Un fuga di notizie interna all’azienda di Redmond ha fatto trapelare i piani della compagnia rispetto al rilascio di una nuova versione di Xbox Series X|S.
Ora che lo shortage di componenti è ufficialmente finito e le vendite hardware delle console corrente si sono fatte più sostenute, c’è già chi si interroga su quanto possa durare il ciclo di vita della corrente generazione. Mentre si fantastica (ma non troppo) sulle tempistiche di rilascio della Gen 10, Microsoft ha in cantiere una nuova versione di Xbox Series X|S. Ecco tutti i dettagli.
E dire che tempo fa Phil Spencer si disse riottoso rispetto alla possibilità di rilasciare una versione mid-gen di questa generazione di console, perché la famiglia Xbox è già costituita di due membri: Xbox Series S e Series X, infatti rappresentano i due ideali di console che, secondo Microsoft, soddisfano tutte le esigenze dei giocatori. Series S è il modello entry level, dedicato a chi vuole avere accesso ai giochi di ultima generazione con qualche minimo compromesso sul fronte prestazionale e un sostanzioso risparmio economico, e Series X, dedicata a chi cerca la migliore esperienza possibile di gioco su console.
Date per buone le sue parole, stampa e pubblico si sono interrogati su quanti anni dovremo attendere per l’arrivo della prossima Xbox. Series X|S sono arrivate sul mercato a fine 2020, ma come tutti sappiamo è stato un arrivo complicato, in piena pandemia, con infiniti problemi di logistica e il già citato shortage di componenti. Dando comunque per buoni 3 anni di vita sul mercato, e consapevoli che il ciclo vitale della precedente generazione è stato di 7 anni, si può presumere che Series X|S non si trovino nemmeno a metà della propria vita commerciale. Tuttavia queste erano destinate rimanere ipotesi basate su precedenti, dati statistici su cui basare ipotesi verosimili ma comunque senza alcuna prova. La situazione è cambiata repentinamente quando Stephen Totilo, giornalista di Axios, ha riportato una fuga di notizie interne a Microsoft che hanno lasciato trapelare i piani della compagnia rispetto alla prossima Xbox.
Spulciando tra le carte presentate da Microsoft alla FTC (garante per concorrenza americano) nell’ambito del vaglio dell’acquisizione di Activision Blizzard, è emerso un documento interno risalente alla primavera del 2022. Il documento fa riferimento ad un meeting di dirigenti dell’azienda, in cui erano presenti, tra gli altri, il CEO Satya Nadella, la CFO Amy Hood ed ovviamente Phil Spencer. Nella trascrizione si legge uno scambio di battute tra dirigenti in cui viene chiesto se la politica aziendale riguardante il gaming continuerà a vertere sulla produzione di hardware console anche per un’ipotetica prossima generazione, e si fa menzione di un anno preciso, ovvero il 2028.
Questa data era già spuntata mesi fa, pronunciata dagli avvocati di Microsoft proprio in una delle udienze per discutere l’acquisizione di ABK. I legali dell’azienda di Redmond si erano fatti sfuggire che il periodo ipotetico di lancio della prossima generazione di console sarebbe potuto essere proprio il 2028. Forse due indizi non fanno ancora una prova, ma è significativo che ora si sia trovata conferma di quest’informazione in uno scambio di informazioni fra dirigenti dell’azienda, chiaramente non pensato per essere divulgato. Se queste informazioni si rivelassero corrette, dovremmo aspettarci che anche Sony seguirebbe a ruota con il lancio di un’ipotetica PlayStation 6. In questo caso dunque il ciclo di vita dell’attuale nona generazione di console sarebbe di 8 anni, uno in più della precedente ma equivalente alla settima (Xbox 360 infatti uscì a fine 2005 mentre Xbox One nel 2013, esattamente 8 anni).
Tutto risolto quindi? Macchè!
Proprio stamattina, dalle carte processuali è emerso un documento clamoroso, pubblicato online da The Verge, che smentisce le precedenti dichiarazioni di Phil Spencer e rivela al mondo l’esistenza di una nuova versione di Xbox Series X|S in arrivo sul mercato nell’anno fiscale 2025!
