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Speciali

Embracer vende Gearbox, Relic e Toys For Bob diventano indipendenti | #GamersDigest 2024 N°13

Benvenuti a un nuovo #Gamersdigest, recap delle principali notizie della settimana videoludica appena trascorsa!

Vendesi sviluppatori

Embracer Group ha venduto Gearbox a Take-Two

Embracer Group ha venduto Gearbox a Take-Two per 460 milioni di dollari, e Sega ha venduto Relic che, grazie ad un investitore esterno, diventerà uno studio indipendente. Infine, Toys For Bob si è distaccata da Activision Blizzard ritornando a essere uno studio indipendente.

Dando sostanza ai rumor che erano circolati nei mesi scorsi, la holding svedese (cui ho dedicato un’approfondita #aDevStory in tre parti) ha ceduto in blocco un’altra delle “sette sorelle”, ovvero le sette divisioni che costituivano il comparto PC/Console. Ora, dopo questa cessione e quella di Saber Interactive avvenuta due settimane fa, ne rimangono cinque: THQ Nordic, PLAION, Coffee Stain, Amplifier e Crystal Dynamics/Eidos Montreal. Secondo le parole di Lars Wingefors, questo atto segna la fine dell’operazione di ristrutturazione iniziata lo scorso anno, che si conclude formalmente proprio oggi. Pericò non ci saranno altre cessioni, chiusure o riduzioni di personale. In questa operazione di vendita, Embracer tratterrà per sé alcune parti del gruppo Gearbox, in particolare:

  • Gearbox Publishing San Francisco (che detiene i diritti di pubblicazione di IP come Remnant e Hyper Light Breaker)
  • Lost Boys Interactive (Tiny Tina’s Wonderland, di cui però Embracer non deterrà più i diritti)
  • Cryptic (Neverwinter, Star Trek Online)
  • Captured Dimensions (azienda specializzata nella scansione 3D)

La vendita ridurrà ulteriormente il debito netto di Embracer di circa 3,5 miliardi di SEK (circa 300 milioni di euro), permettendo di raggiungere i risultati prefissati. Dal canto suo, Take-Two non pagherà cash bensì in azioni della stessa compagnia, che poi Embracer venderà subito dopo per ottenere la liquidità di cui ha tanto bisogno (secondo il CFO della holding Embracer dovrebbe ottenere approssimativamente 300-350 milioni di dollari). Dunque ecco nello specifico ciò che va a Take-Two:

  • Gearbox Software
  • Gearbox Entertainment
  • gli studi Gearbox Québec e Gearbox Montréal
  • le IP di proprietà di queste società, tra cui Borderlands, Duke Nukem, Risk of Rain, Brothers in Arms, Homeworld e Tiny Tina’s Wonderlands.

Per quanto riguarda la cessione di Relic da parte di Sega, è stato lo studio stesso a darne notizia via social, assicurando che continuerà il supporto a Company of Heores 3, il titolo più recente rilasciato dal team:

In questo caso però i dettagli dell’operazione non sono stati divulgati, dunque non si consoce l’entità dell’investimento di Emona Capital. Si sa invece che in concomitanza con la vendita, Sega ha effettuato dei tagli di personale licenziando 240 dipendenti impiegati negli studi inglesi della holding nipponica, in particolare Creative Assembly (già duramente colpita da licenziamenti in occasione della cancellazione del progetto Hyenas l’anno scorso), Sega Europe e Sega HARDlight. Nessun taglio ha interessato Sega of America, dove anzi pochi giorni fa è stato siglato un accordo con AEGIS, la sigla sindacale costituita l’anno scorso dagli stessi dipendenti di Sega con il supporto di CWA. Il contratto collettivo ha provocato un aumento salariale e nuove misure di assicurazione contro il licenziamento ingiustificato.

Bob vuole giocare

Il 2024 sarà l’anno della rinascita per Toys for Bob?

