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Benvenuti ad un nuovo Gamer’s Digest, recap delle principali notizie della settimana videoludica appena trascorsa!
Bungie si affida agli Youtuber per vincere una causa
Il monumentale video che vedete qui sopra è opera dello youtuber My Name is Byf. Della durata superiore alle 10 ore, ripercorre l’intera lore di Destiny, dalle origini fino agli eventi di Destiny 2: The Final Shape. Un’eccentricità da super-appassionati? Forse, ma anche materia da tribunale.
La curiosa notizia, riportata da GameFile, è che Bungie ha utilizzato questo ed altri video di creators di YouTube a propria difesa in una causa legale che le è stata intentata da Matthew Kelsey Martineau, uno scrittore di fantascienza che ha accusato la compagnia di aver plagiato alcuni suoi racconti pubblicati su WordPress, utilizzandoli come materiale narrativo per Destiny. Estremamente interessante il fatto che un’azienda importante come Bungie abbia ritenuto che il miglior modo per mostrare l’autenticità della propria opera sia stato ricorrere a video di analisi realizzati dai fan, piuttosto che affidarsi alla documentazione dello sviluppo. Ma c’è una ragione specifica per questo.
Bungie per diversi anni ha adottato la pratica di rimuovere vecchio contenuto, anche narrativo, dal gioco al rilascio di nuove espansioni, prevalentemente per ragioni economiche legate ai costi di gestione dei server o della manutenzione e controllo qualità del prodotto complessivo. I fan dell’IP si sono lamentati per anni di questa pratica, ma Bungie non ha mai fatto dietrofront nonostante qualche dichiarazione in senso contrario: sebbene abbia smesso di rimuovere vecchio contenuto, non ha mai ripristinato ciò che aveva tolto. Ciò significa che intere storyline e campagne sono ormai irrimediabilmente perdute, e permangono solo nella memoria di chi le ha giocate all’epoca.
La scelta di Bungie si è però rivelata un’arma a doppio taglio nel momento in cui ha dovuto difendersi in tribunale dalle accuse di plagio. Non avendo più modo di recuperare il materiale narrativo rimosso, ha dovuto affidarsi all’opera della community di appassionati che è stata più previdente di lei nel creare una memoria storica della lore di Destiny sotto forma di video enciclopedici che costituiscono un’importantissima memoria storica degli eventi dei due giochi. Questa vicenda curiosa ci interroga nuovamente sull’annosa questione della preservazione videoludica, attività che per negligenza delle software house spesso compete agli appassionati, costretti a pratiche illegali come l’emulazione per accedere a titoli ormai impossibili da recuperare sul mercato.
In questo caso è vero l’opposto, cioè gli stessi creatori del software sono dovuti ricorrere a materiale realizzato/preservato dai fan per poter far valere le loro ragioni in un’aula di giustizia. Una dimostrazione quantomai lampante della necessità di elaborare strategie di ampio respiro per evitare di perdere per sempre pezzi importanti del patrimonio videoludico mondiale.
Addio a Monolith Productions

Non vedremo mai il videogioco di Wonder Woman. In settimana Worner Bros Discovery ha annunciato la chiusura di Monolith Productions, Player First Games e Warner Bros San Diego. Per capire meglio lo stato finanziario della divisione, basta leggere i risultati dell’ultimo trimestre del 2024, pubblicati in settimana. I ricavi sono dimnuiti del 29% su base annua. In una lettera agli azionisti, la dirigenza di WB ha definito il 2024 “deludente” per il segmento videoludico della compagnia, dichiarando le suddette chiusure come parte di un piano di ristrutturazione dell’intera divisione, che in futuro si concentrerà sullo sfruttamento delle sue quattro IP principali, ovvero: Harry Potter, Mortal Kombat, DC (soprattutto Batman) e Game of Thrones.
Una dichiarazione che appare lievemente contraddittoria a fronte del fatto che proprio Monolith era al lavoro sul gioco di Wonder Woman, che appartiene all’universo DC. Tuttavia, i recenti flop tanto di Suicide Squad: Kill the Justice League quanto di MultiVersus e Harry Potter: Quidditch Champions devono aver costretto la dirigenza della multimedia company a ripensare i loro piani, investendo solamente su progetti di più ampio respiro (o supposto tale). Allo stesso tempo, si dimette il capo dell’intera divisione gaming di WB, David Haddad, che sarà sostituito ad interim da Jean-Briac Perrette.
