Benvenuti ad un nuovo #Gamersdigest, recap delle principali notizie della settimana videoludica appena trascorsa!
Poche news di rilievo questa settimana, saranno tutti impegnati nei festeggiamenti pasquali?
A proposito, tanti auguri di Buona Pasqua dalla redazione di Player!
Netflix continua il suo impegno nel mondo dei videogiochi, dopo esseri assicurata una nutrita schiera di studi di sviluppo interni, ha annunciato la sponsorship di Wings Elevate 2023, un programma di sostegno allo sviluppo di pitch videoludici ad opera di team composti da minoranze appartenenti a generi marginalizzati. L’iniziativa riguarda solamente progetti di videogiochi mobile, il che spiega l’interesse di Netflix ad investirci: proprio il mobile è il settore tramite cui l’azienda ha iniziato la sua penetrazione dell’industria videoludica. L’iniziativa è realizzata principalmente da Code Coven, un acceleratore per progetti videoludici che mette a disposizione degli sviluppatori in erba risorse e know-how per realizzare i propri prototipi.
Le iscrizioni sono aperte fino al 28 aprile, e i dieci team selezionati saranno annunciati il 6 giugno. Tra i requisiti si richiede la presenza di pitch accompagnato da un business plan quantificato in 10.000 dollari americani. Se vi interessa, trovate tutte le info dettagliate qui.
Più volte in questa rubrica vi ho parlato degli ngesti investimenti nel mondo del gaming da parte del fondo dell’Arabia Saudita Savvy Games Group, che negli ultimi anni ha acquisito quote di molti studi di sviluppo, occidentali e non. Ora il sito Insider Gaming, riportando un’intervista rilasciata a Bloomberg dal CEO di Savvy Games Brian Ward, ha dato notizia dell’intenzione da parte del colosso arabo di investire 38 miliardi di dollari nella costruzione di gaming hub nel cuore del paese, per diventare rapidamente un protagonista nella scena mondiale del settore. Per fare ciò la strategia è ovviamente quella di continuare con l’acquisizione di quote di studi esteri ma anche di favorire lo sviluppo interno, con la creazione di IP originali. Attualmente il fondo possiede solo qualche studio dedicato prevalentemente al settore mobile e la società ESL, specializzata nell’organizzazione di eventi Esports, ma Ward spiega che la compagnia sta ri-orientando i propri obiettivi:
Attualmente siamo una società orientata agli Esports più che ai videogiochi. Ciò che faremo quest’anno è focalizzarci di più sulle attività di sviluppo e publishing. Vorremmo usare i nostri investimenti per iniziare a lavorare attivamente con queste compagnie, chiedendo loro come possiamo collaborare per gestire il publishing nel Medio Oriente e Nord Africa, gestire le loro attività legate agli Esports e sviluppare nuove IP insieme…
– Brian Ward citato da Bloomberg, riportato da Grant Taylor-Hill per Insider Gaming – 3 aprile 2023
Tale decisione sarebbe anche dovuta ad un periodo di stagnazione che il settore Esports sta vivendo, contrassegnato da un calo generale degli investimenti. Chissà se le le future Olimpiadi Esports di Singapore riusciranno ad invertire la tendenza… Nel frattempo il gruppo continua ad aggredire il settore mobile avendo appena acquisito il developer e publisher Scopely, pagando la bellezza di 4.9 miliardi di dollari. Il comunicato stampa esprime soddisfazione per l’ingresso nelle proprietà del fondo di un’azienda responsabile dia ver pubblicato grandissimi successi mobile come Star Trek Fleet Command, Stumble Guys, Scramble GO e Yahtzee With Buddies, tutti caratterizzati dal modello free-to-play. Anche se poco conosciuta al grande pubblico, Scopely è una realtà di grande dimensioni e diffusa in tutto il mondo, con uffici in 3 continenti, e costituirà senz’altro una bella iniezione di Know-how che potrà aiutare Savvy ad accrescere la sua importanza sul mercato mondiale.
Prima o poi si arriverà al punto che le cause nei confronti di Activision Blizzard non faranno più notizia. Questa settimana sono ben due le azioni legali intraprese nei confronti del colosso che ci ha regalato World of Warcraft, CoD e… Bobby Kotick: una da parte del National Labor Relations Board (agenzia statunitense che vigila sul rispetto dei contratti collettivi di lavoro), l’altra addirittura dal governo degli Stati Uniti.
Per quanto riguarda la prima, l’NLRB ha dato seguito a due denunce presentate da alcuni dipendenti dell’azienda. Una di esse riguarda la supposta sorveglianza illegale che l’azienda avrebbe perpetrato nei confronti di una manifestazione dei dipendenti riguardante la difesa del diritto all’aborto. Secondo gli accusatori, l’azienda avrebbe infiltrato dei manager della stessa all’interno dei manifestanti. Dal canto suo l’azienda si difende sostenendo che tali figure dirigenziali erano presenti solamente ai fini di gestire i rapporti con gli organi di stampa e garantire la sicurezza della manifestazione (questa la posizione sostenuta dal chief adminsitrative officer Brian Bulatao e riportata da GamesIndustry).
