Giochi a Genshin Impact dal lancio, ma i dialoghi in inglese ti hanno fatto passare la voglia di seguire la trama? Sei un nuovo giocatore, ma vuoi comunque stare al passo coi veterani e capirci qualcosa della lore? Questo riassunto completo è stato scritto per te, che devi recuperare due anni di contenuto ora che è finalmente possibile godersi il gioco in lingua italiana!
In questo articolo ci focalizzeremo principalmente sul contenuto delle Missioni degli Archon che più di tutte raccontato la storia del Teyvat, dei Fatui e del gemello perduto. Cercheremo di essere brevi e concisi, lasciando al futuro invece degli approfondimenti sulla lore delle singole regioni.
Alcune nozioni di base: il Teyvat è diviso in 8 regioni di cui tutte affiliate a uno dei 7 elementi tranne Khaenri’ah, distrutta durante la guerra di 2000 anni fa tra gli Archon e le altre divinità di Genshin Impact. I 7 Archon da quel giorno detengono il dominio sul Teyvat, controllando ognuno un proprio elemento. Nella nostra guida alle Reazioni Elementali trovate tutti i loro nomi, elementi e regioni controllate. I Fatui invece sono criminali al lavoro per la Tsaritsa, l’Archon Cryo di Snezhnaya, il cui scopo è accumulare tutte le Gnosi, amuleti a forma di pezzi degli scacchi che rappresentano il potere di un Archon. Vi ricordiamo inoltre che la storia è in corso, dunque non sappiamo chiaramente quali siano i reali scopi dei personaggi.
Qui troverete tutta la storia di Genshin Impact molto in breve: per approfondire invece le backstory dei singoli personaggi, consultate la nostra Guida Completa e cercate l’eroe che vi interessa.
Gran parte della backstory di Genshin Impact ci viene fornita dal manga, disponibile gratuitamente sul sito ufficiale del gioco. Questa storia non è essenziale per approcciarsi al titolo, ma sicuramente aggiunge un maggiore livello di profondità alla trama e all’immedesimazione del giocatore.
I protagonisti qui non sono Aether e Lumine, che non sono ancora giunti nel Teyvat, ma alcuni noti volti di Mondstadt e dei temibili Fatui. La regione di partenza viene introdotta con la liberazione della città di Mondstadt dalla tirannia per opera di Venti (che ricordiamo essere incarnazione dell’Archon Anemo Barbatos), Ragnvindr (antenato di Diluc) e Venessa (gladiatrice schiava originaria della regione Pyro di Murata) che daranno poi insieme origine ai Cavalieri di Favonius e alla nuova Mondstadt liberata.
Il manga salta poi fino a narrarci le avventure di una giovane Collei (personaggio che incontreremo più cresciuto a Sumeru): la bimba fu infusa del potere dei Deev (forze divine che appaiono in realtà solo nel manga, ma rappresenterebbero le controparti dei Sette Archon) durante uno degli esperimenti di Dottore, il secondo degli Undici Messaggeri dei Fatui. Tuttavia, questo potere non viene ben accettato dal corpo della piccola Collei che soffre dolori e sofferenze lancinanti. Per fortuna gli esperimenti vengono sventati da alcuni abitanti di Mondstadt, in particolare un giovane Diluc con una Delusion* e l’arciera Amber che stringerà un fortissimo legame con Collei per poi lasciarla nelle mani di Cyno affinché lui la porti a Sumeru.
*Le Delusion sono come le Vision, quindi amuleti che contengono potere elementale e permettono di utilizzarlo, ma sono ARTIFICIALI. Le Delusion sono persino più potenti delle Vision, ma si nutrono lentamente della vita dell’utilizzatore.
Il gioco inizia con una scena in cui Aether e Lumine, due misteriosi fratelli gemelli armati di spada, combattono con una divinità ignota, Asmoday o l’Unknow Goddess (dea sconosciuta che si definisce Sostenitrice dei Principi Celesti). Lo scontro – durante il quale il giocatore sceglierà se interpretare Aether o Lumine – si concluderà con la sconfitta dei due: il personaggio scelto verrà catapultato nel Teyvat e verrà chiamato il Viaggiatore/la Viaggiatrice e soprannominato con il nostro nickname, mentre l’altro verrà portato via da Asmoday e sarà nostro principale compito ritrovarlo.