Sono passate poche settimane da quando Toys for Bob ha annunciato la propria rinnovata indipendenza da Activision Blizzard, che aveva acquisito lo studio nel 2005. Sotto la supervisione della major, il team ha rivitalizzato due storici franchise di PlayStation, ovvero Crash Bandicoot e Spyro the Dragon, divenute icone videoludiche degli anni Novanta. Nel 2018 infatti Toys for Bob ha dato alle stampe tanto Crash Bandicoot N. Sane Trilogy quanto Spyro Reignited Trilogy, fedeli riproposizioni delle due trilogie platform per PlayStation, che hanno dato nuova linfa a due marchi a lungo caduti nell’oblio. Crash è stato poi protagonista di due nuovi giochi originali, Crash Bandicoot 4: It’s About Time e Crash Team Rumble, mentre il draghetto viola attende ancora di godere dello stesso trattamento. Quali che fossero i piani della compagnia, purtroppo, sono stati funestati dalle scelte della casa madre, che negli ultimi anni ha pensato bene di snaturare completamente lo studio e farne uno dei tanti co-developers del marchio di punta di ABK ovvero Call of Duty: nell’ultimo triennio Toys for Bob ha quindi sacrificato ogni sua vocazione per accodarsi ai lavori su Warzone (2021), Modern Warfare II (2022) e Modern Warfare III (2023).

Una volta subentrata Microsoft, che ha acquisito ABK per quasi 70 miliardi di dollari, si è riaccesa la speranza circa una conduzione più umana dell’azienda, maggiormente rispettosa dello storico dei singoli team e delle loro aspirazioni. Tuttavia è subito arrivata una doccia fredda sotto forma di licenziamenti: a seguito dell’acquisizione infatti Microsoft ha ridimensionato l’organico dell’intera Activision Blizzard, licenziando 1900 dipendenti di ogni ordine e grado, nel nome di una razionalizzazione dei costi e ristrutturazione aziendale all’interno del nuovo assetto. Toys for Bob ha pagato pegno sotto forma di 89 dipendenti che sono stati lasciati a casa (su un organico totale di circa 500 stando ai numeri emersi nel 2021). Il team deve aver deciso di averne avuto abbastanza, perciò lo scorso febbraio i capi dello studio Paul Yan e Avery Lodato hanno annunciato la propria separazione da Activision Blizzard e il ritorno a status di studio indipendente.

Nel corso degli anni abbiamo ispirato amore, gioia e risate nel bambino interiore che alberga in ogni videogiocatore. Abbiamo lanciato nuove IP e tecnologie hardware con Skylanders. Abbiamo alzato l’asticella delle rimasterizzazioni a regola d’arte con Spyro Reignited Trilogy. Abbiamo elevato Crash Bandicoot a nuove vette di innovazione e apprezzamento critico. Con gli stessi entusiasmo e passione, crediamo che ora sia giunto il momento di portare il nostro studio e i nostri giochi futuri a un nuovo livello. Questa opportunità ci consentirà di tornare alle nostre radici, ovvero quelle di essere uno studio piccolo e umile.

We’re going indie! – 29 febbraio 2024

Già in quell’occasione, comunque, il team fece presente che le comunicazioni con Microsoft non si erano mai interrotte, e anzi che le due aziende stavano trattando a proposito di un possibile accordo di publishing. Ora arriva la conferma che queste trattative si siano effettivamente concretizzate: Windows Central ha infatti riportato la notizia di un accordo siglato tra Microsoft e Toys for Bob, nel quale la prima si impegna a sovvenzionare lo sviluppo del prossimo gioco dello studio!

Matt Booty, attualmente alla guida della divisione giochi di Xbox, avrebbe comunicato che sia stato raggiunto un accordo tra Microsoft e Toys for Bob riguardo al loro primo gioco come studio indipendente. D’altro canto non ha fornito dettagli in merito a che tipo di gioco si tratti, dando tuttavia qualche informazione tra le righe, e qui parafraso “sarà simile ad alcuni giochi che Toys for Bob ha fatto in passato“. (…) Il fatto che lo studio abbia raccomandato ai fan di “tenere le proprie corna puntate” potrebbe essere un riferimento a Spyro the Dragon, che gode di una fanbase molto nutrita oggigiorno.

