Lo scorso sabato 15 giugno 2024 Valorant è approdato ai lidi delle console dopo che il suo arrivo era stato preannunciato nel corso del Summer Game Fest 2024. Con questa mossa, Valorant finalmente si apre a un nuovo pubblico di giocatori, per il momento attraverso un percorso iniziale di closed beta così da processare volumi sempre più graduali di persone nei server mentre vengono rifiniti gli ultimi dettagli prima del rilascio ufficiale.
Riot ci ha concesso un codice per la closed beta su PS5 per farci assaporare i cambiamenti e le novità della versione console del popolare sparatutto tattico free-to-play, e noi ci abbiamo giocato un po’ tutto il weekend con bot, amici e sconosciuti.
Se non sapete precisamente cosa sia Valorant perché probabilmente negli ultimi anni avete vissuto in una caverna, vi invitiamo a spulciare la nostra recensione scritta nel lontano 2020, la quale resta ancora tutt’oggi attuale con un’unica differenza: il paventato “destinato al successo” è chiaramente realtà.
Per accedere alla closed beta di Valorant e in generale per poterci giocare da console, potete evitare tranquillamente di crearvi un nuovo profilo e, anzi, vi conviene utilizzare lo stesso che usate su PC. Le diverse piattaforme di gioco su cui adesso Valorant gira non comunicheranno mai tra loro perché non è previsto cross-play, dunque non incontrerete mai giocatori da console mentre siete al PC e viceversa.
Inoltre, i vostri rank e i vostri punteggi non saranno mai condivisi in maniera cumulata, pur se nello stesso profilo. Riot ha confermato che Valorant manterrà anche dopo la beta solo inventari e progressi delle stagioni condivisi nell’account. In poche parole siete liberi di diventare Radiant in tre tornei diversi nel corso della stessa stagione (PC, PS5 e Xbox).
Anche sotto il punto di vista degli aggiornamenti, Riot ha stabilito che i giocatori su PC e console riceveranno contemporaneamente, a prescindere dalla piattaforma, tutte le patch e gli aggiornamenti di bilanciamento, nonché le novità come agenti, mappe, armi e contenuti aggiuntivi. In effetti nella beta, per esempio, è già presente la mappa Abyss, introdotta pochi giorni fa su PC.
Dopo la procedura d’accesso alla beta dell’applicazione su PlayStation, siamo stati catapultati immediatamente in un tutorial confezionato ad arte per la console. Già in un recente aggiornamento i tutorial erano stati cambiati con una versione più moderna, ma la console ne presenta una variante leggermente diversa dove il giocatore usa l’agente Phoenix invece di Sova.
Il gameplay di Valorant è stato riadattato alla fruizione da console senza però snaturare la sua natura competitiva e tattica. Logicamente in questo primo periodo si vedono nelle lobby pochi giocatori tecnici e molti invece intenti a sparare colpi alla rinfusa… al di là di completi nuovi giocatori che si approcciano al titolo, adattarsi da mouse e tastiera a console è un’esperienza abbastanza traumatica se non si è abituati al pad.
Questo tuttavia dipende dalle nostre abitudini di gioco, perché per il resto Valorant cerca di aiutare in maniera molto solida ma mai intrusiva il governo della visuale via controller: insomma, niente mira assistita, ma diverse opzioni che l’utente può gestire manualmente. Perché com’è giusto che sia, se un gioco deve essere tattico e competitivo, deve contare l’abilità del player.
Durante gli incontri in cui abbiamo deciso di portare VALORANT su altre piattaforme, sapevamo già di dover offrire senza compromessi la stessa esperienza competitiva offerta ai giocatori su PC per anni: uno sparatutto a squadre tattico preciso. Il nostro obiettivo fondamentale era di mantenere la naturalezza del gameplay competitivo di VALORANT anche con i controller; qualora non l’avessimo conseguito, saremmo stati pronti a tirarci indietro dal progetto. Crediamo di esserci riusciti ma, in fin dei conti, saranno i nostri giocatori ad avere l’ultima parola.
– Arnar Gylfason, direttore della produzione di Valorant
Il primo supporto fornito da Riot per la gestione del gioco via controller è una modalità Concentrazione che permette di muovere in maniera più lenta e precisa il mirino. Anche da console inoltre è possibile gestire la sensibilità di rotazione della visuale sull’asse delle X e delle Y attraverso le impostazioni, consentendo ai giocatori di poter regolare a piacimento le diverse occorrenze di peek e flick.