Per comodità di narrazione, da qui in poi racconteremo la storia dal punto di vista di Lumine come protagonista (essendo quello che abbiamo scelto), alla ricerca del fratello Aether. Secondo alcuni si tratta anche della scelta canon per via di un dettaglio della cutscene iniziale: Asmoday infatti sigilla il fratello non scelto rinchiudendo la sua anima a forma di piccolo cubo nella sua mano sinistra, lato in corrispondenza del quale vi sarebbe proprio Aether.
Tuttavia, è più probabile che Aether sia il protagonista canonico per via dei trailer della storia pubblicati dai canali ufficiali che vedono Lumine come la principessa dell’Abisso e quindi il gemello da cercare. È probabile che il finale chiarirà anche questa duplicità in modo definitivo.
La Viaggiatrice si risveglia confusa su una spiaggia della regione di Mondstadt insieme alla piccola Paimon, una bambina magica e fluttuante che dice di essere in debito con noi perché l’abbiamo salvata ripescandola dalle acqua del mare. Paimon insegna la lingua del luogo a Lumine e la accompagnerà in tutto il viaggio partendo proprio da Mondstadt, ma lungo il tragitto i due incontrano un enorme drago che viene placato da un bardo verde.
Un rumore spaventa il drago e il bardo che lasciano sul luogo una lacrima corrotta del drago. Intanto, il protagonista fa la conoscenza di Amber, poi Kaeya, Jean e Lisa (tutti affiliati ai Cavalieri di Favonius) con cui fa subito amicizia. Giunti a Mondstadt, la città subisce un primo attacco dal drago che si scopre essere Dvalin, in passato uno dei protettori della città.
Dopo un paio di tentativi, si rimuove la parte corrotta di Dvalin e si salva Mondstadt con l’aiuto della Sacra Lira rubata dalla chiesa di Barbatos. Si scoprirà che l’Abisso (il Regno del Vuoto che mira a distruggere il Mondo Umano e quello della Luce) è la causa della corruzione di Dvalin e che in questa storia sembra coinvolto anche il fratello Aether.
Venti viene attaccato fuori dalla chiesa e la sua Gnosi (il “pezzo degli scacchi”, amuleto che rappresenta lo stato di divinità di un Archon e il suo dominio su un determinato elemento) viene rubata da La Signora, il numero otto degli Undici Messaggeri dei Fatui e il primo mostrato nel gioco. Si apprende inoltre che Venti è effettivamente l’incarnazione umana di Barbatos, l’Archon Anemo della Libertà.
Dopo aver parlato con Venti, la Viaggiatrice e Paimon si dirigono a Liyue per parlare con Rex Lapis, Signore di Geo. Giunti nella regione, assistono al Rito della Discesa organizzato dalla sacerdotessa (Tianquan) Ningguang, dove Rex Lapis viene apparentemente assassinato.
Essendo nuovi arrivati in città, Lumine e Paimon vengono immediatamente sospettate di essere coinvolte in questa vicenda e sono costrette a fuggire dalle guardie, i Millelith: circondate, sembra non ci siano speranze, ma l’avvenente Tartaglia salva la situazione.
Il giovane consiglia alle due di andare ai Monti di Jueyun a parlare con un Adeptus (divinità che per contratto devono proteggere Liyue dalle forze del male), così da essere scagionate. Incontreranno lo Scultore della Luna (Moon Carver), lo Yaksha Xiao, la Vestale delle Nuvole (Cloud Retainer) e il Formamontagne (Mountain Shaper) e tenteranno di guadagnarsi la loro fiducia.
Si torna a Liyue, dove tartaglia presenta la coppia a Zhongli e i due iniziano ad aiutarlo a completare il Rito del Commiato. Durante questo periodo, siete invitati da Ganyu (Adeptus e quindi anche “funzionario statale” della città) a incontrare Ningguang e iniziate a raccogliere prove del coinvolgimento dei Fatui nella morte di Rex Lapis.
Tutto questo viene però interrotto quando gli Adepti e i Millelith iniziano a scontrarsi e il Viaggiatore deve correre alla Casa Dorata (Golden House) per evitare che la Gnosi Geo presente sul cadavere di Rex Lapis venga rubata da Tartaglia che è in effetti Childe, l’undicesimo dei Messaggeri dei Fatui, dotato di una Delusion Electro.
