Bentornati su #GamersDigest, che fa il punto della situazione sulle principali novità videoludiche della settimana che ci siamo lasciati alle spalle!
Stando a un report di VGC, Immortal Fenyx Rising non avrà un sequel: negli scorsi mesi Ubisoft avrebbe infatti cancellato qualsiasi piano per un previsto secondo episodio delle avventure di Fenyx. La notizia arriva dopo che già a gennaio Ubisoft aveva dichiarato di voler eliminare almeno tre progetti in corso di sviluppo, con la motivazione di voler concentrare i suoi sforzi su brand già fortemente consolidati (probabilmente il solito Assassin’s Creed, che si appresta ad avere addirittura tre titoli in uscita). Tuttavia, nessuno sapeva che la mannaia sarebbe calata proprio sul collo di questo progetto, che tra l’altro aveva avuto una buona accoglienza.
Pur essendo stato un titolo “minore” rispetto ad altri brand del colosso francese come Assassin’s Creed o Far Cry, Immortal Fenyx Rising era stato salutato con benevolenza alla sua uscita, avvenuta a inizio dicembre 2020. Tuttavia, a decretare la fine delle avventure di Fenyx sarebbero stati i risultati finali di vendita ottenuti dal gioco, con, solo parlando dell’Europa, un divario del 70% rispetto a quelli di Assassin’s Creed: Valhalla, uscito solamente un mese prima.
Dati che avrebbero convinto Ubisoft a stoppare l’intera operazione e a concentrarsi su serie molto più redditizie e forti, vedi appunto Assassin’s Creed.
Dopo aver compiuto operazioni simili con varie altre realtà sia asiatiche che occidentali (alcuni nomi: Don’t Nod, From Software, Remedy, persino Ubisoft, di cui è azionista), il colosso cinese Tencent ha annunciato di essere pronta a diventare azionista di maggioranza di Techland, la software house polacca dietro a Dying Light e Call of Juarez.
Tuttavia, il CEO di Techland, Pawel Marchewka, ha dichiarato che rimarrà nella sua posizione e che Techland manterrà orgogliosamente i diritti e la libertà creativa sulle sue IP.
Questo il primo commento del CEO:
“Non potrei essere più felice di fare questo enorme passo avanti verso il futuro e di condividere questo momento con voi. (…) Grazie per essere stati con noi in questo viaggio, per aver giocato ai nostri giochi e per essere una fonte inesauribile di ispirazione e di energia positiva che ci fa andare avanti”.
Non accenna a placarsi lo scontro tra titani che vede coinvolti da un lato Epic Games e dall’altro Apple. Un passo indietro: nel 2021, Apple era stata portata in tribunale da Epic poiché obbligava i giocatori di Fortnite su dispositivi iOS a effettuare le microtransazioni attraverso i suoi sistemi di pagamento proprietari. Al termine del processo, Epic aveva ottenuto un solo risultato: Apple non poteva pretendere che gli acquisti in-game avvenissero solo attraverso i propri store.
Se quella sentenza sembrava aver messo la parola “fine” alla vicenda, lo scorso luglio la Corte d’Appello l’ha rimessa in discussione, sospendendola e concedendo ad Apple 90 giorni per preparare un ricorso alla Corte Suprema, spianando la strada a una riapertura del caso. D’altro canto, sempre la Corte d’Appello non ha mancato di rilevare come Apple nel frattempo non ha fatto nulla per risolvere le condotte di cui è stata accusata.
Dal canto suo, Epic spinge per una revoca della pausa imposta dalla Corte d’Appello e per il rispetto della sentenza del 2021, ma la battaglia sembra ardua: finora, al di là di questo caso, le corti hanno sempre dato ragione alla Mela.
Come andrà a finire? Qualcosa ci dice che la battaglia sarà ancora molto lunga.
Non sembra esserci pace per CD Projekt Red, neanche in un momento in cui i giocatori stanno iniziando a guardare verso l’azienda con una tiepida fiducia grazie all’avvicinarsi di Phantom Liberty. Il CEO Adam Kiciński ha infatti annunciato che l’azienda è in esubero e che, a causa di quelle che ha definito “trasformazioni interne”, nei primi mesi del 2024 (e per le precisione, marzo) circa un centinaio di dipendenti verrà licenziato.
L’obiettivo dichiarato da Kiciński sembra essere quello di operare un “perfezionamento dei team di sviluppo”.
La decisione di comunicare i licenziamenti con un anticipo di circa otto mesi risponderebbe invece alla necessità di mantenere trasparenza all’intendo dell’azienda, e la dirigenza ha chiarito che le persone colpite dal provvedimento godranno di un “pacchetto completo di liquidazione”.
Solo lo scorso mese, lo sviluppatore aveva annunciato un altro taglio di personale, stavolta interno alle squadre che si occupano della versione stand-alone del Gwent.
Il menù di recensioni di Player.it per quest’ultima settimana di luglio è stato abbastanza variegato: Pietro Falzone ci ha portato a caccia di dinosauri con Exoprimal (qui la recensione), Alessandra Borgonovo ci ha raccontato l’epica gdr-fantasy di Noob-The Factionless (potete trovare la recensione qui), il nostro Astropate ci ha riportato nel mondo di Dragon Quest recensendo la versione PC di Dragon Quest Treasures (recensione). Infine, Simone Mauro ci ha raccontato cosa ne pensa dell’ultimo capitolo della serie dei Pikmin (e lo trovate in questa recensione).
L’estate, si sa, è anche periodo placido e di riposo: per affrontarla al meglio vi ricordiamo la lettura della nuova puntata dello specialone del nostro impavido Graziano Salini sui Final Fantasy (che trovate qui), mentre in caso vogliate approfittare delle ferie per fare shopping vi suggeriamo questa guida sulle migliori smart TV in circolazione, firmata Giacomo Todeschini (qui il link all’articolo).
E anche per questa domenica videoludica è tutto: ci vediamo la prossima, per la puntata n° 31 del Digest. Buon gioco!
This post was published on 31 Luglio 2023 13:00
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