Benvenuti ad un nuovo #Gamersdigest, recap delle principali notizie della settimana videoludica appena trascorsa!
Stephen Totilo ha intervistato Phil Spencer a ridosso del recente business update in cui i vertici di Xbox hanno più o meno delineato la strategia aziendale per il prossimo futuro. L’assunto di fondo di Spencer, già trapelato tra le righe di quell’evento, è stato reiterato esplicitamente: l’obiettivo dell’azienda è la crescita continua, ed ogni mossa dell’azienda è votata a questo scopo ultimo. Per fare ciò Xbox – ma questo vale un po’ per tutte le major – ha adottato varie strategie, partendo dalla considerazione che negli ultimi anni l’allargamento della base di utenti si è contratta rispetto all’enorme boom del periodo pandemico.
Dunque le strategie delle grosse compagnie si sono orientate nel cercare di aumentare la spesa di ogni singolo utente, sia alzando il prezzo di listino dei titoli first-party al lancio fino a 70 dollari (per la verità da noi in Europa raggiunge sempre più spesso quota 80 euro), sia proponendo sempre più contenuti aggiuntivi a pagamento, o acquisti in-app nel caso del segmento mobile, dando vita a nuovi generi basati sulla monetizzazione come i gacha, aumentando il numero di progetti live-service e così via. Spencer riflette sul fatto che tutte queste strategie ora sembrano aver raggiunto un punto di saturazione, e che sia venuto il momento di rifocalizzarsi sulla crescita della base di utenza. Per ottenere questo risultato è necessario agevolare l’ingresso di nuove persone nel mondo dei videogiochi, cercando di rendere disponibili questi ultimi sul maggior numero di piattaforme possibili.
Cresciamo su PC. Cresciamo su cloud. (…) Dobbiamo essere parte di questa continua crescita dell’industria. Credo che questo debba essere l’obiettivo principale. Non credo che stiamo facendo abbastanza per attirare nuovi giocatori. Consideriamo l’esempio delle console: a livello globale ci sono circa 200 milioni di famiglie che giocano con console domestiche. Questo numero non è cambiato particolarmente negli ultimi 5, 6 anni. Abbiamo aumentato il prezzo dei giochi (…) abbiamo trovato nuovi modi per ricavare più soldi da ogni singolo giocatore. [Ora dobbiamo] trovare nuovi giocatori, e lo si fa attraverso nuovi modi di far arrivare i videogiochi a coloro che oggigiorno non li giocano, che sia un problema legato al dispositivo di utilizzo, una difficoltà di accesso o il prezzo di vendita degli stessi.
– Phil Spencer citato da Stephen Totilo, Microsoft’s Phil Spencer on Xbox growth, recent job cuts and the future of games on discs – 20 febbraio 2024
Ecco spiegato il rinnovato interesse di Xbox verso il multipiattaforma, pratica che evidentemente sarà sempre più abbracciata nei prossimi anni, soprattutto qualora i primi esperimenti in tal senso (cioè i quattro “misteriosi” titoli che arriveranno sulle piattaforme concorrenti nel prossimo futuro) avessero successo. Come detto, è quasi liberatorio sentire un CEO ammettere con franchezza che il profitto e la crescita della propria azienda sia il suo scopo ultimo (e unico).
Poche parole che infrangono il muro del “politichese” con cui è stata infiocchettata la conferenza di pochi giorni fa, con tutti gli inutili discorsi “pro-giocatori”. La sincerità di queste ammissioni dovrebbe dare una svegliata a tutti i fan della console war, e in generale a tutti gli utenti che rischiano di farsi ipnotizzare dai sensazionalismi della campagne marketing e delle dichiarazioni “sentimentali” dei produttori dei videogiochi, che è meglio smettere di immaginare come benefattori dell’umanità.
Il cloud si sta rivelando uno degli strumenti principali in questa politica di espansione della base di utenti per Xbox, che ha portato l’accesso al gaming su dispositivi non primariamente pensati per questo scopo, come smart TV, tablet e Chromebook. Spencer ha dichiarato con soddisfazione che oggigiorno il cloud gaming rappresenta una percentuale a doppia cifra di tutte le ore giocate su Xbox (detto in modo più semplice significa che almeno il 10% di tutto il playtime su Xbox avviene tramite cloud gaming). Ovviamente, bisogna essere disposti a sacrificare tutto sull’altare della crescita continua, dipendenti in primis.
