ASUS ROG STRIX RTX 2080 Ti OC
Prezzo: 1500€ ≈
Architettura: Turing
Ram: 11GB GDDR6
GPU Clock: 1650 Mhz in gaming mode, 1665 in overclock mode
CUDA Cores: 4352
Bandwitdh: 616.0 GB/s
Dalla nascita dei primi acceleratori grafici per il mercato PC sono passate decine e decine di anni: abbiamo visto scomparire grandi marchi come 3DFX o ATI, per vedere un incredibile accoppiata di aziende trainare con forza esuberante un intero settore del mercato. Da dieci anni a questa parte, quando parliamo di schede video sentiamo unicamente i nomi di Nvidia o di AMD, una impegnata nel creare le più potenti schede video sul mercato, l’altra impegnata nel creare i processori grafici che animano le console che molti di noi apprezzano.
Nel 2018 l’azienda americana Nvidia, piuttosto che presentare qualcosa di legato al passato con una nuova serie di schede video ancora più potenti e efficienti di quelle precedentemente messe sul mercato, decise di fare una mossa leggermente diversa e tentare di esportare nel mercato consumer una feature inedita: il ray tracing, ovvero il tracciamento in tempo reale di una grandissima quantità di raggi luminosi al fine di creare un sistema di illuminazione quanto più realistico possibile.
Quella di cui andiamo a parlare oggi è la più potente scheda sul mercato consumer che supporta il ray tracing oggi andiamo a vedere la ASUS ROG STRIX RTX 2080 Ti OC.
Quello che è il modello di punta della nuova serie di NVIDIA ha prestazioni in grado di far impallidire praticamente qualsiasi altra proposta sul mercato ed è una scheda destinata a tutti i giocatori non disposti a scendere a compromessi di qualche tipo per poter ottenere l’esperienza di gioco desiderata.
Bando alle ciance, vediamo di cosa stiamo parlando.
I meno esperti di GPU di fronte ad un nome così lungo e complicato avranno, probabilmente, già fatto un passo indietro e saranno corsi a cercare informazioni sul loro motore di ricerca preferito. Asus, nota azienda Taiwanese, ha realizzato una versione destinata principalmente ai videogiocatori appartenente al suo brand Republic Of Gamers: da sempre impegnato nell’ottenimento delle migliori tecnologie possibili per il settore videoludico.
Questo significa che rispetto alla versione founder (così vengono chiamate le versioni basilari delle schede video) la ASUS ROG STRIX RTX 2080 Ti OC ha un sistema di raffreddamento personalizzato ed un overclock gestito direttamente da ASUS per ottenere un 10/15% di prestazioni in più rispetto la scheda video modello base in base alle necessità dell’utente.
Oltre a ciò, poiché anche l’occhio vuole la sua parte, la scheda è dotata di un sistema di illuminazione RGB chiamato RGB AURA Sync per permettere a ogni giocatori il massimo della personalizzazione possibile; tale sistema permette all’utente interessato di associare i colori a differenti parametri e di farli cambiare in tempo reale. In sostanza con un po’ di pazienza è possibile far cambiare colore alla scheda in base al gameplay del titolo con cui stiamo giocando, alla musica che stiamo ascoltando o alla temperatura di CPU e GPU.
L’ASUS ROG STRIX RTX 2080 Ti OC ha dalla sua specifiche incredibili per il mercato: 11GB di memoria GDDR6 con clock a 14GHZ, 4352 CUDA Cores e frequenze selezionabili dall’utente via software divise in due modalità: in modalità gaming la frequenza della GPU si attesta a 1650 MHz di clock mentre nel secondo caso la GPU arriva fino a 1665 MHz. Tutta questa potenza bruta può essere collegata grazie all’ampia dotazione porte della scheda: due Displayport 1.4, due HDMI 2.0b e una porta USB-C.
La scheda, come se non bastasse, supporta lo standard HDCP 2.2 e regge fino alla risoluzione massima di 7680 x 4320 (altrimenti conosciuta come 8K da noi poveri mortali) il tutto per un massimo di quattro monitor. La scheda è di dimensioni notevoli, occupa infatti 2.7 slot sulla Mobo ed ha un peso notevole grazie anche al frame rinforzato in metallo, utilizzato per aumentare l’integrità strutturale ed evitare che la PCB (conosciuto anche come circuito stampato) si pieghi a causa del peso della scheda.