Dopo un’intensa battaglia, Childe evoca Osial, Signore del Vortice (una specie di gigantesco hydra acquatico), utilizzando i Sigilli preparati dai Fatui. Con l’aiuto degli Adepti, dei Qixing (cioè le sette stelle di Liyue che la governano – tra i quali troviamo anche Ninguangg e Keqing) e della Viaggiatrice, l’antica divinità viene sconfitta. Poco dopo, si scopre che Zhongli è l’Archon Geo dei contratti e ha deciso di dare la sua Gnosi liberamente a La Signora stipulando un misterioso patto con la Tsaritsa (capo dei Fatui e regina di Sheznaya). Il desiderio più grande di Zhongli è confondersi con la gente comune, perciò aveva inscenato la propria morte ed è quindi possibile che abbia semplicemente concesso la Gnosis in cambio della salvaguardia di Liyue.
Mentre purtroppo un’altra Gnosi viene perduta, a Liyue si raggiunge un equilibrio in cui gli Adepti ripongono la loro fiducia nei Qixing per prendersi cura della nazione. Seguono due capitoli di intermezzo in cui si incontrano Shenhe, Yelan e Yun Jin per la prima volta nella storia: la Camera di Giada viene ricostruita, ma ecco che appare la moglie di Osial che tenta nuovamente di distruggere tutto per vendetta; poi con Yelan, Lumine si addentrerà nella voragine a Ovest di Liyue dove scoprirà alcuni segreti sulla guerra degli Archon e sull’Abisso, oltre alla storia degli Yaksha (in particolare Bosacius).
Nell’ultimo capitolo dedicato a Liyue, la Viaggiatrice intraprenderà un viaggio con Dainsleif per scoprire le intenzioni dell’Abisso e il segreto che si cela dietro una Statua dei Sette capovolta presente nella voragine. Qui, il Viaggiatore verrà presentato a un Araldo dell’Abisso e verrà confermato il sospetto che il gemello sia il leader dell’Abisso. I due gemelli sono riuniti per poco tempo: Aether dirà che dovete imparare voi stessi i segreti di questo mondo per capire cosa sta facendo, dopodiché sparirà attraverso un portale e Dainsleif li seguirà.
Lumine e Paimon giungono a Inazuma grazie a Beidou e alla sua nave che li trasporta fino all’Isola di Narukami: al porto di Ritou incontreranno prima Thoma, domestico della famiglia Kamisato, e Kazuha, il quale però non può farsi vedere troppo in giro perché ricercato. Thoma informa la Viaggiatrice delle severe di Inazuma che, sotto il governo della Raiden Shogun, è completamente separata dal resto di Teyvat per via del Decreto Sakoku: gli stranieri non possono allontanarsi da Ritou senza aver pagato altissime tasse e anche il commercio è bloccato.
Viene allora istituita l’International Trade Association per cercare una soluzione e permetterci di proseguire l’avventura. Alla fine si scopre che era stata La Signora a complottare affinché Lumine e Paimon restassero bloccate a Ritou, ma grazie all’aiuto di Hiiragi Chisato (figlia del leader della Commissione Kanjou che amministra Inazuma insieme alla Commissione Yashiro e Tenryou – la Tri-Commission) le due riescono a ottenere un permesso speciale.
Risolto il problema, Thoma vi porterà a incontrare Kamisato Ayaka, molto preoccupata a causa del decreto sulla caccia alle Vision. Dopo essersi guadagnata la vostra fiducia, Ayaka ci prometterà di farci incontrare la Shogun se la aiuteremo con 3 persone che hanno perso la loro Vision. Durante questa missione incontreremo anche Yoimiya, che ci aiuterà a entrare in una prigione per salvare qualcuno. Il destino vuole che proprio Thoma sia stato portato via dalle guardie perché Raiden Shogun vuole impossessarsi della sua Vision, portando il Viaggiatore a combattere contro l’Archon stessa.
Dopo averla scampata per un pelo con l’aiuto di Thoma, la protagonista scapperà verso l’Isola di Watatsumi, dove farà la prima conoscenza con la resistenza, incontrando la leader Kokomi e il cadetto Gorou. Teppei farà loro da guida, ma presto acquisirà una Delusion particolarmente nociva dai Fatui e mostrerà segni di rapido invecchiamento.
