Sono passate un paio di settimane dall’uscita del nuovo titolo gratuito di HoYoverse, Honkai Star Rail: è dunque il momento di tirare le fila sul successo di questo capitolo inedito ambientato in una galassia lontana, ma stranamente familiare.
Questa recensione sarà priva di voto perché crediamo che non abbia senso valutare numericamente un titolo in continua evoluzione come questo. Le nostre valutazioni si basano sull’esperienza di gioco accumulata al lancio, basandosi su ciò che la versione 1.0 ci ha messo a disposizione, dato che possiamo avere tanti pregi, ma predire il futuro non è ancora uno di quelli.
Inoltre, per quanto si tratti di due opere di genere differente, bisogna fare i conti con l’ormai iconico e proficuo Genshin Impact, titolo della medesima casa di sviluppo che ha alzato l’asticella di qualità dei titoli free-to-play alle stelle. Premettiamo che le scelte narrative della casa di sviluppo cinese ci sono parse pigre e poco innovative in questo nuovo capitolo galattico, ma non soffermiamoci subito sui difetti e andiamo a vedere in cosa si distingue al meglio il nuovo RPG a turni targato HoYoverse.
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In un universo che potremmo inquadrare molto avanti nel futuro, l’umanità si è distribuita per l’interezza del cosmo, tra pianeti e stazioni spaziali perfettamente abitabili. In questa distopia galattica, esiste un misterioso potere, lo Stellaron, una forma di energia definita “il cancro di tutti i mondi” che all’inizio del gioco viene utilizzato dalle Cacciatrici di Stellaron Kafka e Silver Wolf per dar vita al protagonista del gioco, il Trailblazer – personaggio giocabile che similmente al Viaggiatore di Genshin Impact sarà disponibile in versione maschile o femminile, a scelta. Da questo turbolento risveglio avrà inizio una ricerca sulle verità dell’universo e sul vero ruolo del Trailblazer e del suo misterioso potere.
Le cutscene che portano avanti la trama principale sono come sempre impeccabili, contraddistinte da uno stile spiccatamente influenzato dagli anime, non solo nel design dei personaggi, ma anche delle ambientazioni che mescolano la fantasia sci-fi a location del mondo reale, come nel caso di Jarilo-VI che si ispira alla Russia e The Xianzhou Luofu che rivisita invece la tradizionale architettura cinese in chiave futuristica. Tutto ciò che riguarda l’aspetto del gioco e la sua interfaccia intuitiva, ricalcata su quella di Genshin Impact, può essere solo che elogiato, così come l’autoironia presente nei dialoghi che più volte ammiccano al giocatore con evidenti flirt da parte dei personaggi, ester egg e riferimenti al mondo reale e ad altre opere HoYoverse.
Anche il gameplay strategico ha i suoi punti di forza, in primis nelle animazioni degli attacchi che rendono anche un genere come l’RPG a turni piacevole per le masse. La chiave del successo almeno iniziale di Honkai Star Rail sta proprio nella sua semplicità, infatti, chiunque può approcciarsi ai suoi combattimenti strategici perché c’è ben poco da tenere a mente: ogni personaggio ha un colpo normale che sferra un po’ di danni in base alla propria statistica di Attacco, una Skill e una Ultimate con effetti unici per ogni personaggio, una Tecnica che permette al giocatore di avere anche un certo vantaggio iniziale e un Talent cioè un’ulteriore abilità passiva.
Può sembrare abbastanza, anche se il tutto è molto automatizzato, ma su questo aspetto torneremo dopo.
Il farming, seppur sempre presente, è stato snellito, permettendo di usare più unità di energia in una volta sola e persino in modalità automatica. A molti giocatori questo approccio potrà far gola, almeno nei primi tempi, vista la carenza di tempo che in tanti lamentano e che non permette loro di seguire invece i tanti eventi speciali di Genshin Impact o titoli affini.