La seconda denuncia riguarda il fatto che l’azienda avrebbe minacciato di bloccare alcuni canali di comunicazione interni all’azienda (la cui natura non è specificata, potrebbe trattarsi di chat, gruppi email o altro) nei quali i colleghi si passano informazioni riguardanti salari, orari e condizioni di lavoro. La CWA (sindacato dei lavoratori del settore comunicazione) ha commentato il fatto con parole durissime:
Questo comportamento oltraggioso di Blizzard è un ulteriore esempio di come la compagnia utilizzi le sue piattaforme e strumenti con fini coercitivi e di intimidazione nei confronti dei propri dipendenti che esercitano i loro legittimi diritti di auto-organizzazione. Queste azioni, unite ai licenziamenti ingiustificati perpetrati da Activision Blizzard ai danni di quei dipendenti che parlano apertamente delle proprie condizioni di lavoro e le numerose altre pratiche illegittime, mostrano una chiara volontà di aggirare la legge nel tentativo di mettere i lavoratori sotto silenzio.
Dichiarazione della CWA riportata da Brendan Sinclair per GamesIndustry – 3 aprile 2023
La ragione per cui il governo americano ha fatto causa all’azienda riguarda invece gli stipendi degli atleti Esports, mantenuti artificialmente troppo bassi, con manovre anticoncorrenziali. In base al testo dell’accusa depositato in settimana, l’azienda avrebbe violato lo Sherman Antitrust Act mantenendo artificialmente bassi i compensi dei giocatori iscritti alle leghe di Overwatch e Call of Duty. L’oggetto del contendere è una regola economica che governava tutti i tornei Esports di questi giochi fino al 2021, denominata Competitive Balance Tax, la quale prevedeva che una parte dei fondi stanziati dalle società più facoltose venisse riallocata a beneficio di quelle meno abbienti, teoricamente per garantire una quantità di risorse più equa tra tutte le parti coinvolte. Il problema, secondo l’accusa, è che la soglia massima oltre la quale far scattare la redistribuzione fosse fissata dalla stessa Activision Blizzard e non dalle società sportive: Activision Blizzard si sarebbe dunque arrogata il diritto di “fare il prezzo” dei giocatori, tarandolo verso il basso. Si tratterebbe insomma di una sorta di ingerenza nel mercato della compravendita di giocatori.
Dal canto suo l’azienda rigetta le accuse, sostenendo tra l’altro che tale regola sia decaduta appunto a partire dal 2021. Non resta che attendere ulteriori sviluppi.
Flash news su trailer e annunci della settimana:
Apriamo le recensioni della settimana con Tchia, l’avventura ambientata nelle isole della Nuova Caledonia che ha suscitato vivo interesse negli ultimi mesi, ma che non ha convinto del tutto il Nostro Pietro Falzone, come avrete modo di leggere nel suo pezzo molto approfondito.
Una valutazione simile riguarda anche Road 96 Mile 0, sequel dell’avventura narrativa che ha acceso i riflettori sullo sviluppatore Digixart, che stavolta ha confezionato un’opera talmente breve da non stare totalmente in piedi da sola, come vi racconta Pasquale Monniello.
Se siete appassionati di city builder vi colpirà senz’altro la prova di Terra Nil, descritto da Alessandro Colantonio come un gioco che trasforma un genere nel suo contrario: andate a leggere e scoprite il perché!
Per chi apprezza le avventure investigative, la prova dell’esclusiva switch Process of Elimination saprà regalare soddisfazioni a patto di accettare il suo impianto da quasi-visual novel, come vi spiega Alessandra Borgonovo.
Infine, come forse saprete, ma il porting di The Last of Us Parte I su PC è uscito in stato pietoso. Per tale motivo Pasquale ha scelto di sospendere la recensione, in attesa di correzioni che lo portino ad un livello degno di essere giocato.
Per quanto riguarda le guide, stavolta niente Genshin ma rimaniamo in casa HoYoverse: in particolare la nostra Gaia Tornitore si è occupata di Honkai Star Rail, spiegandovi per filo e per segno cosa sapere prima di iniziare a giocare.
Per finire, al posto delle solite rubriche vi proponiamo una novità: sapevate che ogni mercoledì sul nostro canale twitch si gioca di ruolo? La nostra campagna originale basata su D&D 5^ si chiama Echoes of Erythmia ed è già alla sua quinta settimana! Potete recuperare le puntate precedenti sul nostro canale Youtube, mentre l’ultimo recap testuale è qui!
Per questa settimana è tutto.
Buona Pasqua e arrivederci a domenica prossima con il #Gamersdigest N°15 del 2023!
This post was published on 9 Aprile 2023 18:30
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