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Speciali

Meno soldi per Satya Nadella e nessuno gioca ai titoli Netflix | La settimana videoludica N°43 | #GamersDigest

Benvenuti ad un nuovo #Gamersdigest, recap delle principali notizie della settimana videoludica appena trascorsa!

Nessuno gioca ai titoli Netflix

Toc toc, c’è qualcuno?

Secondo un recente report, pare che meno dell’1% dei sottoscrittori ai servizi Netflix si intrattenga con i videogiochi prodotti dalla compagnia.

Netflix si è lanciata da un paio d’anni nel business del gaming, imbastendo una divisione composta attualmente da 6 studi (Netflix Games Studio più gli acquisiti Night School Studio, Next Games, Moonloot Games, Spry Fox e Boss Fight Entertainment) che sviluppano titoli mobile (in genere sfruttando le IP di proprietà di Netflix stessa, ad esempio Stranger Things: Puzzle Tales o The Queen’s Gambit Chess), o esternalizzando lo sviluppo a terze parti. I giochi sono accessibili tramite iOS e Android solo ai suoi abbonati. A quanto pare però nessuno sta propriamente facendo la fila per giocarli.

Secondo i dati raccolti da Apptopia, infatti, i giochi degli studi Netflix sono stati scaricati circa 70 milioni di volte. Eppure, solamente 2 milioni di utenti gioca giornalmente ad almeno uno di questi titoli, il che equivale a dire meno dell’1% del totale di 247 milioni di abbonati a Netflix. Tutto questo nonostante gli sforzi compiuti dall’azienda per ampliare il portfolio di giochi disponibili, che nell’arco del solo 2022 sono triplicati, passando da 24 a 77 (trovate l’elenco completo qui).

Il Co-CEO della compagnia Greg Peters non sembra impensierito da questa lentissima partenza, e ha sostenuto nel corso della Q3 2023 Earnings Interview (che trovate qui sotto) che una partenza a rilento era stata preventivata, che capita ogniqualvolta entrino in un nuovo mercato, e che continua a vedere enormi opportunità di crescita nel lungo periodo.

Nella riunione sovrastante Greg Peters risponde in merito alla strategia a breve e medio termine riguardo il gaming:

I videogiochi sono un’enorme opportunità per il settore dell’intrattenimento, parliamo di oltre 140 miliardi di dollari che il pubblico spende nel gaming, al di fuori di Cina e Russia, e da un punto di vista strategico riteniamo di poter costruire una categoria di portfolio forte legata ai videogiochi, sfruttando i nostri correnti brand di film e serie. Ciò tramite la connessione dei nostri membri – nello specifico i fan di specifiche IP – con giochi che pensiamo ameranno. Vale la pena notare che effettuando tali connessioni aggireremmo uno dei problemi principali che oggigiorno contraddistinguono il segmento del gaming mobile, ovvero il problema di come acquisire nuovi giocatori. (…)
Attualmente il nostro obiettivo è aumentare la scala di questo settore affinché il gaming abbia un impatto effettivo sui numeri del nostro business. Abbiamo piani molto ambiziosi, vogliamo crescere il nostro livello di egnagement (…) e sappiamo come arrivarci. Guardando ai titoli, ne abbiamo alcuni che funzionano davvero molto bene, facendone di più sulla stessa scia sappiamo di poter aumentare la scala del business verso il nostro obiettivo, ci arriveremo tramite una miglior selezione di giochi, basata su tutto ciò che stiamo imparando; dobbiamo migliorare le funzionalità dei nostri prodotti per massimizzare il grado di connessione con il pubblico per ciascun titolo, e dobbiamo aumentare costantemente la consapevolezza degli utenti rispetto a questo servizio. (…)
Sono molto entusiasta per il Q4, (…) lanceremo giochi come Dead Cells, Football Manager 2024, Money Heist (…) avremo anche Virgin River in arrivo nel prossimo Q1. (…) Vediamo un enorme opportunità per costruire un intrattenimento di valore nel lungo periodo per i nostri membri.

– Greg Peters, dichiarazioni estrapolate dalla Q3 2023 Earnings Interview qui sopra, al partire da 35’20” circa.

Del resto, la compagnia deve cercare altre strade per attirare nuovi abbonati, dopo l’esodo di oltre 1 milione nel primo semestre 2022, cui ha dovuto compensare con iniziative discutibili quali la stretta sulla condivisione delle password o l’introduzione di un tier a basso prezzo con slot pubblicitari.
Questo è il motivo per cui la compagnia si sta allargando ad ambiti di business completamente estranei dallo streaming di film e serie tv, per esempio trasmettendo eventi sportivi e aprendo catene fisiche di negozi di merchandise. In tutto ciò il gaming rappresenta un’opportunità importante, se non altro per sfruttare IP già in possesso di Netflix su cui capitalizzare: del resto la tendenza del concentrare le risorse economiche nella produzione di giochi IP-based interessa il mercato mobile già da anni, come vi spiegavo in questo #GameFactory. Proprio settimana scorsa, il Wall Street Journal ha riportato l’intenzione della compagnia di realizzare videogiochi basati su Wednesday, Squid Game e Black Mirror.

