In un evento a porte chiuse Microsoft ha fornito nuove informazioni su 4 giochi molto promettenti.
La scorsa settimana abbiamo partecipato a uno showcase digitale a porte chiuse di Microsoft dedicato alla presentazione di 4 videogiochi in sviluppo all’interno del programma ID@Xbox, che consente la pubblicazione su PC Windows e console Xbox da parte di editori partner dell’azienda. I titoli oggetto della presentazione, tutti in arrivo prossimamente sul mercato EMEA, sono stati i seguenti:
Nightscape è un’avventura a scorrimento laterale in 2.5D. Ispirato alla cultura astronomica araba, è opera del team qatariota Mezan Studios, che ha concepito il titolo come un’avventura immersiva che possa contribuire alla diffusione di questi così peculiari e poco noti del folklore di quelle terre. Il gioco ci mette nei panni di Layla, una ragazza dotata di un astrolabio magico grazie al quale dovrà percorrere la penisola arabica che è stata sconvolta da une vento cosmico catastrofico: le costellazioni sono scomparse dal cielo! Sta a noi ripristinarle, viaggiando in lungo e i largo alla ricerca degli astri perduti.
Il gioco mescola esplorazione, combattimento ed elementi puzzle, il tutto disteso in un ritmo rilassato con un focus sul comparto artistico e sonoro, allo scopo di far divertire il giocatore con un’avventura facilmente approcciabile e ricca di fascino. Ogni nuova costellazione ricostruita fornirà a Layla un corrispettivo potere, grazie a cui potrà farsi strada in una terra misteriosa e ricca di insidie. Starà al giocatore spremere le meningi quanto basta per capire come utilizzare al meglio i poteri a disposizione per aprirsi varchi e aggirare ostacoli, avanzando così nell’avventura. Il gioco uscirà su PC e console, ma è ancora privo di data di uscita. Gli sviluppatori si sono ispirati a titoli dalla narrativa silenziosa e onirica come Journey e Inside, e sono ansiosi di scoprire come la lore che circonda le costellazioni dell’astronomia araba (che sono diverse dalla nostra) entreranno in risonanza con le diverse culture dei giocatori di tutto il mondo.
Di questa avventura botanica si è visto e sentito parlare più volte, e c’era curiosità di vederlo in azione in una presentazione condotta dagli stessi sviluppatori. In arrivo il 9 aprile su PC e console e disponibile al day one anche su Game Pass, Botany Manor ci mette nei panni della botanica in pensione Arabella Greene, impegnata nella compilazione del suo enciclopedico manuale di ricerca “Flora Dimenticata”. Aggirandoci per una prestigiosa magione vittoriana di fine Ottocento e il suo lussureggiante giardino, dovremo esplorare ogni anfratto della proprietà per raccogliere indizi circa la coltivazione e cura di svariate specie di piante, provvedendo a raccogliere le informazioni necessarie a completare i nostri registri. In questo modo il manuale svolge le funzioni di un vero e proprio quest log, proponendoci compiti da svolgere con vari gradi di difficoltà, per venire a capo dei quali dovremo fare ricorso alle nostre capacità di osservazione e deduzione.
Nel corso della presentazione la creatrice del gioco Laure De Mey ha illustrato la risoluzione di alcuni semplici enigmi per spiegare il funzionamento del gioco. Leggere il nostro tomo sarà solo il primo passo per capire cosa dobbiamo fare, ma il come farlo sta a noi scoprirlo. Il gioco è ambientato nella contea del Somerset, nota per le sue coltivazioni di mele, ma i giardini della magione pullulano di svariate specie vegetali, tra cui frutta, ortaggi, fiori e altro ancora. Districandoci tra sementi di tipo differente, calendari e ricettari, erbari e strumenti da lavoro, dovremo spesso “unire i puntini” dei vari indizi disseminanti in giro per capire come poter far interagire tra loro documenti, oggetti e strumenti che troveremo sparsi nei meandri della proprietà. Gli sviluppatori hanno passato molto tempo a bilanciare il gioco per assicurare il giusto equilibrio tra senso di sfida e relax esplorativo, cercando di evitare il più possibile di generare frustrazione nel giocatore.
Particolare curioso: l’ispirazione per il gioco viene dalla passione infantile della creator per il Croft Manor di Tomb Raider, e in effetti conosco parecchie persone che hanno speso decine ore all’interno della magione di Lara alla ricerca di tutti i suoi segreti!
