Benvenuti ad un nuovo #Gamersdigest, recap delle principali notizie della settimana videoludica appena trascorsa!
Eccoci, finalmente: la nuova era del simulatore calcistico di EA è iniziata. Saltato l’accordo con FIFA, il produttore ha dovuto rinunciare ad utilizzarne il nome per le future iterazioni di una serie che ha tenuto compagnia a generazioni di videogiocatori dal 1993 in avanti. Ma ora basta, con FIFA 23 (uscito lo scorso settembre) si è chiusa una parabola e se ne apre un’altra: il rebranding dell’IP prende nome EA Sports FC, il cui logo è stato presentato in settimana con un comunicato stampa che anticipa alcune caratteristiche del nuovo corso, che non si limiterà alla serie videoludica classica. Il nuovo marchio contraddistinguerà infatti tutte le iniziative di EA in ambito calcistico, quindi compresi eventi Esport, merchandise, app mobile e così via. Va da sé che il nuovo logo sostituirà i precedenti in tutte le attività di comunicazione e sponsorship, comprese le leghe calcistiche quali Premier League, LaLiga, Bundesliga, Serie A, Ligue 1, WSL, NWSL, CONMEBOL e altre. Se vi interessa scoprire la ratio dietro alla scelta di adottare un design triangolare nel logo, elemento ricorsivo nella videoludica e in questa serie specifica, EA vi propone questo approfondimento.
Anche se orfana dell’accordo con FIFA, la serie EA può contare sulle licenze di oltre 19.000 calciatori, 700 squadre e 30 leghe, ed afferma la volontà di espandere la componente di calcio femminile e non professionistico. Insomma quest’anno sarà il momento della verità per il nuovo corso di EA Sports, vedremo se la mancanza di “FIFA” nel nome del brand e dei giochi ad esso collegati penalizzerà le vendite o se la compagnai è riuscita a giocarsi bene le proprie carte.
Ormai gli enti di vigilanza sulla concorrenza si sono affacciati come nuovi protagonisti nel panorama dell’industria videoludica? Cani da guardia contro lo strapotere delle majors o fastidiose ingerenze al libero mercato? Io propendo per la prima, ma a ciascuno la sua opinione.
In ogni caso stavolta a farsi sentire è la Korea Fair Trade Commission: ha multato Google per le sue politiche riguardanti i giochi mobile mobile, che danneggerebbero la libera concorrenza ed in particolare il marketplace coreano One Store. In particolare, secondo quanto riportato da Reuters, tra il 2016 e il 2018 Google avrebbe portato avanti un’aggressiva campagna pubblicitaria volta a promuovere i giochi mobile pubblicati in esclusiva sui Play Store. Secondo la Commissione, tale comportamento avrebbe costituito un danno in termini di ricavi totali per quanto riguarda One Store, nonché alcune aziende di videogiochi locali come Netmarble, Nexon and NCsoft. La multa ammonta a ben 32 milioni di dollari!
Ovviamente Google ha fatto sapere tramite un portavoce non essere d’accordo con le conclusioni della Commissione. Immagino quindi che vorrà procedere a contestare la sanzione, anche se non è stato ancora annunciato come questo avverrà.
L’agenzia di analisi dati DFC Intelligence ha pubblicato un report sui dati di consumo videoludico mondiale (potete acquistarlo qui se avete molti soldi da spendere), dal quale emerge un dato notevole, seppur da prendere con le pinze: sono ben 3.7 miliardi i videogiocatori sul pianeta, ovvero circa la metà della popolazione. Tuttavia, come si premura di sottolineare l’utile recap di GamesIndustry che potete leggere (gratis!), questo numero all’apparenza smisurato va preso con le pinze, poiché comprende qualsiasi tipo di utenza, anche coloro che giocano molto raramente. Nell’articolo si legge infatti che una stima realistica circa la popolazione mondiale che possa considerarsi giocatrice tutto sommato assidua consiste solamente nel 10% di questo numero, e il risultato va poi ulteriormente segmentato.
DFC Intelligence arriva così a stimare un totale di 300 milioni di giocatori proprietari di hardware ad hoc, PC/console/mobile che sia. La maggior parte di questi sono allocati in Nord America ed Europa. L’aspetto forse più interessante riguarda quale hardware sia il più diffuso in assoluto: forse ormai stupisce poco, ma si tratta del mobile. Ciò spiega la sempre maggior attenzione che le grandi case di produzione dedicano da qualche anno verso questo segmento di mercato, che movimenta ormai masse impressionanti di giocatori e di conseguenza, potenziali miliardi (giusto settimana scorsa, ad esempio, vi ho parlato delle nuove mosse di Savvy Group che ha acquisito Scopely, e di Netflix che sponsorizza un incubatore dedicato a progetti mobile).
