Benvenuti a un nuovo #Gamersdigest, recap delle principali notizie della settimana videoludica appena trascorsa!
Embracer Group ha venduto Gearbox a Take-Two per 460 milioni di dollari, e Sega ha venduto Relic che, grazie ad un investitore esterno, diventerà uno studio indipendente. Infine, Toys For Bob si è distaccata da Activision Blizzard ritornando a essere uno studio indipendente.
Dando sostanza ai rumor che erano circolati nei mesi scorsi, la holding svedese (cui ho dedicato un’approfondita #aDevStory in tre parti) ha ceduto in blocco un’altra delle “sette sorelle”, ovvero le sette divisioni che costituivano il comparto PC/Console. Ora, dopo questa cessione e quella di Saber Interactive avvenuta due settimane fa, ne rimangono cinque: THQ Nordic, PLAION, Coffee Stain, Amplifier e Crystal Dynamics/Eidos Montreal. Secondo le parole di Lars Wingefors, questo atto segna la fine dell’operazione di ristrutturazione iniziata lo scorso anno, che si conclude formalmente proprio oggi. Pericò non ci saranno altre cessioni, chiusure o riduzioni di personale. In questa operazione di vendita, Embracer tratterrà per sé alcune parti del gruppo Gearbox, in particolare:
La vendita ridurrà ulteriormente il debito netto di Embracer di circa 3,5 miliardi di SEK (circa 300 milioni di euro), permettendo di raggiungere i risultati prefissati. Dal canto suo, Take-Two non pagherà cash bensì in azioni della stessa compagnia, che poi Embracer venderà subito dopo per ottenere la liquidità di cui ha tanto bisogno (secondo il CFO della holding Embracer dovrebbe ottenere approssimativamente 300-350 milioni di dollari). Dunque ecco nello specifico ciò che va a Take-Two:
Per quanto riguarda la cessione di Relic da parte di Sega, è stato lo studio stesso a darne notizia via social, assicurando che continuerà il supporto a Company of Heores 3, il titolo più recente rilasciato dal team:
In questo caso però i dettagli dell’operazione non sono stati divulgati, dunque non si consoce l’entità dell’investimento di Emona Capital. Si sa invece che in concomitanza con la vendita, Sega ha effettuato dei tagli di personale licenziando 240 dipendenti impiegati negli studi inglesi della holding nipponica, in particolare Creative Assembly (già duramente colpita da licenziamenti in occasione della cancellazione del progetto Hyenas l’anno scorso), Sega Europe e Sega HARDlight. Nessun taglio ha interessato Sega of America, dove anzi pochi giorni fa è stato siglato un accordo con AEGIS, la sigla sindacale costituita l’anno scorso dagli stessi dipendenti di Sega con il supporto di CWA. Il contratto collettivo ha provocato un aumento salariale e nuove misure di assicurazione contro il licenziamento ingiustificato.
Sono passate poche settimane da quando Toys for Bob ha annunciato la propria rinnovata indipendenza da Activision Blizzard, che aveva acquisito lo studio nel 2005. Sotto la supervisione della major, il team ha rivitalizzato due storici franchise di PlayStation, ovvero Crash Bandicoot e Spyro the Dragon, divenute icone videoludiche degli anni Novanta. Nel 2018 infatti Toys for Bob ha dato alle stampe tanto Crash Bandicoot N. Sane Trilogy quanto Spyro Reignited Trilogy, fedeli riproposizioni delle due trilogie platform per PlayStation, che hanno dato nuova linfa a due marchi a lungo caduti nell’oblio. Crash è stato poi protagonista di due nuovi giochi originali, Crash Bandicoot 4: It’s About Time e Crash Team Rumble, mentre il draghetto viola attende ancora di godere dello stesso trattamento. Quali che fossero i piani della compagnia, purtroppo, sono stati funestati dalle scelte della casa madre, che negli ultimi anni ha pensato bene di snaturare completamente lo studio e farne uno dei tanti co-developers del marchio di punta di ABK ovvero Call of Duty: nell’ultimo triennio Toys for Bob ha quindi sacrificato ogni sua vocazione per accodarsi ai lavori su Warzone (2021), Modern Warfare II (2022) e Modern Warfare III (2023).
