Benvenuti ad un nuovo #Gamersdigest, recap delle principali notizie della settimana videoludica appena trascorsa!
Questa settimana, la notte di di Halloween, è “andata in onda” la prima puntata di Silent Hill: Ascension, la serie interattiva prodotta da Genvid ed accessibile tramite apposita app per smartphone scaricabile da App Store e Google Play Store, oppure tramite browser a questo indirizzo. Per spiegare meglio le particolari meccaniche interattive del progetto, Genvid ha pubblicato una sorta di video tutorial intitolato The Essentials. Eccolo qui sotto.
La storia della serie seguirà le vicende di un gruppo di personaggi, ognuno con una travagliata storia alle spalle, che sarà messo di fronte a misteriosi accadimenti che li obbligheranno ad affrontare le proprie paure recondite e a vincere le minacce di creature terrificanti. Le scelte degli spettatori influenzano direttamente l’andamento degli eventi, tanto che il finale stesso della serie non è prestabilito, ma sarà determinato dalle scelte complessive effettuate dal pubblico. La pubblicazione della serie coprirà un periodo di sei mesi, con nuovi episodi pubblicati ogni giorno alle ore 9PM ET/ 6PM PT, ovvero le nostre ore 02:00. Collegandosi alla piattaforma/app si potrà decidere quale episodio vedere, e durante la riproduzione saremo costantemente chiamati a compiere decisioni in merito allo svolgersi degli eventi. Scelte grandi o piccole che andranno a determinare nel loro complesso esiti macroscopici dell’intreccio narrativo.
Per partecipare non dovremo semplicemente votare una determinata opzione piuttosto che un’altra. Sarà necessario spendere dei Punti Influenza (IP). Vedremo in tempo reale come gli altri utenti stanno spendendo i propri punti, e dunque verso quale direzione si sta andando dirigendo lo show. Interagendo con gli altri utenti tramite la chat in tempo reale, potremo cercare di convincerli a votare secondo il nostro punto di vista, oppure associarci alle altrui decisioni. Una volta imboccata una certa strada, non si torna indietro: ogni decisione sarà infatti definitiva. Ovviamente non sarà necessario essere per forza collegati al momento della premiere di ogni nuovo episodio: ogni pubblicazione avrà infatti una finestra di 24 ore nel corso della quale sarà riproducibile ed influenzabile con i nostri IP. Se mancheremo al finestra di interazione, potremo vedere la scena ma senza più poterla influenzare.
Ma come si guadagnano questi IP? Ci sono diversi modi. Compiere alcune semplici azioni all’interno della piattaforma, come loggarsi o guardare un recap giornaliero, ci garantirà una piccola quantità di IP. Spendendo moneta sonante si possono comprare pacchi di IP (€5,99/6000; €11,99/12.600; €23,99/26.400). Sempre per €23,99 si può acquistare un Foudner’s Pack che offre alcune skin al proprio avatar e l’accesso a sezioni puzzle esclusive con in palio molti IP: saranno spesso pubblicati degli enigmi da risolvere, veri e propri puzzle interattivi accessibili dalla piattaforma, che metteranno in palio degli IP per la loro risoluzione. Inoltre alcuni momenti chiave dello show permetteranno di ottenere grandi quantitativi di IP in base alla nostra performance, che inciderà anche sul destino dei personaggi.
Non è tutto: gli IP possono essere spesi anche per partecipare a contest giornalieri che mettono in palio la nostra presenza all’interno dello show! Infatti l’avatar che creiamo potrebbe diventare un personaggio della serie, comparendo in alcuni frangenti precisi determinati appunto dai contest in questione. Compiere determinate scelte o decisioni potrebbe garantirci degli speciali riconoscimenti, unici nell’intero ecosistema di gioco. Tali badge accompagneranno il nostro avatar nella Leaderboard e nelle live chat.
Tutto molto interessante, ma com’è alla prova dei fatti?