Infatti un’altra ammissione abbastanza clamorosa di Spencer riguarda il fatto che i recenti licenziamenti operati in Activision Blizzard (1900 persone) appena dopo l’acquisizione della compagnia riguardano l’efficientamento della sua struttura, ma non erano conseguenza di una situazione di emergenza economica. Come nota Totilo, infatti, l’acquisizione di ABK ha fatto crescere i ricavi della divisione gaming di Microsoft del 61% nel Q3 2023. Anche senza contare questo conglomerato, il comparto avrebbe registrato una crescita del 6%. Dunque non si trattava certo di un settore in crisi o in perdita. Semplicemente, la crescita non era al massimo del suo potenziale.
Nei confronti di Microsoft, ho la responsabilità di mantenere profittevole e in cotante crescita il business di Xbox. E devo metterci nella miglior condizione di crescita a lungo termine possibile. Molto di questo si ottiene dando vita a grandi prodotti che superano le aspettative e trovano milioni di clienti. Ma onestamente, sai, il costo di creazione del prodotto, inclusa la forza lavoro che lo produce… devo assicurarmi dia vere le persone giuste, nel giusto numero e nelle giuste posizioni per garantirci il successo.
– Ibidem.
Insomma la situazione qui pare ben diversa dal ciclone che ha dato vita alla ristrutturazione di Embracer Group, la quale è stata resa necessaria da una partnership saltata all’ultimo minuto che ha improvvisamente fatto mancare alla holding 2 miliardi di dollari di coperture finanziarie, e ha reso necessario correre ai ripari tagliando a destra e a manca per salvare il salvabile (tutto questo dando per buona la versione del CEO Lars Wingefors, ovviamente). Xbox non si è trovata in alcuna condizione di emergenza, si è trattato solamente di un’ottimizzazione di una macchina che già funzionava bene. Questo la dice lunga sul valore attribuito dalle multinazionali al proprio capitale umano…
Infine, in settimana sono stati confermati i “misteriosi” 4 titoli di prossimo rilascio multipiattaforma: si tratta di Pentiment, Grounded, Sea of Thieves e Hi-Fi RUSH, che approderanno su PS5 e Switch nelle prossime settimane. In particolare:
Hector “H3CZ” Rodriguez, CEO della società di Esport Optic Gaming, e l’ex membro del team Seth “Scump” Abner, hanno depositato una denuncia nei confronti di Activision, accusando la compagnia di monopolizzare la gestione delle leghe Esport di Call of Duty, praticando misure anti-competitive e vere e proprie estorsioni nei confronti dei giocatori e dei team in gara.
Secondo l’accusa, nel 2016 Activision iniziò la costruzione di questo sistema monopolistico tramite l’acquisizione di Major League Gaming, società specializzata nell’organizzazione di competizioni Esport. In questo modo Activision avrebbe inglobato il suo principale competitor divenendo l’unica realtà a dettar legge sull’organizzazione delle competizioni ufficiali legate alle sue IP, in particolare Call of Duty. Negli anni seguenti Activision avrebbe infatti lavorato per far chiudere le altre società rimaste indipendenti, tanto che dal 2019 in poi la Activision Call of Duty League è rimasta l’unica competizione ufficiale esistente dedicata al franchise. In questo modo l’azienda ha assunto il pieno controllo dell’organizzazione anche dal punto di vista economico, impedendo di fatto il sovvenzionamento di team e giocatori da parte di sponsor indipendenti.
Hector “H3CZ” Rodriguez sostiene infatti che da quando Activision ha assunto il monopolio delle competizioni, l’azienda ha imposto contratti di esclusiva sempre più svantaggiosi a lui stesso e ai giocatori in generale, poiché è rimasto il solo ente a poter stabilire le regole di partecipazione: o ti adegui o sei fuori, insomma. Per dar forza alla sua tesi, Seth “Scump” Abner ha sostenuto con lui la denuncia. Scump è uno dei pro-player di Call of Duty più famosi e vincenti della storia. Complessivamente, i querelanti richiedono il versamento di ben 680 milioni di dollari in compensazione.
