Benvenuti ad un nuovo #Gamersdigest, recap delle principali notizie della settimana videoludica appena trascorsa!
EA Originals sta facendo le cose sempre più in grande. Il progetto curato dalla divisione EA Partners è nato come sostegno finanziario e di know-how a piccoli studi indipendenti con proposte di game design innovative, e ha portato allo sviluppo di indie di successo come It Takes Two, premiato come Game Of The Year ai TGA 2021. Con l’uscita del prossimo progetto ormai alle porte, appare però chiaro che EA sta ridisegnando il suo programma per produzioni di più ampio respiro: Wild Hearts, in uscita tra pochi giorni, è tutt’altro che una piccola produzione indipendente, dato che si tratta di una action sviluppato da Omega Force, uno dei principali team di sviluppo del colosso giapponese Koei Tecmo (alla cui storia ho dedicato questa #aDevStory).
Intervistato da GamesIndustry sulla questione, il general manager di EA Partners Jeff Gamon ha confermato questo cambiamento in corso, rivendicando la volontà dell’azienda di compiere un deciso passo verso produzioni di più ampio respiro, pur non rinunciando alla collaborazione con studi minori. Gamon sostiene che il modello sin qui adottato sia risultato vincente ed abbia attirato nuovo pubblico verso le produzioni EA, anche grazie al servizio in abbonamento EA Play su cui i titoli EA Originals possono essere recuperati al prezzo di un singolo canone di abbonamento, e che l’obiettivo è instaurare collaborazioni proficue e durature con un numero sempre maggior di studi di sviluppo anche di grandi dimensioni. Se questo debba necessariamente portare ad una successiva acquisizione del team da parte di EA come successo con Respawn, questa non deve necessariamente essere la prassi, secondo Gamon, che comunque si dice aperto ad ogni possibilità.
Gli effetti del nuovo corso si sono visti, oltre che con Wild Hearts, anche con l’annuncio di Immortals of Aveum, descritto come l’FPS magico AAA su cui è al lavoro Ascendant Studios di Bret Robbins, ex Creative Director del primo Dead Space nonché delle campagne di diversi capitoli moderni di Call of Duty. L’esperienza con le grosse produzioni insomma non manca a questo studio, che vanta tra l’altro veterani con crediti nei franchise Borderlands, Red Dead Redemption, Saints Row, The Last of Us e molti altri. Il gioco dovrebbe uscire quest’anno, dunque il 2023 sarà il momento giusto in cui valutare il nuovo corso dell’ambizioso progetto di EA.
Canta vittoria Nintendo, a cui aveva fatto causa una class action di genitori americani per il drifting dei Joy Con della Switch regalate ai figli, difetto di fabbricazione che avevano di fatto reso le console inutilizzabili. Il giudice ha ritenuto inammissibile la causa poiché espressamente vietata come soluzione di controversia dell’EULA di Nintendo, implicitamente accettata dai genitori al momento dell’acquisto della console stessa. E poco importa che a farne le spese siano i pargoli: sono stati i genitori ad acquistare il prodotto, che è dunque di loro proprietà. Questi avrebbero quindi dovuto imbastire una procedura di arbitrato e non intentare una causa, in base alle regole descritte nell’EULA.
Ovviamente tutto ciò non mette affatto la parola fine all’annoso problema del drifting che affligge migliaia di giocatori in tutto il mondo, in favore dei quali l’azienda giapponese non ha offerto finora nessuna misura di supporto concreta, limitandosi a pubbliche scuse da parte del presidente di Nintendo Shuntaro Furukawa e generiche promesse di migliorare la tecnologia dei dispositivi in questione.
Anche Take-Two ha svelato qualche numero nel suo recente report agli investitori: a fronte di roboanti di dati di vendita riguardo gli immarcescibili GTA V e RDR 2 (continuano a vendere bene entrambi, 175 milioni di copie il primo, oltre 50 milioni il secondo), non tutto va per il meglio. Marvel’s Midnight Suns ad esempio non sembra voler ingranare, come ha ammesso il CEO Take-Two intervistato da Jason Schreier, e così pure le altre nuove uscite del periodo festivo quali PGA Tour 2K23 e New Tales From the Borderlands hanno sottoperformato. Probabilmente questo è il motivo che ha spinto la pubblicazione di una nuova demo che offre 3 ore gratuite alla versione completa del gioco, scaricabile dagli store console di PS4/PS5 e Xbox.
