Si è da poco concluso il Festival della Cultura Pop che ogni anno anima il Centro Fieristico Le Ciminiere di Catania con eventi, stand e conferenze per gli appassionati di gaming, fumetti e tutte le altre sfaccettature della “cultura Nerd”. Etnacomics 2024 è stata un’edizione all’insegna della varietà e della libera circolazione che l’anno scorso risultava invece più limitata.
Una migliore gestione degli spazi
Per questa edizione, la fiera sembra essersi espansa, andando a includere tutto il parcheggio anteriore, l’adiacente locale Zo e un’ulteriore area, tuttavia sono stati resi inaccessibili i due piani superiori del padiglione principale.
Ne è risultata un’effettiva riduzione degli stand che ha però permesso una circolazione molto più fluida, priva di percorsi obbligati e fastidiosi ingorghi. I frequentatissimi stand di gadget si sono spostati all’esterno, alleggerendo così il carico di folla nell’area fumetti che era negli anni precedenti zona di passaggio per chiunque volesse acquistare merchandise, giocare a escape room o provare giochi da tavolo e GDR.
Quest’anno, risulta sofferente però proprio l’area GDR e giochi da tavolo che, accorpata all’Area Family in un padiglione di dimensioni abbastanza ridotte e fin troppo soleggiato, si è ritrovata sempre carica di gente e afosa. Ciò non ha comunque risentito sull’affluenza di giocatori che non si sono lasciati scoraggiare dal caldo e dal poco spazio pur di giocare insieme.
Ospiti e Conferenze
Tra i nomi più importanti di questo Etnacomics sicuramente gli attori Ross Mullan (il White Walker de “Il Trono di Spade”, ha recitato anche in Doctor Who, Scontro tra Titani e tanti altri) e Itziar Ituño (principalmente nota per il ruolo di Lisbona nella serie Netflix “La casa di carta”) che si sono prestati a interviste e a Meet & Greet esclusivi a pagamento – cosa che ha fatto discutere non poco i fan dei due attori. Per i creator, nell’area gestita come ogni anno da Marco Merrino tra sregolatezza e ironia, ospiti Dario Moccia, Federic, Drumox, Mario Sturniolo, PlayerInside, Emilio Cozzi e altri ancora che hanno interagito col pubblico e trattato i più vari argomenti legati alla creazione di contenuti come l’uso delle IA, l’evoluzione dei media e il processo creativo nell’era digitale. Gigantesca l’affluenza di giovani in questa sala che però non riusciva a contenere tutti gli interessati – nonostante fosse molto più grande di quella dell’anno scorso.
Che Le Ciminiere non sia più il luogo adatto a una manifestazione divenuta così grande?
Per i libri e fumetti, tornano tra i tanti Quasirosso, Labadessa, Paolo Mottura e Tito Faraci, mentre spuntano i nomi di Paolo Barbieri, Fiore Manni che presenta il suo ultimo libro e Zerocalcare che firma il manifesto di questa edizione dedicato a Pirandello e alle sue “Maschere”, concetto che si adice perfettamente alla capacità di mutare dei cosplayer, dei supereroi dei fumetti, dei giocatori di ruolo e videogiocatori.
Se c’è una cosa che però fa sempre discutere a Etnacomics è la presenza dell’Area Taboocom dedicata al fumetto erotico che tenta di sdoganare argomenti legati alla sessualità nelle varie forme d’arte. Qui grande ospite Rocco Siffredi, ma anche i doppiatori Rossa Caputo e Riccardo Suarez per parlare del loro lavoro su Hazbin Hotel, serie animata Prime Video ambientata all’inferno dal linguaggio scurrile e dalle tematiche mature che poco si addice ai bambini che tuttavia riempivano la sala: va bene sdoganare i taboo, ma far accedere minori di 14 anni a un padiglione tappezzato di opere altamente esplicite non ci è sembrata una grande idea (sia degli organizzatori sia dei genitori), soprattutto vista la presenza di altri incontri coi due apprezzatissimi doppiatori in sale più adeguate.
Sempre popolarissimo infatti l’appuntamento annuale con il “Doppio anch’io”, un laboratorio che permette ad alcuni fortunati di doppiare dal vivo delle scene alla presenza di noti doppiatori come i suddetti Caputo-Suarez e quest’anno Fabrizio Mazzotta, Liliana Sorrentino ed Edoardo Stoppacciaro. Nella giornata di sabato, i tre hanno parlato di come si sono avvicinati al mondo del doppiaggio pur non essendo figli d’arte e di come si approcciano a un turno al leggio che richiede spesso di interpretare tanti personaggi diversi in poco tempo, cosa che richiede un profondo lavoro psicologico e una grande capacità di adattamento. Tra nostalgia per i loro ruoli iconici (i Puffi, Krusty il Clown, Pollon, Ghostbusters…) e risposte alle domande dei fan, la conferenza si è conclusa con delle interessanti riflessioni sull’impatto che l’Intelligenza Artificiale già ha e potrebbe avere sul futuro dell’arte, in un mondo distopico e terribile – ma mai così vicino – in cui l’essere umano potrebbe trovarsi a fare solo i lavori pesanti mentre l’IA si dedica all’arte.
Interazione e community
Etnacomics unisce.
Nonostante la competizioni con altre fiere in Sicilia inizi a farsi sentire, l’appuntamento con il Festival della Cultura Pop più longevo dell’isola viene sempre accolto con entusiasmo. Il senso di comunità pervade la manifestazione, permettendo di incontrare vecchie conoscenze e costruirne facilmente di nuove, per poi trovarsi ad affrontare avventure fantastiche attorno a un tavolo o cantando i brani più noti dei cartoni con chi era uno sconosciuto fino a pochi attimi prima.
La forte interazione con il pubblico durante le conferenze, il clima estivo e il calore (immateriale) della gente rendono ogni edizione un bel ricordo, nonostante i piccoli difetti che ogni grande evento presenta sempre.