Cos’è che accomuna un docente scolastico, un lavoratore generico di uno stabilimento balneare, un pittore e un programmatore?
L’esigenza ricorsiva, lungo la propria tabella di marcia, di registrare uno spazio a salvaguardia di creatività e produttività. Un rettangolino volto esclusivamente a staccare la spina: un frangente comodo per rilassarsi un attimo.
L’artista dei pennelli è consapevole di come ogni tinteggio sia una secca opportunità per riconciliarsi con vecchi compagni di corso: la tensione e lo stress. Ogni sorso di colore impressiona su tela una scelta decisa, un punto di non ritorno da attraversare con più audacia che ponderazione.
E più a capofitto nei meandri del bosco creativo si addentra più è alto il rischio di incorrere in un inatteso blocco.
Capiterà sicuramente di rado, ma è quando l’artista esce dal suo antro e getta uno sguardo sul panorama più ampio del mondo che di colpo si risintonizza e riesce a trarre nuova ispirazione.
Un insegnante funge da supporto e da guida per gli studenti su vari livelli: certo il piano della dialettica è fondamentale, ma potremmo dire meno dei risvolti emotivi e formativi delle relazioni che vanno a instaurarsi con decine e decine di giovani/issimi?
Sedare imprevisti, gestire conflitti, mantenere un clima sereno e favorire un apprendimento positivo e motivante per i ragazzi; non una passeggiata spuntare la daily cheklist anche per il più ligio tra i prof.
Ma è durante una indaffarata mattinata di maltempo che, probabilmente, percorrendo il corridoio tra un’aula e l’altra, il prof si sofferma a osservare da una finestra la pioggia che picchia tra i palazzoni grigi, e in pochi secondi, quella vista gli basta per ricaricare le batterie.
Per lavoratore generico di uno stabilimento balneare potremmo intendere tanto uno che aiuta a sistemare ombrelloni e lettini quanto chi spazzola il bagnasciuga offrendo massaggi, chi distribuisce bevande fresche o ancora un pittoresco venditore, il celebrato vu cumprà.
Ma diciamocela tutta: questa introduzione è durata fin troppo e quindi andiamo subito a scoprire 3 giochi mobile super rilassanti, di quelli che i programmatori realizzano nella speranza che qualcuno possa avere una vita meno asfissiante della loro e soprattutto della mia.
L‘equilibrio ci viene spesso raccontato come un elemento preesistente, una virtù dello stato di natura delle cose.
Non si capisce come, né si sa perché o secondo quali criteri poi, con la stessa illuminata lucidità, ci viene detto che nella vita nessuno ci regalerà nulla e dovremo rimboccarci le maniche per costruire il nostro di equilibrio. Costruire l’armonia, in un senso molto più letterale, è lo scopo in I Love Hue, dove andremo a organizzare delle tessere colorate in modo da creare un gradiente cromatico omogeneo. Suona già rilassante.
Ogni livello prende in esame uno spettro di complessità crescente, lo scompone in tessere di una singola tonalità e ne mescola la posizione. La combinazione di tasselli va riordinata, le sfumature ricomposte come nell’originale.
Potremo concederci una pausa dalla vita quotidiana con questo puzzle il cui coefficiente di sfida è paragonabile a quello che avreste davanti l’armadio in una giornata di ferie, una domenica pomeriggio, intenti a scegliere quali vestiti abbinare. Tale è il grado di grattacapo che vi può dare I Love Hue, il puzzle più rilassante che vi ritroverete mai ad affrontare.
E’ così, perché non saggia la logica ma le intuizioni. Si rimane sorpresi quando quasi come per magia, dopo alcuni tentativi, si scorge un’armonia tra due tasselli adiacenti. Non è facile, non è immediato ma quando arriva la sfumatura giusta è una soddisfazione appagante.
Il gioco aiuta anche a sviluppare la sensibilità percettiva ai colori e l’abilità di distinguere sfumature sottili tra questi. Chiaramente a patto non si abbiano difficoltà cognitive in tal senso. Purtroppo, qualora fosse così, I Love Hue non presenta alcun tipo di modalità per rendersi accessibile.
La componente testuale è discreta e attentamente calibrata per non sviare l’attenzione. La musica meditativa ci accompagna nel menu di scelta del livello tra varie difficoltà, da discepolo fino a guru o profeta. Spostare una tessera produrrà un suono felpato come muovere un pezzo su una scacchiera di velluto.
