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Speciali

ABK acquisita, Riccitiello defenestrato e la “nuova” PS5 | La settimana videoludica N°41 | #GamersDigest

Benvenuti ad un nuovo #Gamersdigest, recap delle principali notizie della settimana videoludica appena trascorsa!

Un buon giorno per giocare

Annunciato per la prima volta il 18 gennaio 2022, dopo oltre un anno di dibattimenti e processi tra Europa ed USA, è fatta: Microsoft ha ricevuto il via libera anche dall’autorità antitrust inglese per l’acquisizione di Activision Blizzard, che si era già espressa favorevolmente lo scorso 22 settembre. Inizialmente la CMA espresse un parere negativo sull’operazione, paventando derive monopolistiche specialmente nel neonato settore del cloud gaming, dove Microsoft occupa già una posizione dominante. L’azienda di Redmond ha perciò corretto il tiro, scorporando i diritti relativi al cloud gaming per le IP di ABK e cedendoli in esclusiva a Ubisoft per i prossimi 15 anni.

Welcome to the family

Phil Spencer ha ufficializzato l’avvenuta operazione con un post su Xbox Wire, nel quale ha dato il benvenuto agli studi di ABK all’interno della famiglia Microsoft.

Amiamo i videogiochi. Li giochiamo, li creiamo, e sappiamo in prima persona quanto il gaming significhi per tuti noi, come individui e come comunità. Oggi diamo il benvenuto ufficiale ad Activision Blizzard e i suoi team all’interno di Xbox. Sono publisher di alcuni dei più amati e giocati franchise della storia dei videogiochi su console, PC e mobile. Da Pitfall a Call of Duty, da World of Warcraft a Overwatch, da Candy Crush Saga a Farm Heroes Saga, i loro studi hanno allargato i confini del gaming ai giocatori di tutti il mondo.

Ammiro da molto tempo il lavoro di Activision, Blizzard e King, e l’impatto che hanno sul gaming, sull’intrattenimento e sulla cultura pop. Che siano le notti passate a giocare una campagna di Diablo IV con gli amici, riunire la famiglia per la nostra serata musicale settimanale con Guitar Hero, o realizzare una striscia epica su Candy Crush, alcuni dei miei più memorabili momenti legati ai videogiochi provengono da esperienze create da questi studi. È incredibile poter accogliere su in Xbox dei team tanto leggendari. (…)

Come promesso, continueremo a rendere i giochi disponibili in un numero sempre maggiori di canali – e ciò inizia già da ora, permettendo ai provider di cloud streaming e ai giocatori di eseguire in streaming i giochi di Activision Blizzard nell’Area Economica Europea, un impegno che abbiamo preso con la Commissione Europea. oggi iniziamo a lavorare per portare gli amati franchise di Activision, Blizzard e King su Game Pass e d altre piattaforme. Condivideremo maggiori informazioni su quello che vi aspetta nei prossimi mesi. Sappiamo che siete entusiasti – lo siamo anche noi.

A tutti i milioni di fan che amano i giochi di Activision, Blizzard e King, vogliamo dire oggi è un buon giorno per giocare.

Phil Spencer – Welcoming the Legendary Teams at Activision Blizzard King to Team Xbox – 13 ottobre 2023

Contestualmente si avvera la prima notizia positiva per ABK, i suoi dipendenti e l’intera comunità di videogiocatori: Bobby Kotick lascerà la compagnia a fine anno. Era già stabilito dall’accordo e lo sapevamo tutti, ma sapere che sta per succedere davvero è un sollievo. Con una lettera ai propri dipendenti, Kotick ringrazia tutti per il lavoro svolto e gli ani passati insieme, ed annuncia che rimarrà a capo dell’azienda fino alla fine del 2023, per poi ritirarsi in buon ordine. È l’addio di una delle figure più controverse dell’intera industria del gaming, costantemente sotto il fuoco di denunce ed accuse di abusi e molestie di ogni tipo, che ora si spera lascerà il posto ad una conduzione più serena e, si spera, più avveduta di una holding che negli ultimi anni ha faticato a tenere alta la reputazione di sé stessa e delle proprie IP.

