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Speciali

Switch 2 è alle porte? | La settimana videoludica N°31 | #GamersDigest

Benvenuti ad un nuovo #Gamersdigest, recap delle principali notizie della settimana videoludica appena trascorsa!

Switch 2 è alle porte?

VGC ha riportato la notizia che tutti i fan Nintendo si aspettavano: secondo documenti e dichiarazioni in possesso del portale, infatti, la console succeditrice di Switch dovrebbe essere lanciata nella seconda metà del 2024. A inizio del prossimo anno, infatti, dovrebbe approdare su Switch l’ultima grande produzione first party ovvero Metroid Prime 4, dopodiché i tempi dovrebbero essere finalmente abbastanza maturi per mandare in pensione la console, lanciata nell’ormai lontano 2017.

Fonti di VGC hanno infatti confermato che i main partner di Nintendo sono già da tempo in possesso del dev kit della nuova console, cosa ovvia del resto, dovendo essere in grado di proporre un certo numero di titoli pronti al day one. Inoltre lanciare la console ad oltre un anno da oggi permetterebbe a Nintendo di avviare la produzione di massa ed evitare il problema di shortage che ha azzoppato le vendite console current gen di Sony e Microsoft per lungo tempo. Consideriamo inoltre che un lancio l’anno prossimo manterrebbe fede alla consuetudine di Nintendo che è solita immettere sul mercato il proprio hardware sfasato rispetto alle concorrenti Xbox e PlayStation.

Riguardo le specifiche tecniche della nuova piattaforma nulla è trapelato, se non la conferma da più voci sulla sua natura ibrida di portatile e dock: si tratterebbe quindi a tutti gli effetti di una “Switch 2” piuttosto che di un nuovo concept. Pare inoltre che i modelli di lancio saranno dotati di schermo LCD e non OLED per contenere i costi, e che presumibilmente la memoria interna sarà aumentata rispetto ai 32GB di Switch. Dovrebbe inoltre essere mantenuta la possibilità di inserire cartucce di gioco: a questo punto dunque è lecito presupporre una retrocompatibilità con i titoli Switch, sebbene non ci siano informazioni in merito.

La famiglia sta per allargarsi?

Serkan Toto, analista giapponese noto per il suo blog Kantan Games, riflette su come il competitor di Nintendo per Switch 2 sia… Nintendo stessa! Ovvero come la principale difficoltà dell’azienda giapponese sarà convertire i propri stessi utenti invogliandoli al salto generazionale. Le vendite hardware di Switch infatti sono in calo costante, motivo per cui Nintendo ha necessità di una nuova macchina che gli faccia mantenere quote di mercato. Tuttavia la base installata di Switch è enorme (125 milioni di copie vendute!) e con titoli di forte richiamo da poco usciti (Tears of the Kingdom) o ancora in arrivo (il nuovo Metroid) molti giocatori potrebbero non essere così invogliati ad effettuare il salto in tempi brevi. Ecco perché forti titoli di lancio, retrocompatibilità e prezzo di lancio contenuto dovrebbero essere i principali driver su cui puntare.

Per tutti questi motivi, personalmente non mi aspetto che “Switch 2” esca prima del periodo natalizio, magari successivamente ad un taglio di prezzo di Switch: sarebbe una manovra utile a smaltire le scorte e massimizzare le vendite degli ultimi grandi titoli in arrivo. In ogni caso, per i fan di Nintendo il 2024 sarà senz’altro un anno da ricordare.

Parere esterno

Nella lunga contrattazione tra CMA e Microsoft per l’approvazione dell’acquisizione di Activision Blizzard King si aggiunge un nuovo tassello. Nelle scorse settimane Microsoft ha fatto pervenire alla CMA nuovi documenti in merito a quelli che, secondo l’azienda di Redmond, sarebbero motivi sufficienti a far riconsiderare il parere negativo dell’ente antitrust britannico: in particolare Microsoft starebbe cercando di far valere i numerosi accordi decennali stretti nei mesi scorsi con vari distributori e proprietari di piattaforme cloud, che garantiranno la presenza delle IP di ABK su canali terzi rispetto a Xbox e Game Pass. A quanto pare, inoltre, Microsoft avrebbe anche fatto ulteriori concessioni alla CMA, sebbene i punti di questa proposta di modifica nella procedura di acquisizione non sia stata divulgata nei suoi dettagli.

Come vi avevo spiegato mesi fa, la CMA aveva scritto che le uniche misure correttive che avrebbe potuto prendere in considerazione sarebbero state lo scorporo di una o più divisioni di Activision Blizzard, condizioni che chiaramente Microsoft non avrebbe mai potuto accettare. Di conseguenza, tali opzioni non possono verosimilmente essere state proposte ora, tuttavia Microsoft potrebbe essersi detta disposta a cedere qualcosa, magari scorporare e vendere qualche IP (eccetto ovviamente CoD e WoW), pur di trovare una mediazione con l’authority inglese.