A mio avviso però l’impresa di Netflix si sta scontrando con due ostacoli principali: la grande concorrenza di una competizione che è costituita da aziende veterane che sono nel mercato da decenni e vantano una base installata di dispostivi ed un bacino d’utenza di tutto rispetto, il cui pubblico non ha intenzione di pagare un abbonamento ex novo (o ulteriore, qualora fossero utenti Game Pass o altro) per accedere ad un catalogo di giochi tutto sommato ristretto e limitato al solo segmento mobile (sebbene si potranno riprodurre anche su smart TV); e la sovrapposizione del pubblico, ovvero il fatto che tra i suoi abbonati ci sarà già una percentuale (che sarebbe interessante quantificare) di videogiocatori che ha già le proprie piattaforme di elezione e non è particolarmente interessata a sfruttare i giochi del catalogo Netflix.

Duque per il momento Netflix Games non è abbastanza attraente per i non-abbonati a Netflix, ma non è nemmeno una ragione di interesse sufficiente per i già abbonati. La sua dirigenza però continua a dirsi convinta che la situazione cambierà nel breve-medio termine, ed ovviamente ci auguriamo che abbiano ragione dato che un mercato con più competizione è un mercato con un’offerta più ricca, a vantaggio dei videogiocatori.

Per Satya Nadella Game Pass non conta più

Meno soldi per Mr. Nadella

D’ora in poi lo stipendio del CEO di Microsoft Satya Nadella non è più legato a specifici traguardi di crescita del Game Pass, com’è stato finora. È quanto emerso da un documento relativo alla convocazione annuale dell’assemblea degli azionisti di Microsoft, individuato da Axios, che per primo ne ha dato notizia. Questa rimodulazione è già risultata attiva nei 12 mesi terminati il 30 giugno 2023, e presumibilmente continuerà ad esserlo per il prossimo futuro. Questa informazione non deve trarre in inganno: non è certo sintomo di una diminuzione del valore di Game Pass, servizio che è certamente ancora di nicchia, ma continua ad espandersi e varrà sempre di più in futuro. Infatti la notizia va letta accanto al nuovo parametro preso in considerazione per determinare eventuali bonus al compenso del CEO, ovvero la crescita dei ricavi generati dai contenuti e servizi Xbox nel loro complesso, che pesa per il 10% sulla remunerazione totale del CEO. Questo obiettivo tuttavia non è stato centrato: la società puntava a far crescere i ricavi di Xbox del 4,4%, mentre la crescita è stata solamente dello 0.7%.

Ma a cosa si deve la rimodulazione? Ciò potrebbe essere dovuto al fatto che Game Pass abbia raggiunto gli obiettivi di diffusione prefissati entro un certo periodo, e non sia più necessario “spronare” il CEO per far sì che il servizio di cloud gaming cresca a ritmi più sostenuti di quelli attuali: del resto il servizio ha da tempo infranto la soglia dei 25 milioni di abbonati. D’altra parte, è anche vero che proprio nel 2022 le previsioni di crescita di Game Pass non sono state centrate nemmeno lontanamente (+28% effettivo contro +73% sperato), dunque è difficile che questo cambio di registro sia avvenuto sull’onda di un risultato positivo.

Sembra palese che, al di là del gran colpo messo a segno da Spencer con l’acquisizione di ABK, la società non sia troppo contenta della performance di Nadella nel suo complesso, il che si riflette nel suo compenso annuale: per il 2023, comprensivo di contanti e pacchetti azionari, esso è stato quantificato in 48,5 milioni di dollari, in calo rispetto ai 54,9 del 2022.

Nel frattempo la leadership della divisione gaming di Microsoft ha subito un riassestamento: Sarah Bond è divenuta presidente di Xbox (finora era vicepresidente), mentre Matt Booty, finora capo di Xbox Game Studios, è divenuto presidente di tutti gli studi di sviluppo gaming di Microsoft, compresi quindi quelli di ZeniMax, che finora erano rimasti formalmente separati nonostante l’acquisizione della compagnia nel 2021. Booty risponderà dunque direttamente a Phil Spencer che è il capo dell’intera divisione gaming della compagnia. Ecco il nuovo organigramma:

La nuova leadership della divisione gaming di Microsoft. Bobby Kotick, che qui compare ancora come CEO di Activision Blizzard, ha già confermato che si dimetterà dal ruolo a fine anno.