Sicuramente Honkai Star Rail si piazza tra i migliori del genere nella sezione free-to-play, qualitativamente parlando, forte anche dei grandi investimenti della sua ormai miliardaria casa di sviluppo. Con il tempo potremo assistere all’espansione dell’universo di gioco, con l’aggiunta di nuovi mondi e personaggi, e al dispiego della trama, che sembra parecchio interessante a una prima occhiata.
Le ambientazioni sono curate, ma alla fine c’è davvero ben poco da fare. Il mondo di gioco è pieno di missioni che sarà bene non sottovalutare se si desidera avanzare di grado, ma che possono togliere molto tempo intrattenendo ben poco. A parte le missioni principali che mandano avanti la trama, molte secondarie si sono rivelate delle semplici fetch quest o enigmi ripetitivi e di facilissima risoluzione, insomma, anche qui al giocatore viene richiesto un impegno veramente minimo, che può essere un pro se cercate un titolo da giocare a mente vuota, ma che altrimenti sfocia semplicemente nella noia.
La storia stessa rischia di non essere avvincente per colpa dell’ormai abusato escamotage degli “universi paralleli”. Se da una parte è bello vedere riferimenti al mondo di Genshin Impact che già conosciamo e che in realtà è a sua volta un universo parallelo di Honkai Impact 3rd, si ha quell’impressione di aver già vissuto le stesse avventure. Gli Aeons, ognuno padrone di un diverso Path di Honkai Star Rail, sono paragonabili ai 7 Archon di Genshin Impact; Belobog è una città colpita da un inverno eterno e di ispirazione russa come Shezhnaya; il Trailblazer è il solito protagonista privo di memoria che deve salvare il mondo da fazioni opposte e divinità misteriose, mentre acquisisce nuovi poteri elementali proseguendo nella storia. Insomma, la trama sembra essere di spessore, ma al momento niente di troppo diverso da ciò che abbiamo già visto in casa HoYoverse. Ci lasceremo stupire dai prossimi aggiornamenti.
Inoltre, il linguaggio con cui la storia viene narrata è estremamente macchinoso, pieno di termini composti in pieno stile sci-fi che potrebbero confondere molti giocatori, soprattutto quelli italiani che non possono neanche usufruire della traduzione dei sottotitoli. Anche l’esplorazione degli splendidi mondi di gioco è sterile, composta prevalentemente da corridoi con alcune ceste sparse in giro e pochi puzzle ambientali.
La sensazione che Honkai Star Rail ci ha dato però è quella di non avere particolari sfide di gameplay, infatti sembra che la chiave dell’avanzamento nel gioco sia semplicemente il farming, unito a una buona dose di gacha per ottenere più personaggi utili possibili da sfruttare nelle occasioni giuste. Al contrario di un action game come Genshin Impact nel quale ogni personaggio può essere buildato nel ruolo che si preferisce – nonostante vi siano delle opzioni consigliate -, in questo nuovo gioco strategico c’è ben poca varietà perché il Path dell’eroe definisce già quale sia la sua funzione nel team.
L’abilità del giocatore passa dunque in secondo piano, per lasciare più spazio alla gestione dell’energia (Trailblaze Power) e dei materiali accumulati. I nemici sono deboli a determinati elementi, quindi prima di ogni battaglia importante bisogna adattare la propria squadra alla situazione, cambiando i personaggi a seconda dei più indicati per affrontare quel determinato mostro. Poco importa come questi siano equipaggiati: personaggi di livello troppo basso non hanno speranza contro nemici più potenti, così come un team privo degli elementi adatti a infrangere gli scudi avversari difficilmente avrà la meglio. Il gameplay, in breve, si riduce all’ottenere i materiali per potenziarsi e all’accumulare più personaggi possibili per sfruttare le loro diverse abilità e combinazioni elementali.
