.

Ora, io non sto scrivendo questa recensione per convincervi che una sedia da gaming possa curare la vostra schiena da ogni male, sarebbe assurdo. Se avete problemi seri dovete necessariamente farvi vedere da un medico o da un fisioterapista. Sono qui però per raccontarvi la mia esperienza con la Diablo X-One 2.0 del brand polacco Diablo Chairs. Una sedia che magari non è capace di fare miracoli veri e proprio, ma ci si avvicina.

Comodità innanzitutto

Allora, potrei iniziare come fanno tutti i recensori con un capitolo dedicato a “Cosa c’è nella scatola???”, ma non lo farò, perchè odio gli spoiler! (E poi perchè, se comprate un frullatore, cosa diavolo potrà mai esserci nella scatola? Ecco, lo stesso vale per una sedia da gaming). Inizierò quindi con la cosa più importante: la comodità.

Anche se non ce ne accorgiamo, passando tante ore a giocare al PC si finisce per arrotolarsi su se stessi regredendo agli stati evolutivi precedenti all’Homo Erectus. Si stima (basta una semplice ricerca online per trovare qualche dato) che passiamo seduti circa 8 ore al giorno, che moltiplicate per un mese fanno 240 ore. Praticamente stiamo seduti per 10 giorni al mese. A questo va aggiunto che molti giocatori (io compreso), dopo qualche ora di gioco, accavallano le gambe o sono arrampicati sul divano o sulla propria sedia come una poiana delle Galápagos su un cactus. Non serve quindi un medico, o un ornitologo, per capire che queste abitudini non ci fanno per niente bene e anzi, a lungo andare, potrebbero compromettere il nostro benessere posturale.

Provando la sedia da gaming Diablo X-One 2.0, una delle prime cose riscontrate è stata proprio questa: la spinta a mantenere una posizione corretta durante la seduta. Avendo un’altezza da terra di 50 cm (minima), la sedia aiuta le gambe a rimanere dritte e a non accavallarsi continuamente. Il bacino e quindi il peso dell’intero corpo viene sorretto da un ampio appoggio per il fondoschiena che non solo accoglie perfettamente anche i sederi più “importanti”, ma fa in modo di non scaricare il peso del corpo sull’osso sacro. Se quando vi alzate dalla vostra sedia abituale sentite dolore nella zona lombare, c’è sicuramente qualcosa che non va e vuol dire che la vostra seduta è troppo rigida o troppo morbida. Diablo X-One 2.0 mantiene un perfetto equilibrio tra i due estremi, grazie al riempimento interno di schiuma HR (quella usata anche nei materassi ortopedici e nei cuscini memory per intenderci) che non si deforma e dona grande comfort anche dopo diverse ore passate a sedere.

La seduta però non è l’unica meraviglia di questa sedia da gaming e non sarebbe nulla senza il suo compagno fidato: lo schienale. Questo, sempre molto ampio e alto, arriva fin dietro la testa ed abbraccia la schiena facendo in modo di rilassare i muscoli delle spalle e soprattutto quelli del collo, che troppo spesso tendono ad irrigidirsi durante le partite più durature. Nella prima settimana di utilizzo della sedia ho sentito infatti parecchio giovamento su questo fronte. Il mio collo non sembrava più cementato nelle spalle, come lo sentivo ormai da anni dopo ogni sessione di gioco, ma potevo rotearlo scoprendo le meraviglie e i misteri del mondo che mi circondava invece che la monotonia della visione frontale.

Regolazioni, cuscini, poggiatesta, un trono da vero re (anche se un po’ caldo)

Se siete tra quei giocatori che non riescono mai a stare fermi e vivete, praticamente, sempre sulla vostra sedia da gaming, dovete sapere che Diablo X-One 2.0 ha ben 4 livelli di regolazione per lo schienale adatti ad ogni fase della giornata (Lavoro, gaming, film e risposino). Ognuna di queste regolazioni mantiene la grande comodità dell’impostazione classica della sedia che può essere regolata facilmente tramite la leva situata accanto al poggiagomito di destra.