Una volta subentrata Microsoft, che ha acquisito ABK per quasi 70 miliardi di dollari, si è riaccesa la speranza circa una conduzione più umana dell’azienda, maggiormente rispettosa dello storico dei singoli team e delle loro aspirazioni. Tuttavia è subito arrivata una doccia fredda sotto forma di licenziamenti: a seguito dell’acquisizione infatti Microsoft ha ridimensionato l’organico dell’intera Activision Blizzard, licenziando 1900 dipendenti di ogni ordine e grado, nel nome di una razionalizzazione dei costi e ristrutturazione aziendale all’interno del nuovo assetto. Toys for Bob ha pagato pegno sotto forma di 89 dipendenti che sono stati lasciati a casa (su un organico totale di circa 500 stando ai numeri emersi nel 2021). Il team deve aver deciso di averne avuto abbastanza, perciò lo scorso febbraio i capi dello studio Paul Yan e Avery Lodato hanno annunciato la propria separazione da Activision Blizzard e il ritorno a status di studio indipendente.
Nel corso degli anni abbiamo ispirato amore, gioia e risate nel bambino interiore che alberga in ogni videogiocatore. Abbiamo lanciato nuove IP e tecnologie hardware con Skylanders. Abbiamo alzato l’asticella delle rimasterizzazioni a regola d’arte con Spyro Reignited Trilogy. Abbiamo elevato Crash Bandicoot a nuove vette di innovazione e apprezzamento critico. Con gli stessi entusiasmo e passione, crediamo che ora sia giunto il momento di portare il nostro studio e i nostri giochi futuri a un nuovo livello. Questa opportunità ci consentirà di tornare alle nostre radici, ovvero quelle di essere uno studio piccolo e umile.
– We’re going indie! – 29 febbraio 2024
Già in quell’occasione, comunque, il team fece presente che le comunicazioni con Microsoft non si erano mai interrotte, e anzi che le due aziende stavano trattando a proposito di un possibile accordo di publishing. Ora arriva la conferma che queste trattative si siano effettivamente concretizzate: Windows Central ha infatti riportato la notizia di un accordo siglato tra Microsoft e Toys for Bob, nel quale la prima si impegna a sovvenzionare lo sviluppo del prossimo gioco dello studio!
Matt Booty, attualmente alla guida della divisione giochi di Xbox, avrebbe comunicato che sia stato raggiunto un accordo tra Microsoft e Toys for Bob riguardo al loro primo gioco come studio indipendente. D’altro canto non ha fornito dettagli in merito a che tipo di gioco si tratti, dando tuttavia qualche informazione tra le righe, e qui parafraso “sarà simile ad alcuni giochi che Toys for Bob ha fatto in passato“. (…) Il fatto che lo studio abbia raccomandato ai fan di “tenere le proprie corna puntate” potrebbe essere un riferimento a Spyro the Dragon, che gode di una fanbase molto nutrita oggigiorno.
– Jez Corden, Xbox has reached an agreement with ‘Crash Bandicoot,’ ‘Spyro’ dev Toys for Bob for their new game – 23 marzo 2024
Effettivamente proprio il draghetto manca ancora di un nuovo gioco originale, di cui invece ha goduto il paramele più famoso del mondo. D’altro canto, in passato Bobby Kotick dichiarò che, in seno a Microsoft, Toys for Bob avrebbe avuto le risorse economiche necessarie per rilanciare Skylanders, che necessiterebbe di una filiera produttiva ad hoc per la produzione delle action figures (si tratta infatti di un gioco toys-to-life); se consideriamo che Spyro era uno dei personaggi più iconici del franchise, questa ipotesi non è poi così peregrina.
In un panel tenuto alla GDC, il VP dell’ecosistema Fortnite Saxs Persson ha tracciato un bilancio dei primi 12 mesi di lancio dell’UEFN, ovvero l’editor che permette la creazione di esperienze videoludiche all’interno di Fortnite, gioco che ormai è espanso in un vero e proprio metaverso (e che lo sarà sempre più grazie alla recente partnership siglata tra Epic e Disney). Fino a oggi il tool è stato utilizzato da 15.000 creators che hanno realizzato circa 80.000 isole. Esse hanno attirato 130 milioni di giocatori e hanno generato la ragguardevole cifra di 320 milioni di dollari di ricavi. L’elenco degli asset e degli strumenti messi a disposizione da Epic all’interno di UEFN è sterminato, e sempre nuove aggiunte vengono introdotte col passare dei mesi. Con questo Editor si possono creare interi livelli di Fall Guys tanto quanto interi tracciati di Rocket Racing. Si può ricorrere a MetaHuman per la creazione di NPC dalle fattezze iperrealistiche e si può dar vita a interi mondi fatti di LEGO grazie al gioco-piattaforma ad hoc LEGO Fortnite. Sembra davvero non esserci limite alle potenzialità creative di Epic, nonché all’aumento costante del suo fatturato.
