L’edizione 2022 della Milan Games Week & Cartoomics, kermesse meneghina a tema videogiochi e mondo nerd che si tiene ogni anno a Rho, fuori Milano, ha letteralmente raddoppiato i suoi spazi, e malgrado i tipici problemi di disorganizzazione e di file, sembra che finalmente la manifestazione stia trovando la sua giusta dimensione tra eventi eSport, attività giocose, concerti e aree GDR.
Rispetto all’anno scorso sono tornati finalmente gli editori Tripla A, gli ospiti internazionali come Troy Baker e le anteprime videoludiche di prestigio; vi abbiamo già raccontato della nostra prova di Street Fighter 6 e di Forspoken, mentre Crisis Core ce lo siamo goduto a Londra qualche mese fa e a casa in questi giorni.
Insomma, la strada per rivaleggiare contro i giganti delle fiere come il Lucca Comics & Games sembra finalmente quella giusta, ma c’è ancora qualche kilometro da macinare: è necessaria un po’ di ottimizzazione nell’organizzazione, e magari di un programma meno dispersivo, nonché un’infornata maggiore di anteprime ed esclusive.
Tra le tante attività della Milan Games Week per noi di Player.it è stata sempre centrale quella dell’Indie Dungeon, una vetrina che la fiera dedica ai progetti in sviluppo in Italia. Da diversi anni lo scenario di sviluppo italiano è in grande fermento, complici il fitto lavoro svolto dalle nostre piccole software house e dalle associazioni di categoria come IIDEA nel corso degli anni, nonché il risalto internazionale donato alla nostra penisola da capolavori ad alto budget come Mario + Rabbids.
L’ampliamento della superficie di esposizione ha portato non solo ad aumentare i giochi italiani in mostra, ma ha anche contribuito a installare stand dedicati esclusivamente a progetti unici come Soulstice, un hack & slash frenetico degli studi di Reply e pubblicato da Modus Games, e Temperia, un card game competitivo e free-to-play ispirato a un mini-gioco di Final Fantasy, i cui autori sono MoonWolf Entertainment.
A dare man forte a questa realtà ci ha pensato anche l’Indie Forge di RedBull, concorso-fucina dal quale l’anno scorso è uscito un piccolo capolavoro come Freud’s Bones, e in cui quest’anno si sfidano 5 candidati molto interessanti. Tra questi c’erano Extra Coin e Venice 208, rispettivamente un arcade sportivo e un’avventura grafica che abbiamo già avuto modo di giocare nella scorsa edizione della Milan Games Week.
Quello che più ha catturato il nostro interesse è Caracoles, un party game che è una gara tra lumache lentissime e urlanti, un tripudio di colori e follia che va giocato in compagnia contro altri amici, e per il quale sono in programma forti integrazioni Twitch. A chiudere le candidature c’erano anche Spany’s Battle Swing, un platform in stile cartoon degli anni ’30 dove tutto si muove a tempo di electro-swing e Crime O’ Clock, un investigativo che spazia tra diverse epoche temporali (sì, parliamo di viaggi nel tempo!).
IIDEA e l’organizzazione della Milan Games Week hanno deciso di dare visibilità alle nostre eccellenze italiane che stanno facendo parlare di sé anche in ambito internazionale, attraverso degli talk su palco dove figure calamitiche come Cydonia o Sabaku hanno cercato di attrarre l’attenzione del pubblico: parliamo di opere come il già accennato Soulstice, il rivoluzionario tattico Mario + Rabbids: Sparks of Hope, il sorprendente hack & slash Batora: Lost Haven e l’intrigante soulslike Enotria: The Last Song.
L’esperienza dell’Indie Dungeon è sempre stata un aggregatore di idee folli e sorprese, e anche l’edizione di questo 2022 non è stata affatto da meno. Ho trascinato con me a fare qualche prova anche amici con cui ero in fiera, e le impressioni generali sono sempre state molto entusiaste e divertite. I progetti da giocare erano veramente tanti, per questo non sono riuscito a mettere le mani su tutto, ma avremo modo di approfondire ogni titolo nel corso del tempo.