Ricapitoliamo tutti gli studi ora in possesso di Microsoft, una scuderia a dir poco impressionante:

Xbox Studios

  • 343 Industries, noti per la serie Halo. Il loro gioco più recente è Halo Infinite.
  • The Coalition, noti per la serie Gears. Il loro gioco più recente è la tech demo The Matrix Awakens.
  • Compulsion Games, noti per Contrast e We Happy Few. Hanno in lavorazione il progetto South of Midnight.
  • Double Fine, noti per Psychonauts, Broken Age e le rimasterizzazioni delle avventure grafiche Lucas Arts. Il loro gioco più recente è Psychonauts 2.
  • The Initiative, noti per essere al lavoro sul reboot di Perfect Dark.
  • InXile Entertainment, noti per la serie Wasteland. Attualmente sono al lavoro su Clockwork Revolution.
  • Mojang Studios, noti per Minecraft. Il loro gioco più recente è Minecraft Dungeons.
  • Ninja Theory, noti per Heavenly Sword e Hellblade. L’anno prossimo uscirà Senua’s Saga: Hellblade II, inoltre stanno lavorando un altro progetto noto come Project Mara.
  • Obsidian Entertainment, noti per KOTOR II, Fallout: New Vegas, Pillars of Eternity, Grounded, The Outer Worlds e altri. L’anno prossimo uscirà Avowed, inoltre stanno lavorando ad The Outer Worlds 2.
  • Playground Games, noti per Forza Horizon. Al momento stanno sviluppando il reboot di Fable.
  • Rare, noti per Wizards & Warriors, Battletoads, Killer Instinct, GoldenEye 007, Perfect Dark, Viva Piñata e Sea of Thieves. Al momento stanno sviluppando Everwild.
  • Turn 10 Studios, noti per Forza Motorsport. Il loro gioco più recente è Forza Motorsport (2023).
  • Undead Labs, noti per State of Decay. Al momento sono al lavoro su State of Decay 3.
  • World’s Edge Studio, noti per Age of Empires. Al momento stanno lavorando a Age of Mythology: Retold e Age of Empires Mobile.

ZeniMax Media

  • Alpha Dog, noti per Wraithborne. Il loro gioco più recente è Mighty DOOM.
  • Arkane Studios, noti per Arx Fatalis, Dishonored, Prey, Deathloop e altri. Il loro gioco più recente è Redfall.
  • Bethesda Softworks, noti per Fallout e The Elder Scrolls. Il loro gioco più recente è Starfield.
  • id Software, noti per Wolfenstein, Quake e Doom. Il loro gioco più recente è Quake Champions.
  • MachineGames, noti per Wolfenstein e Quake. Sono al lavoro su un nuovo gioco di Indiana Jones e su Wolfenstein III.
  • RoundHouse Studio, precedentemente noto come Human Head Studios, è stato dismesso dopo l’uscita di Rune II e ricostituito all’interno di Bethesda. Nessuno a cosa stia facendo, ma sul sito di Xbox compare il suo nome e logo, segno che dovrebbe esistere ancora, in qualche forma.
  • Tango Gameworks, noti per The Evil Within e Ghostwire Tokyo. Il loro gioco più recente è Hi-Fi Rush.
  • ZeniMax Online Studios, noti per The Elder Scrolls Online. Il loro gioco più recente è Fallout 76.