La ‘vittoria mutilata’ è testimoniata anche dal mancato raggiungimento degli obiettivi di vendita e di fatturato, che fanno rivedere al ribasso le previsioni per il successivo anno fiscale (ora si stima un fatturato compreso tra i 5,24 e i 5,29 miliardi di dollari, con una perdita netta compresa tra i 704 e i 721 milioni di dollari). Intervistato da GamesIndustry su questi risultati così così, il CEO Strauss Zelnick attribuisce la responsabilità principale alle sfavorevoli condizioni economiche del periodo, le quali causano una minore disponibilità a pagare da parte dell’utenza, che preferisce rifugiarsi su IP già note piuttosto che sperimentare nuove proposte.
Detto questo, Zelnick al contempo si assume la responsabilità dei risultati non eccezionali e annuncia tagli di spesa e riorganizzazioni aziendali per accumulare un risparmio annuo di 50 milioni, le quali prevedono anche dei licenziamenti di personale, anche se promette che non saranno calate come la mannaia del macellaio ma localizzate con la precisione del chirurgo. In questo l’azienda si allinea alla politica di ridimensionamento della forza lavoro messa in atto da un po’ tutti i maggiori player del mercato (qui ho parlato di Microsoft, Unity e Google), a fronte della contrazione dello stesso avvenuta a partire dalla fine della fase acuta della pandemia.
Giusto un paio di settimane fa vi ho riportato di come la pagina Steam dell’MMO zombie shooter The Day Before, sviluppato da Fntastic, fosse stata rimossa per una disputa sull’attribuzione della nomenclatura del titolo, i cui diritti sono già stati comprati da qualcun altro (non si sa chi). Tale pagina è ancora assente sullo store di Valve, mentre il gioco è finito al centro di un’ulteriore bufera mediatica riguardante un’accusa di plagio.
Qualche giorno fa Fntastic ha rilasciato il video gameplay che vedete qui sopra. Un utente ha individuato somiglianze fortissime con una sequenza animata della modalità Zombie di Call of Duty: Black Ops Cold War e ha denunciato la cosa su Twitter con tanto di screenshots. La notizia è presto rimbalzata su tutte le principali testate.
Sicuramente attorno al titolo, accusato da più parti di somigliare troppo per estetica e mood a titoli come The Division o The Last Of Us, si sta creando un clima piuttosto ostile, e gli sviluppatori di Singapore non stanno vivendo bene la cosa. Perciò il team ha rilasciato una breve dichiarazione in cui invita gli utenti alla calma, sostenendo di essere vittima di una campagna di disinformazione che sta causando forte tensione e stress tra i membri della squadra di lavoro. Fntastic quindi si appella alla moderazione, dichiarando che “distruggere è facile, costruire è difficile”.
Sotto il tweet si alimenta la discussione, con un utente che invita a sua volta il team a fare una comunicazione più esaustiva e meno saltuaria, prestando maggior cura al proprio reparto marketing, invito a cui Fntastic ha replicato di non avere proprio tale reparto, avendo concertato tutte le proprie risorse sullo sviluppo. In un’altra discussione riportata sul canale Discord del team, si è specificato che lo sviluppo del gioco è risultato essere particolarmente complesso, e che buona parte degli asset di gioco sono stati forniti dal publisher Mytona, mentre un’ulteriore, piccola quantità, è stata cquistata da altri provider. Intanto, in conseguenza della questione Steam di cui dicevo prima, l’uscita del gioco è stata posticipata al 10 novembre. Chissà se ora di quella data i lavori saranno ostacolati da nuovi incidenti di percorso…
A inizio settimana Fonti del New York Times avevano riferito che Microsoft era in procinto di ricevere una bocciatura da parte della CMA (ente garante della libera concorrenza nel Regno Unito) rispetto al tentativo di acquisizione di Activision Blizzard, adducendo come tesi il fatto che la decisione della FTC americana di intentare causa contro la casa di Redmond avesse maldisposto le autorità inglesi verso la manovra di M&A.
