Benvenuti ad un nuovo #Gamersdigest, recap delle principali notizie della settimana videoludica appena trascorsa!
Windows Report in settimana ha pubblicato una fuga di notizia secondo cui Lenovo sarebbe pronta ad annunciare una nuova handeld console in diretta competizione con ROG Ally e Steam Deck. Denominata Legion Go, la console è stata poi ufficialmente annunciata dalla stessa Lenovo. Vediamo specifiche e prezzo.
Il dispositivo è dotato di un display da 8,8 pollici, con una risoluzione QHD+ in 16:10 ed un refresh tra i 60 e i 144hz, che garantisce 500nits di luminosità mentre al suo interno opera un processore AMD Ryzen serie Z1 con 16GB di RAM. Il suo design componibile si ispira chiaramente a switch nell’includere la possibilità di sganciare i due joypad e giocare a distanza dallo schermo, che può essere mantenuto in piedi da un apposito perno. In quanto ha memoria di archiviazione, Legion Go dispone di un SSD interno che assicura fino a 1TB di capacità, oltre ad uno slot Micro SD che supporta tagli fino a 2 TB di capacità. La batteria supporta la ricarica rapida (70% in un’ora) e ha una capacità di 49,2Wh.
Il dispositivo fa girare Windows 11 ed è ovviamente compatibile con Game Pass ed altri servizi di cloud gaming. La app proprietaria Legion Space permette inoltre di muoversi facilmente tra la propria libreria di giochi e store cui si è iscritti, oltre che accedere ad impostazioni rapide. La connettività è assicurata dal supporto a Wi-Fi 6E e Bluetooth 5.2. Inoltre il dispositivo è compatibile con i Legion Glasses, che proiettano l’equivalente di un monitor da 27 pollici con una definizione di 1080p/60 per occhio. Anche l’esperienza audio può essere migliorata con le Lenovo Legion E510 7.1 RGB Gaming In-Ear Headphones che restituiscono un suono surround 7.1. Infine, su prezzi e disponibilità:
Dopo il fallimento del Web3 applicato al gaming, almeno in occidente (sebbene ciclicamente qualcuno provi a tirar fuori nuovi giochi NFT-based), il mondo della tecnologia non ha smesso di interrogarsi su come poter integrare nel medium videoludico gli ultimi ritrovati dell’informatica. I settimana sono arrivate due notizie interessanti a tale proposito, entrambe riguardanti l’implementazione delle AI nei videogiochi.
La prima riguarda Hidden Door, gioco di ruolo AI-based dell’omonimo sviluppatore, che ha iniziato a percorrere questa strada con prospettive interessanti. La CEO della compagnia Hilary Mason è stata intervistata in questi giorni da Brendan Sinclair di GamesIndustry, e le informazioni che ha rilasciato a proposito di ciò a cui il suo team sta lavorando valgono la pena di essere lette.
L’esperimento in atto con il progetto Hidden Door è infatti la creazione di un RPG diretto dall’AI, cui i giocatori danno in pasto solo poche informazioni essenziali circa il setting di riferimento, alcune caratteristiche chiave dei propri personaggi e il tipo di storia che vorrebbero vivere. l’AI assume quindi il ruolo del master e propone ai giocatori la situazione di partenza, poi reagisce alle loro interazioni. Il tutto funziona con una selezione dei parametri di base operata tramite scelte che si configurano in modo simile a carte da gioco, e prompt di azioni che l’utente sceglie a partire da un elenco generatosi in base ad un input che lui stesso ha fornito (questa scelta è dovuta al fatto che, a detta degli sviluppatori, la possibilità di un box di testo completamente aperto si è dimostrato molto peggio in termini di esperienza utente nei test da loro condotti finora).