Activision Blizzard King

  • Activision Shanghai, noti per Call of Duty Online.
  • Beenox, noti per Skylanders e CoD. Attualmente sono al lavoro come co-dev su Call of Duty: Modern Warfare III.
  • Blizzard, noti per Warcraft, Starcraft, Overwatch e Diablo. Il loro gioco più recente è Diablo IV. Ha al suo interno 5 Team principali più i co-devs Blizzard Albany e Proletariat.
  • Demonware, co-dev di CoD.
  • Digital Legends Entertainment, co-dev di CoD. Attualmente sono al lavoro su CoD: Warzone Mobile assieme a Solid State Studios.
  • High Moon Studios, noti per Deadpool e per il co-developing di Destiny e Destiny 2, attualmente sono co-dev di CoD.
  • Infinity Ward, noti per aver creato Call of Duty. Il loro gioco più recente Call of Duty: Modern Warfare III, in co-developing con Sledgehammer Games e Treyarch.
  • King, noti per Candy Crush Saga. Il loro gioco più recente è Rebel Riders.
  • Radical Entertainment, noti per Prototype, ora fanno solo co-development.
  • Raven Software, noti per Heretic e co-dev di CoD. Il loro gioco più recente è Call of Duty: Black Ops Cold War.
  • Sledgehammer Games, noti per CoD. Il loro gioco più recente Call of Duty: Modern Warfare III, in co-developing con Inifinity Ward e Treyarch.
  • Solid State Studios, stanno sviluppando Call of Duty: Warzone Mobile assieme a Digital Legends.
  • Toys for Bob, noti per Skylanders e i reboot di Crash e Spyro. Il loro gioco più recente è Crash Team Rumble.
  • Treyarch, noti per vechi giochi di Spder-Man e CoD. Il loro gioco più recente Call of Duty: Modern Warfare III, in co-developing con Inifinity Ward e Sledgehammer Games.

Manifesto

I numerosi licenziamenti dell’ultimo anno nel mondo dei videogiochi stanno incentivando la nascita di sindacati di settore in tutto il mondo. Questa settimana in particolare ci sono due casi interessanti entrambi in Europa.

Polonia

Logo del neonato sindacato videoludico polacco

Uno dei casi più recenti è avvenuto in Polonia, dove CDPR ha lasciato a casa molti dipendenti a seguito di tre round di licenziamenti occorsi quest’estate; in conseguenza di ciò, è stato istituito un sindacato dei lavoratori del settore videoludico, denominato Związek Pracowników Branży Gier (ovvero Polish Gamedev Workers Union), branca indipendente della più ampia unione sindacale Workers’ Initiative, con lo scopo di tutelare tutti i lavoratori del settore dello sviluppo, publishing e marketing di videogiochi in Polonia. Tra i fondatori del sindacato vi sono due ex dipendenti di CD Projekt, ovvero il gameplay programmer Lev Ki e il gameplay QA analyst Paweł Myszka.

L’unico requisito per iscriversi è essere sotto contratto presso un’azienda videoludica sita in Polonia: dunque eventuali filiali estere non sono coperte, ma se un lavoratore svolge un lavoro dall’estero per un’azienda sita in Polonia, e dunque è stato assunto con contratto polacco, allora va bene. Sul sito del sindacato si legge che lo stimolo principale alla sua nascita è stata proprio l’ondata di licenziamenti che ha interessato la forza lavoro di CDPR, tagliata del 9% circa nel solo 2023. Lo scopo del sindacato è contrattare migliori condizioni economiche e garanzie per i lavoratori di settore, oltre a fornire ai propri scritti supporto legale in caso di controversie. Infine è stato pubblicato un manifesto in 7 punti che esplicita mezzi e fini del sindacato.

1. Siamo lavoratori del settore dello sviluppo di videogiochi in Polonia, il cui scopo comune è creare videogiochi in un ambiente lavorativo equo, stabile, diversificato e salutare.
2. La nostra missione come sindacato è garantire sicurezza sul lavoro, equo trattamento, e trasparenza da parte di chi ci assume.
3. Vogliamo raggiungere tali obiettivi tramite il mutuo supporto, educazione, e stabilendo una onesta comunicazione con i datori di lavoro per dare forte voce agli interessi dei dipendenti. IL nostro scopo non è dar vita ad una lotta ma instaurare un dialogo.
4. Vogliamo organizzare e rappresentare una vasta gamma di lavoratori afferenti a tutti gli ambiti lavorativi del settore, siano essi sviluppo, marketing, publishing, o back-office. Se lavorate in un’azienda di videogiochi siete i benvenuti, qualunque sia il vostro ruolo!
5. Siamo una struttura democratica, vogliamo che i nostri membri siano parte attiva nella formazione delle politiche sindacali, prendendo parte a discussioni e votazioni.
6. Abbiamo un approccio adattivo che si adatti sulla base di dati e feedback. Ciò è molto importante in queste fasi iniziali in cui stiamo ci stiamo ancora assestando. Ciò che non cambierà mai è la nostra propensione a fare gli interessi dei lavoratori.
7. Siamo una sezione indipendente all’interno della OZZ Inicjatywa Pracownicza. Essere parte di una struttura più ampia ci permette di usufruire della loro esperienza e supporto pur conservando un’autonomia decisionale e di policy.