Leggendo di queste 4 posizioni disponibili mi sono detto “Vabbè dai, ad un certo punto mi alzerò, non ho mica bisogno di guardare film e riposare sempre sulla stessa sedia, è esagerato!”. Dopo qualche giorno di prova però, mi sono reso conto che l’unica cosa esagerata era la comodità con cui potevo passare dal lavoro a riposarmi, leggere, giocare o guardare serie TV e film semplicemente calando lo schienale. (N.B. Sono stato però costretto ad abbandonare la sedia giusto per mangiare perchè, come mi hanno fatto notare qui a casa, la sedia non si intonava con lo stile delle altre del soggiorno!)

Detto questo, il design della Diablo X-One 2.0 è molto godibile e, nei colori più sobri, riesce ad essere adatta volendo anche per un ufficio senza farvi assomigliare a Vin Diesel appena salito sul suo nuovo Camperturbofastandtruzzos 8, come accade spesso per molte altre sedie da gaming in circolazione. La sua stazza però la rende una sedia forse poco indicata per le scrivanie troppo classiche, anche se è pienamente adattabile anche quelle.

Oltre alle regolazioni di schienale e naturalmente altezza della sedia, potete regolare anche quella dei braccioli. E già vedo qualcuno di voi che fa spallucce dicendo “Che ce frega dei braccioli?” Vi frega, ve lo assicuro. Perché dopo un po’ che scrivete al computer, che usate il mouse o il controller, vi sarà sicuramente capitato di sentire le spalle e il collo tirare, come se aveste agitato davvero per tutto il giorno l’immensa spada di Cloud. Ecco, quel problema dipende dal fatto che le braccia rimangono a penzolare senza un vero supporto su cui appoggiarsi. E penzolando, come bradipi obesi dal ramo, le braccia sforzano i muscoli di spalle e collo provocando quella fastidiosa sensazione di irrigidimento muscolare. Sulla Diablo X-One 2.0 basta regolare i braccioli e appoggiare i gomiti su di essi per non sentir parlare più di questi problemi.

Come avete potuto leggere dal titolo questa è una sedia per sederi importanti. Non solo perché è ottima per giocatori di ogni peso, ma anche perchè starci sopra vi farà sentire davvero importanti, quasi come un re. Questo “trono da gaming” è infatti accompagnato da un poggiatesta regolabile, sempre in schiuma HR, che può essere usato come cuscino, sostegno per il collo o essere totalmente rimosso. Personalmente lo utilizzo quando sento il collo affaticato nello stare su da solo e voglio concedermi un po’ di riposo continuando comunque a lavorare. Oltre al poggiatesta c’è anche un cuscino nella parte lombare, anche questo rimovibile, che aiuta a sostenere il peso del corpo. Questo non l’ho mai rimosso, anzi ritengo che andrebbe inserito per legge in ogni sedia da gaming che voglia definirsi tale.

Infine, sempre lato design, i materiali e le rifiniture, con le cuciture in nylon, sono davvero di altissimo livello. Il rivestimento della sedia è infatti realizzato in ecopelle di quarta generazione HDS, un materiale progettato per durare e per resistere nel tempo visto che, diciamolo, noi videogiocatori siamo una categoria di persone che sudano come fornai in pieno agosto. Pensate ai giochi impegnativi, a Sekiro o ai Souls in generale. Quanti di noi hanno sciolto il pad con le mani durante gli scontri con alcuni boss? Quanti hanno impresso il proprio calore corporeo sulla loro sedia formando una macchia che nemmeno la Sacra Sindone? Ecco, anche la Diablo X-One 2.0, essendo una sedia fatta di ecopelle, scalda parecchio, ma rimane più fresca di molte altre sedie (anche in tessuto) che si arroventano manco fossero montate su un fornello accesso. E comunque, se sudate come buoi che non trovano refrigerio nemmeno buttandosi nel Gange, Diablo Chairs ha pensato anche a voi con una sedia da gaming in tessuto, la Diablo Diablo X-Player 2.0.