– Jez Corden, Xbox has reached an agreement with ‘Crash Bandicoot,’ ‘Spyro’ dev Toys for Bob for their new game – 23 marzo 2024

Effettivamente proprio il draghetto manca ancora di un nuovo gioco originale, di cui invece ha goduto il paramele più famoso del mondo. D’altro canto, in passato Bobby Kotick dichiarò che, in seno a Microsoft, Toys for Bob avrebbe avuto le risorse economiche necessarie per rilanciare Skylanders, che necessiterebbe di una filiera produttiva ad hoc per la produzione delle action figures (si tratta infatti di un gioco toys-to-life); se consideriamo che Spyro era uno dei personaggi più iconici del franchise, questa ipotesi non è poi così peregrina.

Unreal Editor for Fortnite: un bilancio

In un panel tenuto alla GDC, il VP dell’ecosistema Fortnite Saxs Persson ha tracciato un bilancio dei primi 12 mesi di lancio dell’UEFN, ovvero l’editor che permette la creazione di esperienze videoludiche all’interno di Fortnite, gioco che ormai è espanso in un vero e proprio metaverso (e che lo sarà sempre più grazie alla recente partnership siglata tra Epic e Disney). Fino a oggi il tool è stato utilizzato da 15.000 creators che hanno realizzato circa 80.000 isole. Esse hanno attirato 130 milioni di giocatori e hanno generato la ragguardevole cifra di 320 milioni di dollari di ricavi. L’elenco degli asset e degli strumenti messi a disposizione da Epic all’interno di UEFN è sterminato, e sempre nuove aggiunte vengono introdotte col passare dei mesi. Con questo Editor si possono creare interi livelli di Fall Guys tanto quanto interi tracciati di Rocket Racing. Si può ricorrere a MetaHuman per la creazione di NPC dalle fattezze iperrealistiche e si può dar vita a interi mondi fatti di LEGO grazie al gioco-piattaforma ad hoc LEGO Fortnite. Sembra davvero non esserci limite alle potenzialità creative di Epic, nonché all’aumento costante del suo fatturato.

Epic ha profuso molti sforzi nella messa a punto di strumenti di moderazione dei contenuti: infatti ogni isola creata deve prima passare da un processo di approvazione per poter essere effettivamente pubblicata. Pur con una media impressionante di 600 nuove isole create ogni giorno, Persson ha dichiarato con orgoglio che Epic è in grado di revisionare totalmente ogni singola isola in un tempo massimo di due ore. L’obiettivo a lungo termine di Epic è quello di sviluppare talmente tanto UEFN da renderlo capace di programmare autonomamente un’intera stagione di Battle Royale di Fortnite.

Big tech contro Autority, il braccio di ferro continua

Il Digital Markets Act europeo minaccia le Big Tech

l’Unione Europea ha avviato procedure di indagine nei confronti di alcune big tech per supposta violazione di normative contenute del nuovo Digital Markets Act. Le aziende sotto accusa sono Google, Meta ed Apple. In particolare, Google ed Apple sarebbero accusate di violare le pratiche anti-steering, ovvero di impedire agli sviluppatori di rimandare a circuiti di pagamento esterni agli store mobile della due compagnie; Meta invece è sotto indagine relativamente al suo modello “pay or consent”, un aggiornamento alle policy sulla privacy degli utenti introdotto dalla compagnia lo scorso novembre, che consente all’utente di scegliere se cedere consapevolmente i propri dati per targhetizzare le comunicazioni pubblicitarie, oppure pagare per un’esperienza ad-free. In questo modo però è come se gli utenti dovessero acquistare il proprio diritto alla privacy, che dovrebbe invece essere garantito per legge. Le indagini dureranno tutto l’anno e le aziende giudicate colpevoli rischiano di pagare multe pari al 10% del loro fatturato mondiale (che sale al 20% in caso di recidiva).