Manifesto della Polish Game Dev Workers Union – consultato il 10 ottobre 2023

Svezia

100 dipendenti di Avalanche Studio, il team responsabile delle IP Just Cause, Rage e Contraband, e parte del più ampio conglomerato Avalanche Studios Group (di cui fanno parte anche Expansive Worlds, autori dei giochi di caccia Call of the Wild, e Systemic Reaction, artefici dell’action-roguelite Ravenbound) si sono sindacalizzati iscrivendosi a Unionen, il più grande sindacato svedese per quanto riguarda il mercato del lavoro privato. Si tratta di circa un quinto del totale dei dipendenti di Avalanche Studio, che per la prima volta si trova nella situazione di dover contrattare con rappresentanti sindacali. Si tratta di una novità persino per la Svezia, un paese in cui la maggior parte dei lavoratori è iscritta ad una sigla sindacale, ma ciò finora non aveva riguardato il settore dei videogiochi, come al solito fanalino di coda in merito a questo tema.

Interrogato da IGN in merito ai possibili obiettivi prefissate, un rappresentante dei 100 neo-sindacalizzati dipendenti di Avalanche ha dichiarato:

Siamo fiduciosi rispetto alla possibilità di firmare un contratto collettivo, e crediamo che questo sia un grande passo avanti per assicurare che le idee, le opinioni e i sentimenti dei lavoratori dipendenti di Avalanche Studio siano rappresentati come si deve. Siamo ansiosi di intavolare le discussioni con il management della compagnia per migliorare l’ambiente di lavoro al suo interno.

I portavoce della compagnia hanno espresso parole concilianti nei riguardi del neonato sindacato, dichiarandosi pronti ad instaurare un dialogo costruttivo nell’interesse dei lavoratori e dell’azienda stessa.

6.000 in meno

6261 lavoratori dell’industria dei videogiochi sono stati licenziati da inizio anno, il numero è destinato a crescere.

Ma è possibile quantificare il numero di lavoratori dell’industria dei videogiochi lasciati a casa da inizio anno? La risposta è sì, per lo meno con un ragionevole grado di approssimazione. Si è preso la briga di rispondere a questa domanda il technical artist Farhan Noor, attualmente impiegato presso Riot Games e con alle spalle esperienze in Treyarch e TellTale, che ha realizzato il sito videogamelayoffs, in costante aggiornamento, che tiene traccia di ogni notizia di licenziamento interno all’industria del gaming a partire da inizio 2023. Al momento in cui scrivo il counter segnala ben 6261 lavoratori licenziati da gennaio a questa parte, ed il numero probabilmente aumenterà da qui a fine anno.

Dal grafico si può osservare che settembre è stato il mese peggiore, contrassegnato dai licenziamenti di massa di Epic Games che ha lasciato a casa più do 800 persone, ma il primato del 2023 va a Unity, che nella prima metà di quest’anno ha terminato i rapporti lavorativi con circa 900 dipendenti. Il sito non considera solamente gli sviluppatori, ma tutti coloro che lavorano in questa industria in vari settori, quindi sono conteggiati anche i reparti publishing e marketing, o attività correlate: nel caso dei licenziamenti occorsi all’interno di Amazon, ad esempio, sono stati conteggiati anche i dipendenti di Twitch, data l’estremo connubio che lega la piattaforma in questione al medium videoludico. Tuttavia il sito non calcola (non ancora, almeno) le società e il personale legato al settore Esport, né i media di settore, ad esempio le riviste e/o i siti specializzati.