Il documento trapelato è una roadmap che traccia i piani commerciali di Xbox sul lungo periodo, con una serie di obiettivi fissati da qui al 2030, e spiattella nero su bianco tutti gli obiettivi aziendali legati alla console, tra cui 100 milioni di iscritti a Game Pass e 7 miliardi di dollari di ricavi dalle vendite hardware. Vengono anche descritti i principali motori di incremento alle vendite su cui conviene puntare nei prossimi 8 anni, ovvero: la centralità del pad Xbox come unico accessorio necessario a godere della totalità dell’esperienza del gioco su console; le possibilità di personalizzare e customizzare il proprio hardware, per trainare la vendita di accessori; il perdurare degli sforzi per ridurre le emissioni ed aumentare le opzioni di accessibilità; e soprattutto al centralità della console come strumento indispensabile a trainare le vendite software, sintomo del fatto che Microsoft non sia affatto intenzionata ad uscire dal mercato dell’hardware da gioco.
Notate qualcosa di insolito nell’immagine qui sopra? Penso proprio di sì, dato che i modelli di console Xbox Series X|S rappresentati in questa grafica sono totalmente nuovi: l’infografica successiva, infatti, offre la conferma definitiva che i rumour suggerivano rispetto all’arrivo della decima generazione di console, oltre a prospettare il lancio delle console mid-gen per l’anno fiscale 2025. Nel dettaglio, il documento presenta una versione aggiornata di Series X dal nome in codice Brooklyn, una di Series S dal nome in codice Ellewood, ed una nuova versione del controller dal nome in codice Sebile.
Brooklin si presenta con un nuovo design cilindrico, e soprattutto in versione all-digital. Oltre a dire addio al supporto fisico, introduce una serie di novità interessanti:
Anche Series S sarà oggetto di una rivisitazione che introdurrà alcuni accorgimenti in ambito di storage e connettività:
Microsoft ha messo a punto anche una nuova versione del controller, compatibile tanto con Brooklin quanto con Ellewood, oltre ad essere retrocompatibile con le attuali versioni di Series X|S. Ecco le principali novità riportate dal documento:
Oltre a queste rivelazioni clamorose, altri documenti hanno rivelato informazioni interessanti riguardo l’esistenza di titoli Bethesda non ancora annunciati, nonché una volontà di acquisizione di Nintendo! Andiamo con ordine.
Eurogamer ha pubblicato un’infografica di diversi anni fa, consistente in una roadmap elaborata da Bethesda riguardo alle uscite videoludiche programmate tra gli anni fiscali 2020 e 2024. Come sappiamo, i calendari delle uscite videoludiche dell’intera industria sono stati stravolti in conseguenza dell’avvento del COVID, e di conseguenza tantissimi titoli sono stati posticipati anche di anni. Starfield è un caso emblematico, dato che in questo documento il suo periodo di lancio figura addirittura nell’anno fiscale 2021. Tuttavia, non sono le date di rilascio ad interessarci, bensì la menzione di titoli mai annunciati finora, che a questo punto possiamo immaginare saranno quantomeno rivelati ufficialmente nei prossimi mesi o anni, a seconda di come Bethesda ne avrà ripianificato i lanci.
Si parla ad esempio di DOOM Year Zero, un probabile seguito di DOOM Eternal, per il quale sarebbe anche pianificato un DLC; di Dishonored 3 e di un sequel di Ghostwire: Tokyo, entrambi pianificati per l’anno fiscale 2024, di cui quindi possiamo aspettarci che verrà rivelato qualcosa il prossimo anno; di versioni rimasterizzate di classici della compagnia come Oblivion e Fallout 3.
