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Speciali

Se vi è piaciuto The Last Of US non potete perdere questi 5 anime

Dal successo sulla PlayStation al piccolo schermo, The Last Of Us si è rivelata un’idea narrativa vincente e per questo abbiamo selezionato 5 anime che potrebbero incontrare i vostri gusti se avete apprezzato l’opera di Sony.

Il successo di The Last Of Us

Lanciato per la prima volta nel 2014 per la PlayStation 4, The Last Of Us si è subito contraddistinto per essere una storia dirompente dai temi maturi e importanti, qualcosa di visto davvero poco narrativamente nel mondo dei videogiochi. Anche il sequel, The Last Of Us Part II, non è stato assolutamente da meno, e il suo successo ha decretato la nascita di una serie TV targata HBO che ha incontrato il gusto del pubblico e della critica (in questo articolo potete trovare le nostre considerazioni).

Dall’immissione in onda del primo episodio della serie a gennaio, The Last Of Us ha conquistato gli spettatori, siglando un punteggio complessivo di 8.9 stelle su 10 nel popolare sito di aggregazione di voti cinematografici IMDB, votazioni date da oltre 350.000 persone. La qualità conclamata di The Last Of Us si deve soprattutto alla capacità di sfruttare situazioni post-apocalittiche, come lo scoppio di un’infezione zombie, come pretesto di ambientazione per raccontare emozioni umane come la vendetta o il perdono, filtrando il tutto attraverso un intreccio condito di colpi di scena e sorprese.

Nonostante le divergenze coi videogiochi, la serie ha continuato la missione comunicativa dei videogiochi originali da cui è tratta: la ricerca di un proprio posto nel mondo o di uno scopo, l’accettazione del lutto, il venire a patti coi propri demoni e i propri errori. Che ci siano o no zombie e non-morti, queste tematiche sono molto comuni anche negli anime, per questo vi abbiamo selezionato 5 opere di stampo giapponese che secondo noi si avvicinano ai temi trattati da The Last Of Us.

Somali and the Forest Spirit (Somali to Mori no Kamisama)

Gli spettatori che hanno apprezzato lo spirito paterno di Joel in The Last of Us, sicuramente potrebbero trovare una corrispondenza in Somali and the Forest Spirit, anime del 2020 che segue le avventure di Somali e di un Golem in un mondo fantasy governato da spiriti, goblin e tante altre creature misteriose che hanno spinto l’umanità sull’orlo dell’estinzione.

Inizialmente il Golem guardiano della foresta si ritroverà a fare un po’ da padre a Somali, ragazzina che cerca la sua famiglia umana scomparsa. Proprio come Joel di The Last of Us, il Golem si prenderà questo incarico fino a lasciar intravedere lati sempre più umani a causa del ruolo che ha assunto nei confronti di Somali.

Pur esplorando temi come l’amore, la famiglia e i legami, nonché le conseguenze ecologiche dell’impatto umano sull’ambiente, come The Last of Us, Somali and the Forest Spirit insegna che tutto è temporaneo, anche le persone, indipendentemente da quanto qualcuno possa volerle bene. Preparate i fazzoletti quando guardate questa serie.

Guilty Crown (Giruti Kuraun)

Serie molto apprezzata dai fan dell’animazione giapponese, l’anime del 2011 Guilty Crown segue le vicende dell’adolescente Shu Ouma che si trova improvvisamente coinvolto in una lotta tra il gruppo di ribelli Funeral Parlor e la multinazionale GHQ, durante l’espansione di un’infezione di un virus a dir poco apocalittico. Come in The Last of Us dunque ci ritroviamo in un mondo post-apocalittico, ma a differenza del fungo Cordyceps dell’opera di Sony, il virus di Guilty Crown ha effetti materiali sulla mente, trasformandola in un oggetto fisico.

Man mano che Shu diventa sempre più coinvolto nelle vicende dei Funeral Parlor e dei suoi membri, scoprirà la verità che si cela dietro gli obiettivi dell’organizzazione e scoprirà le ragioni dell’attuale stato post-apocalittico del Giappone. Non mancano implicazioni morali in questa opera, a causa delle scelte che Shu dovrà fare mentre combatte per la causa della resistenza.

Dilemmi morali, personaggi complessi e colpi di scena intricati sono ciò che più contraddistingue The Last of Us, e sono caratteristiche che troverete sicuramente anche in Guilty Crown.

Kabaneri of the Iron Fortress (Kotetsujo no Kabaneri)

Come sarebbe The Last Of Us in un’ambientazione un po’ più steampunk? Kabaneri of the Iron Fortress, lanciata in TV per la prima volta nel 2016, è ambientata in un mondo dominato dal vapore che è caduto in un’apocalisse simil-zombie, dove creature non-morte chiamate Kabane infestano il mondo.