Un altro spunto interessante lo fornisce l’ambito di specializzazione delle aziende interessate dai licenziamenti, che mostra come il fenomeno sia trasversale: il taglio di personale riguarda sia le compagnie dedicate al segmento console sia a quelle dedite al mobile; sia i piccoli studi indipendenti sia i team specializzati nei giochi VR/AR. La contrazione economica e le necessità di razionalizzazione dei costi, insomma, sembrano riguardare l’intero mercato del gaming nel suo complesso, e sollevano quindi più di un dubbio sulla lungimiranza, evidentemente mancante, di strategie eccessivamente espansive adottate negli anni del boom pandemico, che hanno sacrificato le necessità di consolidamento in virtù della miope speranza di una crescita continua che non poteva durare per sempre a quei ritmi.

Riccitiello vola

I poteri Jedi di John Riccitiello non bastano a salvargli la poltrona

Il putiferio scatenato dalla Unity Runtime Fee, di cui vi ho parlato qualche settimana fa, ha prodotto come risultato le dimissioni di John Riccitiello dal ruolo di CEO della compagnia. La rimodulazione della tassa, che esime dal pagamento gli iscritti al piano base di Unity ed offre parametri più accomodanti di copie installate e/o ricavi generati, non sono bastati a salvare la poltrona di un CEO la cui strategia ha provocato un danno d’immagine praticamente irreparabile, almeno nel breve-medio periodo. Non che sia l’unico danno di immagine che Unity ha subito sotto la sua guida.

In molti ricorderanno la freddissima accoglienza riservata alla notizia dell’acquisizione di Ironsource, che portò alla famosa esternazione di Riccitiello nei confronti di chi osteggia le pratiche di monetizzazione nei videogiochi: sono, a suo dire, dei f*****i idioti. Nell’ultimo anno, la sua politica aziendale ha assecondato l’introduzione di algoritmi di AI nel motore proprietario, tramite gli strumenti Muse (bot che elabora prompt scritti in linguaggio naturale per creare artwork e codice) e Sentis (che sofistica le routine comportamentali degli NPC ed altri elementi in-game).

Le dimissioni di Riccitiello dal ruolo di CEO, Chairman e membro del board di amministrazione sono immediate. Il suo ruolo di CEO e membro del board viene ora ricoperto ad interim da James M. Whitehurst (già ex presidente di IBM), in attesa che il consiglio d’amministrazione individui ed elegga un nuovo CEO. Il suo ruolo di Chairman è invece ricoperto da Roelof Botha, già Lead Independent Director del board. Entrambi hanno espresso i soliti convenevoli di circostanza ringraziando Riccitiello per la guida dell’azienda, nella quale ha ricoperto incarichi dirigenziali fin dal 2014. Di tutto ciò ha dato notizia la stessa compagnia tramite un comunicato stampa pubblicato su BusinessWire.

Vedremo se Whitehurst, nel suo ruolo temporaneo, si limiterà a dirigere il traffico prenderà qualche decisione di impatto rispetto alle politiche dell’azienda. L’importante è non dare troppo seguito a Botha, visto il suo curriculum: Botha ha nel suo storico ruoli dirigenziali in altre società che nulla hanno a che vedere con il gaming, e non ha mancato di compiere clamorosi errori in passato; ad esempio quando, nel ruolo di partner del gruppo di venture capitalist sudafricano Sequoia, ha investito oltre 200 milioni di dollari nei due fondi di criptovalute FTX, finiti presto in bancarotta.

In ogni caso, sarebbe meglio che il prossimo CEO riuscisse ad invertire una caratteristica che accompagna Unity da sempre, ovvero l’essere in perdita: l’azienda infatti non è mai riuscita a generare utile, sebbene i ricavi siano in costante aumento. C’è chiaramente qualcosa che non va nella gestione aziendale, che probabilmente ha puntato troppo sull’espansione e troppo poco sul consolidamento, come molte altre compagnie nell’ultimo triennio.