Dopo aver assistito a quelli che sembravano gli ultimi respiri di Teppei, ci si dirige verso la fabbrica delle illusioni, dove incontrano Scaramouche, il sesto dei Messaggeri dei Fatui, che proverà a ucciderle per non essere ostacolato nei suoi piani. La sacerdotessa Yae Miko salva la situazione e li porta al suo santuario.
La donna volpe racconta che Raiden Shogun in realtà è un burattino dell’Archon Electro, Ei, creato per raggiungere l’Eternità di cui è la padrona. Vi addestra a sconfiggere Ei nel suo regno e convince il generale della Shogun, Kujou Sara, ad aiutarvi. La Viaggiatrice si fa strada nel palazzo della Shogun, dove incontra però La Signora e deve combattere davanti al trono.
La Signora si rivela essere la Strega Cremisi dell’Ambra, ma perde la battaglia e proprio la Shogun la uccide. Lumine lascia allora il palazzo e si dirige lentamente verso l’uscita, ma poco dopo viene attaccata dalla stessa Raiden Shogun.
Kazuha salva la vita della Viaggiatrice, utilizzando oltre alla propria Vision Anemo anche quella Electro del suo amico, morto per mano della dittatura. Il Viaggiatore viene portato all’Euthymia di Ei (cioè nel luogo eterno all’interno del quale Ei si è rinchiusa per dominare per sempre il proprio impero): le due si affrontano fino a quando non appare Yae Miko, che chiede alla Viaggiatrice di pensare alle ambizioni di tutti coloro che hanno avuto una Vision e a chi invece se l’è vista strappata.
Questo permette alla protagonista di avere abbastanza potere da sconfiggere l’Archon, facendole capire il suo errore. La viaggiatrice pone fine al decreto sulla caccia alla Vision mentre Ei accetta il fatto di non poter avere la sua versione dell’eternità. Una volta scongiurata la crisi a Inazuma, il Viaggiatore parla con Yae Miko e scopre che questa ha appena consegnato la visione di Ei a Scaramouche per salvarli.
Rivela inoltre che Scaramouche è un’altra delle marionette di Ei creata per proteggere la Gnosis, ma era troppo gentile e lei l’ha allora abbandonato nelle campagne di Inazuma. Durante uno degli eventi a tempo limitato, la protagonista incontra Tartaglia che le rivela che Scaramouche è scappato con la Gnosis e non l’ha consegnata ai Fatui come avrebbe dovuto. Questa nozione tornerà utile più avanti per la storia di Sumeru.
Per concludere la storia di Inazuma, Lumine e Paimon vengono nuovamente sommerse dal loro passato mentre scoprono le azioni dell’Abisso: il popolo di Khaenri’ah è stato sottoposto dagli Archon a una maledizione che lo ha fatto soffrire fino alla morte.
Il misterioso Dainsleif era il capo della Guardia Reale della nazione, l’unica a non avere un Archon che fu perciò completamente devastata durante la Guerra degli Archon, quella in cui i Sette affrontarono gli Adepti risultando vincitori e ottenendo dunque il controllo sul Teyvat. Ma a quale prezzo?
Appena entrati nella regione, si incontra una ricercatrice di nome Haypasia. Dopo aver sentito l’odore dell’incenso, la Viaggiatrice si addormenterà e si collegherà direttamente con un albero magico, dove si sentiranno le parole “mondo…. dimenticami…”.
Dopo aver passato un po’ di tempo con Tighnari e aver eliminato una Zona Avvizzita, vi dirà che Irminsul è l’albero del mondo che contiene tutta la saggezza e che recentemente è stato corrotto. Questa corruzione è la causa della comparsa delle Zone di Avvizzimento e delle malattie come Eleazar di cui soffre Collei.
Più tardi, vi recherete a Sumeru City sperando di ottenere un’udienza con Lesser Lord Kusanali, il nuovo Archon che ha succeduto Greater Lord Rukkhadevata. Purtroppo, il popolo di Sumeru non riconosce il potere di questo Archon, rimanendo ancora legato alla precedente Rukkhadevata o al Re Scarlatto nel caso degli eremiti del deserto, che ripongono invece in lui le loro credenze.