La perdita di Monolith è un duro colpo per il mondo dei videogiochi. Lo studio è in piedi da un quarto di secolo ed ha partorito titoli eccellenti quali F.E.A.R. e La Terra di Mezzo: L’ombra di Mordor, quest’ultimo divenuto famoso per l’introduzione dei Nemesis system, progettato per differenziare i nemici Orchi l’uno dall’altro e renderli responsivi alle azioni del giocatore, auentando l’immersività e la personalizzazione dell’esperienza; un sistema talmente efficace che Warner l’ha addirittura brevettato, detenendone l’esclusiva fino al 2036. Dopo aver speso anni nello sviluppo di una nuova IP denominata Legacy, che non ha ottenuto la luce verde dalla dirigenza Warner Bros venendo cancellata nel 2021, Monolith avrebbe dovuto implementare il sistema anche in Wonder Woman, ma così non sarà.
Per quanto riguarda gli altri due studi, Player First è appunto lo sviluppatore di MultiVersus, mentre lo studio di San Diego, fondato nel 2019, dichiarava il proprio focus circa lo sviluppo di titoli AAA free-to-play, ma non ha prodotto nulla in proprio. Va detto che, anche alla luce di queste chiusure, Warner Bros. Discovery rimane forte di numerosi studi interni, oltre all’etichetta di publishing Portkey Games che si occupa nello specifico di tutti i giochi ambientati nel Wizarding World di Harry Potter. Di seguito l’elenco di tutti i team sussidiari:
- Avalanche Software: nato sotto Disney Interactive per il quale sviluppò Disney Infinity, è stato acquisito da WB Games nel 2017 e ha sviluppato Hogwarts Legacy.
- NetherRealm: specializzato in picchiaduro, è lo studio di Mortal Kombat.
- Rocksteady Studios: malgrado il flop di Suicide Squad che ha comportato alcuni licenziamenti, è uno degli studi di punta del gruppo forte della serie Batman: Arkham. Recenti dichiarazioni suggeriscono che ci sia un nuovo capitolo dell’IP in sviluppo.
- TT Games: racchiude Traveller’s Tales e alcune succursali minori. È specializzato nei giochi Lego.
- WB Games Montréal: ha sviluppato Batman: Arkham Origins e Gotham Knights, ed è al lavoro su un nuovo gioco creato con Unreal Engine 5.
- WB Games Boston: ha sviluppato alcuni giochi MMO per poi dedicarsi al segmento mobile.
- WB Games New York: co-developer specializzato in infrastrutture online.
- WB Games San Francisco: co-developer che aiuta i team principali.
Difficile prevedere la futura strategia aziendale. Non escluderei ulteriori ridimensioanmenti e /o chiusure nel prossimo futuro, a seconda di come andranno i prossimi giochi. Del resto la divisione gaming non è il core business di Warner Bros, che potrebbe ridurla sensibilmente, vendere in blocco, scorporare e così via senza enormi conseguenze sui bilanci complessivi della holding (anzi, dati i flop recenti ne beneficerebbe anche, ovviamente però nessuno attualmente comprerebbe un reparto che è un buco nero di debiti). Chi ha colto la palla al balzo per sfruttare il momento è stata GOG, che ha annunciato l’ingresso di F.E.A.R. Platinum nel suo Preservation Program, impegnandosi a garantirne la copatibilità con sistemi hardware presenti e futuri.
Bacheca annunci

4A Games: la divisione ucraina dello studio ha attuato un rebranding, denominandosi Reburn. Con questo nome sta sviluppando una nuova IP chiamata La Quimera, un FPS creato in collaborazione con il regista Nicholas Winding Refn e los cneeggiatore E.J.A. Warren: qui il trailer di annuncio. Non si sa ancora di che tipo di gioco si tratti. Lo studio ha anche precisato che continuerà a supportare il resto dell’azienda nello sviluppo della serie Metro, e che in quesi frangenti continuerà a firmare il suo lavoro come 4A Games Ukraine.
Bloober Team: grazie al successo di Silent Hill 2 Remake, il team ha annunciato che la collaborazione con Konami sta proseguendo con un nuovo progetto. La mente corre veloce ad immaginare un nuovo remake della serie, o addirittura un nuovo capitolo originale. Ma dovremo senz’altro attendere parecchio tempo prima di saperne qualcosa di più.
