Che sia per lavoro, per passione o semplicemente per hobby, tutti quanti scattiamo fotografie con i nostri smartphone e le nostre fotocamere. E sicuramente a tutti piace conservare quei ricordi. Fino ad oggi uno dei modi più economici e più semplici per conservare tutte le nostre foto era affidarsi al Cloud di Google: Google Foto; dal 1 Giugno però Big G ha deciso di non mettere più a disposizione degli utenti lo spazio di archiviazione illimitato per i propri scatti. Come fare? Esistono alternative al monopolio Google? Eccovene alcune
Nato dalle ceneri dell’ex Megaupload, Mega è un servizio di Cloud Storage tra i più completi ed offre 50Gb in maniera del tutto gratuita alla registrazione. Dispone di una applicazione per sistemi Android ed iOS oltre che di una interfaccia web fresca e di semplice utilizzo.
Dal punto di vista della sicurezza dei files MEGA offre crittografia zero-knowledge, protocollo SSL/TLS per l’upload ed il download dei file, oltre che cifratura AES 128-bit: il provider, quindi, non ha in alcun modo accesso ai dati salvati in cloud dall’utente che ottiene una chiave univoca di ripristino dell’account in caso di smarrimento password. Va da se che, persa la chiave di ripristino si perde completamente l’accesso al proprio spazio cloud.
Per chi ha bisogno di più spazio, inoltre, MEGA offre dei piani a pagamento che permettono di usufruire di una quantità che va dai 400Gb fino ai 16Gb di storage aggiuntivo.
Forse è servizio di Cloud Sync più famoso, ma non quello che offre più spazio di archiviazione gratuito. Attualmente, infatti, ogni nuovo utente gode di soli 2Gb da utilizzare per l’upload dei propri files, che possono aumentare a seconda del piano a pagamento scelto.
Lato sicurezza Dropbox non offre la crittografia zero-knowledge, piuttosto utilizza un sistema proprietario di organizzazione di files e metadati divisi su più cluster in cloud. Il trasferimento dati è invece cifrato AES 256-bit e supporta il protocollo SSL/TLS.
I piani a pagamento di Dropbox offrono poi tutto lo spazio di cui si ha bisogno, con prezzi competitivi in rapporto allo storage offerto: si parte da 2Tb per attivare ai 5Tb ed allo spazio di archiviazione illimitato.
Box è un servizio piuttosto conosciuto che, purtroppo, soffre di qualche pecca per quanto riguarda l’upload dei files. Nulla di eclatante, ma il limite di 256Mb per singolo file in upload può risultare un deterrente per qualcuno.
Il piano gratuito offre 10Gb di spazio di archiviazione, cifratura AES 256-bit oltre che conformità alle norme FINRA e GxP che lo rendono uno dei provider più utilizzati da innumerevoli aziende.
I piani a pagamento prevedono un solo possibile upgrade per gli utenti singoli con 100Gb di archiviazione e limite di dimensione file in upload aumentato a 5Gb, mentre il piano Business – riservato alle aziende – offre varietà di prezzi con la costante dello spazio illimitato, fatta eccezione per il piano Business Base.
Amazon Photos è per eccellenza il primo rivale di Google Foto, dato che offre tutt’ora spazio di archiviazione per foto illimitato e 5Gb gratuiti per archiviazione video in modo del tutto gratuito agli utenti Amazon Prime. C’è il trucco, sicuramente, perchè in realtà Amazon Prime costa 36€/Anno, ma comprende tutta una serie di features tra le quali Prime Video, Music ed anche Photos. Se si è già clienti Prime perchè non sfruttarlo?
Di contro Amazon Photos – così come Amazon Drive – non offre molte opzioni di sicurezza, infatti non è prevista crittografia sul file in cloud.
Un capitolo a parte per i tre Boss: OneDrive, Google Drive ed iCloud. Ognuno offre servizi ed integrazioni particolari per gli utilizzatori dei relativi sistemi operativi anche se nulla vieta ad un utente iOS di creare un account GDrive e viceversa.
Dal punto di vista dello spazio gratuito Google Drive risulta più di manica larga, con 15Gb a disposizione dell’utente. A seguire OneDrive con 10Gb ed infine iCloud con soli 5Gb gratuiti; come per tutti gli altri servizi descritti, anche i Top Three offrono piani a pagamento per espandere lo storage a disposizione.
Lato sicurezza tutti e tre i servizi offrono opzioni valide come la crittografia end-to-end, l’autenticazione a due fattori e chiavi di cifratura AES 128-bit e 256-bit.
Questo è un bonus, poichè Terabox è ancora una incognita. Offre 1Tb di spazio gratuito alla registrazione ma, non è molto chiaro nella gestione dei dati utente e dei files. È si prevista la crittografia così come l’autenticazione a due fattori, ma nei Termini di Servizio della compagnia si legge che c’è la possibilità che le azioni effettuate sullo spazio dedicato e gli indirizzi IP dei dispositivi da cui si accede al cloud possano essere registrati per “migliorare e promuovere i servizi di Terabox”.
Dopo tutto questo excursus sui vari servizi alternativi a Google Foto mi permetto di darvi la mia opinione. Personalmente utilizzo un mix di tutti questi servizi per il salvataggio quotidiano di files e scatti personali: upload di foto su Amazon Photos che mi consente di non dovermi mai preoccupare dello spazio in esaurimento, unito al backup di documenti su iCloud per avere sempre con me tutto quello che mi serve. Per altri dati più futili utilizzo anche Dropbox e Box, mentre su MEGA ho caricato tutta la collezione di manuali di Dungeons & Dragons 😉
Voi che servizi usate?
This post was published on 19 Maggio 2021 19:47
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