Una volta creato l’account si arriva in un dashboard da cui è possibile vedere gli episodi, configurare le opzioni generali dell’interfaccia (sottotitoli, lingua, dati account), accedere allo store dove acquistare il Founder’s Pack o i singoli pack di IP, interagire nella chat, risolvere gli enigmi contenuti nella Arcane Library e personalizzare il proprio avatar: questo offre ben poche scelte, limitate ad una manciata di preset non modificabili, almeno per un account gratuito.
Per quanto riguarda i puzzle, ho provato il primo disponibile al day 1e ovvero Lockbox: si tratta di un enigma in cui dobbiamo far ritrarre delle lame da un congegno meccanico nel minor numero di mosse possibile, tenendo conto che ogni rotazione che imprimiamo alle due manopole con cui possiamo interagire influenza lo spostamento di tutte le lame su uno dei due lati su cui sono disposte. A seconda del numero di tentativi siamo ricompensati da un premio più o meno cospicuo. Spiegato a parole sembra astruso ma vi assicuro che non è nulla di troppo complesso: per ottenere le 3 stelle ho impiegato 14 mosse, che credo fosse il numero minimo in questo specifico caso.
Per quanto riguarda lo show in sé, ogni episodio è sostanzialmente una breve sequenza a sé stante avente come protagonista uno dei personaggi principali della serie. Dalla Norvegia alla Pennsylvania, nei primi tre episodi abbiamo conosciuto vari personaggi più o meno traumatizzati dalla propria vita presente o passata, alle prese con i propri demoni interiori che minacciano di traboccare anche nel mondo reale: Rachel, membro di una confraternita alle prese con strani rituali dagli esiti sanguinosi; Astrid, giovane ragazza alle prese con la morte sospetta della madre malata, in cui sospetta che il padre Karl abbia delle responsabilità; e altri comprimari.
Le menti devastate dei protagonisti causeranno loro il saltuario passaggio nell’Otherworld, ove saranno preda di mostri terrificanti assetati di sangue. In questi primi episodi introduttivi le informazioni utili ad imbastire riflessioni sulla trama non sono molte, ma le premesse narrative dei personaggi sono sufficientemente interessanti da tenere alta l’attenzione. Ogni singolo episodio dura meno di 10 minuti, e vengono pubblicati 3 episodi al giorno, dunque riuscire a tenersi in pari con la pubblicazione non è un’impresa impossibile.
I problemi di Silent Hill: Ascension si riscontrano soprattutto nell’esecuzione tecnica, partire da una grafica che non fa certo gridare al miracolo, animazioni piuttosto legnose ed un’espressività dei modelli non propriamente eccelsa. Mi aspettavo senz’altro di più da quella che dovrebbe essere un surrogato di horror show, in termini di perizia tecnica e dettaglio grafico.Ma il vero problema è la scrittura: al netto di un’eccessiva exposition nelle battute iniziali, è in grado di trasmettere con una certa efficacia il senso di disagio ed oppressione vissuto dai vari protagonisti. Quello che le manca però è una certa verve, un carattere che distingua lo show da una scena di intermezzo di un videogioco horror di serie B. Migliorabile anche l’interfaccia della dashboard, piuttosto confusionaria (ci ho messo un bel po’ per capire come si potesse votare) e la struttura della chat, al momento poco utilizzabile: è sostanzialmente in perenne scrolling senza possibilità di taggare specifici utenti per rispondere ad hoc, o creare chat private per avere discussioni approfondite.
Ovviamente è troppo presto per esprimere un giudizio sensato sul progetto, molto dipenderà dalla qualità complessiva della scrittura, ma se non altro va premiata l’originalità dell’operazione, che è riuscita a spostare un po’ più avanti i paletti del concetto di film/serie interattiva.
PS: a proposito di Halloween videoludici, questa settimana è uscito nella sale americane l’adattamento cinematografico di Five Nights at Freddy’s, che a dispetto delle critiche impietose ha racimolato in pochi giorni la ragguardevole cifra di 130 milioni di dollari in tutto il mondo. Niente male per un film dal budget di 20 milioni!