Ci ha fatto un enorme piacere ritrovare in fiera i videogiochi Ascent Project e River Tails: Stronger Together, due opere che abbiamo avuto modo di apprezzare lo scorso anno e che in questa edizione si sono ripresentate con build più aggiornate e intriganti. Ascent Project è un action RPG con atmosfere dark fantasy che fa del suo sistema di combattimento il suo fiore all’occhiello, come ve ne abbiamo già parlato nello scorso Indie Dungeon.
Per quel che riguarda River Tails parliamo di un platform cooperativo dove i giocatori impersonano un gatto e un pesciolino. Pur mantenendo il suo colpo d’occhio dello scorso Indie Dungeon 2021 con colori vivaci ma mai aggressivi, il gioco ci è sembrato visivamente più in forma, e il suo gameplay ha ribadito il suo forte dinamismo coop: un It Takes Two -davvero- indipendente che sa farsi rispettare con enigmi da affrontare per forza in tandem.
Abbiamo avuto anche il piacere di provare una demo di Umbral Core, picchiaduro 2.5D davvero promettente che il nostro Pietro Falzone ha già avuto modo di discernere in ogni suo dettaglio di sviluppo con questa intervista. Riportiamo di seguito ogni videogioco presentato all’Indie Dungeon in ordine alfabetico, con considerazioni sulle nostre prime occhiate e, quando è stato possibile, le nostre prove.
Il mondo del calcio in termini videoludici ormai è saturo di carte collezionabili, transazioni e operazioni azionistiche, ma per fortuna ci sono sviluppatori indie come The Fox Software che provano a riportare il gameplay di questo genere ai vecchi fasti dei giochi arcade. Active Soccer è esattamente quello che si vede dal trailer: un gioco di calcio praticamente rubato ai cabinati di qualche epoca fa o ai vecchi Pro Evolution Soccer e Winning Eleven, un peccato di gola per tutti i retrogamer. Sono previsti un multiplayer fino a 4 giocatori, una modalità carriera con almeno 30 leghe e un migliaio di club, squadre del passato e calciatori leggendari. Non abbiamo ancora informazioni sulla data di rilascio.
Dopo il precedente Slaps And Beans, tributo beat’em up in vesti pixel art, tutti attendevano un sequel da Trinity Team. Il publisher ININ Games ha preso in dote il titolo, che sarà pronto al lancio intorno alla primavera 2023 con anche un doppiaggio in italiano. La demo provata alla Milan Games Week ci ha permesso di prendere a cazzotti, mazzate, calci, lanci di frutta e altre mosse creative una marea di scagnozzi pronti a far fuori il duo di picchiatori più famoso di tutta la televisione italiana. Proprio come il suo predecessore, questo nuovo capitolo si è mostrato carico di citazionismi e di divertimento, specialmente quando giocato in coop!
Ho provato Slap And Beans con un amico con cui ero in fiera, il quale era ignaro dell’esistenza di questa ormai serie videoludica di produzione nostrana. Tra lanci di bucce di banana e calci dati con uno slancio sui lampioni, la nostra partita si è presto arrestata davanti all’evidenza: eravamo troppo scarsi. Le risate e le sorprese sono comunque piovute copiose, e personalmente non vedo l’ora di mettere le mani su questo secondo capitolo.
Non fatevi ingannare dalla grafica semplice e dai pochi giocatori in campo, tra le prove effettuate in fiera Circle of Football è sicuramente il gioco che più mi ha fatto divertire a causa di un gameplay davvero tanto divertente, soprattutto quando si gioca in più giocatori. Sviluppato da Fantastico Studio, si tratta di un gioco di calcio arcade che può essere giocato fino a 4 giocatori (2 contro 2), dove i singoli calciatori hanno diverse abilità e i campi di calcio hanno ostacoli particolari: in aeroporto le porte si allungano e accorciano come se fossero nastri per le file del check-in, in salotto ci si mette di mezzo la mobilia, e così via.