Il gioco utilizza l’algoritmo di ChatGPT, ed il grosso del lavoro è stato ovviamente addestrarlo a quali tropi possano funzionare in un contesto piuttosto che in un altro, per far sì che non ci siano vistose cadute di tono o elementi fuori luogo all’interno di un’avventura horror piuttosto che di una fiabesca. Il tuto condito con alcune meccaniche tipiche dei GDR pen-and-paper come prove basate su tiri di dadi, ma niente di troppo complesso e comunque funzioni che avvengono “sotto il tappeto”, di cui insomma i giocatori non dovrebbero preoccuparsi. Per capire se e quanto questo esperimento avrà successo dovremo attendere il lancio ufficiale, previsto per il prossimo inverno.
Un’altra notizia interessante riguarda la costante sofisticazione delle tecniche di mocap, in particolare i progressi operati dall’azienda NPCx, la quale si è recentemente assicurata un round di investimenti da 3 milioni di dollari per sviluppare alcune tecnologie proprietarie AI-based con lo scopo ultimo di dar vita ad NPC dai comportamenti e movenze iperrealistici, facendo sì che s adattino davvero alle azioni dei giocatori, in modo da rendere ogni partita unica, e non relegando più tali personaggi secondari a meri quest-givers e/ pupazzi senza personalità o animati solamente da primitive routine di comportamento.
Il primo passo è avvenuto come detto dall’innovazione delle tecniche di mocap con il rilascio di TrackerX, un sofisticato tool che tramite l’AI fa risparmiare enormi quantitativi di tempo nella traslazione dei dati 3D raccolti dal vivo, agli scheletri virtuali degli avatar. Una semplificazione che, a detta degli sviluppatori, permette di risparmiare migliaia di ore di lavoro. Il prossimo passo invece prenderà il nome di BehaviourX, un tool che dovrebbe consentire agli NPC di “studiare” i comportamenti adottati dal giocatore tramite le sue azioni in game, per adattarsi al suo stile di gioco e reagire in maniera più verosimile ed articolata ai suoi input. Non solo: i nostri avversari potrebbero imitare proprio le strategie di altri giocatori umani per combatterci, così da darci l’impressione di stare affrontando degli altri giocatori piuttosto che una normale AI nemica. Insomma se davvero questi tool saranno compiutamente sviluppati e commercializzati, potrebbero cambiare radicalmente il rapporto tra NPC e giocatore nel futuro del medium videoludico.
Ed ecco la seconda vittima confermata delle ristrutturazioni in corso presso Embracer Group, a seguito del mancato accordo con Savvy Games Group che avrebbe assicurato alla holding svedese 2 miliardi di dollari di finanziamento. Dopo l’annuncio della chiusura di Campfire Cabal, ora è la volta di Volition, che ne ha dato notizia con uno scarno comunicato sul proprio sito ufficiale.
Va detto che questa era una delle chiusure meno inaspettate: Wingefors non ha mai nascosto la delusione (finanziaria, beninteso) provocata dallo scarso riscontro critico e di pubblico del reboot di Saints Row, cosa che aveva in un certo qual modo già prefigurato un ridimensionamento di Volition, passato dopo quel fiasco sotto l’ala di Gearbox. Ora la decisione di chiuderlo, unita ad un parziale ridimensionamento della stessa divisione publishing di Gearbox occorso già lo scorso giugno, segue la logica di una sempre maggior semplificazione dei propri team di sviluppo, accorpando i più piccoli o meno performanti all’interno di altri più grandi e dal comprovato know-how. C’è da aspettarsi che a questo punto sarà proprio Gearbox ad ereditare le IP di Volition, tra cui appunto Saints Row ma anche Red Faction, il cui ultimo episodio risale all’ormai lontanissimo 2011.
Flash news su trailer e annunci della settimana:
Sapete che ogni mercoledì sul nostro canale twitch si gioca di ruolo? La nostra campagna originale basata su D&D 5^ si chiama Echoes of Erythmia! Potete recuperare il finale di stagione a questo indirizzo!
Il nostro buon Fabio Antinucci ha messo al servizio della sua tastiera la sua conoscenza del genere western per iniziare a tracciare parallelismi tra il mondo dei videogiochi ed il genere cinematografico in questione. Nello speciale di cui vi consigliamo la lettura c’è spazio anche per roba altra da Red Dead Redemption 2: dategli un’occhiata!