In settimana Nintendo ha depositato il brevetto per una nuova console. Se n’è accorto per primo Gamerant, che ne ha dato notizia, ed in seguito la community di ResetEra ha individuato il brevetto specifico, sigla WO2023203801. Il deposito è avvenuto in data 26 ottobre 2023, ma la prima richiesta risale addirittura all’11 novembre 2022. L’invenzione è attribuita a Yoshiyasu Ogasawara (già hardware lead di Nintendo Labo), Hitoshi Tsuchiya (che ha firmato i brevetti di diverse componenti hardware di Switch tra cui i JoyCon), Masato Niwa (sviluppatore hardware per Ring Fit Adventure), Takahiro Sato e Nonoho Taniguchi. Il titolo del brevetto è quanto di più generico si possa immaginare: Electronic Apparatus. Nei fatti, basta osservare l’immagine qui sopra per capire che si tratta di una console handheld per videogiochi.
Il documento è quasi interamente in giapponese ma contiene anche un breve sommario in inglese, che presenta il dispositivo come un apparato costituito da due dispositivi distinti, agganciabili tra loro, ognuno dotato di un display. Il sistema di aggancio è fatto in modo da poter sovrapporre perfettamente i due dispositivi, in modo che il display del dispositivo sottostante sia celato dal dispositivo superiore, oppure in senso inverso, in modo da rendere visibili entrambi i display. In sostanza è una sorta di console foldable, il cui secondo display può essere estratto all’occorrenza o separato dal primo. Inoltre il dispositivo inferiore comprende anche dei controlli innestati, un concetto che richiama alla mente quei vecchi telefoni cellulari con tastiera a scomparsa dei primi anni Duemila (robe tipo queste, nel caso foste troppo giovani per conoscerli)
Nel resto dei diagrammi presenti nel brevetto si può apprezzare il dettaglio del sistema di aggancio dei due dispositivi, nonché una visuale dell’apparato combinato sotto vari profili. Ovviamente si tratta di disegni estremamente stilizzati, che poco lasciano intuire rispetto all’ipotetico aspetto finale che potrebbe avere questa console, qualora Nintendo la mettesse effettivamente in produzione. Bisogna sempre ricordare che, quando si parla di brevetti, non ci sono certezze rispetto al fatto che essi vengano poi realizzati, o che lo siano rispettando al 100% gli schemi depositati. Quella che vediamo potrebbe essere effettivamente la console che succederà a Switch tanto quanto un revival dei Game & Watch, oppure potrebbe non vedere mai la luce in un prodotto fatto e finito. Insomma teniamo le aspettative basse e aspettiamo annunci ufficiale da parte dell’azienda giapponese, da cui comunque è pressoché certo giungeranno notizie nel corso del 2024.
Mentre Phil Spencer ha concluso il suo giro tra le neoacquisite tre società e si è tenuta la prima BlizzCon post-acquisizione, possiamo dare una sbirciata alla situazione finanziaria della holding videoludica che Microsoft si è portata casa dopo un anno abbondante di tira e molla con le autorità antitrust di mezzo mondo e sborsando 68,7 miliardi di dollari.
In base alla grafica sovrastante, elaborata da GameInvest in base a dati forniti dalla stessa ABK, si può osservare un andamento finanziario ondulatorio ma tendenzialmente positivo per la compagnia. Particolarmente apprezzabile il picco di ricavi totalizzati in tutti i Q4 degli ultimi anni, corrispondenti al rilascio da parte di Activision di un nuovo Call of Duty ogni anno nello stesso periodo dal 2020 a questa parte: infatti proprio il 10 novembre è atteso puntualmente il nuovo Call of Duty: Modern Warfare III. Oltre a queste release annuali, costanti flussi di cassa sono garantiti da Call of Duty: Warzone, l’MMOFPS del franchise, e da Call of Duty: Mobile, che a settembre 2023 ha fruttato da solo oltre 50 milioni di dollari al suo proprietario. Da notare che queste due frange stanno per combinarsi nell’attesissimo Call of Duty: Warzone Mobile, che uscirà nella primavera 2024 e farà probabilmente sfracelli andando a sostituire l’attuare gioco mobile del franchise.
