Ieri sera alla presentazione Ubisoft è stata presentata la nuova espansione di For Honor “Marching Fire”.
Vediamo insieme perchè questo titolo sta rinascendo dalle proprie ceneri e perchè dovremmo tornare a giocarlo.
For Honor è stato ampiamente criticato al release.
Forte di un gameplay e di una tecnicità solidi, un pvp estremamente interessante e un fascino generale per gli stili di combattimento e le classi ben definite.
Il problema è che tutto ciò era assolutamente ingiocabile.
Al lancio e per l’intero anno successivo le connessioni fra i giocatori erano peer-to-peer, causando spesso il crash del gioco.
Ogni partita andava riavviata più e più volte per riuscire ad essere completata.
La community ha abbandonato pertanto rapidamente questo titolo, causando feroci lamentele a Ubisoft, che si è più volte scusata per la situazione del gioco.
Per fortuna Ubisoft a inizio anno ha annunciato l’arrivo dei server dedicati, che sono entrati in funzione il 19 febbraio per PC e il 6 Marzo su PS4 e XBOX One.
La stabilità dei server in un gioco del genere è fondamentale e la SH lo ha capito.
Ubisoft ha dichiarato che il cambiamento completo del sistema online è stata una grande impresa, ma sono sicuri che questo porterà a una seconda giovinezza del titolo.
La migliore connettività influisce pesantemente, e i crash non sono più la regola bensì l’eccezione.
I combattenti sono stati forniti di nuovi stili e tecniche che in gioco così complesso porta a moltissime combinazioni di combattimento.
Inoltre, la spettacolarizzazione delle battaglie e in particolar modo delle esecuzioni gli forniscono un fascino particolare.
Per l’appunto, la nuova espansione chiamata “Marching Fire”, “fuoco in marcia”, promette davvero molto bene.
Prima di tutto verrà introdotta una intera nuova fazione: i Wu Lin, combattenti dell’antica Cina introdotti in un cinematic davvero splendido.
Da un drago di fumo e fiamme emergono quattro personaggi:
Lo Shaolin, monaco guerriero dotato di un bastone.
Il Tiandi, i guerrieri della guardia reali che brandiscono la spada Dao.
il Jiang Jun, il generale delle armate cinesi che impugna il Gundao, una antica lancia tradizionale.
E la Nuxia, assassina e guardia del corpo, artista mortale della spada uncino.
Inoltre, saranno inserite due modalità.
La prima è Breccia, in cui si dovrà conquistare una fortificazione ben protetta con armi d’assedio e farsi strada fino a sconfiggere il boss della fortezza.
L’altra invece è una modalità di PvE infinita, in cui potrete andare avanti a combattere per quanto tempo resisterete.
Verrà migliorata moltissimi dettagli grafici: texture arricchite e illuminazione ridefinita faranno contorno a un nuovo cielo e un sistema di nuvole.
L’update consentirà inoltre ai giocatori di iniziare le partite più velocemente.
Chi tornerà al titolo troverà un For Honor nuovo: il bilanciamento ha fatto il suo dovere con lo scorrere del tempo.
Bisognerà re-imparare a combattere in quanto i personaggi sono stati più volte sistemati per renderli pari.
Sono state introdotte tante nuove modalità di gioco PvP ma anche PvE, adatte a riprendere la mano e guadagnare oggetti.
Per tutti questi motivi speriamo di vedere For Honor tornare alla ribalta dato che si tratta di un titolo originale e forte che è stato troppo penalizzato da diverse scelte iniziali infelici.
Problemi che Ubisoft ha dimostrato di ascoltare e saper risolvere.
Dopo il lancio dei server gli utenti mensili sono tornati alle stelle, addirittura sopra il milione.
La community ora arde e ha fame di battaglie e sete di sangue.
Restate aggiornati su tutte le novità dell’E3 sulla nostra sezione dedicata.
This post was published on 12 Giugno 2018 16:07
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