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4 giochi mobile saporiti come pasta alla cannella | #MobileGamer

Mi piace tanto cucinare, ma ormai lo faccio molto poco. A lungo andare, ho capito come, nel tempo, si riescano a portare avanti con l’inalterata volontà dell’inizio e le stesse soddisfazioni soltanto pochissime cose.

Per quanto riguarda tutte le altre, si tende a seguire un pattern che prende più o meno una curva come questa: un moto di intraprendenza e tanto entusiasmo all’inizio, quando non hai quasi la pallida idea di ciò che stai andando a fare; poi sempre meno, paradossalmente, man mano che acquisti perizia nel fare quella cosa.

Piu esattamente la parabola discendente inizia man mano che inizi a fare i conti con le responsabilità a cui nulla trova scampo, insite tanto nella natura delle sciocchezze quanto delle ardenti passioni. Stringendo, quando ti confronti con la concreta possibilità di fallire, in un modo o nell’altro.

Nei miei early stages in cucina, ho eseguito un fallimento a dir poco spettacolare quando mi sperimentai condendo un piatto di pasta con della cannella. Decisi fosse arrivato il momento di iniziare a studiarmi i vari blog di cucina su come fare le ricette.

E se questo fosse un articolo scritto con quel piglio farebbe piu o meno icosì:

Salve cari lettori di Player.it! Come state? Spero tutto bene!
Oggi condividiamo con voi ben quattro giochi mobile, divertenti e super-colorati, totalmente gratuiti e leggerissimi.

Senza fatica e in una manciata di minuti potrete scaricare questi giochi e subito catapultarvi nel caleidoscopio di saccarosio, adrenalina ed entusiasmo dei loro mondi! Siamo ben certi diventeranno presto il vostro passatempo, perfetto e conveniente da portare con voi in spiaggia, in montagna o più semplicemente per la pausa pranzo in ufficio o a casa.

Questi brillantissimi giochi sono incredibilmente semplici e intuitivi, alla portata di tutti, anche di un bambino, bastano davvero uno o due tocchi per intrattenervi a lungo con loro!

Unica postilla: tutti i titoli che seguono avranno un ingrediente in comune che rischia di alterarne fortemente il sapore, pertanto agite con le dovute accortezze. No, non parlo della cannella. Si tratta di un’altra spezia, dal gusto più piccantino, che potrebbe scottarvi, farvi innervosire, farvi rage-quittare.

L’amara spezia del fallimento.

Ma andiamo a scoprire questi giochi!!

Chiki’s Chase (Android, iOS)

Il titolo di Chiki0s Chase, colorato e ricco di amici.


Chiki! Uno spensierato uccellino svolazza nei boschi in compagnia dei suoi amici!
La sua scanzonata corsa si digitalizza in un godibilissimo arcade runner, gioco che, tra l’altro, su mobile rappresenta per molti versi un one-of-a-kind.

Questo endless runner a scorrimento orizzontale (in 2d, da giocare in portrait) ha uno dei sistemi di monetizzazione meno invasivi in assoluto: non patiremo mai neanche per sbaglio di ads che partono a tradimento e l’unico acquisto in-app sarà per accedere alla personalizzazione estetica dei personaggi, perciò totalmente a discrezione dell’utente.

Ma ciò non significa che Chiki’s Chase sia un gioco throwaway, anzi occorre poco per intendere le chiare intenzioni del team di sviluppo, mosso dalla prerogativa di un risultato di qualità.

Ogni schermata sprizza dinamismo e allegria da tutti i pori: dalle transizioni a schermo fino al concept dei personaggi e le musichette, che a tratti danno l’impressione della sigla di un anime shojo velocizzata a x1.5.

Per qualche ragione, l’uccellino Chiki si trova a distanza da casa sua di circa quattro chilometri e mezzo, segmentati in 10 livelli. Percorrendoli finiremo per viverle di tutti i colori.

Il gameplay è quello tipico per il genere, ma decisamente ricco: pedane, piattaforme e buffe cose tondeggianti proveranno (con pochissima tenacia) a colpirci nel mentre che si sfreccia a tutta birra per paesaggi scarni di dettagli e rilassanti.

Oltre alla routine di salti e doppi salti, premendo sul lato destro dello schermo potremo sparare alcune pallottole per farci largo; sparandole a mezz’aria il nostro personaggino rimarrà sospeso guadagnando qualche istante di hang time, alimentando ancor di più i suoi allunghi.