Epic ha profuso molti sforzi nella messa a punto di strumenti di moderazione dei contenuti: infatti ogni isola creata deve prima passare da un processo di approvazione per poter essere effettivamente pubblicata. Pur con una media impressionante di 600 nuove isole create ogni giorno, Persson ha dichiarato con orgoglio che Epic è in grado di revisionare totalmente ogni singola isola in un tempo massimo di due ore. L’obiettivo a lungo termine di Epic è quello di sviluppare talmente tanto UEFN da renderlo capace di programmare autonomamente un’intera stagione di Battle Royale di Fortnite.
l’Unione Europea ha avviato procedure di indagine nei confronti di alcune big tech per supposta violazione di normative contenute del nuovo Digital Markets Act. Le aziende sotto accusa sono Google, Meta ed Apple. In particolare, Google ed Apple sarebbero accusate di violare le pratiche anti-steering, ovvero di impedire agli sviluppatori di rimandare a circuiti di pagamento esterni agli store mobile della due compagnie; Meta invece è sotto indagine relativamente al suo modello “pay or consent”, un aggiornamento alle policy sulla privacy degli utenti introdotto dalla compagnia lo scorso novembre, che consente all’utente di scegliere se cedere consapevolmente i propri dati per targhetizzare le comunicazioni pubblicitarie, oppure pagare per un’esperienza ad-free. In questo modo però è come se gli utenti dovessero acquistare il proprio diritto alla privacy, che dovrebbe invece essere garantito per legge. Le indagini dureranno tutto l’anno e le aziende giudicate colpevoli rischiano di pagare multe pari al 10% del loro fatturato mondiale (che sale al 20% in caso di recidiva).
Nel regno Unito, nel frattempo, l’Advertising Standards Authority ha ammonito EA, Jegx e Miniclip riguardo alla mancata indicazione della presenza di loot box all’interno dei propri videogiochi, in violazione delle normative locali. La segnalazione all’autorità è stata inoltrata dal ricercatore Leon Xiao, che da diversi anni si occupa di monitorare le pratiche delle compagnie videoludiche in merito ai meccanismi di monetizzazione in-game, di cui le loot box rappresentano spesso le modalità più subdole (qui avevo parlato ad esempio del caso olandese). Già la scorsa estate il Regno Unito aveva messo una stretta alla pratica delle loot box istituendo nuove 11 linee guida alla loro implementazione:
Ora i 3 publisher sono accusati di mancata ottemperanza ai regolamenti in merito a giochi specifici: EA è sotto accusa riguardo Golf Clash, Jagex riguardo Runescape, Miniclip riguardo 8 Ball Pool. Nessuna delle 3 ha inserito il riferimento alla presenza di loot box all’interno delle sue comunicazioni pubblicitarie, come riportato da Eurogamer: secondo EA la colpa è di un errore umano; Jagex cita la mancanza di spazio e tempo per inserire tale riferimento nella pubblicità specifica, ma sostiene che un link ad hoc rimandi ad una pagina dove è contenuta questa informazione; Miniclip ha ritirato la pubblicità incriminata assicurando che d’ora in poi rispetterà il regolamento.
Il consueto appuntamento con lo showcase digitale organizzato da GamesRadar è andato in onda anche quest’anno, ed è consistito in una carrellata di circa 50 trailer di giochi in sviluppo per PC, PS5, Xbox Series X|S e Switch. Qui sopra trovare la replica dell’evento, mentre a seguire l’elenco degli annunci più rilevanti (come sempre un click sul titolo del gioco vi prota al trailer/video relativo):
Ecco i principali videogiochi usciti in settimana. Un click sul titolo vi rimanda al trailer relativo.
Sapete che ogni mercoledì sul nostro canale Twitch si gioca di ruolo? La nostra campagna originale basata su D&D 5^ si chiama Echoes of Erythmia! Potete recuperare il finale di stagione a questo indirizzo!
Il caporedattore galattico Graziano Salini ha giocato per voi The Weird Dream, un umile metroidvania 2D della software house cinese Shangai AmberDragons che, a dispetto delle poche risorse a disposizione, è riuscito a confezionare un’opera che fa ben sperare per il futuro del team.
Questa settimana tante anteprime: Diego Del Buono ha provato Sand Land, l’action-RPG tratto dal manga che rappresenta probabilmente l’ultimo grande afflato creativo del compianto Akira Toriyama.
Inoltre Alessandra Borgonovo si è lanciata alla scoperta Visions of Mana, l’atteso nuovo capitolo della serie JRPG con cui Square Enix vuole rispolverare uno classici franchise degli anni Novanta.
Infine Graziano Salini ha messo le mani su Ender Magnolia: Bloom in the Mist, atteso sequel del metroidvania Ender Lilies e appena rilasciato in versione early access.
Per questa settimana è tutto.
Arrivederci a domenica prossima con il #GamersDigest N°14 del 2024!
This post was published on 31 Marzo 2024 19:30
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