L’ASUS ROG STRIX RTX 2080 Ti OC ha tra le sue caratteristiche principali un sistema di raffreddamento migliorato rispetto alla precedente generazione di GPU Asus. Il nuovo sistema di raffreddamento è dotato della tecnologia MaxContact , utilizzata per aumentare al massimo l’efficenza del trasferimento termico e ridurre le temperature al minimo possibile.
Per cercare di mantenere le promesse fatte con le dichiarazioni ufficiali, ASUS ha deciso di controllare le temperature utilizzando ventole più potenti rispetto a quelle viste in passato: per fare ciò la compagnia taiwanese ha deciso di utilizzare la tecnologia axial-tech al fine di progettare ventole dalle lame più lunghe contornate da un anello per aumentarne l’integrità strutturale. Tali componenti rispetto anche lo standard IP5X per la resistenza alla polvere, permettendo alla scheda di fare il proprio lavoro senza usurarsi rapidamente.
L’ASUS ROG STRIX RTX 2080 Ti OC, nonostante sia una scheda indirizzata al gaming più spinto, ha anche una funzione specificatamente creata per quei giocatori che ogni tanto si dilettano con videogiochi più leggere: la modalità 0 dB. Tale modalità permette alle ventole della scheda di non girare se si è sotto i 55 gradi celsius, al fine di poter giocare senza udire il minimo rumore da quel particolare componente; la scheda sarà anche in grado di riprendere da sola la sua attività di raffreddamento in caso di aumento di temperatura.
Per attivare questa modalità è semplicemente necessario utilizzare il profilo del bios silenzioso (Q) o utilizzare GPU Tweak Software.
L’ASUS ROG STRIX RTX 2080 Ti OC di cui stiamo parlando oggi è una scheda video dalla potenza e dalle caratteristiche incredibili che è il punto di riferimento quasi assoluto per tutti i videogiocatori che cercano un esperienza di gioco senza alcun compromesso a risoluzione 2K e che vogliono iniziare a sperimentare con i 4K 60FPS.
L’enorme potenza di calcolo della scheda permette al suo proprietario di far girare praticamente qualsiasi videogioco a 60FPS fino ai 4K; al massimo della risoluzione adesso disponibile sul mercato mainstream la scheda ha dimostrato di arrancare rarissime volte e unicamente in titoli specifici come Deus Ex Mankind Divided e Assassin’s Creed Odyssey. Le prestazioni, in ogni caso, sono in linea con quello che era possibile discernere dalla Founders Edition recensita dalla stampa mondiale nella seconda metà del 2018; non sono i 30 mhz di clock in più a fare la differenza.
Ciò per cui l’ASUS ROG STRIX RTX 2080 Ti OC è il massimo è rappresentato sistema di raffreddamento, stavolta in grado di grado di far registrare temperatura inferiori nell’ordine di una decina di gradi rispetto l’edizione Founders; se confrontiamo tale valore con quello che normalmente viene registrato per la categoria abbiamo un valore piuttosto interessante.
I cultori del gaming RGB avranno poi a che fare con dei LED RGB ben posizionato all’interno della scocca total black della scheda che possono dare risalto al componente in un case trasparente. I Led si possono controllare attraverso il software Aura Sync che contiene preset visivi da utilizzare in base all’occasione e da all’utilizzare un elevatissima grado di personalizzazione. Aura Sync ha anche una simpatica funzione che permette di far sincronizzare i LED RGB della scheda video con qualsiasi altro prodotto compatibile.
Per testare l’ASUS ROG STRIX RTX 2080 Ti OC abbiamo deciso di metterla alla prova su una serie di videogiochi più o meno recenti, ponendo sempre la risoluzione a 4K ed utilizzando ove possibile i preset dalla maggiore qualità possibile.
I test sono stati effettuati montando la ASUS ROG STRIX RTX 2080 Ti OC su una workbench realizzata con i seguenti componenti:
MOBO: Asus Z170 Gaming
CPU: Intel i5-6600k (frequenza stock)
RAM: 16GB 2400 mhz DDR4
ROM: Samsung SSD EVO 256 GB
2x 1TB HD WD (Raid 0)
Alimentazione: Antek 650W Bronze
Il primo test che abbiamo fatto è legato a Metro Exodus.
L’ultimo titolo di 4A Games è infatti una delle migliori piattaforme per testare il tracing dell’illuminazione in tempo reale ed il DLSS.
Il test è stato fatto con una breve sezione di gameplay, semplicemente facendo correre in avanti il personaggio in linea retta dopo aver caricato un salvataggio per avere condizioni pressoché identiche.