Giacomo Todeschini ha messo mano a Trine 5: A Clockwork Conspiracy, quinta iterazione della serie platform, che in pieno stile Frozenbyte opera qualche leggera miglioria senza rivoluzionare una formula di gioco ormai ampiamente comprovata. Giacomo ha inoltre recensito Immortals of Aveum che, a dispetto degli scarsi entusiasmi raccolti inizialmente, si è dimostrato un titolo convincente e dalle potenzialità di poter inaugurare una IP molto longeva.
Michele Longobardi si è dato invece all’investigativo con The London Case, una nuova avventura di Hercule Poirot tecnicamente non ai massimi livelli e con un grado di difficoltà permissivo che la rende un’esperienza accessibile a tutti… forse troppo! Michele ha anche giocato Under the Waves, primo tentativo da publisher per Quantic Dream per l’avventura subacquea sviluppata da Parallel Studio, la cui indubbia sostanza narrativa riesce a sopperire a qualche mancanza in termini di gameplay.
Se siete nostalgici dei rhythm game d’altri tempi, accoglierete a braccia aperte l’arrivo di Samba de Amigo, ritorno di una classica icona dei giochi musicali degli anni ’90 creazione dello stesso Sonic Team. Il gioco odierno si mantiene fedele allo spirito degli originali pur con le dovute modernizzazioni, come vi racconta Diego Del Buono.
Al di là dei videogiochi, non potevamo esimerci dall’offrivi la nostra recensione della serie Netflix One Piece, evento mediatico della stagione che Salvatore Calcagno ha decisamente promosso!
Per chi sta passando anche questa fine estate a giocare a Baldur’s Gate 3, Alessandra Borgonovo ha stilato questa utile guida alle migliori mod del gioco, che vi offriranno ulteriori motivi per non staccarvi dal monitor.
Il sottoscritto ha preparato un nuovo #GameFactory sul report Q1 di Embracer Group che, al netto dei dolorosi tagli al personale che ci sono e continueranno ad esserci, sembra stia riuscendo a navigare fuori dalle acque insidiose dei suoi problemi finanziari.
Simone Alvaro Segatori ha provato in anteprima alla Gamescom Like a Dragon Gaiden: The Man Who Erased His Name, e nella analisi vi racconta ciò a cui potuto assistere in sede di presentazione, che è stata decisamente positiva!
Sempre alla Gamescom, Alessandro Colantonio ha messo mano a Sonic Superstars, di cui è rimasto colpito dal level design finalmente all’altezza dei migliori Sonic dei tempi passati. Alessandro ha inoltre provato Life By You, il life sim che si rischia di mettere in vera crisi The Sims, che ha regnato incontrastato per anni come quasi unica scelta nel genere di riferimento. Siccome è instancabile, il Cola ha anche provato Dragonheir: Silent Gods, il nuovo RPG di SGRA studio, il team dietro al successo di Marvel Snap, il cui imminente lancio è fissato per il 19 di questo mese.
E siccome non c’è 3 senza 4, il buon Maiale vi propone anche la sua anteprima di Monster Hunter Now, gioco con il quale Niantic sembra intenzionata a fare un salto di qualità rispetto alle sue opere precedenti. Anche questo è ormai vicinissimo al lancio fissato per il 14 di questo mese.
Alla fiera tedesca c’era anche Gaia Tornitore che vi propone un’interessante ed approfondita intervista a Michael Murray e Naoya Yasuda, rispettivamente project producer e marketing producer di Tekken 8. Inoltre Gaia ha provato in anteprima Persona 3 Reload, con la quale sembra che Atlus stia facendo al solito un ottimo lavoro.
Matteo Perini è andato a spassarsela alla Pokémon GO Fest 2023 in Valpolicella, che si è rivelato un ottima esperienza per tutti i fan del gioco di Niantic.
Per questa settimana è tutto.
Arrivederci a domenica prossima con il #GamersDigest N°36 del 2023!
This post was published on 3 Settembre 2023 21:30
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