Benvenuti ad un nuovo #Gamersdigest, recap delle principali notizie della settimana videoludica appena trascorsa!
Giusto l’anno scorso Hideki Kamiya era stato promosso a vice presidente di PlatinumGames. Ora invece giunge la notizia che il prossimo 12 ottobre lascerà la compagnia che ha contribuito a lanciare. Ne ha dato notizia la stessa software house con un tweet a inizio settimana, ringraziandolo per l’immenso lavoro fatto all’interno del team ed augurandosi che la sua attività di creativo continui a lungo nell’industria del gaming.
C’è davvero da togliersi il cappello quando si pensa alla carriera di Kamiya e ai tanti straordinari contributi che ha portato al medium. Entrato in Capcom nel 1994, esordì nel mondo della programmazione videoludica con il ruolo di system planner per Resident Evil, la cui portata nel genere del survival horror è ben nota a tutti. Prese le redini della direzione di Resident Evil 2, e dopo aver offerto contributi di design a Resident Evil 0, ha rivoluzionato il genere hack’n’slash con Devil May Cry, inedito cocktail tra immaginario horror gotico e commedia stilosa, contraddistinto da un approccio tecnico al combattimento che premia la perizia del giocatore nel realizzare combo complesse. In seguito Kamiya ha spaziato verso altri generi come il platform/beat’em up Viewtiful Joe, l’avventura acquarellata Ōkami, l’action Bayonetta e lo sparatutto top-down Sol Cresta.
Kamiya fu uno dei fondatori di PlatinumGames (nato nel 2006 sotto il nome Seeds Inc e ribattezzato nel 2008) assieme ai colleghi Shinji Mikami, Tatsuya Minami e Atsushi Inaba, già suoi collaboratori di lungo corso in Capcom. Lo studio ha avuto periodi di alti e bassi, ma i suoi maggiori successi sono dovuti proprio titoli che Kamiya ha diretto, come i già citati Bayonetta. Inoltre, anche nel caso di IP di minore fortuna come l’action-adventure a orde The Wonderful 101, Kamiya ha sempre basato i suoi giochi su interessantissimi concetti di game design, che dimostrano la sua profonda creatività e padronanza del medium.
Eppure era parecchio tempo che non dirigeva più alcun titolo (l’unico caso recente è appunto Sol Cresta, indubbiamente un progetto minore per un nome della sua caratura), segno che gli equilibri all’interno dell’azienda stavano cambiando. L’insuccesso del progetto Babylon’s Fall, operazione commerciale confusa e pasticciata finita in un colossale flop, ha radiografato la momentanea confusione in cui si trova lo studio negli ultimi anni, che punta tutto sull’IP Bayonetta per restare a galla (per carità, con ottimi risultati come il recente Bayonetta 3 e il prequel spinoff Bayonetta Origins: Cereza and the Lost Demon). Quando Platinum ha dato l’annuncio delle dimissioni del director, Kamiya stesso ha confermato la decisione a stretto giro, sostenendo di averla maturata non senza difficoltà ma di ritenere che sia stata la scelta migliore e che continuerà a realizzare giochi alla sua maniera.
Insomma al momento non si sa che strada prenderà nel suo percorso di vita e carriera, ma di certo non vorremo perderci il prossimo progetto videoludico di Kamiya-sensei!
Qualche settimana fa vi davo conto della contrattazione in corso tra SAG-AFTRA, ovvero la sigla sindacale che riunisce gli attori di tv, radio e cinema statunitensi, e varie compagnie di videogiochi, su regole e modalità tramite cui attori e doppiatori di videogiochi possano indire forme di sciopero per far valere le proprie richieste in termini di paghe, orari e altre tutele contrattuali. Gli iscritti dovevano insomma votare per far passare o meno la possibilità di indire degli scioperi. Ebbene, la votazione è stata effettuata ed il risultato è stato quasi un plebiscito: il 98,32% ha votato a favore della risoluzione, conferendo quindi a SAG-AFTRA il mandato di poter indire scioperi dei doppiatori videoludici, come strumento di pressione da utilizzare nelle contrattazioni con le aziende, per far valere i diritti dei suoi iscritti. Vi ricordo i punti principali delle rivendicazioni di settore:
Giusto questa settimana si è tenuto un nuovo round di negoziazioni con varie major tra cui Activision, Epic e EA, che però si è risolto in un nulla di fatto. Vedremo quando di svolgeranno ulteriori contrattazioni, e se e quando la sigla sindacale deciderà effettivamente di indire uno sciopero.
Jim Ryan ha annunciato il suo ritiro dal ruolo di CEO di PlayStation a partire dal prossimo marzo 2024. Il suo ruolo verrà assunto ad interim dall’attuale CFO Hiroki Totoki, in attesa che il board della società individui ed elegga il prossimo CEO che guiderà la storica divisione videoludica. Finisce così la parabola ormai trentennale di Ryan all’interno dell’azienda, a capo di SIE Europe dal 2011 e di SIE globale dal 2016. Inglese di nascita, nel comunicato di dimissioni ha spiegato di trovare ormai difficile conciliare la vita privata e familiare nel paese d’origine con il lavoro in Sony, che lo impegna per la maggior parte dell’anno negli Stati Uniti.