I Love Hue è un puzzle game cromatico e terapeutico. Unisce intrattenimento e sviluppo delle capacità cognitive, due concetti che non richiamano propriamente cose rilassanti o orientali, ma le musiche, gli effetti sonori e soprattutto il visivo svolgono il lavoro decisamente bene. In free download su tutti gli store.
Richiamare alla mente l’immagine del deserto non richiede particolare concentrazione; è uno spazio essenzialmente povero di dettagli. E’ però talmente esteso che abbisogna di tanto spazio. Già solo rievocarne la vastità consiste in un esercizio meditativo e spirituale.
In Alto’s Odyssey scivoliamo tra le sabbie di un mondo desertico mozzafiato, sotto cieli commoventi, tramonti dai colori bellissimi. Effetti atmosferici che ci lasciano a bocca aperta ma senza strangolarci, senza mai intaccare la nostra corsa.
Sfilando tra le dune e solcando il suo design elegante e minimalista potremo apprezzare tutto l’uso creativo del colore e della luce che formano un senso di tranquillità e bellezza.
Questo endless runner dall’atmosfera pacifica ci porterà a eseguire acrobazie e raccogliere monete nel nostro surfare in orizzontale. Capitombolare dalla nostra tavola sarà esclusivamente il frutto dell’essercela andata a cercare, poiché la difficoltà di Alto’s Odyssey è a dir poco distensiva e non implica particolare impegno o l’essere oltremodo reattivi.
Inoltre, le tracce musicali di accompagnamento risultano melodiche e atmosferiche, ben si adattano alla sensazione di esplorazione e scoperta che caratterizza il gioco.
E’ un titolo progettato per essere goduto lentamente. Riprova di ciò è la presenza della Modalità Zen: un tipo di run in cui la partita non termina cadendo dalla tavola e il giocatore può prendersi tutto il tempo che vuole per esplorare il mondo di gioco e apprezzare la sua bellezza senza stress o frustrazioni.
Alto’s Odissey è un gioco disponibile in free-to-play, un endless runner clemente e succulento. Ha un carattere fortemente meditativo sia per l’immaginario che richiama che per tutto ciò che lo impacchetta. Unica pecca: ci sono un po di pubblicità in agguato dopo qualche paio di game over. Si possono disabilitare con un acquisto in app.
Sky:cotl è una esperienza artistica ed estetica prima ancora che un gioco d’avventura manchevole di barra della vita, punti esperienza e combat sistem. Il focus è tutto sull apprezzare e esplorare, proprio come dei bambini, il meraviglioso mondo di isole fluttuanti che i programmatori hanno confezionato.
L’unico meter a cui prestare attenzione è quello che regola il tempo di volo del nostro mantello celeste e il numero di candele a diposizione. Grazie al primo potremo nuotare in banchi di nuvole, tuffarci da picchi di montagne e danzare nel vento; tramite le seconde avremo modo di dare nuova luce a un mondo ristagnante nel profondo delle viscere. Completano il menù solo i gesti e i vestiti.
Un tema ricorrente di Sky: Children of Light è quello del coraggio, lo stesso con cui veniamo incitati a vagare per i Sette Reami in cerca delle stelle cadute per riportarle alla loro costellazione originaria.
Di segreti nascosti, aree da esplorare e puzzle da risolvere ce n’è. Abbiamo già detto che il visivo di questo gioco è mozzafiato? Perchè lo è sul serio.
Sky: Children of the Light è caratteristico anche per la sua componente sociale. Si possono incontrare altri giocatori online in tempo reale, e con loro si può collaborare per risolvere puzzle ambientali. O semplicemente esplorare insieme, utilizzare gesti per familiarizare e stringere amicizia. Come fanno i bambini.
Sky è un mondo verde e azzurro dove il giocatore può godersi la bellezza delle ambientazioni di gioco e interagire con gli altri giocatori in modo informale e divertente. Ricalca in qualche modo Journey, il precedente lavoro degli stessi sviluppatori, è disponibile sugli store in free download con alcuni acquisti per ricaricare gli item, ad ogni modo recuperabili facilmente in-game.
This post was published on 25 Marzo 2023 12:30
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