Quanto messo sul piatto da Microsoft, di qualsiasi cosa si tratti, è ora al vaglio della CMA, che ha annunciato di voler ricorrere a pareri esterni per la valutazione di tali nuove condizioni. Si tratta di una procedura piuttosto rara, a quanto riporta un portavoce dell’ente, che indica il livello di complessità della materia in questione e la volontà della CMA di avere un quadro predittivo il più chiaro e verosimile possibile rispetto alle possibili implicazioni a lungo termine.

Il fatto che l’ente decida di ricorrere a ulteriori pareri potrebbe indicare il fatto che la proposta messa sul piatto da Microsoft sia potenzialmente interessante, o inaspettata: un tentativo di sparigliare le carte, o una sincera volontà di trovare un punto di incontro? Probabilmente è questo che la CMA vuol cercare di capire nel corso delle prossime settimane: il termine ultimo per la raccolta di questi pareri è fissato al 4 agosto, mentre il termine ultimo entro cui la CMA esprimerà un parere sulla questione è il 29 agosto. Sull’identità dei soggetti terzi vi è un grande punto interrogativo, dato che la richiesta di opinioni è aperta a tutti, basterà inviare le proprie osservazioni all’indirizzo: Microsoft.Activision@cma.gov.uk.

Hardware Bloody Hardware

Come ogni anno, GamesIndustry ha stilato un report atto a evidenziare il grado di controllo adottato dalle major videoludiche in merito alla filiera di fornitori di 3TG, ovvero quei minerali (stagno, tungsteno, tantalite e oro) utili alla fabbricazione di hardware per console o altri dispositivi correlati. L’estrazione di tali minerali avviene spesso in paesi, per lo più africani, dove i diritti e la sicurezza dei lavoratori sono spesso trascurati, per non dire del tutto tralasciati.

Dal 2015, GI invita i principali produttori di hardware a divulgare le informazioni in loro possesso circa l’affidabilità dei propri fornitori dal punto di vista del rispetto di tali diritti, tramite la raccolta di autodichiarazioni da parte dei soggetti stessi, che vengono poi verificate da osservatori esterni. Il problema e che, dopo i primi anni di ottemperanza piuttosto incoraggiante a queste norme (la pratica prese piede dopo l’emersione di alcuni scandali riguardanti l’estrazione di metalli preziosi in alcune miniere della Repubblica del Congo), tutte le grandi compagnie hanno iniziato ad evidenziare un trend peggiorativo, che non accenna a fermarsi nemmeno in quest’ultimo report.

Il concetto di “conflict minerals” è stato coniato da una legge federale degli USA del 2010.

In particolare, GI denuncia il fatto che molte delle 10 aziende invitate a presentare i propri risultati annuali, si sono limitate a copincollare gli stessi testi inviati negli anni precedenti, limitandosi ad aggiornare i numeri, che sono quasi tutti in peggioramento. Insomma le big companies sembrano dimostrare un preoccupante calo di interesse verso le questioni umanitarie collegare al proprio business. Alcuni dei numeri riportati sono particolarmente inquietanti: Microsoft, ad esempio, dichiara che nel 2022 solamente il 65% dei propri SOR (Smelter or Refiner, estrattori e raffinatori di materie prime) ha ottenuto l’approvazione dagli osservatori esterni circa la bontà e correttezza del proprio operato: un crollo impressionante rispetto al 99,6% raggiunto nel 2019, sintomo del fatto che negli ultimi anni i controlli di Microsoft sulla propria filiera (o gli scrupoli legali/morali dei fornitori) sono drammaticamente deteriorati.

Cifre poco lusinghiere anche da parte di GameStop, che utilizza tali minerali per ricondizionare le console usate: delle 50 aziende SOR cui si appoggia, solamente 19 sono state certificate come approvate: si tratta di un misero 38% di conformità! Particolarmente scandalosa la posizione di Amazon, che risponde da anni con le stesse identiche righe: “la maggior parte dei fornitori rispetta le caratteristiche di conformità”. Se non è una presa in giro questa!

Vanno meglio Sony con il 73% (comunque in calo rispetto al 75% dell’anno precedente) e Nintendo col 95% (in calo rispetto al precedente 99%). In ogni caso ciò che preoccupa è l’assenza di contromisure nei confronti di chi risulta non conforme: in teoria i produttori sarebbero – se non giuridicamente – moralmente tenuti a rescindere i contratti con le aziende non conformi e trovare nuovi interlocutori, tuttavia le contromisure sono assai più blande: lettere di richiamo, vaghe promesse di maggior impegno nella questione, o addirittura il silenzio totale.

