Benvenuti ad un nuovo #Gamersdigest, recap delle principali notizie della settimana videoludica appena trascorsa!
Alla fine la mannaia dei licenziamenti è calata brutalmente anche sui PlayStation Studios: sono 900 i dipendenti degli studi first-party di Sony ad essere lasciati a casa, e fra di essi vi è l’intero team di London Studio, che verrà totalmente dismesso. In totale l’azienda sta lasciando a casa l’8% della propria forza lavoro attuale. L’annuncio è dato ufficialmente da Jim Ryan, in uno dei suoi ultimissimi atti da CEO di Sony Interactive Entertainment, carica che lascia a partire da marzo.
Oggi devo comunicarvi tristi novità. Tramite discussione condotte negli ultimi mesi a proposito della situazione economica in mutamento, i cambiamenti in corso nei processi di sviluppo, distribuzione e lancio dei nostri prodotti, e per assicurare che la nostra organizzazione possa farsi trovare pronta al futuro in questa industria che evolve rapidamente, abbiamo stabilito che dure decisioni non possano più essere rimandate. L’amministrazione e io abbiamo preso la durissima decisione di ristrutturare le nsotre operazioni, cosa che purtroppo implica una riduzione della nostra forza lavoro, cosa che impatta su molte persone di talento che hanno contribuito al nostro successo. (…) è divenuto chiaro che sono necessari dei cambiamenti affinché sia possibile continuare la nostra crescita nel business e lo sviluppo della compagnia.
– Jim Ryan, lettera ai dipendenti SIE riportata in Difficult News About Our Workforce – 27 febbraio 2024
Nel concreto, i provvedimenti presi:
A proposito di Firesprite, un lungo articolo di Eurogamer ha riportato le dichiarazioni di dipendenti del team che hanno parlato di una cultura tossica introdotta nello studio da parte di Sony immediatamente dopo la sua acquisizione, che ha portato prima ad un allargamento immediato e mal gestito, nell’ottica di far concentrare Firesprite sullo sviluppo di Horizon Call of the Mountain per dispositivi VR, sia ad un successivo crunch che ha stressato i dipendenti. Inoltre sono state segnalati da più parti maltrattamenti e comportamenti inopportuni sul posto di lavoro tra cui molestie sessuali e nonnismo, fenomeni assenti prima dell’acquisizione. In concomitanza con il comunicato di Jim Ryan, ne è arrivato anche uno da parte di Hermen Hulst, capo dei PlayStation Studios, che ha fornito maggiori dettagli sull’impatto che queste misure avranno sui dipendenti e i progetti degli studi Sony:
pubblicare e mantenere esperienze sociali e online – che consentono agli utenti PlayStation di esplorare i nostri mondi in modi differenti – oltre che il lancio dei giochi su piattaforme differenti quali ad esempio PC e mobile, richiede un approccio differente e differenti risorse. Per affrontare queste sfide, i PlayStation Studios dovevano crescere. Abbiamo portato all’interno dei nostri Studi dei team talentuosi e di successo. Abbiamo investito in nuove tecnologie e partnership. Abbiamo reclutato talenti appartenenti alla nostra industria e non solo. (…) Abbiamo esaminato il nostro portfolio e i nostri studi, valutando i progetti in corso a vari livelli di sviluppo, e abbiamo deciso di non portare a termine alcuni di essi. (…) A volte, grandi idee non si trasformano in grandi giochi. A volte un progetto parte con le migliori intenzioni, prima che cambiamenti nel mercato o nell’industria portino ad un cambiamento di programma.
– Hermen Hulst, An Important Update from PlayStation Studios – 27 febbraio 2024
Insomma, Sony si allinea alla tendenza ormai imperante di riduzione quantitativa in favore di un modello che punti maggiormente allo sfruttamento delle proprie IP con strategie transmediali volte ad espandere il bacino di utenza e rendere i giochi più monetizzabili, oltre che sfruttare sempre di più i propri marchi per esperienze non-videoludiche (ne abbiamo parlato giusto settimana scorsa in merito alla decisione di Microsoft di portare i giochi Xbox su piattaforme concorrenti). Quindi: da una parte espansione del medium oltre il videogioco, con adattamenti, partnership commerciali, franchising/merchandising/prodotti su licenza, dall’altra una diffusione dei giochi PlayStation sul maggior numero di piattaforme possibili, a partire ovviamente dai PC. E proprio sui PC Sony ha intenzione di far approdare l’intero catalogo PS VR2, come ha annunciato la stessa compagnia in settimana.