Nel regno Unito, nel frattempo, l’Advertising Standards Authority ha ammonito EA, Jegx e Miniclip riguardo alla mancata indicazione della presenza di loot box all’interno dei propri videogiochi, in violazione delle normative locali. La segnalazione all’autorità è stata inoltrata dal ricercatore Leon Xiao, che da diversi anni si occupa di monitorare le pratiche delle compagnie videoludiche in merito ai meccanismi di monetizzazione in-game, di cui le loot box rappresentano spesso le modalità più subdole (qui avevo parlato ad esempio del caso olandese). Già la scorsa estate il Regno Unito aveva messo una stretta alla pratica delle loot box istituendo nuove 11 linee guida alla loro implementazione:

  • Mettere in atto le misure necessarie affinché nessun minore di 18 anni possa accedere alle loot box, senza il permesso esplicito di un parente o tutore.
  • Fornire consapevolezza e strumenti tecnologici adatti ai genitori/tutori sulla questione e informarli con un’adeguata campagna di comunicazione.
  • Formare un panel di esperti per elaborare le strategie più opportune per l’accertamento dell’età dei giocatori.
  • Evidenziare la presenza di loot box nei giochi al momento dell’acquisto e/o download.
  • Informare chiaramente sulle percentuali di probabilità connesse alle singole loot box.
  • Presentare le loot box in modo facilmente riconoscibile al giocatore affinché non sia tratto in inganno o confusione.
  • Supportare l’implementazione del Video Game Research Framework, per agevolare la raccolta dati sulle abitudini d’uso del medium videoludico.
  • Contrastare in ogni modo le pratiche di rivendita degli oggetti ottenuti tramite loot box in cambio di soldi reali.
  • Implementare possibilità di rimborso delle loot box acquistate o di valuta in-game scambiata per valuta reale, e prevedere un adeguato servizio di supporto al cliente.
  • Fare adeguate campagne informative sulla questione per mantenere informati i videogiocatori.
  • Collaborare col governo inglese e altri enti di controllo per verificare l’implementazione di queste linee guida nell’arco dei prossimi 12 mesi.

Ora i 3 publisher sono accusati di mancata ottemperanza ai regolamenti in merito a giochi specifici: EA è sotto accusa riguardo Golf Clash, Jagex riguardo Runescape, Miniclip riguardo 8 Ball Pool. Nessuna delle 3 ha inserito il riferimento alla presenza di loot box all’interno delle sue comunicazioni pubblicitarie, come riportato da Eurogamer: secondo EA la colpa è di un errore umano; Jagex cita la mancanza di spazio e tempo per inserire tale riferimento nella pubblicità specifica, ma sostiene che un link ad hoc rimandi ad una pagina dove è contenuta questa informazione; Miniclip ha ritirato la pubblicità incriminata assicurando che d’ora in poi rispetterà il regolamento.

Future Games Show 2024 Spring Showcase

Il consueto appuntamento con lo showcase digitale organizzato da GamesRadar è andato in onda anche quest’anno, ed è consistito in una carrellata di circa 50 trailer di giochi in sviluppo per PC, PS5, Xbox Series X|S e Switch. Qui sopra trovare la replica dell’evento, mentre a seguire l’elenco degli annunci più rilevanti (come sempre un click sul titolo del gioco vi prota al trailer/video relativo):