Si scopre che Kusanali non si è mai mostrata a nessuno, allora le protagoniste si recano a Port Ormos per incontrare Dori nel tentativo di ottenere una Capsula Divina che contenga la conoscenza necessaria a scoprire di più sull’Archon della regione. Grazie anche all’aiuto dello scriba Alhaitham, si scopriranno gli effetti negativi dell’utilizzo di alcune capsule corrotte che fanno impazzire e divenire violenti.
Il giorno dopo, trascorrerete bei momenti nella Città di Sumeru con Dunyarzad, fanciulla benestante affetta da Elelazar. È il giorno del Festival di Subzeruz, ma il Grande Saggio dell’Akademiya impedirà alla ballerina Nilou di eseguire la sua tipica Danza di Subzeruz in onore di Kusanali perché non crede in quest’ultima.
Dopo vari tentativi, Lumine capisce di essere intrappolata all’interno di un loop che ripete all’infinito il Festival di Subzeruz, ma sembra essere l’unica ad averlo notato, per via del suo legame con Irminsul. Con l’aiuto di Nahida, che si rivelerà essere Lesser Lord Kusanali, riuscirà a sbloccare la situazione permettendo a Nilou di eseguire la sua danza e risvegliare la città da questo sogno collettivo e ripetitivo.
Poco dopo la fine del festival, si cerca di saperne di più sul piano dell’Akademiya cercando di portare Setaria dalla propria parte. Setaria è la segretaria personale del Grande Saggio, ma è anche una delle poche persone dell’Akademiya originarie del Deserto di Sumeru.
Anche riuscendo a farle cambiare idea, tutti i piani vengono distrutti dal famigerato Dottore, secondo dei Messaggeri dei Fatui. Si scopre che ha il controllo su tutta la città avendo manipolato l’Akasha, cioè il dispositivo che tutti hanno all’orecchio e che controlla le conoscenze degli abitanti. Nahida tenta di proteggere il popolo di Sumeru mentre gli altri si danno alla fuga per studiare un piano concreto.
Ci si incontra con Tighnari per saperne di più sull’Akademiya, ma presso la serra del Pardis Dhyai, Haypasia sembra essere in preda a un’estasi o una possessione, rivelandosi sotto il controllo di una divinità che è in realtà Scaramouche. Venite presto attaccati, ma durante la fuga, il corpo di Lumine viene controllato da Nahida, mentre la coscenza della Viaggiatrice entra negli occhi della piccola Archon Dendro: intrappolata in una gabbia per uccelli, Lumine osserva la costruzione di un gigantesco automa dalle sembianze di Scaramouche che sta per terminare la propria trasformazione in divinità.
L’Akademiya sta appunto tentando di creare una propria divinità dato che non ha mai creduto in Lesser Lord Kusanali dopo la sparizione di Greater Lord Rukkhadevata. Cercherete allora di scoprire cosa è successo a Rukkhadevata.
Insieme ad Alhaitham, Cyno, Candace e Dehya, dovrete risolvere il mistero della scomparsa dei protettori del villaggio Aaru. Il viaggio vi porterà in un ospedale abbandonato prima di recarvi al Mausoleo di Re Deshret per concludere uno scambio con gli Eremiti: Alhaitham in cambio dei protettori. L’affare non va a buon fine e si viene risucchiati in un dominio dalle rovine del re.
Si scopre che il Re Deshret non era in grado di controllare il suo potere ed era la causa della corruzione di Irminsul. Nel frattempo, Greater Lord Rukkhadevata ha usato tutto il suo potere per eliminare gli effetti negativi su Irminsul e sul popolo di Sumeru, ma nel farlo, ha perso gran parte dei suoi poteri, trasformandosi in una bimba, Nahida (o Lesser Lord Kusanali). Quindi Nahida non è altro che un ramo della stessa Rukkhadevata, esausta dopo aver salvato l’intera Sumeru dalla corruzione.
La Viaggiatrice andrà a sconfiggere Scaramouche nella sua nuova forma divina, divenendo la prima dei Saggi di Buer (alto riconoscimento dato a membri dell’Akademiya vicini a Nahida – detta anche Buer): Nahida priverà Scaramouche della sua Gnosis Electro rubata in una struggente scena, finché a rovinare tutto non giungerà Dottore. Il Secondo dei Fatui rinnegherà Scaramouche e cercherà invece di stringere degli accordi con l’Archon Dendro conoscendo la sua più grande debolezza, la sete di conoscenza.