Il secondo test che abbiamo effettuato è rappresentato dal Benchmark gratuitamente scaricabile a questo indirizzo che utilizza al massimo il Luminous Engine 2.0 di Final Fantasy XV.
Il terzo test che abbiamo affrontato è rappresentato dal benchmark incluso in Assassin’s Creed Odyssey, accessibile dalle menù delle opzioni.
Il quarto test che abbiamo affrontato è invece rappresentato dal benchmark incluso in Deus Ex Mankind Divided, titolo piuttosto attempato che sfrutta al massimo possibile una versione modificata del motore grafico Glacier 2.
I test mostrano come la scheda sia perfettamente in grado di reggere i 30+ frames in praticamente qualsiasi tipo di situazione anche al massimo della risoluzione commercialmente più comune all’interno del settore gaming.
Final Fantasy XV, per inciso, è stato capace di dare problemi alla scheda video facendo alle volte arrivare il framecount sotto i 25 FPS ma tale problema si è presentato in modo isolato e non è stato più ripetuto nelle successive iterazioni del benchmark.
Metro Exodus, al contrario, tra RTX e non RTX ha mostrato un profilo abbastanza simile con dei picchi in negativo di maggiore importanza una volta che la scheda si prende l’onere di calcolare l’illuminazione; il titolo non riesce a raggiungere i sessanta frames in modo costante ma la giocabilità con il massimo livello grafico possibile è più che assicurata.
Ultimo appunto: Asssassin’s Creed Odyssey, con il suo Anvil Engine, ha mostrato di avere un qualche problema di stabilità a livello di framerate nonostante la potenza di calcolo della GPU abbia dimostrato di saper reggere i 60 Frames; il grafico mostra dei curiosi picchi in negativo che, esattamente come per FFXV, non si sono ripresentati nelle successive iterazioni e andrebbero considerati come eventi isolati.
IN ARRIVO
L‘ASUS ROG STRIX RTX 2080 Ti OC è una versione leggermente overclockata della 2080 Ti FE, con 30 MHz di clock in più che non aggiungiono un granché al valore complessivo della scheda. I più coraggiosi possono comunque utilizzare il programma GPU Tweak 2 per manipolare parametri come la tensione, la frequenza delle memorie o il clock dei cores; tale programma oltre ad avere chiare funzioni di overclock permette all’utilizzatore di monitorare in tempo reale pressoché tutti i valori importanti e di gestire in maniera autonoma il sistema di raffreddamento (che per inciso funziona in modo egregio senza alcun ritocco).
Per quanto riguarda lo SLI l’ASUS ROG STRIX RTX 2080 Ti OC, come la 2080 TI FE e la 2080 base ha bisogno del NVLink per poter essere collegata in coppia ad un altra scheda. L’NVLink è un componente da applicare fisicamente sulle schede che permette di ottenere un aumento prestazionale a patto che si abbia del software in grado di sfruttare tale miglioria.
Non avendo tale componente e una seconda scheda video di eguale modello non ci è stato possibile fare alcun tipo di prova riguardo i risultati di un eventuale SLI di ASUS ROG STRIX RTX 2080 Ti OC.
L’ASUS ROG STRIX RTX 2080 Ti OC è una scheda video che offre prestazioni da prima della classe con un sistema di raffreddamento all’avanguardia che permetterà alla build di molti giocatori di sopravvivere ad un estate caldissima. Fisicamente parlando abbiamo a che fare con una scheda solida il giusto, con un’ estetica più raffinata della norma grazie ai LED RGB e grazie anche al corredo software che ci permette di personalizzarne la colorazione a nostro piacimento.
Il tutto, come prevedibile, ha un costo non esattamente alla portata di tutti: la scheda ha un prezzo di listino di 1500 € circa, 200€ in più rispetto alla Founders Edition che offre praticamente le stesse prestazioni con una quindicina di gradi in più all’occhio del termometro.
Comprare questa scheda non è per tutti i tipi di videogiocatori, stiamo parlando di un prodotto di fascia altissima che potrebbe risultare eccessivo per moltissimi. Se avete bisogno di giocare a risoluzioni superiori al 1080P senza problemi di framerate e non volete badare a spese, questa è decisamente la scheda che fa per voi.
Se invece non avete pretese così elevate per il vostro hobby videoludico potete tranquillamente puntare più in basso.
Ringraziamo ASUS per averci permesso di provare la scheda video.
This post was published on 24 Aprile 2019 21:36
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