L’anime segue le vicende del giovane ingegnere Ikoma, infetto dal virus Kabane ma in grado di riottenere la sua umanità e diventare una sorta di ibrido, un Kabaneri. In questo stato, Ikoma ottiene nuove abilità che decide di utilizzare per combattere i Kabane e salvare il suo popolo. Per riuscire nello scopo, Ikane si unisce a un gruppo di sopravvissuti per raggiungere l’ultima roccaforte umana, la fortezza Kotetsujo.

Il viaggio verso Kotetsujo è disseminato di lotte, personaggi, segreti, cospirazioni politiche e minacce che possono distruggere l’intera umanità. Kabaneri of the Iron Fortress è famoso per le sue intense sequenze d’azione, ma anche e soprattutto per i personaggi sfaccettati e ben sviluppati, e per approfondire bene temi cari a The Last of Us come la sopravvivenza, la fiducia e la condizione umana di fronte a un’avversità impossibile da governare.

7 Seeds (Sebun Shizu)

7 Seeds è una serie animata giapponese del 2019 tratta da un manga omonimo, che segue la storia di un manipolo di sopravvissuti dopo che si è abbattuta una catastrofe apocalittica che ha devastato il pianeta Terra, portando alla quasi estinzione della razza umana e in generale degli ecosistemi del mondo.

I sopravvissuti in questione sono cinque gruppi di individui che al momento del disastro erano ibernati criogenicamente perché scelti da un progetto governativo come i “Sette Semi” che avrebbero dovuto preservare la razza umana. Questa serie coinvolge lo spettatore grazie ai modi in cui i personaggi cercano di mantenere in vita sé stessi e gli altri, ma soprattutto spinge lo spettatore anche a voler scoprire come si sia arrivati fino a questo momento della storia umana.

Ogni gruppo di sopravvissuto ha proprie sfide da superare e proprie problematiche mentre cerca di esplorare questo nuovo pericoloso mondo. Lavorando assieme e fidandosi l’uno dell’altro, i sopravvissuti scoprono pian piano i segreti e le verità sul mondo e sull’umanità. Sebbene non ci sia un’America in macerie come in The Last of Us, 7 Seeds indaga proprio come la serie HBO nella complessità delle relazioni umane nei momenti più bui, sfruttando personaggi molto ben sviluppati e storyline ricche di intensità ed emozioni.

L’Attacco dei Giganti (Shingeki no Kyojin)

Se siete già appassionati di animazione giapponese, probabilmente vi aspettavate già di trovare in questa lista L’Attacco dei Giganti, uno degli animi più famosi e apprezzati del decennio. L’Attacco dei Giganti inizia come una storia di vendetta contro delle creature giganti in un ambiente medievale, per poi trasformarsi gradualmente in una guerra sanguinosa tra popoli umani.

Le vicende inizialmente ruotano tutte attorno a Eren Jaeger, desideroso di vendicare la distruzione della sua città da parte dei Giganti, enormi umanoidi mangia-uomini. Senza fare assolutamente spoiler, si scoprirà che il suo desiderio di vendetta è un po’ più complicato del previsto perché passerebbe attraverso segreti e schemi politici, complotti, ribellioni e tanto altro.

L’Attacco dei Giganti mette in discussione continuamente i suoi personaggi e gli stessi desideri dello spettatore, ora convinto di parteggiare per uno schieramento, ora per l’altro, mentre nel frattempo si susseguono colpi di scena, ribaltamenti di prospettiva e sorprese continue. Se vi piacciono i personaggi moralmente grigi come Joel di The Last Of Us, adorerete sicuramente Eren e tutte le stagioni dell’Attacco dei Giganti.

This post was published on 28 Aprile 2023 19:00

Alessandro Colantonio

Game designer in erba e chitarrista a tempo perso. Nasce all'ombra del Vesuvio nel 1991, muove i suoi primi passi nel mondo dei videogiochi su un Windows 95 all'età di 5 anni, e diventa presto un Allenatore di Pokémon. Bazzica tra radio web e band durante i suoi studi universitari tra Napoli, Roma e Milano, si parcheggia nella fan-community di Pokémon Milennium dove instaura il suo regime dittatoriale da caporedattore, costruendo una macchina da recensioni e contatti e diventando inconsapevolmente PR. Oggi, oltre a prestare le sue dita a Player.it per articoli, recensioni e approfondimenti, figura anche come streamer di Twtich, content creator di TikTok e PR abusivo. I suoi generi preferiti sono i gestionali, gli strategici, i tattici e i GDR. Ma essendo un accumulatore seriale di videogiochi, cerca sempre di giocare ogni titolo che gli capita sotto mano. Ha una perversione per le pratiche fandom, i cani e la birra artigianale. Adora D&D, va in ira e carica.

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