Se volete sconsolarvi ancora di più vi rimando al report completo, che prende in esame anche la condotta di Apple, Google/Alphabet, Meta, Turtle Beach e Logitech.

Bacheca annunci

Flash news su trailer e annunci della settimana:

  • Atlas Fallen: il publisher Focus ha pubblicato un nuovo gameplay trailer per l’action RPG di imminente uscita su PC e console Sony e Microsoft, sviluppato da Deck13. Il video si concentra su alcune caratteristiche del combat system, cuore dell’esperienza.
  • Atomic Heart: è ora disponibile il primo DLC del gioco denominato Annihilation Instinct. Lo sviluppatore Mundfish festeggia con un trailer di lancio.
  • EA: VentureBeat ha riportato alcuni cambi ai vertici di EA dopo le dimissioni di Samantha Ryan dal ruolo di general manager. Ryan sovrintendeva alle divisioni BioWare, Massive, Maxis, Full Circle e Cliffhanger. Ora Le sue mansioni saranno suddivise fra due figure: Laura Miele, già presidente di EA Entertainment, supervisionerà Motive, Cliffhanger e BioWare. Rachel Franklin, finora a capo della divisione Positive Play che verrà smantellata, curerà invece Maxis e Full Circle.
  • Embracer Group: nell’ottica del suo imponente piano di ristrutturazione, la holding svedese ha venduto una nuova tornata di azioni incassando circa 2 miliardi di SEK (180 milioni di dollari). Non male considerando che il valore delle azioni della compagnia è al minimo storico dal 2018.
  • Final Fantasy XIV: Phil Spencer ha annunciato una partnership con Square Enix che porterà il celebre MMORPG su Xbox Series X|S nella primavera 2024. Nell’estate 2024, inoltre, sarà rilasciata la nuova espansione del gioco, denominata Dawntrail, di cui è stato diffuso un primo teaser trailer.
  • FromSoftware: la compositrice Yuka Kitamura lascerà la software house dopo 12 anni, per intraprendere una carriera da freelance, come ha annunciato via Twitter. Nell’azienda ha lavorato, tra le altre cose, alle colonne sonore di Sekiro: Shadows Die Twice e Elden Ring.
  • GEM Capital: il fondo d’investimento internazionale ha annunciato un piano da 50 milioni di dollari verso gli sviluppatori PC e console sia di giochi premium che F2P. Gli investimenti riguarderanno in quota minore anche alcune compagnie dedite al mobile gaming e al settore tech in generale. Ogni studio selezionato riceverà fondi compresi tra i 2 e i 5 milioni di dollari. In passato il fonod ha già investito su developers quali Mundfish, Owlcat Games e DeusCraft.
  • Killer Instinct: lo sviluppatore Iron Galaxy ha annunciato il rilascio del 10th Anniversary Update, che introdurrà diverse novità nel longevo picchiaduro rilasciato nel 2013. Tale aggiornamento porterà il titolo su Xbox Series X|S forte di un supporto alla risoluzione 4K e un ribilanciamento complessivo, oltre a miglioramenti nel sistema di matchmaking. Nessuna info sulla data di rilascio, per ora.
  • Mr. Run and Jump: il nuovo gioco arcade di Atari, già disponibile su VCS e PC, sta per approdare nientemeno che su… Atari 2600! Si tratta della prima cartuccia di gioco realizzata da 30 anni a questa parte per la storica console che spopolò nei lontani anni Settanta. Sarà prodotta in quantità limitate, e i preordini sono aperti a questa pagina. Si tratta di un’ulteriore mossa che evidenzia il tentativo di riposizionamento sul mercato da parte di Atari, del cui nuovo corso vi ho parlato qui.
  • PS5: complice il momentaneo taglio dei prezzi della console (al momento venduta a £399) che hanno spinto un aumento di vendite hardware del 75%, i videogiochi di Sony stanno spopolando nelle classifiche di vendita del Regno Unito, occupando tutte le posizioni della top ten eccetto 3, prese da Nintendo che continua a vendere bene i suoi Pikmin 4, The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom e Mario Kart 8 Deluxe. Hogwarts Legacy è schizzato in seconda posizione, con il podio saldamente in mano a FIFA 23. Tra l’altro il gioco dedicato al mondo magico creato da JK Rowling è in assoluto il titolo più venduto in Europa nella prima metà di questo 2023, mentre il mercato più florido è proprio quello UK, dove sono stati piazzati 15.3 milioni di videogiochi, il 5,5% in più rispetto all’anno scorso.
  • Remnant 2: oltre alle ottime critiche lo sparatutto soulslike di Gunfire Games sta facendo il pieno di giocatori, avendo già piazzato un milione di copie, come annunciato dal publisher Gearbox.
  • Resident Evil 2: dalla lista ufficiale Capcom dei titoli più venduti, arriva la notizia che il remake del celebre survival horror sia il gioco più venduto dell’intera IP, nonché il terzo gioco più venduto di sempre dalla compagnia giapponese, che ne ha piazzate finora ben 12.60 milioni di unità. In seconda posizione Monster Hunter Rise (13.20 milioni) e in prima Monster Hunter World che, forte delle suoi 19 milioni di pezzi venduti, è in assoluto il best seller di Capcom.
  • Transformers: Hasbro vorrebbe produrre dei giocattoli di Transformers basati sui videogiochi pubblicati da Activision, ma quest’ultima non trova più gli hard disk in cui li aveva salvati e non è in grado di fornire loro gli asset grafici relativi. Piccola curiosità che mostra cosa succede quando non si tiene traccia dei propri hard disk!!!
  • Xbox Controller: Microsoft ha annunciato che di aver avviato la pratica di sostituzione di singole parti del controller Xbox. Gli utenti che dunque necessitano di una specifica componente potranno ora farne richiesta ed essere guidati nel processo di sostruzione da pratici video tutorial. L’attivazione del servizio, per ora attivo nel solo Nord America, è stato annunciato via Twitter dall’Insider Program Lead Brad Rossetti. I prezzi dei componenti oscillano tra i 49.99 della Input PCBA (il circuito stampato principale) e i 23.99 del set di tasti. Qui l’elenco completo dei pezzi ordinabili.