Dottore riuscirà a farsi consegnare prima la Gnosis Electro distruggendo la propria principale fonte di potere, cioè i cloni di sé stesso realizzati in diverse fasi della sua vita che avrebbero decisamente dato problemi ai nostri eroi, poi anche la Gnosis Dendro in cambio di informazioni al di fuori dell’Irminsul che Nahida non avrebbe altrimenti potuto mai conoscere.
Dottore svelerà alla piccola Archon che Lumine è la quarta dei Discendenti, cioè degli esseri che provengono da luoghi al di fuori de Teyvat, ma che il gemello Aether non risulta invece essere un Discendente. Secondo Nahida, il Primo Discendente fu il Principio Celeste (Heavenly Principles), ma non è certa di chi siano gli altri due. Al momento questo è il più grande segreto inspiegabile di Genshin Impact.
Nahida si ricongiunge con la Rukkhadevata nella sua versione albero, dove scopre di essere effettivamente un ramoscello che sta crescendo in un nuovo albero, per soppiantare quello corrotto. “Mondo… dimenticami…” è proprio ciò che Greater Lord vuole, essere dimenticata così da sistemare l’ordine del mondo e dare a Nahida l’amore del suo popolo senza che questo la paragoni alla precedente versione più matura di sé. Dopo quest’incontro, ogni traccia di Rukkhadevata sparisce dal Teyvat e dalla memoria dei personaggi, tranne che della Viaggiatrice che abbiamo capito ormai essere speciale.
Una cosa simile accadrà a Scaramouche, ora semplicemente il Vagabondo (Wanderer) dopo aver perso tutto ed essersi reinventato nel nuovo mondo, lasciando alle spalle il suo passato da burattino di Ei e dei Fatui. Nella Missione dell’Archon a lui dedicata scopriamo di più sul suo passato e alla fine anche lui decide di farsi dimenticare dal mondo. Nessuno può cancellarsi da solo da Irminsul però, quindi di lui resta proprio il Vagabondo al quale sarà il giocatore a dare un nuovo nome, simbolo della sua rinascita.
L’ordine a Sumeru è stato ristabilito, Alhaitham è diventato uno dei nuovi saggi, il popolo venera la propria Nahida/Kusanali e non si ricorda più né di Rukkhadevata, né di Scaramouche che può ora vivere la propria nuova vita da Vagabondo (o Cappellotto durante un buffo evento). Nahida consiglia al Viaggiatore di andare a Fontaine per parlare con l’Archon di Hydro Furina, ma il viaggio viene interrotto dalla visita di Kaeya e dell’incontro con Dainsleif.
Si scopre così che gli antenati di Kaeya sono i fondatori dell’Ordine dell’Abisso. Il Viaggiatore e Dainsleif partono alla ricerca di informazioni sul Telaio del Fato, esplorando un accampamento abbandonato a Sumeru. Qui il Viaggiatore si ritrova solo in compagnia di quello che si rivela essere Chlothar Alberich, il fondatore dell’Ordine dell’Abisso, come trasportato indietro nel tempo a molti anni prima.
Chlothar stava cercando una cura per la maledizione di Kaenri’ah che ha colpito il figlio Caribert, ora trasformatosi in un Hilichurl. Seguendo proprio una di queste creature il Viaggiatore e Chlothar si ritrovano in uno strano tempio capovolto dove degli Hilichurl pregano un gigantesco cristallo viola fulgido di energia abissale. Questo parla e si considera un “peccatore” mentre dica al Viaggiatore che è un fiore puro anche se nato nel peccato, consigliandogli di non lasciarsi abbindolare dalle bugie, di trascendere e cambiare il proprio destino.
Al ritorno, Caribert è di nuovo all’accampamento e Chlotar Alberich si mostra come un nuovo devoto di questa misteriosa energia abissale. Il figlio si risveglia (pur sconvolto essendo comunque un Hilichurl), ma contravviene al divieto di guardarsi allo specchio sotto la maschera e così lo ritroveremo disperato mentre rilascia un fiume di energia maligna da sotto la sua maschera, per poi sparire per sempre. È in questi ultimi momenti che Chlotar si mostra per ciò che è e riconosce al Viaggiatore il titolo di Principe/essa dell’Abisso: il Viaggiatore si guarda allora allo specchio e vede riflesso il proprio gemello, capendo di aver vissuto un suo ricordo o qualcosa di simile.
