Benvenuti ad un nuovo #Gamersdigest, recap delle principali notizie della settimana videoludica appena trascorsa!
Per una software house giapponese che abbandona l’occidente (il riferimento è alla dismissione degli studi euroamericani di Square Enix, acquisiti l’anno scorso da Embracer) ne stanno arrivando altre. Sono sempre di più le aziende asiatiche che scelgono di effettuare investimenti nel mercato videoludico dell’Ovest, pensiamo alla cinese Tencent o alla saudita Savvy Games. Questa settimana è la volta della nipponica Cygames, casa di sviluppo nota per i suoi franchise Granblue Fantasy e Dragalia Lost. ha annunciato l’apertura dei suoi primi due uffici in occidente: Cygames America con sede a Los Angeles e Cygames Europe con base a Londra. Lo ha annunciato la compagnia stessa tramite un comunicato sul proprio sito ufficiale. Solo nel 2016 la software house aveva fatto il primo passo oltremare, aprendo succursali in Corea e Taiwan e inaugurando il proprio dipartimento Global Business Development per gestire le proprie operazioni internazionali, in concomitanza con il lancio del card game Shadowverse.
Per il momento, comunque, i neonati uffici non so occuperanno di attività di sviluppo, bensì solamente di licensing e marketing. Favorire la penetrazione delle proprie IP nei mercati esteri, tuttavia, potrebbe essere il viatico all’apertura di veri e propri studi, o all’acquisizione di team già esistenti. Cygames è fortemente votato al segmento mobile, ad esempio, e in questo senso l’occidente rappresenta un boccone troppo ghiotto per non provare ad inghiottirlo.
La recente ondata di licenziamenti tra i major dell’industria videoludica (vedasi Microsoft ha colpito anche Unity: la compagnia ha annunciato il taglio di ben 600 dipendenti, par all’8% della propria forza lavoro totale. Lo ha riportato in settimana il Wall Street Journal, spiegando che la grande operazione di ristrutturazione prevede anche la chiusura e/o l’accorpamento di numerosi uffici sparsi in tutto il mondo: dalle 58 sedi attuali la compagnia ha intenzione di portare il numero a 30 nel giro di pochi anni.
Come ricorda GamesIndustry questa è già la terza tranche di licenziamenti in blocco da parte della compagnia, che lo scorso giugno aveva lasciato a casa 200 dipendenti, e a inizio anno altri 300. Evidentemente la strategia di business della compagnia, fusasi l’estate scorsa con Ironsource per amplificare le proprie potenzialità in ambito mobile, non sta dando i suoi frutti. Peraltro la stessa fusione fu largamente criticata e aveva suscitato un battibecco fra sviluppatori critici verso Unity e il CEO della stessa compagnia, John Riccitiello, che li aveva apostrofati come “fottuti idioti“, salvo poi scusarsi tardivamente.
Anche in casa Embracer Group fervono i ridimensionamenti (ho approfondito storia e struttura di questa holding in due #aDevStory speciali, con un terzo in arrivo), in particolare nella divisione publishing di Plaion. L’azienda tedesca ha sotto di sé numerosi studi di sviluppo e distribuzione. Con l’obiettivo di razionalizzare costi e strutture, Plaion ha deciso di accorpare i 3 publisher Deep Silver, Prime Matter e Ravenscourt sotto un moniker, che non è chiaro se si chiamerà solamente Plaion Publishing o se verrà coniato qualche altro nome ad hoc.
In ogni caso, GamesIndustry ha contattato Plaion per avere qualche informazione aggiuntiva, ed un portavoce ha riferito che i licenziamenti provocati da questa operazione saranno minimi, nell’ordine di 5-6 su un totale di 2000 dipendenti. L’intero processo richiederà circa un anno per essere portato a compimento, e i marchi delle tre compagnie potrebbero continuare a figurare su giochi pubblicati da qui al prossimo paio d’anni.
Ospite nello show Kinda Funny Xcast che vedete qui sopra, Phil Spencer ha riflettuto sul verdetto negativo della CMA in merito all’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft, e in generale sula situazione non facile della divisione Xbox, che fra l’accordo saltato e la scarsa accoglienza delle sue esclusive recenti (per non dire dei ritardi di quelle posticipate) non se la sta passando benissimo. Anche a livello di vendite hardware il distacco da Sony e Nintendo è difficilmente colmabile, almeno nel breve-medio periodo.
Non abbiamo la capacità di competere con Sony e Nintendo dal punto di vista della base installata di console. (…) quando sei terzo in classifica nel mercato console e i primi due hanno una tale forza e in qualche caso sono determinate a concludere accordi che rendono la vita difficile alla nostra squadra Xbox, questo è colpa nostra, e di nessun altro.
Phil Spencer, estratto dal video sovrastante
Molto candidamente Spencer rintraccia una fila di scelte sbagliate che parte addirittura dalla generazione precedente, quando Xbox One rimase inesorabilmente indietro a PS4 in quanto a copie piazzate (per la verità all’epoca Spencer non era nemmeno a capo della divisione Xbox, c’era infatti Don Mattrick, reo di scelte controverse come la necessità della console always online e lotta al mercato dell’usato). Inoltre ha toccato il capitolo Redfall ammettendo di dover rivedere le proprie politiche di marketing e comunicazione, riferendosi al video di presentazione del gioco pubblicato tramite IGN in cui il gameplay era presentato a 60 fps quando gli sviluppatori erano consapevoli che al momento del lancio non avrebbe potuto superare i 30 su console.