La notizia più divertente riguarda una e-mail del 2020 scritta da Phil Spencer e indirizzata ai dirigenti della sezione marketing Chris Capossela e Takeshi Numoto, dalla quale trapela l’ambizione di Xbox di acquisire nientemeno che Nintendo. Si tratta di un sogno di vecchia data, poiché un tentativo in tal senso era già stato fatto 20 anni fa, ottenendo in tutta risposta una famosa risata da parte della dirigenza della casa giapponese: all’epoca del lancio di Xbox infatti, Microsoft aveva considerato l’opzione di limitarsi a produrre l’hardware e aveva accarezzato l’idea di acquisire compagnie famose che si occupassero dello sviluppo software, tra cui appunto la Grande Enne.
A quanto pare l’azienda di Redmond non ha mai abbandonato quell’idea, coltivandola in segreto, e dalle parole di Spencer trapela la volontà di cercare di rimettere sul piatto la proposta, sostenendo che sarebbe un’operazione benefica per entrambe le compagnie. Inoltre Spencer riconosce che sia una strada in salita, ma ritiene che Microsoft abbia delle chances da giocarsi, anche perché ha acquisito alcuni stock di azioni Nintendo negli anni ed ha intenzione di continuare a farlo, oltre a mettere in piedi sempre più collaborazioni per avvicinare le due compagnie:
Takeshi, sono convinto che Nintendo sia l’asset primario per noi riguardo al gaming, ed oggigiorno il gaming è il la nostra strada maestra per ottenere rilevanza presso il grande pubblico. Ho avuto varie conversazioni con la dirigenza Nintendo riguardo a collaborazioni più profonde, e ho la sensazione che se c’è un’azienda americana che ha delle chance con Nintendo, noi siamo sicuramente quella che ha le possibilità maggiori. Il lato negativo (…) è che Nintendo siede su una montagna di denaro, e il loro board recentemente non ha dimostrato interesse verso la crescita sul mercato o la messa in vendita di ulteriori stock azionari. (…) non credo che azioni aggressive sortirebbero alcun effetto, perciò questa è una partita da giocare sul lungo periodo. (…) Prima o poi, acquisire Nintendo sarebbe un traguardo memorabile e credo onestamente che sarebbe di beneficio per entrambe le compagnie.
– Phil Spencer, e-mail dell’08/06/2020, oggetto “random thought”
La stessa e-mail ha anche un certo valore storico, perché prosegue parlando delle discussioni in corso con la dirigenza di Zenimax per valutarne l’acquisizione (annunciata ufficialmente proprio nel 2020), nonché di tentativi analoghi effettuati con la dirigenza di Warner Bros. Interactive, evidentemente poi non andati in porto.
Insomma in queste nuove informazioni c’è probabilmente tutto ciò che gli utenti potevano sognare da una console mid-gen, dal maggior spazio di archiviazione ai minori consumi, dal supporto al Wi-Fi di ultima generazione ad un nuovo controller ergonomico e potenziato dal feedback aptico, sulla scia del Dual Sense di PlayStation. Inoltre il prezzo inalterato potrebbe contribuire sensibilmente ad incrementare le vendite.
Nella strategia commerciale di Microsoft, visibile nell’ultima slide, compare la decisione di diluire gli annunci ufficiali delle due console lasciando 60 giorni di distanza tra di essi e dando priorità all’annuncio di Ellewood, per massimizzarne le vendite. Viene inoltre specificato che, nella seconda metà dell’anno fiscale 2025 saranno resi disponibili ulteriori tagli di memoria per entrambi i modelli. Si nota anche che il lancio di Sebile avverrà prima del rilascio delle nuove console, ergo sarà sicuramente retrocompatibile con gli attuali modelli.
Ora che sappiamo tutto, ma proprio tutto del futuro di Xbox per i prossimi anni, non resta che attendere le mosse di Microsoft. La fuga di notizie starà sicuramente causando molti mal di pancia in azienda, ed è possibile che l’intera timeline sin qui esposta possa venire stravolta o comunque modificata in molte parti. Dubito che Phil Spencer o chi per lui vorranno commentare ufficialmente queste informazioni prima di aver messo a punto un nuovo piano, ma non si sa mai: rimaniamo con gli occhi aperti e le orecchie tese!
This post was published on 20 Settembre 2023 9:00
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