Come riportato da Bloomberg Law, i rappresentanti di Activision hanno respinto le accuse, annunciando che la compagnia si difenderà in tribunale:
Mr. Rodriguez (aka OpTic H3CZ) and Mr. Abner (aka Scump) pretesero che Activision paghi loro decine di milioni di dollari per evitare di procedere in questo dibattimento insensato, e quando le loro richieste non sono state accolte hanno sporto denuncia. Ci difenderemo con forza da queste accuse che non alcun fondamento nei fatti o nella legge. Siamo delusi dal fatto che tali membri della comunità Esport abbiano dato vita ad una causa così dannosa per i proprietari dei team, i giocatori, i fan, e i partner che hanno investito tempo ed energia nel successo della Lega di Call of Duty.
– Dichiarazioni di Activision riportate da Maia Spoto, Activision Accused of Call of Duty Tournament Monopoly (1) – 16 febbraio 2024
Ma i pro player non sono gli unici ad avercela con Activision Blizzard, che deve anche vedersela con una fronda interna: gli uffici irlandesi della società sono infatti in tumulto dopo l’annuncio di licenziamenti in corso presso gli uffici di Blackpool, nella contea di Cork. Come riportato dall’Irish Examiner, sarebbero 136 i dipendenti licenziati, su un totale di circa 200 persone di organico complessivo. Secondo il politico Mick Barry affiliato al partito socialista People Before Profit, la causa sarebbe da ricercarsi nella volontà dei dipendenti di sindacalizzarsi, decisione fortemente osteggiata dalla compagnia.
Era atteso da tempo un aggiornamento sullo stato dei lavori del DLC di Elden Ring, che si preannunciava denso di contenuti dato il tempo di sviluppo generoso che FromSoftware gli ha dedicato. Questa settimana la sete di notizie di tanto pubblico è stata finalmente placata: Shadow of the Erdtree è stato presentato con il suo primo trailer ufficiale, e sembra aver confermato tutte le supposizioni, tutte le aspettative (alle stelle) nutrite nei confronti di quella che, più che una semplice espansione, dà l’idea di essere quasi un gioco a sé.
La storia di Miquella e del suo viaggio sarà l’ambito principale della narrativa silenziosa di questa espansione. Tramite il suo braccio avvizzito (a patto di arrivarci, ovviamente!) saremo trasportati nella misteriosa Terra delle Ombre, dove ci parerà dinanzi la solita schiera di avversari giganteschi, mostruosi e formidabili. In un’intervista pubblicata da IGN, Miyazaki fornisce qualche dettaglio aggiuntivo, di cui vi fornisco di seguito una traduzione dei punti principali:
L’ambientazione di Shadow of the Erdtree è una terra completamente nuova. In termini di setting occupa lo stesso spazio dell’Interregno, lo stesso universo. Ma per ragioni che non posso rivelare oggi, ne è stato fisicamente disconnesso, perciò viaggerete verso la terra delle ombre come fosse un territorio separato. (…)
– Idetaka Miyazaki citato da Mitchell Saltzman, EXCLUSIVE: Elden Ring Director Answers All of Our Shadow of the Erdtree DLC Questions | IGN Fan Fest 2024 – 21 febbraio 2024
Miquella stavolta è un elemento chiave della storia. (…) è lui ad aver viaggiato nella Terra delle Ombre e il giocatore ripercorrerà i suoi passi, cercando di scoprire cosa vi sia andato a fare. Altro asse portante della storia è la regina Marika e ciò che ella ha fatto nella Terra delle ombre, e che cosa abbia spinto Miquella a seguirla laggiù. (…)
L’ambientazione sarà strutturata con un’alternanza di grandi mappe aperte, legacy dungeon di larga scala, ed anche ambienti di piccola e media grandezza. (…) come dimensioni è probabilmente comparabile, se non più grande, della regione di Sepolcride. (…)