Siamo lieti di annunciare che stiamo attualmente testando la possibilità per i giocatori PS VR2 di accedere ad ulteriori giochi su PC per offrire una varietà ancora maggiore in aggiunta ai titoli PS VR2 già disponibili alla fruizione tramite PS5. Speriamo di rendere questo supporto già disponibile nel corso del 2024, perciò rimanete in attesa di nuovi aggiornamenti in proposito.
– Gillen McAllister, Coming soon to PS VR2 – Zombie Army VR, Little Cities: Bigger!, Wanderer: The Fragments of Fate, The Wizards – Dark Times: Brotherhood, and more – 22 febbraio 2204
Yuzu è il più diffuso emulatore per Nintendo Switch, ma rischia di essere storia passata. Nintendo of America infatti ha deciso di fare causa allo sviluppatore Tropic Haze LLC, avendo depositato una causa civile presso la Corte Distrettuale del Rhode Island questa settimana. L’emulatore consente di aggirare le misure di sicurezza di hardware e software Nintendo e di poter giocare titoli piratati su PC e mobile, procurando un danno economico all’azienda:
Yuzu aggira illecitamente le misure di sicurezza tecnologica dei giochi per Nintendo Switch e ne permette la riproduzione su dispositivi diversi da esso. Yuzu fa questo eseguendo codice necessario a bypassare le numerose misure di sicurezza poste in essere da Nintendo all’interno dei giochi, incluso codice che decritta i file di gioco immediatamente prima e durante la riproduzione, utilizzando copie di chiavi di prodotto ottenute in modo illecito. Anche gli utenti ottengono queste chiavi tramite siti illegali o operando un hacking illegale sulla console Nintendo Switch. Lo sviluppatore capo di Yuzu – noto con lo pseudonimo di “Bunnei” – ha pubblicamente riconosciuto il fatto che molti utenti piratano le chiavi di prodotto e i giochi online, e i siti di Yuzu forniscono informazioni su come effettuare un hacking illegale di nNntendo Switch e come creare copie non autorizzate dei giochi per Switch ottenendo le chiavi di prodotto in modo illecito. (…) In altre parole, senza la decrittazione che Yuzu opera rispetto alle misure di sicurezza di Nintendo, non sarebbe possibile riprodurre copie non autorizzate dei giochi su PC e dispositivi Android.
– Nintendo of America Inc. v. Tropic Haze LLC, 1_24-Cv-00082, No. 1 (D.R.I. Feb. 26, 2024)
Secondo Nintendo, Yuzu incoraggia la pirateria videoludica ed ha anche permesso che copie illegali di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom circolassero in rete e fossero scaricate illegalmente una settimana prima del lancio ufficiale del gioco su Nintendo Switch, causando evidenti danni economici all’azienda. Per tutto ciò Nintendo chiede un’equa riparazione e il risarcimento dei danni causati dall’elusione delle sue misure di protezione del copyright, e in generale tutte le operazioni condotte da Yuzu in aperta violazione del DMCA. Se in alcuni particolari frangenti – ad esempio l’emulazione di retroconsole – l’emulazione ottempera ad una funzione di preservazione storica del medium, in questo specifico caso Yuzu sembra avere ben poche carte da giocare per difendersi. Nintendo comunque aveva bloccato anche i tentativi più “nobili”, inviando una diffida agli sviluppatori di Dolphin, emulatore di Wii e GameCube, che avevano dovuto rimuovere il loro software da Steam.
Toys for Bob si è rotta le… casse dei continui maltrattamenti inflitti dalla casa madre, e si è conquistato la sua indipendenza. Con un comunicato pubblicato sul sito della compagnia, i due capi dello studio Paul Yan & Avery Lodato hanno dato notizia del distacco del team dalla parent company Activision Blizzard: d’ora in poi saranno uno studio indipendente.