PS5 si rifà il look

Il nuovo look di PS5

Con un comunicato ufficiale del PlayStation Blog, è stato annunciato l’arrivo di nuove versioni di PS5, ridisegnate con un look più snello e compatto. Il volume delle console è stato ridotto del 30% rispetto ai modelli correnti, ed il peso è diminuito del 18% e del 24% Ora entrambe le versioni, sia quella con lettore fisico incorporato sia la Digital Edition, vantano un SSD interno da 1 TB. Entrambi i modelli saranno venduto con uno stand orizzontale, mentre un ulteriore stand verticale sarà venduto come accessorio separato al prezzo di listino di 29.99 USD | 29.99 EURO | 24.99 GBP | 3,980 JPY.
Un lettore ottico esterno, inoltre, sarà venduto come modulo opzionale per la versione Digital: si tratta di un Ultra HD Blu-ray Disc Drive dal prezzo di listino di 79.99 USD | 119.99 EURO | 99.99 GBP | 11,980 JPY.

Il lettore ottico acquistabile come modulo aggiuntivo per la PS5 Digital Edition

La vendita sul mercato inizierà il prossimo mese in Nord America, per poi diffondersi nelle altre regioni nei mesi seguenti. Di conseguenza è probabile che in Europa giunga per Natale o addirittura a inizio 2024. La produzione dei modelli correnti della console è cessata: dunque una volta esaurite le scorte attualmente in commercio, questi nuovi modelli di PS5 saranno gli unici disponibili nuovi all’acquisto. Di seguito i prezzi di lancio nei vari mercati:

  • USA
    • PS5 con Ultra HD Blu-ray disc drive – 499.99 USD
    • PS5 Digital Edition – 449.99 USD
  • Europa
    • PS5 con Ultra HD Blu-ray disc drive – 549.99 EUR
    • PS5 Digital Edition – 449.99 EUR
  • UK
    • PS5 con Ultra HD Blu-ray disc drive – 479.99 GBP
    • PS5 Digital Edition – 389.99 GBP
  • Giappone
    • PS5 con Ultra HD Blu-ray disc drive – 66,980 JPY
    • PS5 Digital Edition – 59,980 JPY

Cloud Gaming potenziato su PS Plus Premium

Il cloud gaming su PS5 fa un passo avanti

Sony sta anche potenziando i suoi servizi cloud gaming su PS5, offrendo una nuova funzionalità per i sottoscrittori del tier Premium di PlayStation Plus. A partire da questo mese, infatti, gli utenti PS Plus Premium potranno eseguire in streaming anche i giochi current-gen. Dunque non sarà più necessario scaricare e salvare i giochi PS5 sulla propria console, perché potranno essere eseguiti in cloud anche ad altissima risoluzione (a patto ovviamente di avere una connessione di rete a banda sufficientemente larga), ecco le opzioni disponibili: 720p, 1080p, 1440p e 2160p, con framerate fino a 60FPS e supporto alla tecnologia HDR.

Al momento del lancio, lo streaming di titoli PS5 sarà possibile solo tramite console. Dunque chi usa PS Plus su PC non potrà usufruire di questa nuova funzione, almeno per il momento. La disponibilità della nuova funzionalità sarà estesa gradualmente in varie regione secondo questo calendario:

  • Giappone: dal 17 ottobre
  • Europa: dal 23 ottobre
  • Nord America: dal 20 ottobre