Dauntless: l’action-RPG free-to-play sarà dismesso il prossimo mese di maggio, in conseguenza dei numerosi licenziamenti che hanno recentemente colpito il suo sviluppatore Phoenix Labs.
Fable: il remake del gioco del 2006 in sviluppo presso Playground Games è stato posticipato al 2026. Lo ha rivelato l’Head of Xbox Game Studios Craig Duncan in questo podcast.
Hopetown: l’RPG narrativo sviluppato da Longdue, studio fondato da esuli di ZA/UM, ha annunciato l’onboarding di Lenval Brown, iconico narratore di Disco Elysium. IL gioco è in fase di finanziamento su Kickstarter.
Like a Dragon: In una lunga intervista in due parti ai producer della serie, Sega ha allegaot una belissima infografica sulla timeline di pubblicazione di tutti i giochi del franchise Like a Dragon, comprensiva di titoli principale, remake e spinoff. Risulta evidente l’iper-produttività di Ryu Ga Gotoku, studio che è stato in grado di rilasciare un gioco all’anno dal 2006 a oggi (con l’unica eccezione del 2021), aumentando sia la scala che la qualità delle proprie opere. Chapeau!
Nacon Connect: lo sviluppatore e publisher francese ha annunciato uno showcase in live streaming il prossimo 6 marzo, dedicato ai suoi principali giochi in arrivo. Promette “oltre 30 minuti di spettacolo con trailer inediti e sequenze di gameplay esclusive”.
PEGI: dopo che Playstack ha vinto l’appello per far scendere il rating di Balatro da 18+ a 12+, l’ente classificatore sta valutando di modificare la regola generale che assegna la rappresentazione del gioco d’azzardo nei videogiochi al rating 18+, andando a valutare caso per caso le singole istanze e presupponendo di mantenere il divieto ai minorenni solo per i casi in cui tale rappresentazione sia una pedissequa simulazione dei giochi d’azzardo reali. Qui il comunicato ufficiale.
Persona 4: si vocifera che il quarto capitolo della serie JRPG di Atlus possa beneficiare di un remake completo come avvenuto recentemente per Persona 3 Reload. L’indizio più forte viene da dichiarazioni della cantante Shihoka Hirata, che ha confermato di stare registrando tracce per un nuovo gioco nello stesso studio di registrazione utilizzato per i giochi della serie Persona.
Titan Quest II: un update degli sviluppatori ha annunciato l’introduzione della classe Rogue nell’atteso action RPG isometrico ancora in attesa di una data di lancio ufficiale.
Dal mercato
1312 Interactive: è nato il primo publisher indiano totalmente dedicato al segmento PC e console, con lo scopo precipuo di scoprire, sostenere e diffondere a livello globale i migliori AA prodotti nel paese. Per l’ann in corso è previsto il lancio di 3 giochi: Winds of Arcana (Brewed Games), Palm Sugar: A Village Story (Mono Tusk Studios), e Souls of Bombarika (Street Lamp Games).
Hasbro: i ricavi annui della divisione gaming e licenze della compagnia sono aumentati del 22%, raggiungendo quota 471 milioni di dollari. Di questi, ben 112 milioni sono stati generati da Monopoly Go.
Playtika: la società ha annunciato un piano di 450 milioni di dollari in investimenti e acquisizioni spalmati sui prossimi 3 anni-
USA: la spesa del pubblico americano in videogiochi a gennaio è stata di 4,5 miliardi di dollari, in calo del 15% su base annua, mentre le vendite hardware hanno raggiunto il minimo storico da gennaio 2020. Pronti a scommettere che si tratti dell’attesa per Switch 2?
I giochi della settimana

1) Sayonara Wild Hearts (PC/PS5): rhythm game d’azione sviluppato da Simogo e pubblicato da Annapurna Interactive.
2) Yu-Gi-Oh! Early Days Collection (PC/NSW): compilation dei primi 14 giochi di carte di Yu-Gi-oh!, realizzata da Digital Eclipse e pubblicata da Konami.
3) Monster Hunter Wilds (PC/PS57XSX): action-RPG sviluppato e pubblicato da Capcom
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