Nel corso degli anni, abbiamo ispirato amore, gioia e risate nel bambino interiore di ogni videogiocatore. Abbiamo lanciato una nuova IP e una tecnologia hardware pionieristica con Skylanders. Abbiamo alzato l’asticella della qualità per quanto riguarda le trilogie rimasterizzate con Spyro Reignited Trilogy. Abbiamo portato Crash Bandicoot verso nuove, innovative vette di apprezzamento critico. Con los tesso entusiasmo e passione, crediamo sia giunto il momento di elevare lo studio e i nostri futuri giochi verso un nuovo livello. Questa opportunità ci permetterà di ritornare alle nsotre radici, quelle di uno studio piccolo e umile. Per rendere questa notizia ancor più entusiasmante, stiamo sondando il terreno per una possibile partnership con Microsoft. E anche se siamo all’inizio dello sviluppo del nostro prossimo gioco e ben lontani da fare annunci ufficiali, la nostra squadra è eccitata all’idea di sviluppare nuove storie, nuovi personaggi e nuove esperienze di gameplay.
– We’re Going Indie! – 29 febbraio 2024
Al di là dell’entusiasmo che si percepisce da questo comunicato, segno che lo studio deve aver mal digerito il ridimensionamento imposto dall’alto e il dirottamento dei suoi lavori verso progetti di co-developing di Call of Duty Warzone cui era stato obbligato dai superiori, non è chiaro come questa fuoriuscita dalla parent company sia avvenuta: dobbiamo immaginare che i capi dello studio se lo siano “ricomprato” da Microsoft? Per quale cifra? Oppure è la stessa Microsoft/ABK ad aver mollato lo studio anziché chiuderlo, preferendo continuare a lavorarci in partnership senza doversi sobbarcare i costi? Forse nelle prossime settimane spunteranno informazioni più precise sulla questione.
In ogni caso questo non è un caso isolato, poiché ce n’è un altro equivalente che potrebbe concretizzarsi a brevissimo, almeno secondo uno scoop riportato da Jason Schreier: Embracer Group starebbe per cedere in blocco la holding Saber Interactive ad un fondo di investimento privato per la cifra di 500 milioni di dollari.
Secondo tale fonte, inoltre, lo sviluppo di Star Wars: The Knights of the Old Republic non si sarebbe interrotto, malgrado il silenzio radio che gravita da tempo attorno al progetto, inizialmente affidato ad Aspyr Media ma del quale poi non si è più saputo nulla. Per ora né Embracer né Saber hanno ufficialmente commentato la notizia. Nel frattempo, anche ex sviluppatori di Volition, uno degli studi chiusi proprio da Embracer come parte del suo piano di ristrutturazione, hanno deciso di costituire un nuovo studio indipendente cui hanno dato nome Shapeshifter Games. Al momento lo studio sta lavorando come co-developer a Clockwork Revolution, l’RPG di InXile Entertainment, come ha annunciato lo stesso studio.
Poco dopo la chiusura di Volition siamo volati in Illinois e abbiamo lavorato con Xbox e l’ex leadership dello studio per assicurarci la collaborazione del nuovo team nel ruolo di co-developer. Il loor bagaglio di consocenza dell’industria corroborerà i nsotri sforzi nella realizzazione del nostro RPG steampunk Clockwork Revolution. Ma la storia non inizia qui, ha il suo principio negli anni ’90 quando il capo del nsotro studio Brian Fargo pubblicava i loro classici titoli presso Interplay.
– Shapeshifter Games Winds Up Clockwork Revolution – 30 gennaio 2024
Intervistati da GamesIndustry in merito al motivo che ha spinto il neonato studio a non lanciarsi subito nello sviluppo di una IP originale, i tre fondatori Matthew Madigan, Brian Traficante e Rob Loftus hanno spiegato che in un periodo così turbolento ed incerto è bene focalizzarsi innanzitutto sull’assicurare un’entrata stabile allo studio, ponendo basi solide ad un allargamento dell’organico in un futuro prossimo, ovviamente con l’ambizione di dedicarsi a progetti originali.