Sono presenti alcune piccole varianti di gameplay come la Forgotten Hall che prevede il raggiungimento di alcuni obiettivi durante la battaglia (per esempio completare la sfida entro un certo numero di turni) o il Simulated Universe nel quale si possono scegliere dei bonus, ma entrambe queste modalità si basano molto sulle statistiche dei propri personaggi, con giusto un pizzico di pianificazione in più. Ad aggiungersi alla già carente varietà di gameplay c’è poi la totale assenza di modalità multigiocatore, che avrebbe rinsaldato la community e ampliato la durata media di una sessione di gioco. Adesso è possibile solo prendere in prestito il personaggio in evidenza di un amico per farmare materiali, ma non escludiamo che in futuro possa essere integrato il multiplayer vero e proprio.
Il sistema di gacha funziona come quello di Genshin, il che lo rende abbastanza equo e gestibile, ma la soddisfazione tratta dall’ottenimento di un personaggio è minima in confronto. Con la scarsa esplorazione a disposizione e l’assenza di interazione del personaggio con il mondo circostante (sono presenti solo l’attacco singolo per distruggere oggetti in giro e la Tecnique per iniziare con vantaggio una battaglia), faticare per ottenere un personaggio 5 stelle diventa quasi inutile, dato che il suo potenziale viene sbloccato solo in battaglia, dove potremo godere delle 3 animazioni di combattimento a disposizione, quella dell’attacco normale, della Skill e della Ultimate.
Inoltre, il pass che permette di ottenere 2700 Stellar Jade (90 al giorno per 30 giorni) e 300 Oneiric Shards subito ha subito un’inflazione del prezzo, passando dai 5€ di Genshin Impact a 6€. È una differenza minima, ma anche un subdolo tentativo di ricavare qualche milioncino in più ora che HoYoverse “si è fatta il nome”. I giocatori assidui di Honkai Star Rail non si faranno certo fermare da ciò, ma molti utenti casual ci penseranno due volte prima di investire il proprio denaro in un titolo in cui i personaggi 5 stelle non sono poi così speciali. In Genshin Impact almeno i personaggi di rarità massima hanno un’animazione speciale per il proprio Tripudio Elementale, ma in Honkai Star Rail anche i 4 stelle hanno splendide animazioni per la propria Ultimate e allora dove sta la differenza?
Mettere in sfida tra loro due titoli così diversi dal punto di vista del gameplay potrebbe sembrare un azzardo, ma Honkai Star Rail ricalca in così tante meccaniche il suo predecessore open world che il paragone non può che essere trattato. Sono due esperienze molto diverse e da seguire con diverso impegno: Honkai – almeno al momento – si presta a essere giocato ogni tanto o per sessioni estremamente brevi ogni giorno, cioè tanto per raccogliere la quantità giornaliera di valuta e materiali utili a potenziarsi e ottenere nuovi personaggi, mentre Genshin ha un più ampio respiro e può intrattenere anche per sessioni di gioco più lunghe delle semplici attività giornaliere, data la presenza di multiplayer e un intero mondo aperto da esplorare, per non parlare poi del nuovo Trading Card Game potenzialmente infinito. Il gacha poi è più soddisfacente in un open word vista la quantità di cose che è possibile fare con un singolo personaggio.
Non vogliamo suggerire una scelta tra l’uno o l’altro titolo, ma fare una previsione di quello che sarà il futuro delle due serie. Honkai Star Rail sta sicuramente avendo il suo momento, visto il lancio e le numerose pull gratuite messe a disposizione dei nuovi giocatori, ma difficilmente ci immaginiamo che milioni di giocatori mobile disinstallino Genshin Impact per far spazio nella memoria del telefono a Honkai Star Rail nel lungo termine. Quindi, se il nuovo RGP a turni HoYoverse vorrà mantenere la sua posizione nelle classifiche per anni, dovrà sicuramente integrare nuove funzioni e delle attività multiplayer che rafforzino il senso di community intorno al titolo, altrimenti molti Trailblazer porranno presto fine alla loro odissea spaziale.
This post was published on 10 Maggio 2023 18:00
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