  • Harold Halibut: l’avventura sci-fi in stop motion sviluppata da Slow Bros. arriva su PC e console il prossimo 16 aprile.
  • AWAKEN – Astral Blade: un metroidvania dia mbientaizone fiabesca dark in uscita nel Q3 2024.
  • Dustborn: l’action-adventure rhythm game in cel shading che ha come focus un viaggio itinerante lungo tutti i distopici Stati Divisi d’America esc eil 20 agosto 2024.
  • Enotria: The Last Song: l’atteso souslike italiano di Jyamma Games è stato posticipato al prossimo 21 agosto 2024.
  • Flintlock: The Siege of Dawn: nuovo dev diary per il proemttente action-rhythm di A44, in arrivo quest’estate.
  • Industria 2: il sequel dell’avventura/FPS di Bleakmill ispirata a Half-Life si è mostrato per la prima volta.
  • Sand Land: l’action-RPG disegnato dal compianot Akira Toriyama è in uscita il prossimo 26 aprile 2024.
  • Still Wakes the Deep: il survival horror di The Chiense Room esce il prossimo 18 giugno 2024. Guardatevi anche questa presentazione degli sviluppatori.
  • Indika: l’intrigante puzzle-adventure in terza persona in cui impersoniamo una suora alle prese con il demonio uscirà l’8 maggio 2024.
  • Simon the Sorcerer Origins: il prequel italiano della popolare serie di avventure grafiche degli anni Novanta uscirà entro l’anno. Qui la nostra anteprima con intervista alla scorsa Milan Games Week.
  • No Rest for the Wicked: l’action-RPG di Moon Studios sembra sempre più bello. Esce in early access il 18 aprile. Guardate anche questa intervista agli sviluppatori.

Bacheca annunci

Flash News

  • Baldur’s Gate 3: l’RPG di Larian ha vinto il premio Game of the Year alla Game Developers Choice Awards (GDCAs).
  • Giappone: Il ministero dell’economia nipponico ha istituito SO-FU, un acceleratore di imrpese dedicato a sovvenzionare sviluppatori indie; è il primo incubatore creato a livello statale specificatamente rivolto al settore vidoeludico.
  • Millennia: Paradox festeggia l’uscita del suo nuovo 4X con questo trailer di lancio.
  • Misfits Gaming: la compagnia ha aperto il nuovo studio Misfits Interactive, al alvoro su due titoli basati su USG che dovrebbero uscire entrambi entro quest’anno.
  • Lunacy Games: è stato fondato questo nuovo studio di sviluppo, guidato da Bill Roper (Disney Infinity 3.0). Il team è al lavoro su un survival-RPG cooperativo di ambientaizone western; inoltre ha acquisito la licenza per sviluppare un nuovo gioco della serie action-RPG Hellgate.
  • Xbox: intervistato da Polygon, Phil Spencer si è detto favorevole all’idea che più store videoludici digitali approdino sulle cosnole Microsoft, come Epic Games Store e Itch.io.

Dal mercato

I giochi della settimana

South Park: Snow Day!

Ecco i principali videogiochi usciti in settimana. Un click sul titolo vi rimanda al trailer relativo.