Montaggio veloce si, ma con un piccolo aiuto

Ed arriviamo infine al montaggio, la delizia di tutti i sostenitori di Ikea o dei collezionisti Lego e la croce di tutti quelli che trovandosi davanti un bicchiere vuoto e una bottiglia d’acqua non saprebbero nemmeno come bere senza un tutorial. Le istruzioni all’interno della scatola sono chiarissime e il montaggio della sedia richiede davvero poco tempo, mezz’ora massimo, ma con un piccolo aiutato il tutto si gestisce meglio.

La difficoltà principale infatti non sta nell’invitare i bulloni (già fissi sui componenti della sedia) con l’apposito cacciavite a manovella compreso nella confezione o nel montare le grandi ruote nel sostegno a stella della base, ma piuttosto nell’incastrare lo schienale con la seduta. Si può fare da soli, assolutamente, ma se avete qualcuno che può darvi una mano per tenere fermo lo schienale mentre invitate i bulloni, riuscirete molto prima.

Acquista Diablo X-One 2.0

Diablo X-One 2.0 è una sedia da gaming davvero eccezionale. Perfetta per passare ore a giocare senza risentire di fastidi alla schiena. Risulta comodissima in ognuna delle sue 4 posizioni ed è realizzata con materiali di alta qualità e un design unico che Diablo ha infuso in ogni particolare, d’altronde “il diavolo è nei dettagli” come recita anche lo slogan impresso sulla sedia. Se cercate un prodotto per completare la vostra postazione da gaming o renderla ancora più bella, questa è la sedia da gaming che fa per voi. Certo il costo è un po’ alto, rispetto ad altre sedie simili in commercio, ma nemmeno troppo. E poi sono sicuro che se il vostro fondoschiena potesse parlare, vi pregherebbe di scegliere questa sedia.

This post was published on 2 Giugno 2021 13:00

Simone Alvaro "Guybrush89" Segatori

Ritrovato in tenera età su una spiaggia pixelata le sue prime parole sono state "Voglio fare il pirata!" In mancanza di un vero galeone è partito all'arrembaggio del mare della rete depredando le conoscenze di ogni isola su cui è approdato: Ha scritto per Games, VGN, Adventure's Planet, Badgames, FlopTV, Cinefilia Ritrovata, Ridble e creato qualche video per la ciurma di Game Series Network. Nel mentre la taglia sulla sua testa è aumentata e dopo che l'Università di Viterbo lo ha ritenuto un pericoloso "Capitano della Comunicazione", l'Alma Mater Studiorum di Bologna lo ha classificato come "Minaccia Pirata esperta di Cinema, Televisione e Produzione Multimediale". Per circa un anno è quindi rimasto nascosto nella Cineteca di Bologna, gestendo dall'ombra l'Archivio Videoludico e organizzando anche un ritrovo piratesco conosciuto come Svilupparty. Dopo qualche tempo passato in mare tra cinema, fumetti, serie tv, libri, aspirapolvere e videogiochi, senza mai una vera casa, mette l'ancora alla fonda nella baia videoludica di Player.it, dove passa le giornate in compagnia di scimmie, balene e altri animali. Va spesso ad ubriacarsi nella taverna di Tom's Hardware, inoltre va all'arrembaggio di libri e fumetti su Frasix, di gadget e serie TV su Nospoiler e Cinematographe e svolge ricerche su antichi manufatti per conto di Ivipro. Il richiamo dell'oceano però lo trascina continuamente tra le onde e anche se non sa dove lo porterà il vento quello che conta davvero è il viaggio.

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