Al risveglio Paimon e Dainsleif sono di nuovo con noi, ma non sanno nulla di ciò che è successo, sostenendo che potrebbero essere state le Linee Geomantiche che contengono ricordi e informazioni passate. Si sa che 100 anni dopo l’accaduto, Chlotar Alberich sia impazzito e sparito completamente per aver sfruttato troppo l’energia abissale (di cui la statua capovolta della Voragine è un esempio).
La viaggiatrice prosegue verso Fontaine, la regione della giustizia a Nord di Sumeru in cui l’acqua e l’elemento di Hydro sono predominanti. Dopo un primo burrascoso incontro con quella che sembra essere l’altezzosa Archon di Hydro Furina (Focalors), vengono invitati dall’abile prestigiatore Lyney e da sua sorella Lynette ad assistere al suo spettacolo di magia. Purtroppo, durante lo show presso l’Opera Epiclese (teatro che è anche sede dei processi giudiziari), la teca usata per il trucco magico cade, uccidendo l’assistente Cowell e portando alla sparizione della donna che si era offerta di partecipare. Lyney viene così accusato di essere l’artefice di altre misteriosi sparizioni di donne a Fontaine, ma la viaggiatrice riuscirà a raccogliere indizi e prove per scagionarlo e scoprire la verità: Cowell era il vero artefice del piano che se fosse andato correttamente gli avrebbe permesso di sciogliere la ragazza volontaria nell’acqua primordiale, sostanza che dissolve completamente gli originari di Fontaine, ma non ha effetto sulle persone di altre regioni.
Il caso viene collegato alle sparizioni e si scopre che il vero colpevole era Vacher, scienziato che aveva perduto la sua amata proprio per colpa dell’Acqua e sperimentava su altre donne per cercare un contro-incantesimo, mentre trafficava Sinthe, una sostanza illecita tratta dallo stesso elemento. Verrà scoperto e potrà parlare alcuni istanti con l’amata scomparsa, la cui anima si è fusa a quella delle altre donne nella Fontana di Lucine, che però lo ripudierà per gli orrori commessi. La situazione diventa preoccupante vista la profezia lasciata dall’ex Archon di Hydro Egeria dopo il cataclisma: “Tutta la regione sarà sommersa, gli abitanti dissolti e così l’Archon di Hydro resterà solo a piangere sul suo trono”.
Anche Tartaglia si trova a Fontaine per risolvere alcune questioni in sospeso con dei trafficanti di Sinthe e Clorinde, il capo della Guarde, che vuole affrontare in duello. Ci affida perciò la sua Visione Hydro e continua per la sua strada, ma verrà presto coinvolto nel caso dell’acqua primordiale e condannato dall’Oratrice Mecanique d’Analys Cardinale (la bilancia dotata di coscienza che dà il verdetto definitivo di ogni processo) senza un apparente motivo o connessione logica, visto che il vero colpevole era Vacher. Probabilmente il suo legame con l’Abisso e coi Fatui ha interferito con il sistema.
Esplorando scopriremo che le Oceanidi vivevano a Fontaine prima dell’uomo, quando la regione di chiamava ancora Remuria, prima della Guerra degli Archon. Queste creature acquatiche potevano anche prendere sembianze umane, infatti una di nome Lyris gestiva un orfanotrofio, l’Istituto Narzissenkreutz, nel quale cresceranno alcune figure rilevanti per la storia di Fontaine: Alain Guillotin sarà poi lo scopritore dell’energia Pneuma e Ousia poco prima del disastro di Kaenri’ah, insieme agli amici e colleghi di ricerca Jakob, Rene e Mary-Ann. I 4 bambini erano dotati di una costituzione speciale, in particolare Rene era un genio che brillerà negli studi su Kaenri’ah a Sumeru e insieme a Jakob cercheranno modi per creare dei Super-umani in grado di sopravvivere a qualunque catastrofe sia prevista per il Teyvat. Jakob verrà corrotto dall’Abisso, mangiando le carni di Elynas (drago corrotto creato dall’alchimista Kaenrian’ah Rinedottir) per continuare le ricerche sull’Acqua Primordiale fino a oggi, ma lo stesso procedimento non funzionerà sull’amico Carter che non aveva la loro costituzione. Quindi proveranno a trasformare tutti i in acqua per salvarli dalle catastrofi e il primo a testare la cosa sarà Rene che riuscirà anche anche a resuscitare Carter raccogliendone i ricordi dall’Acqua.