Le situazioni che si creano in ogni partita sono esilaranti, e le risate sono assicurate! Nella mia prova ho giocato assieme agli sviluppatori e a un altro avventore della fiera in un 2 vs 2 in aeroporto. Io e il ragazzo in questione abbiamo quasi avuto la meglio grazie a una buona combinazione di dinamiche offensive e difensive: quando la palla era ai piedi degli sviluppatori, per esempio, uno di noi due correva ad accorciare le porte con una bella testata o una scivolata. Al momento non vi è ancora una data di uscita ma insomma il gioco sembra dover avere giusto le ultime rifiniture e aggiunte.
Il fumetto Bonelli di Dragonero sta trovando una sua dimensione videogiocosa grazie a Operaludica, software house bolognese che ha ben pensato di realizzare un RPG open world bidimensionale. Il giocatore si destreggia proprio nel mondo fantasy del romanzo a fumetti di Dragonero, l’Erondàr, nei panni di 5 diversi personaggi caratterizzati da differenti storie. Tra personalizzazione di equipaggiamenti e statistiche tipica degli RPG, e combattimenti sviluppati a turni, L’ascesa di Draquir sembra una promettente versione digitale di un tabletop cartaceo. Il videogioco è anche già acquistabile in beta a questo indirizzo.
Avete presente PC Building Simulator? Traslate questo concetto a un negozio di strumenti musicali a corda, ed ecco un gioco manageriale-simulativo in cui ficcare le proprie mani nella costruzione di chitarre, bassi e violini di tutti i tipi e di tutte le fattezze. Dalla pittura alle meccaniche, passando anche per i legni e i pickup e arrivando fino agli aspetti gestionali ed economici, il gioco di Crystalia Games, software house catanese, permette agli utenti di manipolare ogni aspetto della costruzione di uno strumento.
Music Store Simulator è un gioco nato proprio per abbracciare le esigenze di una nicchia: i musicisti e gli appassionati di strumenti che magari hanno un occhio di riguardo per il genere simulativo. Gli sviluppatori hanno passato al setaccio ogni processo di una liuteria, un negozio di strumenti musicali a corda fatti a mano, e hanno riportato quasi ogni minima interazione con scaffali, ordini, legni e macchinari per cercare di portare sui nostri schermi un’esperienza immersiva. Tra le altre cose, una demo è già disponibile su Steam mentre ci si prepara a un Early Access il 28 dicembre 2022.
Da diverso tempo un gruppetto di studenti informatici stanno realizzando un progetto promettente in Realtà Virtuale, il cui nome in codice per ora è Project A.R.M.. Proprio in questo ultimo periodo gli sviluppatori hanno deciso di riunirsi sotto il nome di Bamboo Studio, mentre sono alla ricerca di altro personale (soprattutto lato artistico e testing) con cui abbellire la loro idea di gioco: un’escape room in VR dove il giocatore dispone di un braccio dotato di poteri che fungono da meccaniche per risolvere gli enigmi di turno e per difendersi dai nemici.
Presentato già durante uno scorso Guerrilla Collective, RoboDunk è un simpaticissimo sportivo arcade in cui dei robottini low poly si sfidano a suon di schiacciate in stop-motion. L’idea e lo sviluppo è a cura di Jollypunch Games, e ovviamente trattandosi di robot da guerra nei campi da basket tutto è lecito: esplosioni, missili e placcaggi ferrati! RoboDunk prevede una campagna in single-player e in coop, e permette ai giocatori di acquistare i robot e personalizzarli con abilità e caratteristiche, livello dopo livello. Il gioco è basato su una progressione rougelite dove ogni match casuale nasconde insidie e ricompense inaspettate. Al momento non è ancora prevista una data di lancio, ma potete metterlo già in wishlist su Steam.
OpenLab in passato si era fatta notare per Football Drama, una visual novel che era un atto d’amore verso il calcio degli anni ’80 e ’90, inframezzata dai match della propria squadra con piccole componenti strategiche. Per il suo prossimo prodotto, gli sviluppatori hanno deciso di ampliare il loro concept dalla doppia anima di visual novel e gestionale sportivo, con un’infinità di ramificazioni narrative nel mezzo. Come suggerisce lo stesso titolo del gioco, Roller Drama è incentrato sulle vicende di una squadra di Roller Derby, uno sport americano che si corre sui pattini a rotelle. Il giocatore fa le veci dell’allenatrice di queste atlete, e oltre a seguire le loro storie, le loro crisi e i loro successi, dovrà cercare di tenerle in forma, di motivarle e di consolarle.
