La stragrande maggioranza della musica moderna è costruita sul culto di uno strumento che è stato una delle più grandi rivoluzioni tecnico culturali della storia musicale: il sintetizzatore. Nel corso della sua storia il sintetizzatore ha attraversato decenni e decenni cambiando radicalmente i generi che ha toccato.
Google, attraverso lo sviluppo costante di tecnologie legate all’intelligenza artificiale e alle reti neurali, sta provando a cambiare le carte in tavola con l’arrivo di Nsynth Super.
Nsynth Super sembra sarà in grado di rispondere ai più stupidi quesiti possibili in fatto di timbrica: come suona un incrocio tra un incidente stradale, un pianoforte ed un cane che ulula ? Lui risponderà attraverso l’utilizzo del suono.
Di cosa stiamo parlando ?
Nsynth Super è un prodotto made in Magenta, un team di ricerca sussidiario di Google Brain (la parte di Google dedicata all’apprendimento e al potenziamento degli studi sulle intelligenze artificiali). Magenta si occupa principalmente di esplorare il mondo del machine learning applicandolo alla creazione di arte e musica.
Nsynth è un progetto risalente allo scorso anno; nel corso di quest’ultimo Google ha deciso di rendere alcuni suoi componenti open source permettendo alla comunità di utilizzarlo e di migliorarlo. Google stessa descrive l’Nsynth Super come uno “strumento open source sperimentale”
Non è la prima volta che il mondo della musica si avvicina a quelle delle intelligenze artificiali, è la prima volta che però queste ultime si immergono così tanto in questioni prettamente musicali come lo studio e la creazione di nuovi timbri. Gli esperimenti precedenti del mondo informatico prevedevano la generazione di melodie, duetti tra macchine e umani in tempo reale o la generazione di canzoni sulla base di uno stile ben preciso.
L’algoritmo alla base di Nsynth Super è un passo oltre tutti questi: permette ai musicisti di generare suoni del tutto nuovi utilizzando l’apprendimento profondo. Questo permette a Nsynth Super di imparare le caratteristiche tonali degli strumenti selezionati e di mescolarli in tempo reale per creare suoni completamente alieni da ciò che sarebbe stato possibile in precedenza.
Cos’è L’apprendimento profondo ?
L’apprendimento profondo è una tipologia di apprendimento automatico che possiede caratteristiche specifiche che sono accomunate dall’utilizzare multipli livelli sia per l’apprendimento di informazioni che per il loro processarsi.
L’algoritmo comprende correttamente il perché determinati suoni sembrano unici. Joao Wilbert, creative technology lead dei Google’s Creative Lab di Londra ha dichiarato a Wired UK
“In principio avevamo due suoni, il suono di un rullante e il suono di una grancassa. L’algoritmo è stato in grado di creare tutti i suoni che esistevano tra i due senza utilizzare esclusivamente una mescolanza sonora. L’algoritmo è stato in grado di rispettare le qualità sonore degli strumenti di partenza: il colpo secco del rullante è stato lentamente fuso alle armoniche della grancassa creando un risultante a dir poco unico.”
Questione d’allenamento.
L’algoritmo originale ha avuto come training set per il suo apprendimento automatico oltre 300,000 suoni diversi di strumenti musicali (il database utilizzato è, a conti fatti, il più grande riguardante la musica). Magenta ha costruito le tecnologie che regolano Nsynth Super utilizzando la tecnologia di Tensorflow, un progetto made in Google dedito allo sviluppo di software per l’apprendimento automatico.
Peter Semple, leader del team dietro Nsynth Super, ha ragionato a lungo sul come rendere l’algoritmo e la tecnologia dietro il progetto fruibili a tutti senza dover capire papiri di codice. Per nostra fortuna la soluzione non è arrivata da molto lontano: Project Bloks, un progetto made in google per l’apprendimento del coding ai bambini è stato fonte d’ispirazione per la creazione di un’ interfaccia efficace e improntata sulla fisicità..
Gli specialisti del teamsono partiti con l’idea di sviluppare uno strumento in grado di farsi utilizzare da chiunque. Nsynth Super è stato ideato pensando anche al portafogli di chi lo vorrà utilizzare: esso sarà realizzabile utilizzando un Rasperry Pi (se siete più videogiocatori che musicisti vi consiglio questo articolo qui sul Rasperry), dei pomelli stampabili da qualsiasi 3D printer e dei fogli di Polimetilmetacrilato.
Pensato per l’utente.
Grande occhio di riguardo è stato gettato verso l’utente.
Esso può caricare in memoria il suo sound pack di 16 suoni pre-processati e lasciare che l’algoritmo inizii il suo lavoro guidandolo attraverso un’ interfaccia tattile per creare nuovi timbri. L’interfaccia è rappresentata da un piano di lavoro con quattro strumenti differenti, uno per angolo: ogni posizione sul piano rappresenta una mistura diversa dei quattro strumenti selezionabili attraverso le manopole presenti sul dispositivo.
Nsynth Super è realizzato avendo in mente i musicisti, sarà quindi compatibile con i principali metodi di produzione musicale presenti al giorno d’oggi; non sarà necessario gettare via i controller MIDI.
Zebedee Pedersen, creative technologist e collaboratore del progetto, ha affermato che l’algoritmo è in grado di donare ad ogni singolo suono un flavour unico. Le limitazioni di tale tecnologia inoltre stimoleranno sicuramente i musicisti che gireranno attorno ai problemi con la creatività che distingue il mondo della composizione. Le capacità uniche dell’Nsynth Super lo renderanno una macchina indispensabile sulla scrivania di ogni producer grazie a funzionalità prima non possibili.
Il fine ultimo del progetto è ottenere una collaborazione sostanziosa tra macchina e uomo nella creazione di musica. João Wilbert, sempre a Wired UK, ha dichiarato “Non c’è spazio per la competizione, non vogliamo creare qualcosa in grado di generare la musica nota per nota perché quello è il compito del musicista. Noi vogliamo creare qualcosa di complementare a questo compito!”.
I progetti dietro Nsynth Super sono liberamente raggiungibili attraverso Github.
Sono tempi d’oro per gli smanettoni!