Per il momento siamo concentrati solo sul far funzionare l’azienda. Siamo solo un gruppo di sviluppatori fuoriusciti da Volition che hanno deciso di mettersi assieme. Ciò che vediamo nell’industria è che la complessità degli AAA è aumentata enormemente nel corso degli anni. E ora ospitare interamente lo sviluppo di un AAA sotto un unico tetto è pressoché impossibile. Perciò vogliamo essere presenti qualora alcuni di essi vogliano esternalizzare una parte del lavoro. Siamo focalizzati nel nostro ruolo di co-developer, e nell’essere una risorsa fidata per coloro che decidono di collaborare con noi. E da lì puntiamo a crescere in modo continuo verso altri obiettivi (…) ma non credo che arriveremo a contare qualcosa come 300 dipendenti assunti entro un anno o cose così.
– Rob Loftus citato da James Batchelor in Volition alumni on building Shapeshifter Games in an era of layoffs and closures
– 29 febbraio 2024
Da questi esempi si direbbe che il marchingegno si stia muovendo: l’industria del gaming sta cercando un nuovo assetto con cui far fronte a questo periodo di contrazione economica che sta ridisegnando l’intero panorama del settore (se volete saperne di più vi rimando al nuovo #GameFactory dedicato alla panoramica sugli investimenti videoludici nel 2023); che questi siano i primi esempi di una pratica che prenderà sempre più piede nei prossimi tempi? Forse sta finendo il tempo dei giganteschi conglomerati di società e si tornerà ad una situazione di minor concentrazione di studi e forza lavoro, in favore di un maggior numero di soggetti indipendenti piccoli e medi? Del resto il mercato non sembra essere in grado di riassorbire in tempi rapidi le migliaia di lavoratori licenziati dal 2023 a questa parte, e una soluzione potrebbe essere creare nuovi studi o andare e rimpolpare le fila di quelli che si distaccano dalle major per tentare (o ritentare, come in questi due casi) l’avventura in proprio. Va detto comunque che le informazioni riguardanti Saber sono ancora scarsissime, e non si conosce nemmeno l’identità del possibile nuovo proprietario. Staremo a vedere, comunque sia l’idea di un panorama videoludico suddiviso in pochi grandi conglomerati che spreme come limoni le proprie IP più celebri e molte realtà medio-piccole che lavora sulle nicchie con esperienze più mirate è una prospettiva che non mi dispiace affatto.
Ecco i principali videogiochi usciti in settimana. Un click sul titolo vi rimanda al trailer relativo.
Sapete che ogni mercoledì sul nostro canale twitch si gioca di ruolo? La nostra campagna originale basata su D&D 5^ si chiama Echoes of Erythmia! Potete recuperare il finale di stagione a questo indirizzo!
Alessandra Borgonovo ha giocato approfonditamente il controverso Suicide Squad: Kill the Justice League, progetto tormentato di Rocksteady che, come prevedibile, non è uscito proprio nel migliore dei modi.
Questa settimana vi proponiamo anche la disamina di molti nuovi giochi di ruolo: Alessandro Colantonio vi parla infatti di PRISM, un’esperienza di narrazione collaborativa di ambientazione distopica, risultato di una campagna di crowdfunding di grande successo.
Se siete in vena di esperienze dissacranti, invece, Diego Del Buono vi propone Mano Sinistra- NecroBriscola, gioco ambientato nel Mondo di Taglia, della popolare serie di libri di Jack Sensolini e Luca Mazza, per un’esperienza a metà tra grimdark e trash.
Infine, Gaia Tornitore solletica i vostri animi gattofili con ArmaKitten, in cui guideremo glia dorabili felini alla conquista del mondo.
Il sottoscritto vi ha proposto un nuovo #GameFactory che fa il punto sula situazione degli investimenti dell’anno appena trascorso, tra poche luci e molte ombre.
Inoltre Claudio Albero vi propone un esaustivo ripasso riguardo Miquella in Elden Ring: tutto quello che c’è da sapere per prepararsi al meglio all’espansione in arrivo.
Per questa settimana è tutto.
Arrivederci a domenica prossima con il #GamersDigest N°10 del 2024!
This post was published on 3 Marzo 2024 19:30
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