Come avrete letto nelle notizie odierne, ho annunciato il mio ritiro dopo quasi 30 anni di lavoro in Sony Interactive Entertainment. Non ho preso questa decisione alla leggera e amo SIE e la sua community, ma ultimamente ho trovato sempre più difficile raggiungere il giusto equilibrio tra l’avere casa nel Regno Unito e la sede di lavoro negli USA. (…) dall’1 aprile 2024, Hiroki Totoki sarà nominato CEO ad interim di SIE mentre manterrà il suo ruolo attuale a Sony Group Corporation. Mi sento onorato per avuto l’opportunità di guidare un’azienda i cui prodotti hanno toccato le vite di milioni di persone. Dai giochi vincitori di importanti riconoscimenti, agli incredibili traguardi tecnici raggiunti da PS5, sono estremamente orgoglioso dei risultati raggiunti e molto ottimista per il futuro di SIE.
– Jim Ryan, President and CEO, announces retirement after 30 years with Sony Interactive Entertainment – 27 settembre 2023
Sotto la sua guida, PlayStation ha saputo mantenersi leader nel settore del console gaming nel corso delle ultime tre generazioni rispetto alla concorrente Xbox. Ad oggi, PlayStation 5 ha piazzato oltre 42 milioni di pezzi, facendone la sedicesima console più venduta della storia (e ha tutto il margine per migliorare, prospettando il cambio generazionale nel 2028). Non è tutto oro quel che luccica, però: il nuovo PSVR2 non ha stravolto il panorama dei visori VR nonostante il buon successo di vendite, e l’incognita rappresentata da PS Portal lascia interdetti rispetto alle attuali strategie della compagnia sul lato hardware.
Sul fronte software, invece, il nuovo approccio maggiormente orientato all’inclusione di titoli massivi multiplayer e l’inclusione di sempre più titoli free-to-play nel parco titoli di PlayStation rischiano di snaturare l’identità di un marchio che si è sempre contraddistinto per portare al pubblico esperienze single player di qualità altissima. Molto più convincente invece è l’avvicinamento progressivo di PlayStation alle piattaforme PC, con il port di numerosi titoli first-party e la possibilità di streammare giochi tramite abbonamento PS Plus. Insomma i prossimi anni saranno decisivi per delineare il futuro di PlaySattion, e siamo tutti in attesa di scoprire chi si prenderà la responsabilità di tenere il timone d’ora in avanti.
In merito all’operato di Ryan, comunque, parole di stima sono arrivate ovviamente dal CEO di Sony Kenichiro Yoshida ma anche dall’eterno rivale Phil Spencer (con cui ha aspramente battibeccato nell’ultimo anno, cercando in tutti i modi di guastare l’operazione di acquisizione di Activision Blizzard) che lo ha bonariamente salutato via X:
Flash news su trailer e annunci della settimana:
Sapete che ogni mercoledì sul nostro canale twitch si gioca di ruolo? La nostra campagna originale basata su D&D 5^ si chiama Echoes of Erythmia! Potete recuperare il finale di stagione a questo indirizzo!
Il capo redattore galattico Graziano Salini ha messo mano su Digaea 7: Vows Of The Virtueless, nuovo capitolo della serie TRPG dedicato ai fanatici del minmaxing, che torna con un titolo tutto sommato conservativo della classica formula di gioco, al netto di piccole modifiche qua e là che aumentano ulteriormente la complessità generale.
Salvatore Montagnolo ha invece giocato Silent Hope, un action-RPG che prende le mosse da un classico impianto dungeon crawler per offrire una pletora di meccaniche stuzzicanti, a patto di accettare un inevitabile grinding.
Continuiamo l’infilata di JRPG con Baten Kaiton I & II, riedizione di due classici rimasterizzati che sono stati decisamente apprezzati dal nostro Claudio Albero.
Spostandoci in ambito sportivo, Alessandro Colantonio è sceso in campo con NBA 2K24, controverso capitolo che pur innovando la serie con nuove meccaniche interessanti è vessato da un modello di business fatto di microtransazioni che si fanno sempre più soffocanti.
Se siete in cerca di esperienze ludiche più bislacche dovreste invece leggere con interesse la recensione di The Many Pieces of Mr. Coo, un’avventura grafica intrisa di surrealismo che ha preso il cervello di Simone Alvaro “Guybrush89” Segatori e lo ha strizzato come un’arancia in uno spremiagrumi.
Infine, Alessandra Borgonovo vi spiega perché mischiare dating sim, combattimento in stile RPG e puzzle in Eternights è una buona idea dalla realizzazione non altrettanto perfetta.
Matteo Perini ha steso una nuova guida per Genshin Impact, consigliandovi le migliori build e team per il personaggio di Neuvillette.
L’uomo più esperto al mondo del franchise di Warhammer 40.000, ovvero il nostro Nicholas “L’Astropate” Sacco, vi offre una guida alla lettura di Gotrek Gurnisson: Sventragrobi, sequel di Sventraghoul e nuovo romanzo ambientato in Warhammer Age of Sigmar.
Continua la guida definitiva alla saga di Final Fantasy stilata da Graziano Salini, che questa volta si è occupato di dissezionare le varie versioni disponibili sul mercato di FF X-2 e FF XII per suggerirvi la migliore da recuperare.
Per questa settimana è tutto.
Arrivederci a domenica prossima con il #GamersDigest N°40 del 2023!
This post was published on 1 Ottobre 2023 20:30
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