Queste creaturine acquatiche umanoidi si sono formate dall’unione di parti meccaniche dei Mekautomi con la carne di Elynas, che le considera figlie. Vivono sottoterra e sott’acqua potendovi respirare. Jakob vuole raccogliere il sangue di Elynas per riportare il drago in vita, ma quando la viaggiatrice parla con l’ex drago – ora sotto forma di spettro di melusina per sua scelta – questo non sembra essere contento dell’idea.
Le melusine sono particolarmente legate a Neuvillette, il Giudice Supremo, che ha dimostrato il suo potere bloccando l’esondazione del mare primordiale nelle stanze sotterranee segrete di Forte Meropide, la prigione di Fontaine gestita dall’affascinante Wriothesley. Si scopre presto che questo suo immenso potere deriva dalla sua vera natura di Drago di Hydro, padrone dell’elemento e originario del potere dell’Archon stesso: i draghi, sconfitti durante la guerra degli Archon, sono stati privati di parte del loro potere, poi divenuta la fonte della forza dell’archon.
Durante una particolare quest con le melusine, la viaggiatrice entra in un libro che contiene cioè che Rene vide, la profezia di catastrofe e distruzione che tanto lo destabilizzò. La melusina che era con lei però non sembrava spaventata, anzi vedeva uno splendido bosco e adorabili cani dove noi vedevamo solo rovine e Lupi dell’Abisso, come se i suoi occhi avessero una prospettiva completamente diversa del mondo, come se ci fossero due mondi uguali e sovrapposti. Non sappiamo ancora cosa sia vero e cosa no in questa visione, ma possiamo ipotizzare che Kaeya, che sappiamo essere strettamente legato a Kaenri’ah, tenga un occhio coperto perché riesce a vedere entrambi i mondi?
Durante l’Archon Quest della versione 4.2 di Genshin Impact, le acque di Fontaine di innalzano, portando alla morte di tantissime persone a Poisson, tra cui anche Silver e Melus, le carissime guardie del corpo di Navia. Per l’accaduto, viene posta sotto processo Furina, sospettata di non essere davvero l’Archon di Hydro. In effetti, Furina era solo una piccola oceanide, così come tutti gli abitanti di Fontaine. Egeria (la precedente Archon di Hydro) compi il peccato di realizzare il desiderio delle oceanidi di diventare umane, suscitando però l’ira dei Princìpi Celesti che scagliarono allora la profezia su tutta la regione e i suoi abitanti. Il processo svela la verità e si conclude con una Furina ormai condannata a morte e affranta che piange sul suo trono: la profezia si è così avverata, seppure fittiziamente. Focalors, la vera Archon di Hydro, si era infatti incarnata in Furina, ma aveva separato la propria parte spirituale da quella materiale della ragazza e si era nascosta nell’Oratrice, manovrando i processi lontano dallo sguardo di Celestia.
Nel frattempo, la vera causa dell’innalzamento dei mari si scopre essere il Narvalo Divoramondi, una creatura che può viaggiare tra le dimensioni, giunta a Fontaine per nutrirsi dell’energia contenuta nella sua Acqua Primordiale. Tartaglia prova a contenerlo, ma alla fine solo il Viaggiatore con l’aiuto di Neuvillette può porre fine alla questione e discutere con Skirk (la maestra di Tartaglia che lo ha accudito quando da giovane cadde nell’Abisso) di come le Gnosis siano pezzi del Terzo Discendente.
Il tutto si conclude con una scenografica morte di Focalors che compie questo ultimo sacrificio per liberare il suo popolo da un’ingiusta maledizione. Con la distruzione del trono di Hydro, non vi sarà più alcun Archon di questo elemento. Furina, che era stata obbligata a recitare per 500 anni, decide ora di lasciare le scene e tornare una ragazza comune, ma verrà premiata con una Visione Hydro poco dopo.
This post was published on 11 Gennaio 2023 20:39
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