Bacheca annunci

Flash news

  • Alien: Blackout: 505 Games ha annunciato che il titolo mobile sarà dismesso il 31 ottobre, segnando la fine della sua vita commerciale dopo 4 anni di permanenza sul mercato.
  • Arma 3: alcune immagini e clip di gioco sono state spacciate sul web come documenti reali relativi al conflitto israelo-palestinese di questi giorni. Lo sviluppatore Bohemia Interactive ha ringraziato i debunker e ha pubblicato una guida su come riconoscere i fake video.
  • Last Train Home: il nuovo titolo di Ashborne Games, uno strategico survival ambientato nella Russia post WWI, annunciato quest’estate nel corso del PC Gaming Show, ha finalmente una data di uscita, svelata da un nuovo trailer diffuso da THQ Nordic. Il gioco arriva su PC il prossimo 28 novembre.
  • Monolith Requiem of the Ancients: l’action-RPG di C2 Game Studio, presentato durante lo Steam Next Fest, può essere provato tramite una demo gratuita. Uscirà l’anno prossimo.
  • Super Mario Bros. Wonder: VGC ha pubblicato un nuovo video gameplay di oltre 6 minuti, che mostra alcuni stralci inediti di livelli di gioco e abilità di Mario, in un tripudio di suoni, colori e musiche accattivanti che da sempre connotando le scanzonate avventure 2D del nostro idraulico preferito. Il gioco è atteso su Switch il 20 ottobre.
  • War Hospital: Nacon ha annunciato un rinvio del gestionale ospedaliero di ambientazione bellica, sviluppato da Brave Lamb. Previsto inizialmente per il 26 ottobre, il gioco sarà invece rilasciato nei primi mesi del 2024, per dar tempo agli sviluppatori di rifinire ulteriormente il bilanciamento generale del titolo.
  • Team17: uno scoop di Eurogamer sostiene che il gruppo sarebbe in procinto di lasciare a casa oltre 90 dipendenti per attuare il suo piano di ristrutturazione, tagliando personale in tutti i reparti, dall’HR al QA, dall’IT al marketing e oltre.
  • XDefiant: il team di sviluppo dell’FPS free-to-play di cui si chiacchiera ormai dal 2021 ha annunciato che il lancio della pre-season del titolo sarà rimandato a data da destinarsi a seguito del feedback emerso dal recente playtest pubblico, che ha evidenziato numerose criticità che richiedono un quantitativo di tempo imprecisato per essere risolte.

Dal mercato

  • Disney: dichiarazioni di alcuni dirigenti dell’azienda, riportate da Bloomberg, vorrebbero la compagnia in trattativa per l’acquisizione di EA. Il piano promulgato dal CEO di Disney Bob Iger sarebbe quello di passare dall’essere una semplice società licenziataria delle proprie IP, ad un publisher in tutto e per tutto, come è stato fino al 2016, quando lo studio Avalanche, responsabile di Disney Infinity, fu dismesso. A quanto pare già dall’anno scorso EA ha intavolato trattative con varie media companies in merito ad una potenziale acquisizione, ma finora nulla si è concretizzato.
  • Fragbite, holding svedese proprietaria di alcuni studi mobile e investitore nel mercato Esport, sta finalizzando l’acquisizione di Fall Damage, studio responsabile del free-to-play FPS tattico multiplayer Alara Prime, in uscita l’anno prossimo.Fall Damage è stato fondato da veterani dell’industria con anni di esperienza nel genere sparatutto, in particolare Battlefield 3, Battlefield 4, e Star Wars Battlefront. Fragbite pagherà 20 milioni di SEK (circa 1.8 milioni di dollari), di cui la metà cash e l’altra tramite acquisto della totalità delle azioni della compagnia.
  • Modern Times Group, holding videoludica svedese proprietaria di studi specializzati nel settore mobile, ha acquisito lo sviluppatore Snowprint, noto per lo strategico mobile Warhammer 40,000: Tacticus. La cifra non è stata divulgata, ma secondo calcoli di InvestGame il primo acconto versato dovrebbe aggirarsi attorno ai 35 milioni di dollari.
  • Space Rock Games, team neozelandese fondato nel 2020, ha racimolato ben 900.000 dollari nell’ultimo round di investimenti, portandosi ad un totale di 1,2 milioni di dollari attualmente raccolti da destinare al suo progetto d’esordio, l’avventura cooperativa Criminals Within, sul quale sono al lavoro veterani dell’industria che vantano ruoli nello sviluppo di giochi come Fable, Path of Exile e Chivalry 2.
  • The Lamplighters League: il titolo pubblicato da Paradox è stato ahimè un flop di incassi, e il publisher che causerà l’inserimento in bilancio di una perdita secca di 248 milioni di SEK (poco meno di 23 milioni di dollari) nel Q4 2023. Altra conseguenza pratica del flop è stato il licenziamento della maggior parte degli sviluppatori del team Harebrained, di cui è stato lasciato a casa circa l’80% del totale.

La settimana di Player

Sapete che ogni mercoledì sul nostro canale twitch si gioca di ruolo? La nostra campagna originale basata su D&D 5^ si chiama Echoes of Erythmia! Potete recuperare il finale di stagione a questo indirizzo!