Infine, in settimana è andato in scena l’Xbox Partner Preview Showcase, dedicato alle ultime novità in arrivo su Xbox da parte di studi di terze parti, con le prime immagini di gameplay di Metal Gear Solid Delta e il trailer di lancio di Alan Wake II. Qui di seguito trovate la replica completa dell’evento, mentre per il riassunto vi rimando all’approfondito recappone stilato dal nostro Matteo Perini.

Bacheca annunci

Flash News

  • Artisan Studio: il team canadese responsabile degli RPG Astria Ascending e Super Neptunia, ha aperto un nuovo studio a Riyadh, assumendo oltre 200 dipendenti. Lo scopo è sviluppare la prima produzione AAA nella regione GCC ovvero le 6 monarchie sunnite (Qatar, Kuwait e Bahrein, Arabia Saudita, Oman e Emirati Arabi Uniti).
  • Experis Game Solution: i dipendenti della compagnia che offre servizi di QA test per sviluppatori di videogiochi hanno annunciato la volontà di sindacalizzarsi per contrattare con la proprietà condizioni lavorative più eque e salari adeguati.
  • Licenziamenti: la divisione cinese di Roblox ha licenziato 15 dipendenti, giustificando la decisione come necessaria per la tenuta operativa del comparto.
    Non se la passano meglio i PS Studios, in particolare Media Molecule, che ha lasciato a casa 20 dipendenti riducendo il numero di personale ad un totale di 115. La compagnia stessa ha diffuso la notizia su X, individuando la causa principale della decisione nello spostamento di risorse al prossimo progetto del team, non ancora annunciato, e la conseguente riduzione delle forze impiegate nel supporto di Dreams. Anche Visual Arts Services Group, che realizza cinematiche per i giochi principali dei PS Studios, è stata colpita da un imprecisato numero di tagli al personale, di cui hanno dato notizia alcuni dipendenti che hanno perso il lavoro (vedi qui, qui e qui).
    Infine, la ristrutturazione di Embracer Group ha mietuto altre vittime in DIGIC, studio specializzato nella creazione di trailer e cinematiche, che ha messo alla porta 35 dipendenti.
  • Fallout: La serie TV basata sulla celebre IP di Bethesda sarà lanciata il prossimo 12 aprile 2024 su Prime Video, come annunciato dalla stessa Amazon su X.
  • Far Cry: oltre a Far Cry 7, Ubisoft sarebbe al lavoro su un secondo titolo legato al franchise; si tratterebbe nello specifico di un extraction shooter multiplayer, nome in codice Project Maverick.
  • PlayStation: la torica producer Coonie Booth, presente in azienda fin dal lancio della prima console, ha lasciato la compagnia senza che né lei né Sony abbiano fornito spiegazioni pubbliche per il suo allontanamento. Lo ha fatto notare per primo il game designer David Jaffe (creatore di Twisted Metal e God of War) in questo vlog, mentre successivamente lo stesso Jaffe ha detto di aver ricevuto notizie certe sul fatto che sia stata licenziata, ma il motivo non è ancora chiaro, ma potrebbe essere correlato ad una differenze di vedute tra lei e Jim Ryan rispetto alla direzione presa dai PS Studios, che nella concezione di Ryan sono stati dirottati verso lo sviluppo di titoli GaaS tra malumori più o meno evidentemente manifestati.
  • Skull Island: Rise of Kong: l’action-adventure sviluppato da IguanaBee è stato giudicato uno dei peggiori giochi del 2023, alla pari (o peggio) di The Lord of the Rings: Gollum. Intervistati da TheVerge, gli sviluppatori hanno raccontato un dietro le quinte fatto di marce forzate per completare lo sviluppo da zero entro un solo anno, tempistica imposta dal publisher GameMill Entertainment, responsabile ultimo del disastroso risultato.