A parte questo mea maxima culpa, comunque, Spencer continua a ritenere giusta la strategia che punta al potenziamento del Game Pass come volano per risollevare le vendite ed ampliare il bacino di utenza di Xbox. Effettivamente il servizio in abbonamento della console Microsoft è quanto di meglio ci sia su piazza al momento, e rimane l’unico ambito di eccellenza nel quale l’azienda di Redmond riesce ancora a far mangiare la polvere alla concorrenza.
Riot Games non sembra essere un bell’ambiente di lavoro per le donne, che per fortuna stanno per vedere ripagati i torti subiti: secondo un report di Axios sono ben 1548 le dipendenti che riceveranno una compensazione economica per i maltrattamenti subiti sul luogo di lavoro. Si va da casi di “molestie sessuali, discriminazioni legate a stato di gravidanza, ritorsioni ed in generale discriminazioni di genere”. Uno schifo, insomma. Riot dovrà versare un totale circa 100 milioni di dollari complessivi in compensazione, suddivisi in svariate migliaia di euro per ogni singola vittima, a seconda dei casi. Il report cita anche Activision, coinvolta per le stesse accuse ai danni di qualche centinaio di dipendenti. La notizia è stata diffusa dalla società di consulenza Rust Consulting, che ha seguito il caso.
Rimanendo in casa Activision, c’è però una nota positiva: la compagnia sta riducendo anno dopo anno il gap economico relativo alle differenze di compenso tra uomini e “non uomini”, intendendo quindi donne, non binari e tutti coloro che non si identificano come uomini. Nel comunicato diffuso da Julie Hodges, chief people officer della società, si menziona infatti differenza degli stipendi basati sul genere del 16%, relativamente al 2022. Un miglioramento rispetto al 22% dell’anno precedente, anche se indubbiamente c’è ancora da lavorare per arrivare all’equità totale. Equità che è stata comunque raggiunta in merito alle posizioni lavorative comparabili. Ciò significa, in buona sostanza, che nei ruoli con posizioni multiple, dunque occupati sia da uomini che da “coloro che non si definiscono uomini”, non ci sono differenze di trattamento negli stipendi, ma che in generale i ruoli apicali o manageriali, continuano ad essere occupati in prevalenza da uomini.
Flash news su trailer e annunci della settimana:
Sapete che ogni mercoledì sul nostro canale twitch si gioca di ruolo? La nostra campagna originale basata su D&D 5^ si chiama Echoes of Erythmia! Potete recuperare le puntate precedenti sul nostro canale Youtube, mentre qui trovate il riassuntone della settima sessione!
Il caso della settimana dal punto di vista delle recensioni riguarda senza dubbio l’ultima opera di Arkane, che ha destato pareri contrastanti. Per raccontarvi di Redfall è sceso in campo nientemeno che il nostro caporedattore galattico Graziano Salini, che ha soppesato attentamente pro e contro di un titolo claudicante ma non privo di elementi a favore.
Pietro Falzone si è invece lanciato nella prova di Ravenlok, piacevole avventura indie dei canadesi Cococucumber che paga forse lo scotto di un’eccessiva semplicità.
Ogni tanto ci piace ricordarvi che non ci occupiamo solo di videogiochi ma abbiamo anche una nutrita sezione dedicata ai giochi da tavolo. Proprio in quest’ambito si inserisce la recensione di Boogeyman – The Boardgame, un semi-cooperativo che vi mettrà di fronte alle vostre paure infantili, provato da Claudio Albero.
Dal canto suo Pasquale Monniello vi propone la sua recensione di Coffee Talk Episode 2: Hibiscus & Butterfly, validissimo sequel della fortunata visual novel che vi mette nei panni di un barista intento ad ascoltare le confidenze dei propri avventori cercando di servir loro la miglior bevanda possibile.
L’uscita di Street Fighter 6 è dietro l’angolo, per l’occasione Alessandra Borgonovo ha stilato un’approfondita anteprima in cui passa in rassegna tutte le caratteristiche del picchiaduro che ha provato in esclusiva per voi.
Gli appassionati di corse a due ruote possono fiondarsi nella lettura dell’anteprima di MotoGP 23, il nuovo racing targato Milestone di cui vi racconta tutto Michele Giannini.
Chi ha il bernoccolo dei gestionali/simulativi potrà rifarsi gli occhi sulla prova di Park Beyond, un park builder di cui quell’assatanato di Alessandro Colantonio ha potuto metter mano a un mese dall’uscita.
Continuano anche questa settimana le guide di Genshin Impact, stese dall’infaticabile Gaia Tornitore, che vi presenta le migliori build e team per Baizhu e Ganyu.
Per tutti i giocatori Nintendo, inoltre, ecco un’agile guida su come attivare la Dark Mode su Switch, scritta da Domenico Ascione.
Passiamo alle rubriche: settimana scorsa si è tenuto il Napoli Comicon e, tra un pizza e l’altra, Alessandro Colantonio ha realizzato due imperdibili interviste: una Pu Liu, Game Director di League of Legends, l’altra a David Monk, inventore della formula competitiva Konamici che ha fatto competere professionisti ed appassionati insieme nella Coppa eFootball italiana.
Sempre il Cola vi accompagna in un viaggio sul viale dei ricordi proponendovi 5 giochi davvero magici se avete già nostalgia di Hogwarts Legacy.
l’On. Fabio Antinucci vi propone invece un macabro viaggio crossmediale alla scoperta dell’immaginario horror di Resident Evil 4, da non perdere se siete appassionati del genere.
Per questa settimana è tutto.
Arrivederci a domenica prossima con il #GamersDigest N°19 del 2023!
This post was published on 7 Maggio 2023 21:00
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