Jump Ship, sviluppato da Keepsake Games e al momento ancora senza data di uscita, è un extraction shooter cooperativo online fino a 4 giocatori che ci mette nei panni di un gruppo di astronauti impegnati in pericolose missioni di recupero di risorse spaziali. Una volta entrati nell’orbita del pianeta, asteroide o altro corpo celeste di interesse, avremo facoltà di muoverci liberamente sulla sua superficie avvicinandoci all’obiettivo nel modo che riteniamo più opportuno. In qualsiasi momento possiamo anche tornare a bordo della nave e usufruire dei suoi sistemi di difesa che, non dubitate, ci serviranno: il gioco ci vedrà impegnati a fronteggiare macchine e/o creature aliene ostili che si frapporranno tra noi e il prezioso carico da recuperare, per raggiungere il quale dovremo spesso esplorare ambienti poco sicuri come stazioni spaziali in rovina, lande ghiacciate e tane di esseri poco amichevoli.
Un volta ripartiti potrebbe essere presto per cantare vittoria: Jump Ship prevede anche sessioni di battaglie navali concitate, in cui ci divideremo con i nostro compagni i compiti di attacco, difesa e navigazione in frenetici combattimenti orbitali a colpi di fucile laser. Il gioco è stato sviluppato con Unity e il team di sviluppo svedese ha citato come principale ispirazione l’immortale Left4Dead, dichiarando che il tentativo principale è stato quello di offrire un gameplay loop caratterizzato dalla necessità di una continua risposta agli stimoli ambientali e dalla cooperazione multigiocatore come chiave per il successo di una missione. Obiettivo ambizioso per un team relativamente piccolo – una decina di persone – ma affiatato, che si propone di arricchire l’esperienza con una vasta gamma di contenuti customizzabili, dalle tute alle armi fino alla navicella spaziale, tutti elementi che potranno essere personalizzati e modificati per adattarsi al nostro stile di gioco.
Ambientato su una piattaforma petrolifera nel tempestoso Mare del Nord, Still Wakes the Deep è un’avventura horror in prima persona che ci farà assaporare il terrore dell’isolamento in una lugubre struttura isolata dal mondo, all’interno della quale iniziano ad accadere fatti sempre più inquietanti. L’azione si svolge nel 1975 al largo della Scozia, e il cast di attori che interpreta i personaggi principali del gioco è interamente scozzese. Ciò ha permesso a The Chinese Room di ottenere un alto livello di coerenza interna nella rappresentazione della working class dell’epoca, che peraltro va a braccetto con la fedeltà storica: l’imponente piattaforma Beira D è stata disegnata sulla base di materiale d’archivio dell’epoca, come cinegiornali e documentari industriali, molto abbondanti in quel periodo allorché furono scoperti dei giacimenti petroliferi sottomarini e fu dato avvio a un vasto programma di sfruttamento industriale in questo senso.
Ovviamente l’approccio realistico al design dell’ambientazione non fa altro che acuire il senso di terrore che ben presto assillerà il giocatore, alle prese con fenomeni raccapriccianti e che lasciano ben poche speranze di salvezza. Con una narrativa di cui poco è stato svelato, ma che prende le mosse da suggestioni cinematografiche degli horror dell’epoca a partire dal seminale La cosa di John Carpenter, Still Wakes The Deep getterà nello sconforto il nostro protagonista, un umile lavoratore che si troverà a fronteggiare pericoli infernali, tra cui l’atroce dubbio di non potersi più fidare dei propri compagni di squadra. Aggirandoci all’interno di ambienti sempre più precari, in una struttura che diverrà ben presto fatiscente e sempre più prossima al collasso, il nostro eroe non potrà contare su alcuna arma, ma solo sul suo intuito (e la sua torcia) per venire a capo dell’inquietante mistero che avvolge Beira D e trovare una via di fuga dall’incubo. Gli sviluppatori hanno tenuto a precisare che morire sia possibile nel corso del gioco, ma hanno altresì sottolineato la presenza di una Story Mode per chi voglia concentrarsi solo sulla narrativa tralasciando ogni possibile frustrazione lato gameplay. Ovviamente non mancheranno riferimenti e suggestioni provenienti dai precedenti lavori dello studio, quali Everybody’s Gone to the Rapture, Dear Esther e Amnesia: A Machine For Pigs.
Still Wakes the Deep uscirà il prossimo 18 giugno su PC e console, e sarà disponibile su Game Pass al day one.
This post was published on 5 Aprile 2024 13:30
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