La settimana di Player

Sapete che ogni mercoledì sul nostro canale twitch si gioca di ruolo? La nostra campagna originale basata su D&D 5^ si chiama Echoes of Erythmia! Potete recuperare il finale di stagione a questo indirizzo!

Recensioni

Gaia Tornitore ha giocato per voi The Master’s Pupil, un puzzle game particolarissimo ambientato nei…dipinti di Monet! Con la particolarità di avere ogni fondale letteralmente dipinto a mano dal suo creatore, non stupisce che un indie del genere abbia richiesto ben sette anni di lavoro. Fiondatevi subito a leggere la recensione per saperne di più.
Giacomo Todeschini ha invece saggiato il recente port PC di Ratchet & Clank Rift Apart, che conserva intatto il suo valore rispetto alla controparte PS5, innalzando addirittura il pregio estetico grazie all’implementazione dell’RTX, al netto di qualche calo di frame rate.

Tutto il resto

Pietro Falzone ha realizzato intervista a Nicholas Ramacciotti, in arte Xeon, pro player italiano di Tekken, per saggiare le aspettative di un professionista rispetto al futuro Tekken 8 e in generale tracciare una panoramica del settore del gaming professionistico in Italia.
Inoltre Demetrio Scira ha visionato per voi il documentario The Story of Nintendo, recentemente diretto da Jake Hickman per Filmhub, su cui ha maturato un giudizio piuttosto severo. Se volete sapere il perché non vi resta che leggere la sua disamina a riguardo!
Infine il sottoscritto vi offre un nuovo appuntamento con rubrica #GameFactory, in cui vi presento i punti salienti del primo report finanziario dell’anno in corso pubblicato da Sega Sammy, utile a tracciare un panoramica di cosa abbia in serbo per noi videogiocatori da qui alla prossima primavera.

Per questa settimana è tutto.
Arrivederci a domenica prossima
 con il #GamersDigest N°32 del 2023!

This post was published on 7 Agosto 2023 12:30

Alessandro Giovannini

Puoi scrivermi in modo sicuro a: alessandro.giovannini.1990@proton.me Cinema e videogiochi: le mie due più grandi passioni. Da bambino mi alzavo presto la mattina per giocare con il Sega Mega Drive II prima di andare a scuola; passavo i pomeriggi a guardare Terminator 2 fino a consumare il nastro della VHS; impiegavo le serate a cimentarmi nelle avventure grafiche di Lucas Arts su un glorioso PC con Windows 95 in compagnia di mio fratello. Poi è venuta la laurea in cinema, nonché le esperienze di redattore presso siti di informazione cinematografica e gaming. Su Player mi sono specializzato in analisi di mercato e monografie su developers e franchise storici della gaming industry. Ho anche lanciato la newsletter Gamer's Digest che offre una rassegna settimanale della principali novità dell'industria del gaming. Primo videogioco: The Adventures of Captain Comic (DOS) Videogioco console casalinga preferito: Final Fantasy VII (PSX) Videogioco console mobile preferito: Advance Wars (GBA) Piattaforme di gioco possedute: Super Famicom, Game Boy Color, Mega Drive II, PSX, PS2, PS3, PS4, Xbox One S, PC.

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