A cadenza di alcune centinaia di metri ci aspetterà il chioschetto di un mercante, ansioso di farci selezionare un power up e venderci ulteriori gadget potenzianti via i gettoni che abbiamo raccolto.

Se non bastasse, dopo la prima manciata di partite saremo già in grado di sbloccare altri 3 amici animali giocabili, ognuno con le sue sfumature di abilità.

Detto ciò, veniamo al dunque. In effetti sembrerebbe tutto molto friendly e bonaccione, ma varcato il livello 7 succede qualcosa di molto strano: il gioco letteralmente impazzisce e inizia a diventare inspiegabilmente difficile. Ma difficile in un modo che direi quasi ignobile.

Sì, perché l’ RNG inizia a propinarci gli stessi mansueti elementi incontrati fino a quel punto, ma con una repentinit e una serratezza di combinazioni delirante se non proprio altamente letale. Un trampolino su cui eravamo abituati a scivolare per raggiungere la prossima piattaforma ora porta dritti su un tetto di spuntoni, un portale per il teletrasporto ci guiderà sì più avanti ma verso un fascio di raggi laser.

E nel frattempo il gioco non si incupisce mai, tutto resta assolutamente carino e coccoloso e solo una volta visti i nostri punti vita ridursi fino al game over ci accorgiamo della trappola mortale in cui siamo cascati, l’inganno che il mite Chiky’s Chase ci ha teso.

Chiky’s Chase è un endless runner unico nel suo genere, una hidden gem raffinata ad arte che non mancherà di metterci alla prova dopo i primi 5 minuti delle sue divertentissime run. E’ praticamente gratuito e opzionalmente si può acquistare la possibilità di vestire con accessori i personaggi giocabili al costo di 4,69 euro.

Dadish 3 (Android, iOS)

Una scena tratta dai dialoghi di papà Ravanello

Cosa da più conforto dell’abbraccio caloroso di una famiglia?

Dadish 3 accarezza il tema della figura genitoriale facendoci impersonare un papà ravanello, ortaggio premuroso e impavido in missione per recuperare i suoi figlioletti da una gita scolastica finita fuori strada, in una parentesi di infinita dolcezza.

Un platform old-shool, con esplosioni di colore ovunque e tanta frivolezza, in senso buono, nel guidarci tra le sue tematiche sottese. Impersoniamo come già detto un ravanello e i cattivi sono cibi spazzatura quindi evitiamo hot dog, nuvole di zucchero filato e donuts, e arriveremo alla fine di ogni livello dove ad attenderci ci sarà uno dei nostri ravanellini.

Recuparare i figli darà luogo a brevi dialoghi (purtroppo solo in lingua in inglese), scambi di battute tra babbo e pargolo che ci strapperanno sicuramente un sorriso per l’ingenuità dei piccoli che se ne usciranno sempre con qualcosa di buffo su quello che sta accadendo. Papà a volte starà al gioco, a volte cercherà di riportarli alla realtà, altre volte dirà la sua, a sua volta ancora più assurda ma la scena terminerà sempre con i due che si stringono l’un l’altro e volano via lasciandosi dietro una scia di stelle.

In un’altra di queste esilaranti scenette conosceremo Mamma Pomodoro, l’ex moglie di Dadish, troppo in carriera per ricordarsi di avere una famiglia ma non per questo non disposta a aiutarci per superare alcuni livelli portandoci in groppa.

E magari il fatto che siano stati cresciuti da un single-parent spiega come mai questi baby-ravanelli abbiano così tanta fantasia, tipo quando uno di loro chiede se sia giusto lasciare una recensione da 1 stella a una giungla se vi si trovano dei bug, o un altro convinto di riuscire a trovare una fantomatica megafauna chiamandola a gran voce.

Un qualcosa che sembra ancor più raro della megafauna sono i check point. Si muore con un colpo solo e anche se il gioco ti istruisce bene sui meccanismi ogni volta che si incontrano, la difficoltà nel trovare il giusto tempismo per far coincidere tutto in modo da uscire fuori intonsi sarà molto elevata. Il rischio di rage-quit è elevatissimo e avere la pazienza per ricominciare da capo ogni volta sarà davvero difficile al quindicesimo tentativo.

Alla fine di ogni scenario c è un boss da neutralizzare, tra le fasi più semplici da affrontare invece.

Dadish 3 è il terzo capitolo di una serie di platform per mobile vecchio stile. Questo capitolo è forse quello più, per intenderci, nintendo-hard, sono presenti ads per sostenere gli sviluppatori ma possono essere rimossi pagando 3.69 euro.