Poco dopo l’invasione russa dell’Ucraina, Nintendo ha messo in pratica il ban delle operazioni commerciali in Russia, sospendendo la vendita hardware e software nel paese. Di recente, tuttavia, alcuni fatti hanno portato a sospettare che l’azienda giapponese potesse aver mantenuto aperto in Russia un canale distributivo non dichiarato pubblicamente, gestito da società affiliate. La società finita sotto i riflettori, in particolare, sarebbe Achivka, fondata a dicembre 2022 da Yasha Haddazhi, già general manager delle divisione russa di Nintendo, e avente tra i suoi dipendenti Ksenia Kachalova, già collega di Haddazhi nel ruolo di corporate event manager. L’esistenza di questa società, che importerebbe hardware di Nintendo nel paese aggirando così il ban, è stata resa nota dall’agenzia di stampa russa Kommersant e riportata in occidente da Eurogamer.
Un portavoce di Nintendo ha confermato a Eurogamer che Haddazhi ha ancora il suo ruolo dirigenziale presso la divisone russa della compagnia, spiegando che le sue mansioni sarebbero limitate al disbrigo degli affari amministrativi correnti, ovvero di fatto all’espletamento di alcuni obblighi contrattuali preesistenti allo scoppio del conflitto. Nintendo ribadisce insomma di aver dismesso ogni attività commerciale in Russia, e di stare sospendendo le attività anche delle sue società sussidiarie. Secondo l’azienda, il ruolo di Achivka sarebbe limitato al solo acquisto di pezzi di ricambio per attività di manutenzione e assistenza clienti:
Nintendo non è affiliata ad Achivka e non è coinvolta in attività di importazioni parallele in Russia. Al momento Achivka è solo un potenziale fornitore di servizi di riparazione di articoli in garanzia per prodotti Nintendo che sono già stati venduti sul mercato russo.
dichiarazione di portavoce di Nintendo riportata da Tom Philips per Eurogamer – 14 aprile 2023
Tuttavia ultimamente alcune copie fisiche di Metroid Prime Remastered (pubblicato a febbraio di quest’anno) hanno raggiunto il mercato russo, secondo quanto riportato da Kommersant: l’aggregatore di notizie ha infatti pubblicato uno screen, reperito sul canale Telegram Nintendo Switch On, che mostra una copia confezionata del gioco con l’etichetta del distributore Achivka.
Nintendo su questo punto ha fatto la vaga, dicendosi consapevole che alcune aziende hanno adottato queste pratiche ma non sono affiliate a Nintendo. Forse però è il caso di ripeterlo: Yasha Haddazhi è contemporaneamente general manager di Nintendo Russia e CEO di Achivka, che importa i giochi Nintendo in Russia aggirando il ban della stessa Nintendo! Una situazione quantomeno imbarazzante, voi che dite? A ciò aggiungiamo poi il fatto che Haddazhi è una figura particolarmente invisa alla community russa di Nintendo per via di alcuni suoi attacchi verbali indirizzati a dei dipendenti, inconsapevolmente diffusi durante una diretta streaming di qualche anno fa. Qui sotto un video dell’evento che contestualizza rapidamente i fatti in questione.
Insomma, se il detto “dimmi con chi vai e ti dirò chi sei” vale ancora qualcosa, Nintendo dovrebbe valutare attentamente le sue prossime mosse sulla questione per evitare di fare una figuraccia a livello internazionale ed essere accusata di connivenza con pratiche non proprio immacolate perpetrate da una suo dirigente.
A sorpresa Sony ha annunciato uno State of Play dedicato al nuovo JRPG di Square Enix, trasmesso questa settimana. L’evento ha mostrato circa 20 minuti di materiale, misto tra già visto e inedito, e svelato qualche novità sull’attesissimo gioco la cui uscita è fissata al 22 giugno in esclusiva temporanea PS5. Qui sotto la replica completa dello show.