  • BOOMEROAD/NOTTOLOT/DORONKO WANKO (26 marzo – PC): escono lo stesso giorno tre titoli free-to-play sviluppati da GYAAR Studio e pubblicato da Phoenixx; si tratta rispettivamente di un action-adventure, un hack’n’slash e un sandbox in cui vestiamo il pelo di un volpino di Pomerania.
  • Bulwark: Falconeer Chronicles (26 marzo – PC/PS5/PS4/XSX/X1): city-builder sviluppato da Tomas Sala e pubblicato da Wired Productions. Sequel di Falconeer, si tratta di uno strategico in cui potremo creare enormi fortezze per poi difenderle dagli attacchi delle fazioni avversarie.
  • Grandia HD Collection (26 marzo – PS4/XB1): arriva sulle console old-gen questa collezione dei primi due titoli della celebre serie JRPG degli anni Novanta, entrambi rimasterizzati in HD, dopo essere approdati su Switch nel 2019.
  • Planet Zoo (26 marzo – PS5/XSX): approda su console il manageriale sviluppato e pubblicato da Frontier Developments e originariamente uscito su PC nel 2019, che ci impegna nella gestione di una riserva protetta; il gioco è un successore spirituale di Zoo Tycoon.
  • South Park: Snow Day! (26 marzo – PC/PS5/XSX/NSW): action-adventure sviluppato da Question e pubblicato da THQ Nordic. Giocabile sia in singolo che in multiplayer, la nuova iterazione videoludica della serie animata più irriverente d’America si arricchisce di un nuovo episodio che si discosta dalle suggestioni RPG degli ultimi giochi in favore di un approccio maggiormente roguelike.
  • Amairo Chocolate (28 marzo – NSW): arriva su Switch questa visual novel sviluppata da Dramatic Create e pubblicata da Cabbage Soft, già disponibile su PC dal 2020.
  • Mars 2120 (28 marzo – PC/PS5/PS4/XSX/X1/NSW): esce dall’early access questo metroidvania sviluppato e pubblicato da QUByte Entertainment che ci porta alla scoperta dei segreti di Marte a suon di mazzate.
  • Open Roads (28 marzo – PC/PS5/PS4/XSX/NSW) avventura narrativa sviluppata da Open Roads Team e pubblicata da Annapurna Interactive. Definito dagli sviluppatori come un film interattivo di genere mystery-thriller, in cui il viaggio di una madre e di sua figlia porterà alla scoperta di segreti di famiglia inconfessabili.
  • Peepper Grinder (28 marzo – PC/NSW): action-adventure sviluppato da Ahr Ech e pubblicato da Devolver Digital. Una colorata avventura 2d in pixel art in cui dovremo depredare tesori marini eliminando chiunque provi a ostacolarci.

La settimana di Player

Sapete che ogni mercoledì sul nostro canale Twitch si gioca di ruolo? La nostra campagna originale basata su D&D 5^ si chiama Echoes of Erythmia! Potete recuperare il finale di stagione a questo indirizzo!

Recensioni

Il caporedattore galattico Graziano Salini ha giocato per voi The Weird Dream, un umile metroidvania 2D della software house cinese Shangai AmberDragons che, a dispetto delle poche risorse a disposizione, è riuscito a confezionare un’opera che fa ben sperare per il futuro del team.

Tutto il resto

Questa settimana tante anteprime: Diego Del Buono ha provato Sand Land, l’action-RPG tratto dal manga che rappresenta probabilmente l’ultimo grande afflato creativo del compianto Akira Toriyama.
Inoltre Alessandra Borgonovo si è lanciata alla scoperta Visions of Mana, l’atteso nuovo capitolo della serie JRPG con cui Square Enix vuole rispolverare uno classici franchise degli anni Novanta.
Infine Graziano Salini ha messo le mani su Ender Magnolia: Bloom in the Mist, atteso sequel del metroidvania Ender Lilies e appena rilasciato in versione early access.

Per questa settimana è tutto.
Arrivederci a domenica prossima
 con il #GamersDigest N°14 del 2024!

This post was published on 31 Marzo 2024 19:30

Alessandro Giovannini

Puoi scrivermi in modo sicuro a: alessandro.giovannini.1990@proton.me Cinema e videogiochi: le mie due più grandi passioni. Da bambino mi alzavo presto la mattina per giocare con il Sega Mega Drive II prima di andare a scuola; passavo i pomeriggi a guardare Terminator 2 fino a consumare il nastro della VHS; impiegavo le serate a cimentarmi nelle avventure grafiche di Lucas Arts su un glorioso PC con Windows 95 in compagnia di mio fratello. Poi è venuta la laurea in cinema, nonché le esperienze di redattore presso siti di informazione cinematografica e gaming. Su Player mi sono specializzato in analisi di mercato e monografie su developers e franchise storici della gaming industry. Ho anche lanciato la newsletter Gamer's Digest che offre una rassegna settimanale della principali novità dell'industria del gaming. Primo videogioco: The Adventures of Captain Comic (DOS) Videogioco console casalinga preferito: Final Fantasy VII (PSX) Videogioco console mobile preferito: Advance Wars (GBA) Piattaforme di gioco possedute: Super Famicom, Game Boy Color, Mega Drive II, PSX, PS2, PS3, PS4, Xbox One S, PC.

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