Scrap Divers (Android, iOS)

Un robot lanciato in un nuovo sport

Anno 2XXX. Il governo centrale automatizzato, con netta probabilità una discendenza diretta di ChatGPT, ha appena istituito il nuovo sport del momento: il tuffo del rottame.

In questa goliardica e iridescente iterazione del genere runner vestiremo i pannelli di un robottino, sganciato in una fossa senza fondo, solo per il gusto di raccogliere bulloni e evitare di finire maciullati all’impatto con tubi, motoseghe e altri pericoli prominenti.

La grafica stile retrò è accattivante; c’è qualcosa di ipnotico nel vedere il nostro pezzo di latta cadere senza appiglio in un buco senza fondo dalle pareti che ricordano i cunicoli di The Eldes Scrolls: Daggerfall. E osservare un robottino fragilissimo disintegrarsi e perdere lembi a ogni minimo contatto è una goduria per gli occhi.

Nei giochi così, è un po’ banalità, un po’ clichè dire “semplice da imparare e difficile da padroneggiare“. Potremo muovere col dito il nostro amico robotico mentre sprofonda per fargli evitare la morte, ma spesso avremo la sensazione che il gameplay nei nostri confronti sia distopico quanto il governo delle intelligenze artificiali. Anche per via della visuale vintage che non sempre ci agevolerà a stimare le proporzioni degli oggetti contro cui andremo a sfracellarci, con seguito di imprecazioni varie.

La musica di sottofndo pare la batteria chiptune di un gioco per commodore con sopra bassi e chitarre rock anni 70, quindi un grandissimo punto a favore.

Tra gatcha e proiezioni di pubblicità, si possono sbloccare più di una dozzina di robot diversi, ma il loro l’impatto in-game (gioco di parole) non sarà nulla di speciale. Molto meglio tuffarsi di nuovo, sbolognarsi il pollice e sgranare gli occhi fino al prossimo botto, se non altro, lo schermo del telefono ne uscirà bello lindo e spolverato.

Scrap Divers è un frenetico endless-falling, che si distingue per una caratura visiva e sonora originale. E’ scaricabile gratuitamente e è possibile rimuovere le pubblicità con un acquisto in-app, altrimenti dovremo guardare un ad alla fine di ogni partita.

Walk Master (Android, iOS)

Una capra che cammina sui trampoli su un tronco in un lago di piranha

Non si sa quante persone nel mondo abbiano camminato almeno una volta su dei trampoli: secondo me poche.

Difficoltà di camminare sui trampoli nella vita reale: secondo me quasi impossibile, se già farlo con le dita in questo walking simulator in 2d è di una difficoltà atroce,

Percorsi nella natura, alla quiete del canto degli uccellini, ci faranno da tutorial per capire come destreggiarci in questa roba.
Col dito sullo schermo prenderemo controllo di uno dei trampoli , quello posteriore, sollevandolo col primo tocco e trascinandolo con la pressione avanti o indietro.

Vari livelli e sfide varie e differenti, almeno nella composizione, sfide del giorno, sfide a tempo, ma di fatti sarà sempre avvincente provare a camminare bilanciando bene il peso anche sul pianeggiato. Disseminato, a ragione, di checkpoint, la scritta tocca per riprovare apparirà spessissimo e finire col didietro schiacciato a terra e delle stelline a rotearci sulla testa non farà altro che invogliarci a provare di nuovo.

Il gioco dopo 5 o 6 cadute ci costringe a guardare un ads per andare avanti, può sembrare poco ma per il numero di volte in cui si casca dai trampoli vuol dire che ci martoria con pubblicità a non finire.

E’ divertente cimentarsi a fare la cosa all’apparenza più elementare come camminare ma trovarci dentro un sacco di sfida: Walk Master ci permette di farlo, purtroppo beccarsi cosi tante pubblicità non è francamente il modo migliore per farci pesare il fallimento, quindi conviene giocarlo disabilitando gli ads tramite il purchase che ci offre.

This post was published on 10 Gennaio 2023 12:30

Luigi Cianciulli

contact: luicianciulli@gmail.com Mia madre racconta che mentre mi scarrozzava in passeggino dovette fermarmi ai piedi di un cabinato perché schiamazzavo e tendevo le manine verso quell'oggetto del desiderio. Ero cosi piccolo che dovettero mettermi su una sedia per farmi schiacciare e smanovellare totalmente a caso, mosso da un'istinto primordiale quanto selvaggio. Purtroppo poi da quella sedia caddi sbattendo la testa forte, talmente forte che dalla ferita entrò tutta la passione che manifesto ancora oggi.

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