La vicenda segue come sappiamo il protagonista Clive in differenti fasi della sua vita, andando avanti e indietro nel tempo. La navigazione nel vasto mondo di Valisthea avverrà gradualmente, in sintonia con la trama di gioco, tuttavia avremo la possibilità di esplorarlo tramite una mappa che evidenzia le località già visitate. Dunque il gioco sarà diviso in macro-aree e non in una world map come nei giochi classici, d’altronde questo espediente era già stato abbandonato ai tempi di Final Fantasy X, dove già compariva una mappa navigabile tramite hotspot. La vastità delle aree esplorabili sembra comuqnue garantita dalla presenza – immancabile – dei chocobo utilizzabili come cavalcature.
Un veloce montaggio di scene di combattimento pone l’enfasi sulla rapidità di esecuzione (Final Fantasy XVI è il primo capitolo propriamente action-RPG, come si premura di sottolineare il voice over di presentazione) e gli effetti devastanti provocati dalla concatenazione degli attacchi speciali, garantiti dagli Eikon “equipaggiati”. Sempre in qualche modo memore del decimo capitolo della serie è il sistema di progressione, che non prevede il level up bensì una distribuzione di punti per migliorare i più disparati parametri/abilità a nostra disposizione, o apprenderne di nuovi in base agli Eikon in nostro possesso.
Per i non avvezzi ai giochi d’azione, il gioco metterà a disposizione una serie di automatismi (sotto forma di accessori equipaggiabili) volti a semplificare alcune manovre di combattimento; una metodologia senza dubbio interessante di livellamento della difficoltà, più malleabile rispetto alla classica selezione a scaglioni. Sarà comunque presente la scelta iniziale tra Story Mode e Action Mode, per stabilire fin da subito il pacing dell’avventura.
Oltre ai classici compagni di squadra, Clive ha sempre con sé il lupo Torgal che, sebbene mosso principalmente dall’IA, sarà suscettibile di ordini che potremo impartirgli direttamente. Inoltre ad un certo punto dell’avventura avremo accesso all’Hideway, sorta di hub tramite cui avremo accesso a negozi, fabbro e arena per training, inoltre qui potremo ottenere informazioni circa le quest in corso e anche attivare alcune secondarie; accedere e aggiornare i registri di gioco; riscattare taglie; e altro ancora. Il video mostra poi una carrellata su tanti tipi di nemici che potremo incontrare nel gioco comprese le spettacolari battaglie multi-fase tra Eikon: vi lascio il piacere di scoprirli.
Flash news su trailer e annunci della settimana:
Apriamo le recensioni della settimana con la prova della versione Xbox Series X|S di Ghostwire Tokyo, pubblicato in combo il DLC “Il filo del ragno”. Lo ha provato per voi Claudio Albero, che ha riscontrato un’esperienza soddisfacente, pur con qualche riserva.
Se siete in cerica di esperienze bizzarre, Alessandro Colantonio vi accompagna alla scoperta di DREDGE, una peculiare commistione tra simulazione di pesca e setting Lovecraftiano che sbriciolerà i vostri pregiudizi sul genere.
Chi è in vena di retrogaming dovrebbe buttarsi nella lettura del nostro caporedattore galattico Graziano Salini, che si è goduto la Mega Man Battle Network Legacy Collection, riedizione di ben 10 classici NES dedicati all’iconico personaggio, rivisitato in salsa RPG.
Infine, chi ama i giochi survival troverà in Beyond Contact una valida comfort zone: un bene e un male allo stesso tempo, come vi spiega Pietro Falzone.
Sul fronte guide, sappiamo ben quanto vi piacciano i tutorial e i consigli per migliorare l’esperienza utente con il vostro hardware da gioco. Ecco perché Pietro Falzone ha deciso di venire in soccorso degli utenti Sony, spiegando come l’esperienza di gioco su PS5 può essere migliorata con questi 10 semplici passi.
Lato giochi non manca una consueta incursione di Gaia Tornitore nel magico mondo di Genshin Impact, in particolare vi propone la guida alle migliori build e team per il personaggio di Nahida e Nilou.
Nuovo materiale anche per quanto riguarda Pokémon Scarlatto e Violetto: Simone Mauro vi offre la guida al Raid 7 stelle di Typhlosion.
Se vi state drogando di Resident Evil 4 Remake, può assistervi questa guida per ottenere il rango S+ nella modalità Mercenari, stilata dall’irreprensibile Alessandra Borgonovo.
Per tutti i giocatori mobile, infine, Alessandro Colantonio ha raccolto tutti i trucchi e codici per Rush Royale.
Per questa settimana è tutto.
Arrivederci a domenica prossima con il #Gamersdigest N°16 del 2023!
This post was published on 16 Aprile 2023 20:30
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