È possibile modificare il mirino con impostazioni molto dettagliate, le stesse consultabili da PC insomma, ma sarebbe stata gradita magari la possibilità di importare mirini dal proprio profilo per chi proviene proprio dalla versione tradizionale di gioco. Speriamo che in futuro venga valutata questa opzione.
Ci è sembrato invece un po’ confusionaria la gestione delle abilità: una è attivabile dal cerchio, altre dai tasti dorsali e la Ultimate va attivata premendo in contemporanea i dorsali… nella foga dei combattimenti capita spesso di dimenticare quale sia il tasto giusto visto che son tutti scollegati tra loro, ma è con la Ultimate che capita spesso di premere un dorsale prima dell’altro, invalidando la nostra strategia del momento. Probabilmente è anche questione di abitudine.
I cambiamenti di Valorant per la console non avvengono solo a livello di gameplay, dove le levette analogiche e i grilletti si sostituiscono a mouse e tastiera, ma anche le interfacce sono state riadattate per essere fruite dal pubblico da pad e divano, con menu perfettamente gestibili da un gamepad e infografiche più grandi e chiare.
Da questo punto di vista, ci ha convinto molto la schermata di scelta dell’agente dove adesso i diversi personaggi possono essere filtrati anche per ruolo, una funzione utilissima che speriamo un giorno arrivi anche su PC.
Di un prototipo per console di Valorant se ne parlava già da tempo, e dopo un’attesa che è effettivamente sembrata un’eternità, questo prototipo è diventato un prodotto giocabile che, si spera a breve, verrà messo a disposizione di tutti. Anzi, non è solo giocabile, ma anche di qualità; la stessa qualità che ci si aspetterebbe da uno studio di sviluppo e casa di produzione come Riot, da sempre impegnata a mantenere standard altissimi per le sue produzioni.
Il modo in cui Riot è riuscita a confezionare Valorant su console ha permesso sia di modificare il gameplay (e il gunplay) di modo che si adattasse su console, sia di non snaturare l’esperienza di gioco di Valorant fatta di precisione, abilità sganciate con le giuste tempistiche, adrenalina e divertimento.
Per offrire la stessa esperienza vissuta su PC, in cui sparare senza mirino è il metodo principale e il mirino è relegato a un supporto secondario, abbiamo sperimentato con numerosi adeguamenti e sensibilità del controller. Tuttavia, su console, sparare senza mirino non aveva lo stesso effetto, e i giocatori non potevano sfruttare le stesse opportunità e lo stesso livello di espressività del gameplay per PC. Ed è qui che entra in gioco la modalità Concentrazione, una nuova modalità di tiro che si comporta come quando si spara senza mirino, ma con una sensibilità meno marcata. In questo modo, i giocatori possono sparare normalmente quando devono spostare la visuale/mira con una certa agilità (per es. quando sbucano dagli angoli), servendosi invece della modalità Concentrazione quando necessitano di precisione (per i colpi alla testa)
– Arnar Gylfason, direttore della produzione di Valorant
Riot colpisce anche dal punto di vista tecnico nel presentare un prodotto che ha davvero pochissimi problemi nonostante non sia stato ancora rilasciato completamente, facendoci sperare nella sua pubblicazione ufficiale fuori dalla beta in tempi molto brevi; in effetti non è stata neanche ancora annunciata una data di chiusura della closed beta: è possibile che non ne abbia e che, anzi, gradualmente diventi open fino a poi giungere alla sua versione 1.0.
Non vi nascondiamo che abbiamo avuto comunque un paio di problemi tecnici: nei primi secondi di gioco siamo rimasti incastrati nella prima stanza del tutorial, mentre in una delle ultime prove è sparito il cursore del menu durante un combattimento e ha continuato a essere assente anche nella home. Si tratta tuttavia di inezie non gravi che possono essere risolvibili con segnalazioni e piccoli fix in questo periodo di beta testing.
Che siate alle prime armi o che siate giocatori navigati, se volete dare una chance alla beta di Valorant su console vi invitiamo a consultare il sito ufficiale.
This post was published on 17 Giugno 2024 17:00
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