Evidentemente il NYT ha buoni informatori, poiché pochi giorni dopo la CMA ha espresso una valutazione provvisoria negativa rispetto all’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft. Sul sito ufficiale della CMA sono presenti i documenti relativi, ovvero la valutazione complessiva, le proposte correttive all’accordo e il report completo. Le parti interessate potranno rispondere nel merito delle proposte correttive, esprimendo le proprie considerazioni entro il 22 febbraio. Infine, la CMA è chiamata ad esprimere la sua valutazione finale entro il 26 aprile.
Ho letto le carte e lunedì uscirà un #GamersDigest speciale in cui vi spiegherò per filo e per segno la posizione della CMA. Stay Tuned!
Annunciato appena pochi giorni prima, il Nintendo Direct di questa settimana è stato foriero di parecchi annunci interessanti. La versione giapponese dell’evento è stato leggermente differente, poiché contemplava alcuni titoli destinati al solo mercato interno. Di seguito l’elenco completo degli annunci della versione occidentale dello show (un click sui titoli dei giochi vi porta ai video ufficiali):
Flash news su trailer e annunci della settimana:
Partendo dalle recensioni, è uscito nel clamore generale Hogwarts Legacy, che l’On. Fabio Antinucci ha sviscerato per voi, mettendo da parte ogni polemica per occuparsi unicamente di analizzare il lavoro di Avalanche Software e dirvi se vale la pena o no di immergersi in questa avventura magica.
Ma è stata anche la settimana di Forspoken, prima prova del Luminous Team di Square Enix che, come vi racconta Maria Enrica Vallucci, vive di luci ed ombre.
Il caporedattore galattico Graziano Salini invece ha dismesso i panni della persona seria e si è lanciato a capofitto nella prova di Spongebob Squarepants: The Cosmic Shake, perché un po’ di sano platforming ogni tanto ci vuole.
Questa settimana vi proponiamo anche una succosa anteprima targata Microsoft: Claudio Albero infatti vi svela alcune anticipazioni sui piani di ID@Xbox per il 2023, anni in cui intende rilasciare diversi titoli interessanti.
Inoltre Michele Longobardi ha provato una demo di Sherlock Holmes: The Awakened, remake dell’avventura lovecraftiana dell’ispettore più famoso di Scotland Yard.
Qualcuno ha detto guide? Allora deve anche aver detto Genshin Impact e Gaia Tornitore! La nostra intrepida eroina continua nell’impresa di raccogliere tutto lo scibile umano a proposito del gioco di HoYoverse. Questa settimana vi illustra le migliori build e team per il personaggio di Yelan.
Ancora fresco di recensione di Hogwarts Legacy, l’On. Fabio Antinucci vi propone invece la guida alle prove di Merlino, in continuo aggiornamento. Alessandra Borgonovo invece vi accompagna in un viaggio alla scoperta dei segreti di Hogwarts.
Chiudendo con le rubriche, la nostra Enrica De Mauro vi propone un’affascinante dissertazione su The Sims: gioco per ragazzini oppure generatore si serial killer?.
Nel caso non conosceste la nostra rubrica #Spaghetticode, si tratta di approfondimenti legati allo sviluppo di videogiochi italiani, spesso analizzati in compagnia degli stessi creatori, con cui ci divertiamo a ragionare delle scelte creative e di design che si nascondono dietro ai loro progetti. In questa occasione Alessandro Colantonio ha analizzato il curioso Soul of Ankiril, un card game strategico di cui ha approfondito ogni aspetto in compagnia del game designer Ercole Belloni.
Si occupa invece dei rapporti tra cinema e videoludica il nostro Domenico Scirone, che è andato a rispolverare il film di Mortal Kombat, solo per stomaci forti!
Per questa settimana è tutto.
Arrivederci a domenica prossima con il #Gamersdigest N°7 del 2023!
This post was published on 12 Febbraio 2023 10:00
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