Dal mercato

  • Azur Games: il publisher cipriota ha acquisito l’intero portfolio di IP di Tastypill, publisher statunitense di giochi mobile hypercasual. Tastypill non cesserà di esistere ma indirizzerà il proprio core business su titoli casual.
  • Capcom: l’H1 2023 è stato estremamente profittevole per l’azienda, in buona parte grazie al boom di vendite di Street Fighter 6, che ha venduto finora 2,47 milioni di copie. L’utile netto è stato di 498 milioni di dollari (+53% Y-o-Y), e diversi giochi hanno totalizzato ottime vendite, come Exoprimal (1 milione di copie), Mega Man Battle Network Legacy Collection Vol 1 e Vol 2 (1,42 milioni) e Resident Evil 4 Remake (5,45 milioni). La situazione è così rosea che l’azienda punta a totalizzare un totale di netti pari a 930 milioni di dollari entro la fine dell’anno fiscale fissata al 30 marzo 2024.
  • GameSquare Holding: la società canadese specializzata nel settore Esport ha acquisito FaZe Clan, organizzazione Esport statunitense. L’acquisizione è stata completata con l’acquisto dell’intero pacchetto azionario di FaZe, per un valore di 18,5 milioni di dollari. Sembra tanto, ma dovete considerare che in realtà il valore azionario del gruppo è completamente crollato nel giro di circa un anno. Quando si quotò in Borsa nel 2022, infatti, FaZe Clan valeva la bellezza di 725 milioni di dollari, poi quasi del tutti bruciati da un gestione non ottimale e dalla contrazione di mercato attualmente in atto.
  • Lords of the Fallen: il Soulslike di HexWorks, sussidiaria di CI Games, ha venduto oltre 1 milione di copie nei primi 10 giorni di lancio, lo ha annunciato l’account X ufficiale del gioco. È anche il gioco più costoso mai prodotto da CI Games, essendo costato 66,2 milioni di dollari.
  • Meta: la compagnia di Mark Zuckerberg chiude il trimestre fiscale in posizitvo, ma la sua divisione VR continua a non generare utile, anzi ha sofferto di una contrazione dei ricavi del 26% Y-o-Y.
  • M&A: la società di analisi Drake Star ha evidenziato un trimestre Q3 2023 in rialzo per quanto riguarda le operazioni di acquisizione, dopo due trimestri di preoccupante stagnazione. tra luglio e settembre sono state condotti 33 accordi di acquisizioni per un valore totale di 5 miliardi di dollari. Resta ovviamente fuori dalla conta l’acquisizione di ABK da parte di Microsoft.
  • Marvel’s Spider-Man 2: il titolo di Insomiac si sta rivelando un grande successo per Sony, avendo piazzato già oltre 2,5 milioni di copie fisiche nelle prime 24 ore, un record nella storia dei titoli PS Studios. Resta ancora da calcolare il numero di copie digitali. Nel Regno Unito, ha scalzato Super Mario Bros. Wonder dall’apice della classifica di vendita settimanale.
  • Noodle Cat Games: lo studio fully remote fondato nel 2022 da ex veterani di Epic (è guidato da David Hunt, Lead System Designer di Fortnite) ha raccolto oltre 12 milioni di dollari dall’ultimo round di finanziamenti che ha visto tra i principali investitori i i fondi di Hiro Capital, Sony Innovation Fund, Krafton e Makers Fund. Il team è al lavoro sul suo titolo d’esordio, un action-RPG di cui ancora non è stato svelato il titolo.

La settimana di Player

Sapete che ogni mercoledì sul nostro canale twitch si gioca di ruolo? La nostra campagna originale basata su D&D 5^ si chiama Echoes of Erythmia! Potete recuperare il finale di stagione a questo indirizzo!

Guide

Simone Alvaro “Guybrush89” Segatori ha aggiornato la guida ai trofei di Marvel’s Spider-Man 2, per la gioia di tutti i completasti.

Tutto il resto

Gaetano Rilievo vi propone una interessante rassegna sui rapporti tra videogiochi e vita reale, ovvero 10 videogiochi basati su una storia vera.
Casomai vi foste persi l’Xbox Partner Preview Showcase, Matteo Perini ha realizzato questo recappone con tutti i giochi presentati all’evento.

Per questa settimana è tutto.
Arrivederci a domenica prossima
 con il #GamersDigest N°43 del 2023!

This post was published on 29 Ottobre 2023 21:30

Alessandro Giovannini

Puoi scrivermi in modo sicuro a: alessandro.giovannini.1990@proton.me Cinema e videogiochi: le mie due più grandi passioni. Da bambino mi alzavo presto la mattina per giocare con il Sega Mega Drive II prima di andare a scuola; passavo i pomeriggi a guardare Terminator 2 fino a consumare il nastro della VHS; impiegavo le serate a cimentarmi nelle avventure grafiche di Lucas Arts su un glorioso PC con Windows 95 in compagnia di mio fratello. Poi è venuta la laurea in cinema, nonché le esperienze di redattore presso siti di informazione cinematografica e gaming. Su Player mi sono specializzato in analisi di mercato e monografie su developers e franchise storici della gaming industry. Ho anche lanciato la newsletter Gamer's Digest che offre una rassegna settimanale della principali novità dell'industria del gaming. Primo videogioco: The Adventures of Captain Comic (DOS) Videogioco console casalinga preferito: Final Fantasy VII (PSX) Videogioco console mobile preferito: Advance Wars (GBA) Piattaforme di gioco possedute: Super Famicom, Game Boy Color, Mega Drive II, PSX, PS2, PS3, PS4, Xbox One S, PC.

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