Ogni atleta ha le sue statistiche fisiche e mentali, e queste influiscono anche sull’andamento delle gare di Roller Derby. Abbiamo provato su Steam Deck sia l’incipit del gioco, sia una partita sui pattini contro una squadra casuale, godendo nel primo caso delle efficaci soluzioni narrative poste come tutorial (non vi spoileriamo nulla), e nel secondo caso delle tattiche da adoperare in corsa sfruttando anche una pausa dinamica. Una menzione d’onore va anche ai disegni e alla UI che hanno catturato la nostra attenzione fin dal primissimo impatto col gioco. Roller Drama arriverà su PC e console nei primi mesi del 2023, e non vediamo l’ora di averlo tra le nostre mani. Potete salvarlo già in wishlist su Steam.
Non è necessario avere grafiche all’ultimo grido per risultare un gioco efficace, e i creativi di SeaRing Team l’hanno messo in chiaro nella demo portata alla Milan Games Week. SeaRing è un gioco con una semplicissima pixel art ricco di azione e di rompicapi, condito dalla giusta quantità di umorismo. La particolarità di questo action è che non ci sono meccaniche di attacco, ma solo mosse difensive. Il giocatore veste i panni della Principessa del Mare, alla ricerca della corona di sua madre persa dopo la sua morte. Potete provare già una demo di SeaRing su Steam, nell’attesa che arrivi il rilascio completo del gioco.
Questo gioco personalmente è uno di quelli che più mi ha colpito all’Indie Dungeon della Milan Games Week. VERSEZERO è un JRPG sviluppato su Unity con destinazione finale il mercato mobile. Le sue fattezze sono un chiarissimo richiamo a Final Fantasy e ai più classici giochi di ruolo alla giapponese, sia per narrativa, sia per estetica, sia per sonorità.
La demo provata in fiera ci ha permesso di vivere quelli che sono i primi attimi del personaggio di gioco, tra momenti misteriosi e combattimenti che introducono il sistema di lotta a turni. Magie elementali, particellari spiritici e personaggi chibi funzionano dannatamente bene sullo schermo verticale, così come il sistema di input personalizzabile. La storia vista finora sembra un intrigante incipit per quel che sarà la storia completa. La demo di VERSEZERO è disponibile a partire dal 1 dicembre 2022 su iOS e Android.
Primo gioco prodotto dai ragazzi di Panik Arcade, Yellow Taxi Goes Vroom è un tripudio di nostalgia e filtri CRT. Si tratta di un platform 3D dove confluiscono suggestioni derivate dai cabinati e dai videogiochi console degli anni ’90 come Crazy Taxi, Super Mario 64 e Spyro. Al comando di un taxi-giocattolo a molla, il giocatore vaga e salta per livelli e piattaforme per collezionare monete. Non abbiamo ancora una data di lancio, ma pare potrebbe arrivare presto assieme all’annuncio di un editore! Nel frattempo seguite pure il gioco su Steam.
Una menzione d’onore per i giochi che non siamo riusciti a provare a causa delle troppe persone, dei troppi giochi e del poco tempo a disposizione:
This post was published on 2 Dicembre 2022 12:30
Non tutto è destinato a durare per sempre e in questo caso la parola fine…
Dopo le tante polemiche arrivano i primi dati per capire come sia andato, a livello…
Quando si pensa alla mitologia greca, la mente corre spesso e volentieri verso l’Odissea e…
Il Black Friday è il momento perfetto per ampliare la tua collezione di controller: DualSense…
Amazon spiazza tutti e anticipa di parecchio il Black Friday con una promozione semplicemente imperdibile…
Recensione di The Electrum Archie - Il Mondo di Orn, una zine OSR ambientata in…