Recensioni

The Lamplighters League, il nuovo TRPG pubblicato da Paradox non si è dimostrato all’altezza delle aspettative di Pasquale Monniello, che nella sua recensione vi spiega perché il gioco, al netto di qualche buona idea, non riesca a brillare di luce propria.
Parziale delusione anche per Salvatore Montagnolo, che si è invece cimentato nella prova di Detective Pikachu: Il Ritorno, seconda avventura del Pokémon più famoso del mondo in veste di investigatore: viziato da un comparto tecnico e da un design generale vetusti, risulta un’esperienza valida solo per i fan del primo episodio.
Siccome non ci sono due delusione senza tre, Alessandra Borgonovo vi spiega cosa proprio non la abbia convinta di Infinity Strash: Dragon Quest The Adventure of Dai, un action-RPG in cui si salva solo il comparto narrativo.
Ma a noi piace fare le cose in grande e perciò ecco la quarta, parziale delusione della settimana: a detta dell’ottimo Pietro Falzone, il nuovo The Lords of the Fallen è minato da grosse lacune di gameplay che non permettono alle molte caratteristiche interessanti di cui dispone di brillare quanto dovrebbero, relegandolo ad un soulslike minore.
Come se non bastasse c’è stato anche un altro grande ritorno nel mondo dei videogiochi, anche se non è stato “bello” come preventivato: ce ne ha parlato il nostro techlord Alessio Acunzo nella sua recensione di Assassin’s Creed Mirage.
Fortunatamente c’è anche un rovescio positivo della medaglia: Claudio Albero ha sfrecciato a tutta velocità con Sonic Superstars, nuovo gioco a scorrimento laterale che riprende la formula classica della serie Sega, ridando lustro al porcospino blu dopo tanti titoli di qualità discutibile.
Infine, il caporedattore galattico Graziano Salini ha esplorato Wandering Sword, un WRPG opera del team cinese The Swordsman Studio; e se vi state chiedendo per cosa stia la “W”, beh, correte a leggere la recensione!

Guide

EA Sports FC24 è appena uscito e già il nostro Salvatore Montagnolo è in grado di dirvi quali siano le Migliori squadre per la Modalità Carriera. Non è un fenomeno? Inoltre Salvatore vi spiega anche come cambiare squadra al club in Ultimate Team, procedimento non così scontato, e vi elenca i giocatori che raggiungono 90+ di rating nella Modalità Carriera.

Tutto il resto

Alessandro Colantonio vi presenta The Hidden Isle, un promettente gioco di ruolo basato sui tarocchi che ha lanciato da poco una campagna di finanziamento su Kickstarter.

Per questa settimana è tutto.
Arrivederci a domenica prossima
 con il #GamersDigest N°42 del 2023!

This post was published on 15 Ottobre 2023 21:00

Alessandro Giovannini

Puoi scrivermi in modo sicuro a: alessandro.giovannini.1990@proton.me Cinema e videogiochi: le mie due più grandi passioni. Da bambino mi alzavo presto la mattina per giocare con il Sega Mega Drive II prima di andare a scuola; passavo i pomeriggi a guardare Terminator 2 fino a consumare il nastro della VHS; impiegavo le serate a cimentarmi nelle avventure grafiche di Lucas Arts su un glorioso PC con Windows 95 in compagnia di mio fratello. Poi è venuta la laurea in cinema, nonché le esperienze di redattore presso siti di informazione cinematografica e gaming. Su Player mi sono specializzato in analisi di mercato e monografie su developers e franchise storici della gaming industry. Ho anche lanciato la newsletter Gamer's Digest che offre una rassegna settimanale della principali novità dell'industria del gaming. Primo videogioco: The Adventures of Captain Comic (DOS) Videogioco console casalinga preferito: Final Fantasy VII (PSX) Videogioco console mobile preferito: Advance Wars (GBA) Piattaforme di gioco possedute: Super Famicom, Game Boy Color, Mega Drive II, PSX, PS2, PS3, PS4, Xbox One S, PC.

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