Si può anche apprezzare un miglioramento delle performance di Blizzard negli ultimi trimestri, con un picco totalizzato proprio nel Q2 2023, finestra di lancio di Diablo IV (molto apprezzato dal mercato anche Dragonflight, nona espansione di WoW, rilasciata a novembre 2022). Al di là dell’accoglienza non troppo entusiasta della community e dei problemi di bilanciamento di cui il titolo sembra soffrire, pare evidente che il suo arrivo abbia costituito un toccasana per la società, che ha realizzato la sua miglior performance finanziaria dell’ultimo triennio, funestata dal mancato rinnovo dell’accordo con NetEase per la distribuzione dei propri giochi in Cina, i ricavi poco entusiasmanti di Diablo Immortal dopo il picco di 80 milioni generati nei primi due mesi di lancio e le deboli performance di Overwatch 2.
Ultimo ma non ultimo, King continua imperterrito ad aumentare i propri ricavi trimestre dopo trimestre, dimostrando una strategia commerciale ed una conduzione aziendale da far invidia a molte major di settore. Certo, al di là di Candy Crush Saga la compagnia non dispone di altri titoli che possano anche solo minimamente avvicinarsi a tali volumi di ricavi, dunque si tratta di una società che basa quasi tutte le sue entrate sul successo di un singolo gioco. D’altronde non sembra affatto dare segni di declino, anzi è in costante ascesa, e non si può dire che King di risparmi dal pubblicare nuovi giochi. Si tratta comunque di infinite variazioni sul genere Match-3, quindi forse sarebbe il caso di sperimentare qualche altro genere e diversificare l’offerta…
La due giorni di annunci e celebrazioni dei titoli Blizzard, primo evento dopo l’acquisizione da parte di Microsoft, è stata foriera di vari annunci riguardanti tutti i giochi principali della software house. Di seguito un riepilogo delle novità principali (con link a relativi video):
Sapete che ogni mercoledì sul nostro canale twitch si gioca di ruolo? La nostra campagna originale basata su D&D 5^ si chiama Echoes of Erythmia! Potete recuperare il finale di stagione a questo indirizzo!
Che Halloween sarebbe, senza Alan Wake II? Lo scrittore maledetto creato da Remedy torna con una nuova avventura da incubo e tante novità di gameplay che aggiornano la formula di gioco agli standard odierni. Il risultato è un’opera che sfiora la perfezione, come vi spiega l’On. Fabio Antinucci nella sua recensione.
La serie Star Ocean si arricchisce di una riedizione importante: parliamo di Star Ocean: The Second Story R, gloria di Tri-Ace risalente ormai a 25 anni or sono, che torna in forma smagliante arricchito da nuovi contenuti. Il risultato finale, come vi spiega il nostro capo redattore galattico Graziano Salini, è un JRPG classico aggiornato all’epoca moderna con tanti miglioramenti di quality-of-life, assolutamente da non perdere.
Mars Tactics è un interessante tattico spaziale in grafica voxel che è stato presentato alla Steam Next Fest. Pasquale Monniello vi spiega perché dovreste tenerlo d’occhio nella sua anteprima.
L’On. Fabio Antinucci tiene banco con una dissertazione che farà felici tutti i fan dell’horror: vi parla come solo lui sa fare di Clive Barker tra Jericho e Undying.
Alzi la mano chi sta aspettando febbrilmente l’uscita di ‘Switch 2’: ok siete troppi, tiratele giù! L’attesa è spasmodica, intanto Matteo Perini fa il punto della situazione su tutto quello che sappiamo finora della nuova console Nintendo.
Il sottoscritto ha partorito un nuovo #GameFactory dedicato ai trend del mobile gaming emersi nel 2023, che si conferma il segmento più redditizio dell’intera industria del gaming.
Finiamo con una notizia che farà felici tutti i fan del nostro gioco di ruolo Echoes of Erythmia: la nuova stagione sta per arrivare! e Gaia Tornitore vi spiega tutto ciò che c’è da sapere se vorrete imbarcarvi con noi in questa avventura, sempre in live sul nostro canale Twitch!
Per questa settimana è tutto.
Arrivederci a domenica prossima con il #GamersDigest N°43 del 2023!
This post was published on 6 Novembre 2023 21:00
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