Ci sono molti personaggi nel mondo, ed NPC che hanno seguito Miquella. Il giocatore li incontrerà nel suo viaggio e potrà frasi nuovi alleati e avversari. [riguardo Messmer l’Impalatore] potete vedere alla fine del trailer una keyart che lo ritrae seduto su un trono, e chi ha giocato il titolo base potrà riconoscerlo come uno dei troni della stanza dove si affronta Morgott. Rappresenta i troni alla base dell’Albero Madre. Sta a significare che Messmer condivide lo stesso status degli altri semidei e figli di Marika (…) perciò è una figura importante che rivaleggia con gli altri semidei. (…)
Il mondo in cui la mitologia creata da George Martin è stata utilizzata per la narrativa di questo DLC è identico all’approccio utilizzato per la realizzazione della narrativa di Elden Ring. Egli non ha scritto niente di nuovo specificamente legato a questo DLC. Shadow of the Erdtree attinge semplicemente ad un’altra porzione di quella mitologia creata originariamente dall’autore e che ci ha stimolato a concepire anche la narrativa di questa espansione. (…)
Per i giocatori più hardcore, essi troveranno boss opzionali che sono stati calibrati sulla stessa scia di Malenia (…) per aiutare ad offrire un adeguato senso di sfida ai giocatori più accaniti. (…)
Al momento non abbiamo piani di rilasciare ulteriori DLC ed espansioni dopo questa, ma non vogliamo nemmeno precluderci totalmente questa possibilità. Potrebbe esserci ancora qualcosa in futuro.
L’espansione sarà pubblicata il prossimo 21 giugno, e i preordini sono aperti da ora. Le dimensioni di questa espansione sono talmente generose che ne è stata pianificata addirittura la pubblicazione fisica di una edizione da collezione, che comprende un artbook di 40 pagine e una statua di Messmer l’Impalatore alta 46 centimetri. Il prezzo dell’espansione base, sia su console che su PC (via Steam), è fissato a €39,99.
In settimana si è anche tenuto un nuovo showcase di Nintendo dedicato ai titoli di terze parti in arrivo su Switch nel corso del 2024. Si tratta probabilmente di una delle ultime tornate di nuovi contenuti sulla piattaforma prima dell’annuncio ufficiale della nuova console, che le voci più insistenti danno in arrivo entro la prima metà del 2025. Qui sopra trovate la replica dell’intero evento, mentre a seguire vi propongo il consueto recap degli annunci più significativi (come sempre un click sul titolo del gioco vi rimanda al trailer/video relativo):
Ecco i principali videogiochi usciti in settimana. Un click sul titolo vi rimanda al trailer relativo.
Sapete che ogni mercoledì sul nostro canale twitch si gioca di ruolo? La nostra campagna originale basata su D&D 5^ si chiama Echoes of Erythmia! Potete recuperare il finale di stagione a questo indirizzo!
Il caporedattore galattico Graziano Salini si è intrattenuto in queste settimane con Final Fantasy VII Rebirth, di cui vi restituisce un’entusiastica recensione: pare proprio che, finalmente, Square Enix sia tornata ai fasti che l’hanno resa grande nel panorama degli sviluppatori di JRPG, con un secondo capitolo della trilogia che supera di molte lunghezze la qualità già alta di FFVII Remake dando vita ad un’epopea lunga ed appassionante, ricca di cose da fare e con una narrativa che, pur divisiva come il suo prequel, non manca di una fedeltà quasi assoluta all’originale.
Questa settimana vi proponiamo anche la prova di un gioco di ruolo: l’On. Fabio Antinucci si è infatti dilettato con Choro Gaiden, da lui definito come un gioco di orrori giapponesi e minimalismo.
Simone Mauro si è lanciato a capofitto in un Tour di Pokémon GO di Sinnoh: leggete il suo pezzo per sapere tutte le novità e i bonus attivi.
Per questa settimana è tutto.
Arrivederci a domenica prossima con il #GamersDigest N°9 del 2024!
This post was published on 26 Febbraio 2024 19:30
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